Concorso Magistratura 2023 2024: Bando per 400 Magistrati

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Il Ministero della Giustizia ha indetto il concorso magistratura 2023 2024, finalizzato alla copertura di 400 posti di lavoro per magistrati ordinari.

Al concorso in magistratura ordinaria possono accedere anche i laureati in Giurisprudenza, compresi i neolaureati, senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali né l’abilitazione alla professione forense.

Il termine per presentare la domanda di ammissione scade il 13 novembre 2023. I diari delle prove vengono pubblicati il 5 dicembre.

Di seguito mettiamo a disposizione il bando pubblico da consultare e diamo tutte le informazioni sui requisiti richiesti, l’iter selettivo e come presentare la domanda di ammissione, come prepararsi e gruppo di studio.

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BANDO CONCORSO MAGISTRATURA 2023 2024 – 400 POSTI

Tutti gli interessati al concorso in magistratura 2023 2024 sono invitati a leggere con attenzione il Bando relativo alla procedura selettiva per 400 magistrati, disponibile in questa pagina del sito del Ministero di Giustizia.

Per completezza informativa segnaliamo che il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie Concorsi ed esami n. 78 del 13-10-2023 a questa pagina.

DOMANDA DI AMMISSIONE

La domanda di partecipazione al concorso per magistrati ordinari 2023 2024, indirizzata al Consiglio Superiore della Magistratura, deve essere inviata esclusivamente per via telematica, entro le ore 18.30 del 13 novembre 2023.

I candidati devono collegarsi al sito internet del Ministero della Giustizia e compilare l’apposito form presente in questa pagina. Per accedere alla procedura è necessario autenticarsi tramite SPID di secondo livello, oppure CIE (Carta di Identità Elettronica), o Carta Nazionale dei Servizi.

I candidati, dopo aver completato l’inserimento e la registrazione dei dati ed effettuato il versamento del diritto di segreteria tramite PagoPA, dovranno inviare la domanda di partecipazione attraverso la funzionalità di invio predisposta nell’apposita sezione dell’applicativo, seguendo le indicazioni fornite dal sistema.

Dopo l’invio, il sistema notificherà all’indirizzo email indicato dal candidato la domanda di partecipazione ed il codice identificativo, comprensivo del codice a barre; quest’ultimo dovrà essere stampato e conservato a cura del candidato, nonché esibito per la partecipazione alle prove scritte.

L’indirizzo email indicato dal candidato nel FORM di domanda sarà utilizzato per le notifiche e le successive comunicazioni. I candidati devono avere una PEC personale, coloro che sono sprovvisti possono attivarne uno in modo semplice e veloce seguendo le istruzioni presenti in questa pagina

La domanda di partecipazione inviata ed il codice identificativo sono sempre disponibili nella pagina del concorso, nell’area riservata del candidato. Se il sistema non ha generato il codice identificativo, la domanda non è stata inviata, di conseguenza è necessario ripetere la procedura di invio.

Mettiamo a disposizione le MODALITÀ OPERATIVE (Pdf 62 Kb) di compilazione ed invio telematico della domanda di ammissione.

Per una migliore comprensione spieghiamo di seguito cosa è utile sapere sulla procedura concorsuale e le novità previste da quest’anno per la prova scritta.

REQUISITI CONCORSO MAGISTRATI 2023

Possono presentare domanda di partecipazione al concorso magistratura 2023 2024 i candidati in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere cittadini italiani;
  • avere l’esercizio dei diritti civili;
  • condotta incensurabile;
  • essere fisicamente idonei all’impiego a cui aspira;
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • essere in regola con il pagamento del diritto di segreteria pari a 50 euro, tramite il servizio PagoPA;
  • essere in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Rientrare, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:

  • magistrati amministrativi e contabili;

  • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;

  • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;

  • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;

  • abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;

  • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;

  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.

Resta ferma la legittimazione alla partecipazione al concorso dei:

  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni;

  • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;

PROCEDURA SELETTIVA, PROVE D’ESAME E MATERIE

La procedura selettiva del concorso per 400 magistrati 2023 prevede due prove d’esame, una prova scritta e una prova orale. 

1) La prova scritta consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti sulle seguenti materie:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

Gli elaborati devono essere presentati nel termine di 8 ore dalla dettatura della traccia.

I candidati potranno consultare i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, secondo le modalità che verranno determinate nel decreto ministeriale di adozione del diario delle prove scritte.

2) La prova orale verte sulle seguenti materie:

  • diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto comunitario;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

La grande novità di quest’anno è l’introduzione dei supporti informatici nella fase selettiva, infatti la prova scritta si svolgerà con modalità telematiche. Probabilmente verrà introdotto l’uso del tablet, un cambiamento che rientra tra le novità introdotte dal nuovo regolamento sui concorsi pubblici.

PUNTEGGIO MINIMO DA RAGGIUNGERE

Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono non meno di 12/20 di punti in ciascuna delle materie della prova scritta.

Ai candidati che abbiano conseguito l’ammissione alla prova orale è data comunicazione, con l’indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove scritte, almeno 20 giorni prima di quello in cui devono sostenere detta prova.

Conseguono l’idoneità i candidati che ottengono non meno di 6/10 in ciascuna delle materie della prova orale, e un giudizio di sufficienza nel colloquio sulla lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a 108 punti. Non sono ammesse frazioni di punto.

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COME PREPARARSI, MANUALI CONCORSO MAGISTRATURA

Per prepararsi al concorso per magistrati ordinari sono disponibili i Compendi di Diritto Penale, Diritto Civile e Diritto Amministrativo, aggiornati al 2023.

Si possono acquistare su Amazon da questa pagina.

I Compendi superiori rispondono all’esigenza di assicurare completezza e aggiornamento e al contempo sinteticità. Questi manuali permettono di ottenere una preparazione solida grazie a una trattazione esaustiva non solo degli istituti ma anche delle correlate elaborazioni e tesi dottrinali e giurisprudenziali, riportate in modo schematico.

GRUPPO DI STUDIO E CONSIGLI

Per restare aggiornati su tutte le novità dei concorsi magistratura, per scambiarsi informazioni e chiedere consigli è disponibile il questo gruppo Telegram. Nello stesso gruppo verranno segnalati anche i prossimi concorsi per magistrati in uscita nel 2024.

CALENDARIO, DIARIO PROVE

Il 5 dicembre 2023 è stato reso noto il calendario delle prove scritte relative al Concorso Magistratura 2023 – 2024, finalizzato alla copertura di 400 posti di lavoro per magistrati ordinari.

Le prove si svolgeranno nei giorni 24, 25 e 26 gennaio 2024 presso la Fiera di Roma.

L’avviso ufficiale e tutte le informazioni utili sono disponibili nell’approfondimento sul calendario prove concorso magistratura 2023 2024.

CONTATTI E RICHIESTE INFORMAZIONI

Scaduti i termini di vigenza del bando, i candidati possono comunicare con l’amministrazione, nel corso della procedura concorsuale, con una delle seguenti modalità:

  • dal proprio indirizzo di posta elettronica ordinaria all’indirizzo: ufficioconcorsi.dgmagistrati.dog@giustizia.it;
  • dal proprio indirizzo di posta elettronica certificata all’indirizzo: ufficioconcorsi.dgmagistrati.dog@giustiziacert.it. Coloro che sono sprovvisti di un indirizzo PEC possono attivarne uno in modo semplice e veloce seguendo le istruzioni in questo articolo;
  • per posta raccomandata A/R, all’indirizzo: Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi – Direzione Generale dei Magistrati – Ufficio Concorsi, via Arenula n. 70, 00186 Roma.

Per problemi tecnici, inerenti alla procedura informatica, scrivere a: supportotecnicoutenti.siticoncorsiesami@giustizia.it specificando la procedura concorsuale, il proprio codice fiscale ed i recapiti telefonici.

ALTRI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di prendere visione della pagina dedicata ai concorsi pubblici 2023, che è sempre aggiornata con i nuovi bandi indetti, e anche di collegarvi alla sezione riservata ai prossimi concorsi in uscita, così da scoprire quali bandi verranno pubblicati nei prossimi mesi e prepararvi per tempo.

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di Caterina S.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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