10 proposte per migliorare il Reddito di Cittadinanza

reddito di cittadinanza

Sono 10 le proposte contenute nella sintesi della relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza 2022.

Nel documento presentato a Palazzo Chigi in una riunione tra il premier Mario Draghi e i Ministri del Lavoro, Andrea Orlando, dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, e della PA, Renato Brunetta, si mettono nero su bianco le prime proposte sul nuovo Reddito di Cittadinanza.

Vediamo insieme quali sono le linee guida presentate e quali modifiche comporteranno al RdC 2022.

LE PROPOSTE SUL REDDITO CITTADINANZA 2022

Secondo quanto è emerso dalla relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza 2022 sarà pubblicata nelle prossime settimane una normativa per rendere note tutte le modifiche previste alla misura. Intanto, i membri del Cts riunitisi con i Ministri competenti e il Premier Draghi hanno discusso delle prime 10 proposte sul Reddito di Cittadinanza 2022. Vediamole insieme.

1 – DECALAGE DOPO ‘NO’ A PRIMA OFFERTA LAVORO

Come già previsto dalla Legge di Bilancio 2022, il decalage del Reddito di Cittadinanza scatterà dopo il rifiuto a una prima offerta di lavoro congrua. In pratica, dal 1° gennaio 2022, secondo le attuali proposte sul Reddito di Cittadinanza, sarà decurtato di 5 euro al mese a partire dal 6° mese di percezione del beneficio. La sospensione, invece, scatterebbe dalla seconda offerta rifiutata. Inoltre, il Cts ha anche chiesto al Governo di sospendere, almeno temporaneamente il requisito della presenza dell’offerta di lavoro sulla piattaforma dedicata al Reddito di Cittadinanza, gestita da Anpal.

2 – STRANIERI: SOLO 5 ANNI DI RESIDENZA PER ACCEDERE AL RDC

Altra proposta del Comitato è portare il periodo di residenza in Italia necessario per ricevere il Reddito di Cittadinanza a 5 anni. A oggi invece, sono necessari 10 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi 2 continuativi. Secondo il Comitato, questa previsione produce una discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri.

3 – TRASFORMARE IL REDDITO DI CITTADINANZA A MISURA DI FAMIGLIA

Un’altra indicazione di proposte sul Reddito di Cittadinanza 2022 riguarda la differenziazione del contributo per l’affitto in base alla dimensione del nucleo familiare. In tal modo il RdC andrebbe ridotto per i nuclei di una sola persona e incrementato progressivamente al crescere del numero dei componenti. Oggi la normativa prevede un contributo economico aggiuntivo all’importo base del Reddito di Cittadinanza destinato alle famiglie residenti in abitazioni in locazione. Il contributo copre almeno una parte dei costi dell’affitto.

L’entità del contributo è poi uguale per tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro dimensione. Si produrrebbe così, secondo il Cts, un ulteriore svantaggio per i nuclei numerosi. I dati, infatti, mostrano che sono soprattutto le famiglie di maggiore ampiezza quelle che non riescono a coprire per intero il costo della locazione con il contributo. Dunque, una modifica di tale criterio risolverebbe la lacuna.

4 – RIDURRE LA SOGLIA DI PARTENZA PER UNA PERSONA

Il Cts chiede anche di cambiare le soglie di calcolo per accedere al beneficio. Nello specifico nelle proposte sul Reddito di Cittadinanza di ridurre la soglia di partenza per i nuclei di una persona da 6.000 a 5.400 euro ed equiparare, nella scala di equivalenza, i minorenni agli adulti. Si dovrebbe attribuire a tutti, dal secondo componente la famiglia in su, il coefficiente 0,4. Il Comitato propone inoltre, di portare il valore massimo della scala di equivalenza a 2,8, (2,9 in presenza di persone con disabilità). In caso di decadenza del beneficio da parte di un componente della famiglia, poi, la revoca deve valere solamente per lui e non per l’intero nucleo familiare.

5 – ELIMINARE OBBLIGO DICHIARAZIONE DISPONIBILITÀ

Una delle proposte contenute nella sintesi della relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza prevede di richiedere la dichiarazione d’immediata disponibilità solo dopo l’indirizzamento ai Centri per l’Impiego (Cpi) e ai servizi sociali. Tale dichiarazione sarebbe valida soltanto per coloro che sono indirizzati (o reindirizzati successivamente) ai primi. Oggi invece, i Centri per l’impiego, se non avvertiti per tempo dai servizi sociali della situazione di, più o meno temporanea inoccupabilità dei beneficiari, devono avviare, una procedura di presa in carico. La modifica risolverebbe tale problema.

6 – ABOLIRE OBBLIGO SPESA CONTRIBUTO ENTRO MESE

Tra le proposte sul Reddito di Cittadinanza 2022, il Cts chiede anche di abolire l’obbligo di spendere l’intero contributo entro una scadenza predefinita. Viene anche chiesto di ridurre i vincoli sul suo utilizzo. L’obbligo di spendere l’intero importo del Rdc – rileva il Comitato – entro il mese successivo alla sua erogazione impedisce alle famiglie di risparmiare, anche a scopo precauzionale, in vista di spese future. I vincoli all’utilizzo della carta, inoltre, limiterebbero la libertà delle persone.

7 – RIDEFINIRE CRITERI DI “LAVORO CONGRUO”

Ridefinire i criteri di “lavoro congruo” per stimolare l’accesso all’occupazione è una delle proposte contenute nella sintesi della relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza. Il Comitato chiede che l’entità minima della retribuzione accettabile sia rimodulata in base all’orario di lavoro per tenere conto anche di occupazioni part time.

In merito all’orario di lavoro ritenuto congruo invece, bisognerebbe riferirsi a rapporti di lavoro a tempo pieno o con orario di lavoro non inferiore all’80% di quello dell’ultimo contratto di lavoro. Poiché in molti casi questo riferimento non è possibile, allora bisogna fare riferimento a rapporti con orario di lavoro non inferiore all’60% dell’orario a tempo pieno previsto nei contratti collettivi (articolo 51, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81). Viene poi chiesto di considerare, almeno temporaneamente, congrui non solo i contratti di lavoro che abbiano una durata minima non inferiore a tre mesi, ma anche quelli di lavoro per un tempo più breve, purché non inferiori al mese. Ciò sarebbe utile a incoraggiare persone spesso molto distanti dal mercato del lavoro a iniziare a entrarvi e fare esperienza.

8 – ELIMINARE DISPOSIZIONI SU DISTANZIAMENTO LUOGO LAVORO

Le proposte sul Reddito di Cittadinanza 2022 pubblicate dal Cts chiedono anche di eliminare le severe disposizioni sul distanziamento. Tali norme fissano, dopo la prima offerta, il distanziamento del luogo di lavoro entro 250 chilometri dal luogo di residenza, ovvero su tutto il territorio nazionale. Il Comitato le definisce disposizioni palesemente assurde e inutilmente punitive per lavori spesso a tempo parziale e con compensi modesti.

9 – ESTENDERE INCENTIVO ALLE IMPRESE, RAFFORZARE I PATTI D’INCLUSIONE E I PUC

Il Cts ha chiesto di estendere l’incentivo economico per le imprese che assumono i percettori di Reddito di Cittadinanza anche per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato con orario parziale. Inoltre, l’incentivo deve valere anche per le assunzioni con contratto a tempo determinato, purché con orario pieno e di durata almeno annuale. Tra le proposte per far funzionare meglio il Reddito di Cittadinanza 2022 vi sono anche un rafforzamento dei patti d’inclusione e delle politiche attive, nonché l’obbligo di attuare i Progetti di utilità collettiva (PUC). 

10 – CONSENTIRE CUMULO CON EVENTUALE NUOVO REDDITO LAVORO

Nella determinazione del reddito ai fini del calcolo dell’importo del RdC secondo il Cts è bene considerare, per chi inizia a lavorare o è già occupato, il reddito da lavoro solo per il 60%, senza limiti di tempo. Tale calcolo deve valere fino a quando viene raggiunto il reddito esente da imposizione fiscale, considerando al 100% la parte eccedente tale soglia. Per il Comitato si tratta di consentire il cumulo tra il Reddito di Cittadinanza e una percentuale significativa dell’eventuale nuovo reddito da lavoro. Senza questa modifica, a un percettore del beneficio lavorare non conviene.

ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI

Per tutti i dettagli su cosa prevede la Legge di Bilancio 2022 potete leggere questo approfondimento. Invece, per conoscere tutte le altre agevolazioni a favore delle famiglie e dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese e la sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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