Formazione dipendenti pubblici, firmata nuova direttiva: cosa prevede

Firmata la nuova direttiva riguardante la formazione dei dipendenti pubblici. Ecco nel dettaglio cosa prevede

dipendenti pubblici, Pubblica Amministrazione, PA

Il 16 gennaio 2025, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato una nuova direttiva riguardante la formazione dei dipendenti pubblici.

L’obiettivo è quello di potenziare il capitale umano all’interno delle amministrazioni pubbliche, ovvero migliorare le competenze, le capacità e le risorse delle persone che lavorano nel settore pubblico.

Inoltre, viene posto l’accento sul fatto che le performance dei dirigenti, che sono responsabili della gestione del personale, diventino misurabili.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio che cosa prevede la nuova direttiva sulla formazione dei dipendenti PA e cosa cambia.

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COSA PREVEDE LA NUOVA DIRETTIVA SULLA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI

La nuova direttiva, firmata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, prevede diversi interventi volti a rafforzare il capitale umano nelle amministrazioni pubbliche.

Nel dettaglio:

  • la formazione non è più vista solo come un’attività generica, ma diventa parte integrante degli obiettivi che i dirigenti devono raggiungere;

  • a partire dal 2025, ogni dipendente dovrà completare almeno 40 ore di formazione all’anno e i dirigenti saranno responsabili di garantire che i dipendenti partecipino attivamente ai percorsi formativi;

  • ogni attività di formazione deve essere orientata agli obiettivi strategici delle amministrazioni pubbliche;

  • vengono definiti gli ambiti di formazione che dovrebbero essere affrontati dalle amministrazioni pubbliche, garantendo un’offerta formativa diversificata per i dipendenti, a seconda delle loro esigenze professionali;

  • è previsto l’istituzione di un sistema di monitoraggio e valutazione della formazione, per misurare l’impatto che la formazione ha sulla creazione di valore pubblico e sull’efficacia dell’amministrazione.

COSA CAMBIA

La direttiva cambia il modo in cui la formazione viene gestita nelle amministrazioni pubbliche, introducendo obiettivi concreti, monitoraggio dei risultati e una maggiore responsabilità dei dirigenti nella valorizzazione del capitale umano.

Questa direttiva infatti si inserisce in un quadro più ampio di iniziative messe in campo dal Dipartimento della Funzione Pubblica per sostenere la formazione dei dipendenti pubblici.

Tra queste, il potenziamento della piattaforma Syllabus, il rilancio dei Poli formativi territoriali e un investimento diretto di circa 20 milioni di euro destinati alle amministrazioni per finanziare percorsi formativi professionalizzanti.

“Queste iniziative sono fondamentali per supportare le persone in un processo continuo di aggiornamento, necessario per affrontare le sfide dell’innovazione e per contribuire alla crescita e allo sviluppo del Paese” ha dichiarato il ministro Zangrillo.

Per questo motivo i dirigenti sono ora visti come i “gestori” del personale, con la responsabilità di promuovere la formazione e sviluppare un spirito di squadra. Devono assicurarsi che i dipendenti acquisiscano le competenze necessarie per raggiungere gli obiettivi strategici delle amministrazioni.

ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI

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