Reddito di cittadinanza 2022: come cambia, tutte le novità

Una guida dettagliata sulle novità della Legge di Bilancio per il Reddito di Cittadinanza 2022. Ecco come è cambiata la misura dal 1° gennaio 2022

reddito di cittadinanza

Sono state introdotte diverse novità per il Reddito di Cittadinanza 2022 con la nuova Legge di Bilancio.

La misura è stata rivista con un decalage, più controlli, coinvolgimento delle agenzie interinali e perdita del beneficio per chi rifiuta due offerte di lavoro.

Scopriamo insieme cosa prevede la Legge di Bilancio 2022 per il Reddito di Cittadinanza e come è cambiata la misura a partire dal 1° gennaio 2022.

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NUOVI FONDI PER IL REDDITO DI CITTADINANZA 2022

Con la Legge di Bilancio 2022 in primo luogo è stato previsto il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza. La Manovra stanza circa un miliardo (1.065,3 milioni di euro) dal 2022 al 2029 per il Rdc. Nello specifico, il finanziamento è stato incrementato di 1,06 miliardi per il 2022 e altrettanti, per ogni singolo anno, fino al 2029.

Inoltre, il Governo ha previsto anche più fondi per i centri per l’impiego, affinché possano garantire il funzionamento del Reddito di Cittadinanza. Prevista una spesa fino a un limite di 70 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022.

Fondi extra pari a un massimo di 20 milioni di euro poi, per le politiche attive del lavoro dei CPI in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni. Tali risorse saranno usate per inserire nel mondo del lavoro i giovani fino a 29 anni non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione (Neet). Su questo tema, potete leggere il nostro approfondimento.

NESSUNA PROROGA AI NAVIGATOR

La Legge di Bilancio 2022 non proroga il contratto ai 2.500 navigator che avrebbero dovuto gestire il Reddito di Cittadinanza. Il contratto dei lavoratori nati con il Reddito di Cittadinanza, prorogato dal Decreto Sostegni, scadeva il 31 dicembre 2021 e la legge di Bilancio 2022 non ne prevede il rinnovo. Il rinnovo, ma solo fino ad aprile 2022 è stato previsto nella conversione in Legge del Decreto Recovery.

UN NUOVO SISTEMA DI INCROCIO DOMANDA E OFFERTA

La Legge di Bilancio 2022 stabilisce che le Agenzie per il lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal possano svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc. Il loro ruolo si affianca a quello dei centri per l’impiego ed è volto ad agevolare l’occupazione dei percettori di Reddito. Per ogni assunto è riconosciuto il 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro.

Nella Piattaforma digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto per il lavoro poi, saranno inseriti anche i dati dei beneficiari di prestazioni di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria messi a disposizione dall’INPS. Infine si stabilisce che la Piattaforma opererà in cooperazione con il portale del dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri.

PIÙ CONTROLLI SUI BENEFICIARI RDC

Sul Reddito di Cittadinanza arriva anche una stretta anti furbetti. L’INPS dovrà provvedere ogni anno a una verifica dei requisiti. Il cosiddetto Piano di verifica sarà definito con la collaborazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Agenzia delle entrate e col supporto della Guardia di Finanza e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Può prevedere anche lo scambio di dati con le competenti autorità dello Stato estero, sulla base di accordi bilaterali. Ad approvare il Piano dei controlli sarà uno specifico Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Le verifiche saranno fatte sui requisiti di residenza e soggiorno dei richiedenti. Poi, i controlli saranno effettuati a campione dai Comuni, con l’aiuto dell’INPS che dovrà controllare preventivamente i dati anagrafici, di residenza, soggiorno e cittadinanza tramite le proprie banche dati.

REDDITO DI CITTADINANZA A SCALARE DA GENNAIO

Dal 1° gennaio 2022, il Reddito di cittadinanza sarà decurtato di 5 euro al mese a partire dalla prima offerta rifiutata. Si punta a una progressiva riduzione dell’assegno, che opererebbe come già avviene per la Naspi, ma andrebbe a intaccare solo gli assegni dei percettori occupabili. Non verrebbero toccati quelli dei nuclei con figli minori di tre anni, di anziani e persone con disabilità. Intanto sul caso è intervenuto anche il Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza 2022 che ha confermato l’efficacia del sistema di decalage, come si legge in questo approfondimento. Un successivo decreto attuativo, su cui vi aggiorneremo, chiarirà i dettagli.

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NUOVI OBBLIGHI DEI BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Altra novità importante riguarda gli obblighi del beneficiario del Reddito di Cittadinanza. È bene ricordare che il Reddito di Cittadinanza, oltre ad essere una misura di assistenza, nasce anche per il reinserimento lavorativo dei richiedenti. Per questo motivo i destinatari del sostegno devono sottoscrivere un Patto per il Lavoro presso i Centri per l’Impiego o un Patto per l’inclusione sociale, nel caso di bisogni più complessi. Nel primo caso, per mantenere il beneficio è necessario accettare almeno un’offerta di lavoro nei 18 mesi.

Qui intervengono le nuove regole, con la sospensione dell’assegno al rifiuto della seconda offerta di lavoro. Inoltre, il programma GOL (Garanzia per l’Occupabilità del Lavoratori) prevede il potenziamento delle risorse presso i Centri per l’Impiego per garantire che vengano effettuate proposte congrue.

In sostanza, il titolare del Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2021 perde il diritto al sussidio in caso di non accettazione di una delle due offerte di lavoro ricevute. Fino al 31 dicembre 2021 il limite era di tre offerte.

Inoltre, i beneficiari dal 2022 avranno l’obbligo alla Did, ovvero alla “Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro”. Non va effettuata, sarà automatica per i percettori RdC. Del resto, la Legge di Bilancio 2022 stabilisce che la domanda di Reddito di Cittadinanza che non contiene le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro è improcedibile.

L’OBBLIGO DI FREQUENZA

Secondo quanto stabilito in Legge di Bilancio 2022, il percettore del Reddito di cittadinanza che non si presenta ai servizi di contrasto alla povertà perderà il beneficio. Nello specifico, la norma prevede che il Patto per l’inclusione sociale prevede in ogni caso la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nell’ambito del progetto personalizzato. In caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio.

Un’altra novità del Bilancio 2022, prevede poi che i Patti per il lavoro e i Patti per l’inclusione sociale prevedano necessariamente la partecipazione periodica dei beneficiari ad attività e colloqui da svolgersi in presenza.

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COME FUNZIONA IL NUOVO SISTEMA RDC PER LE OFFERTE DI LAVORO

Nel dettaglio, la Legge di Bilancio prevede che al secondo rifiuti di una proposta di lavoro, il percettore di Reddito di Cittadinanza perde il sussidio. Tali proposte lavorative devono però avere degli specifici requisiti prima di avviare il decalage o la perdita del sussidio:

  • la prima offerta di lavoro potrà essere fatta entro 80 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di 100 minuti;
  • nel caso della seconda offerta di lavoro, potrà riguardare l’intero territorio italiano.

Per incentivare le proposte di lavoro, il Bilancio 2022 introduce anche sgravi contributivi fino al 20% per le imprese che assumono i percettori del reddito e benefici fiscali per gli intermediari.

PROGETTI UTILI ALLA COLLETTIVITÀ: OBBLIGO PER I COMUNI

Nell’ambito dei progetti utili alla collettività, i Comuni sono tenuti a impiegare almeno un terzo dei percettori di RdC residenti. Lo svolgimento di tali attività da parte dei percettori di RdC è a titolo gratuito e non è assimilabile a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato. Non comporta, comunque, l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche. Questa misura introdotta serve a potenziare i Progetti Utili alla Collettività (PUC) e a non lasciare “a riposo” i percettori di Reddito.

MODALITÀ DI RICHIESTA E IMPORTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA 2022

La Legge di Bilancio 2022 non interviene sulle modalità di richiesta del Reddito di Cittadinanza. L’erogazione del beneficio va richiesta sempre all’INPS o attraverso Patronati ed è tuttora condizionata alla presenza di un ISEE in corso di validità e al mantenimento dei requisiti e degli obblighi di legge. Stesso discorso anche per gli importi che restano invariati. Il beneficio economico si comporrà anche per il 2022 di due parti:

  • una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza),
  • l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino a un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). È prevista anche un’integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare. Per maggiori informazioni in tal senso, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo della Legge di Bilancio 2022  (Pdf 2 Mb) pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49

APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Ti consigliamo di leggere la nostra guida sul Reddito di Cittadinanza che spiega in modo semplice a chi spetta, come funziona e come fare domanda. Ti proponiamo anche la guida sulla Carta Reddito di Cittadinanza e l’approfondimento sul Simulatore calcolo Reddito di cittadinanza e Pensione. Tra le novità, puoi leggere anche le informazioni sul Reddito di Cittadinanza per l’autoimprenditorialità.

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di Valeria Cozzolino
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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2 Commenti

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  1. Se ci fosse anche e sopratutto per i furbetti del Parlamento, del Governo,l della Giustizia un decalage sugli stipendi percepiti con le loro assenze e le loro imperizie, lo Stato risparmierebbe un sacco di soldi all’anno quantificabili in 1,5 miliardi di euro, ma sopratutto si renderebbe l’attività parlamentare più seria, produttiva e di alta qualità. Ma purtroppo in Italia la democrazia è una cosa sconosciuta. Severi sempre con i poveracci….la storia si ripete

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