CIE Carta Identità Elettronica: cos’è, come richiederla, come funziona

La guida chiara, dettagliata e aggiornata con tutte le informazioni utili sulla CIE, ossia la Carta di Identità Elettronica

carta identità elettronica

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento di riconoscimento dei cittadini italiani che sostituisce la carta d’identità in formato cartaceo rilasciata dallo Stato.

Rispetto alla vecchia carta d’identità cartacea la CIE, oltre a permettere l’accertamento dell’identità del possessore, consente l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni. Può essere utilizzata come documento di riconoscimento per viaggiare in Europa e anche per accedere a servizi online dell’UE.

Dal 30 giugno 2024 sarà inserita nel portafoglio digitale dell’App IO, mentre già dal 2023 le sue funzioni ne permettono l’uso in modo simile allo SPID.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è la CIE, Carta di Identità Elettronica, come funziona, come attivarla e le novità del 2024 sul suo utilizzo.

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COS’È LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA

La CIE è il documento d’identità dei cittadini italiani emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato.

Grazie a sofisticati elementi di sicurezza e anticontraffazione, permette l’accertamento dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sia in Italia (vedi elenco) che nei Paesi dell’Unione Europea.

Oltre ad accertare l’identità del titolare, la CIE è dotata anche di una componente elettronica (un chip) che – grazie all’adozione delle più avanzate tecnologie disponibili e in conformità alla normativa europea – rappresenta l’identità digitale del cittadino. I cittadini possono accedere ai servizi online aderenti con le credenziali CIE in maniera semplice e, in base al servizio richiesto, l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli a sicurezza crescente:

  • livello 1: accesso mediante una coppia di credenziali (username e password);

  • livello 2: accesso che prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo fattore o meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code);

  • livello 3: è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di tecnologia NFC per la lettura della CIE.

Scopriamo quali sono le novità 2024 per la CIE.

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NOVITÀ CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA 2024

La CIE, assieme alla Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e allo SPID, costituisce lo strumento di autenticazione previsto dal Codice dell’amministrazione digitale per l’accesso ai servizi web erogati dalla pubblica amministrazione italiana.

Il 19 marzo 2024 il Ministero dell’Interno ha promosso la campagna “CIE già” di promozione dell’app CieID, per la gestione della carta d’identità elettronica e dei suoi servizi. Come spiegato in questa nota, la CIE prenderà il posto dello SPID e sarà inserito, dal 30 giugno 2024, nel portafoglio digitale dell’App IO.

Infatti, da marzo 2023 il Governo aveva attivato nuove funzioni per la Carta di Identità Elettronica (CIE) che hanno permesso a quest’ultima di essere usata al posto dello SPID.

Ma che differenza c’è tra SPID e CIE? Vediamolo insieme.

DIFFERENZA SPID E CIE

La principale distinzione tra SPID e CIE sta nel fatto che con la CIE, il gestore dei servizi d’identità digitale è lo Stato. Invece, lo SPID – come vi spieghiamo in questa guida – usa identity provider privati. Secondo il Governo, solo la CIE è in grado di garantire determinati livelli di sicurezza. Per tali motivi, dal 27 marzo 2023 il Ministero degli Interni ha pubblicato sul sito dedicato le seguenti novità introdotte sull’uso della CIE:

  • sono sufficienti le credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria Carta di Identità Elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica Amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante “Entra con Cie”. Fino al 2023, con la CIE si potevano utilizzare i servizi della PA solo facendo ricorso al livello 3, che per offrire il massimo della sicurezza richiede, però, la presenza di un lettore di smart card (per il pc) o di uno smartphone dotato di tecnologia NFC;

  • tutti i cittadini in possesso di CIE possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password). O, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code);

  • se non si ha in mano la carta fisica, basta digitare il codice Puk e il numero di serie della CIE consegnati dal Comune in fase di richiesta della carta.

Inoltre, dal 4 ottobre 2023, come illustrato in questa nota stampa, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha autorizzato l’uso del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), della Carta d’Identità Elettronica (CIE) e della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per attivare le SIM card. Questi due strumenti, sempre più diffusi tra la popolazione italiana, semplificheranno notevolmente le procedure di attivazione, cambio di SIM e portabilità del numero.

Adesso, scopriamo chi può richiedere la CIE.

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CHI PUÓ RICHIEDERE LA CIE

Possono richiedere e ottenere la Carta di Identità Elettronica tutti i cittadini italiani di ogni età residenti sul territorio nazionale e anche quelli residenti all’estero iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Può essere richiesta in qualsiasi momento e nei seguenti casi:

  • possesso di una carta di identità cartacea;

  • furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità;

  • possesso di una Carta di Identità Elettronica di 1° e 2° generazione (emessa prima del 4 luglio 2016).

I cittadini già in possesso di una Carta di Identità Elettronica possono richiedere un nuovo documento alla scadenza prevista della carta.

DOVE E COME RICHIEDERE LA CIE

Come si fa ad avere la CIE? Dove trovo la mia CIE? È molto semplice, la carta di identità elettronica viene emessa dal Ministero dell’Interno a richiesta del cittadino italiano.

Può essere richiesta:

  • presso il proprio Comune di residenza o di dimora a partire da 180 giorni prima della scadenza della propria carta d’identità o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento. Chi ha una Carta di Identità Cartacea può richiederla anche prima della scadenza;

Per i Comuni che hanno attivato il servizio di prenotazione online Agenda Online, è possibile verificare in rete la disponibilità e fissare un appuntamento. In caso contrario, ci si può rivolgere allo sportello anagrafe del proprio Comune.

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COSA SERVE PER RICHIEDERE LA CIE

Il cittadino che vuole richiedere la Carta di Identità Elettronica dovrà andare in Comune portando con sé una fototessera in formato cartaceo salvo che abbia fissato l’appuntamento tramite Agenda CIE e abbia caricato la fototessera in formato digitale.

La fototessera dovrà essere nello stesso formato utilizzato per il passaporto. Le indicazioni su come scattare la foto sono nella sezione “Modalità di acquisizione foto”. Quando si fa la richiesta, se non si è già in possesso di una CIE, è consigliabile avere il codice fiscale o la tessera sanitaria, così da velocizzare le attività di registrazione. Il cittadino, al momento della domanda:

  • in caso di primo rilascio esibisce all’operatore comunale un altro documento di identità in corso di validità. Se non ne è in possesso, dovrà presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni;

  • in caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento, consegna quest’ultimo all’operatore comunale;

  • consegna all’operatore comunale il codice fiscale (presente anche sul retro della CIE) o il numero dell’appuntamento e il numero della ricevuta di pagamento della Carta, se già effettuato;

  • verifica con l’operatore comunale i dati anagrafici presenti nell’anagrafe nazionale;

  • fornisce, se lo desidera, indirizzi di contatto per essere avvisato circa la spedizione del suo documento;

  • indica la modalità di ritiro del documento (consegna presso un indirizzo desiderato o ritiro in Comune) e comunica un’eventuale persona delegata al ritiro;

  • consegna all’operatore comunale la fotografia, se non l’ha già caricata tramite Agenda CIE;

  • procede con l’operatore comunale all’acquisizione delle impronte digitali, secondo le modalità consultabili a questo indirizzo “Modalità di acquisizione impronte”;

  • fornisce, se lo desidera, il consenso o il diniego alla donazione degli organi. Dopo l’emissione se il cittadino decide di cancellare la dichiarazione di volontà potrà esercitare il diritto in materia di protezione dei dati personali. L’operatore del Comune potrà supportarlo seguendo la procedura che trovate in questa pagina e usando questo modulo. Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto comuni inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it;

  • firma il modulo di riepilogo procedendo alla verifica finale sui dati.

MODALITÀ RILASCIO CIE

È l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato a personalizzare, stampare e spedire al cittadino la Carta di Identità Elettronica. All’atto di presentazione della richiesta al Comune, i cittadini residenti in Italia possono scegliere una tra le diverse modalità di consegna del documento, ovvero:

  • presso l’indirizzo di residenza;

  • presso un indirizzo di sua preferenza;

  • presso il proprio Comune.

Gli addetti dei Comuni possono monitorare lo stato della spedizione attraverso la piattaforma CIEOnline (funzionalità “Gestione richieste”) oppure rivolgendosi all’assistenza CIE. Per i cittadini è possibile verificare lo stato delle singole spedizioni collegandosi al servizio di tracciabilità sulla pagina del sito di Poste Italiane.

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RILASCIO CIE AI MINORENNI

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è un documento di riconoscimento che può essere rilasciato ai cittadini italiani minorenni fin dalla nascita, su richiesta dei genitori. I minori possono ottenere il documento valido per l’espatrio se entrambi i genitori sono presenti al momento dell’emissione della CIE. La carta d’identità per minori ha le seguenti validità:

  • 3 anni per i minori di 3 anni;

  • 5 anni per i minori di età compresa fra 3 e 18 anni.

Inoltre:

  • a partire dai 12 anni compiuti al minore sono rilevate due impronte digitali e dovrà appore la propria firma grafica sul documento;

  • per i minori di 14 anni è possibile richiedere anche l’indicazione dei nomi dei genitori, o di chi ne fa le veci, sul retro del documento.

Nel caso in cui chi richiede la CIE sia genitore di minori e l’altro genitore sia assente all’atto della richiesta, è necessario che il genitore richiedente presenti alternativamente anche:

  • una dichiarazione di assenso all’espatrio firmata dall’altro genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale, ai sensi della Legge n. 1185 del 1967;

  • l’autorizzazione del giudice tutelare.

QUANTO COSTA LA CIE

Per il rilascio della Carta di Identità Elettronica occorre versare la somma di 16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria, qualora previsti. È importante conservare il modulo rilasciato in fase di richiesta al Comune.

VALIDITÀ CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA

La validità della CIE varia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento. in particolare, la CIE scade al primo compleanno dopo:

  • 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età;

  • 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.

Per i maggiorenni la carta, ai sensi del Regolamento (UE) 2019/1157, ha una validità massima di 10 anni, pertanto scade dopo 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita. La CIE rilasciata a cittadini impossibilitati temporaneamente al rilascio delle impronte digitali ha una validità di 12 mesi dalla data di emissione del documento.

A COSA SERVE LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA

La Carta di Identità Elettronica (CIE) serve ad accedere, con tutti i livelli di sicurezza previsti, ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti. I servizi sono accessibili con la CIE con due sistemi:

  • identificazione digitale;

  • identificazione fisica.

Può essere usata anche per apporre la FEA, ovvero la firma elettronica avanzata, come prevista dal “Codice dell’Amministrazione Digitale” (CAD). Vediamo le differenze.

1) IDENTIFICAZIONE DIGITALE

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è la chiave di accesso e di autenticazione rilasciata dallo Stato per accedere con tutti i livelli di sicurezza previsti ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti. Ovvero, con la CIE è possibile:

  • accedere ai servizi digitali, come ad esempio quelli offerti dal proprio Comune, attraverso un meccanismo riconosciuto a livello europeo;

  • effettuare procedure di registrazione o check-in (strutture alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari, etc.) in maniera facile e sicura;

  • accedere ai mezzi di trasporto (autobus, tram, tornelli della metro, car o bike sharing, ecc.), sostituendo titoli di viaggio e abbonamenti;

  • accedere a eventi (musei, manifestazioni sportive, concerti, etc.), in sostituzione dei biglietti;

  • accedere ai luoghi di lavoro, in alternativa al badge identificativo, sia per il controllo degli accessi sia per la rilevazione delle presenze.

È possibile accedere ai servizi online aderenti con l’identità digitale associata alla CIE in maniera semplice e veloce. In funzione del servizio richiesto, l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli di autenticazione a sicurezza crescente che vi spieghiamo più avanti.

2) IDENTIFICAZIONE FISICA

La CIE rende possibile l’identificazione fisica del titolare in modo certo grazie alla verifica dei dati personali e biometrici memorizzati all’interno del microchip e protetti secondo i meccanismi di sicurezza previsti dalle raccomandazioni ICAO 9303, le stesse che disciplinano l’emissione del passaporto elettronico e del permesso di soggiorno elettronico.

Grazie a questa compatibilità, la CIE può essere utilizzata per l’accertamento dell’identità fisica del titolare con gli stessi sistemi di controllo utilizzati per il passaporto ai varchi di frontiera. Infatti, la Carta di Identità Elettronica, se valida per l’espatrio, può essere utilizzata dai cittadini per viaggiare sul territorio nazionale e negli Stati membri dell’Unione Europea.

Attraverso l’app IDEA (Identity Easy Access) è possibile verificare l’autenticità dei documenti elettronici attraverso uno smartphone con sistema operativo Android dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication).

L’accertamento dell’identità fisica di un cittadino che ha richiesto la CIE, ma che ancora non ne è entrato in possesso, può essere effettuato grazie alla ricevuta di richiesta rilasciata dal Comune.

La ricevuta ha valore di documento di riconoscimento fino al giorno precedente la data di avvenuta consegna della Carta di Identità Elettronica. La verifica del titolo provvisorio e dello stato di lavorazione della CIE può essere effettuata mediante la scansione con l’app Ve.Do. del QRCode presente sulla ricevuta.

3) FIRMA ELETTRONICA AVANZATA CON LA CIE

La Carta di Identità Elettronica può essere utilizzata anche come dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) per firmare documenti elettronici. È possibile apporre una firma con CIE su file di qualsiasi estensione (.pdf, .jpg, .png ecc). Le tipologie di firma consentite sono:

  • PAdES” – se si intende produrre un file PDF firmato digitalmente;

  • CAdES” – per tutte le altre tipologie di file.

Per firmare un file con la Carta di Identità Elettronica occorre esserne materialmente in possesso (modalità di firma “in locale”), e conoscere il PIN. Attualmente sono disponibili due modalità di firma:

  • Desktop”: la firma elettronica avviene tramite un computer collegato a un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE, su cui deve essere installato il “Software CIE“. La verifica della firma elettronica nella modalità Desktop può essere effettuata con l’app “CieID”;

  • Mobile”: la firma elettronica avviene tramite uno smartphone dotato di interfaccia NFC su cui deve essere installata l’app “CieSign” (disponibile su Google Play e App Store) che permette anche di effettuare la verifica della firma elettronica.

Per scoprire come firmare digitalmente con la CIE, vi consigliamo di guardare anche il Tutorial CieSign. Il documento firmato elettronicamente con CIE potrà essere facilmente condiviso tramite e-mail, WhatsApp e altre app di messaggistica. La firma con CIE è regolamentata dalla normativa italiana e riconosciuta dalle Pubbliche Amministrazioni che ne consentono l’uso.

Ricordiamo che la FEA può dunque essere usata in qualsiasi contesto, fatta eccezione per la sottoscrizione dei particolari atti indicati (come indicati ai punti da 1 a 12 dell’articolo 1350 codice Civile, come ad esempio le transazioni immobiliari) per i quali il legislatore richiede necessariamente una firma elettronica di più alto livello, ossia la firma elettronica qualificata (FEQ).

CARATTERISTICHE DELLA CIE

La CIE è l’evoluzione della carta di identità in versione cartacea. Ecco i suoi dettagli:

  • ha le dimensioni standard di una carta di pagamento (85,60 millimetri di larghezza per 53,98 millimetri di altezza);

  • è realizzata con un materiale plastico in policarbonato;

  • il fronte delle carte di identità prodotte dalla fine del mese di settembre 2022 è arricchito dall’inserimento della bandiera dell’Unione europea e da un elemento di sicurezza contenente la sigla nazione IT. Le carte di identità rilasciate precedentemente continuano ad essere valide fino alla naturale scadenza;

  • il numero di serie della Carta di Identità Elettronica si trova su ciascuna CIE, in alto a destra, sul lato opposto a quello della fotografia.

Il numero di serie della CIE è composto da una sequenza diversa da quella della carta di identità cartacea così identificabile:

  • 2 lettere;
  • 5 numeri;
  • 2 lettere.

CHE INFORMAZIONI CONTIENE LA CIE

Sulla CIE sono sono stampati a laser la foto e i dati del cittadino, protetti con elementi e tecniche di anticontraffazione, come ologrammi e inchiostri speciali. Inoltre, la carta è dotata di un microchip contactless che contiene:

  • i dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria;

  • le informazioni per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino a servizi online erogati da pubbliche amministrazioni e imprese;

  • ulteriori dati per servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.

I dati stampati sul documento o memorizzati all’interno del microchip sono:

  • Comune o Ufficio Consolare emettitore;
  • nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso, statura, cittadinanza, immagine della firma del titolare;
  • eventuale non validità per l’espatrio;
  • fotografia;
  • immagini di 2 impronte digitali (un dito della mano destra e un dito della mano sinistra);
  • nome e cognome del padre e della madre (nel caso di un minore);
  • Codice fiscale nei formati alfanumerico e codice a barre;
  • estremi dell’atto di nascita;
  • indirizzo di residenza;
  • Comune di iscrizione AIRE (solo per i cittadini residenti all’estero).

I dati contenuti nella CIE, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere letti semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia NFC (Near Field Communication). L’accesso alle impronte digitali è permesso solo alle autorità di controllo dotate di specifiche autorizzazioni.

REGOLE PER LE IMPRONTE DIGITALI

In particolate, la presenza delle impronte digitali è importante per accertare in modo univoco l’identità del titolare del documento. Questo rende la CIE uno strumento sicuro e protetto da ogni tentativo di contraffazione o furto d’identità. La rilevazione delle impronte digitali è soggetta a specifiche regole:

  • è prevista per ciascun cittadino che abbia almeno 12 anni di età;

  • a differenza degli altri dati presenti sul microchip, è accessibile solo alle Autorità di controllo che abbiano specifiche autorizzazioni. Non c’è modo di leggere le impronte digitali né tramite un computer collegato a un lettore di smartcard, né attraverso uno smartphone.

Le impronte digitali, adeguatamente protette all’interno della Carta d’Identità Elettronica (CIE) e non archiviate in altri database, non costituiscono un sistema di catalogazione, bensì rappresentano un meccanismo di salvaguardia dell’identità fisica e digitale dei cittadini. Sono conservate allo scopo di prevenire il rischio di sostituzione di persona e di furto d’identità.

COME FUNZIONA LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA

Grazie alle informazioni che contiene, la Carta di Identità Elettronica funziona come uno strumento di identità digitale per l’accesso ai servizi in rete andando a costituire il principale cardine dello schema di identificazione digitale “Entra con CIE”.

Lo schema di identificazione “Entra con CIE” realizza un sistema di autenticazione per l’identificazione dei cittadini presso i soggetti pubblici e privati che erogano servizi digitali in rete.

Tale schema (cosiddetto eIDAS), in linea con il Regolamento Europeo (UE) n. 910/2014, si basa sia sul protocollo SAML v2 (Security Assertion Markup Language) con profilo “Web Browser SSO” dal quale eredita gran parte dei requisiti tecnici, sia sul protocollo OpenID Connect (OIDC), quest’ultimo di più recente adozione. I soggetti pubblici e privati che aderiscono allo schema possono scegliere uno o l’altro protocollo secondo le loro necessità.

In sostanza, lo schema di autenticazione “Entra con CIE” segue il modello dell’identità federata, verificabile cioè con un sistema semplificato. Ossia, prevede l’introduzione di un gestore dell’identità dell’utente, un Identity Provider (IdP), al quale i fornitori di servizi online, Service Provider (SP), richiedono, previo accordo, la verifica dell’identità dell’utente.

La CIE prevede, cioè, l’istituzione di un IdP unico, il Ministero dell’Interno, che in qualità di ente responsabile dell’emissione della CIE, ne cura anche gli aspetti legati all’impiego documento e delle credenziali di livello basso e significativo ad esso connesso, come strumento di identità digitale.

I LIVELLI DI IDENTIFICAZIONE DELLA CIE

Lo schema di identificazione “Entra con CIE” offre diversi meccanismi di accesso ai servizi in rete secondo il livello di sicurezza richiesto dall’aderente e, in particolare:

  • un livello di accesso cosiddetto “basso” (livello 1), che prevede l’impiego di credenziali username o password attivabili dal titolare di CIE mediante procedura guidata accessibile dal portale dedicato;

  • un livello di accesso cosiddetto “significativo” (livello 2), che prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo fattore di autenticazione o di un meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code);

  • un livello di accesso cosiddetto “elevato” (livello 3), che prevede la lettura della CIE (caratterizzata da un processore e da un certificato digitale di autenticazione) mediante un lettore NFC, e l’inserimento del PIN della carta.

Vediamo come accedere ai servizi con i diversi livelli di autenticazione della CIE.

COME ATTIVARE I LIVELLI 1 E 2

L’accesso ai servizi online con le credenziali CIE (livello 1 e 2) non richiede la lettura della Carta e il possesso di particolari tecnologie (come ad es. l’NFC per l’accesso con il livello 3). Basterà utilizzare una coppia di credenziali (username e password) precedentemente creata o, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code).

Ma come si fa ad attivare le credenziali di livello 1 e livello 2 della CIE? Per poter utilizzare le credenziali è necessario prima “attivarle” tramite questa procedura online. È sufficiente aver effettuato la richiesta di emissione della CIE e aver fornito i propri contatti (numero di cellulare ed e-mail). Potete attivare le credenziali, anche prima della consegna della CIE, semplicemente:

  • inserendo il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre della prima metà del codice PUK (presenti sulla ricevuta che ti è stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione;

  • se siete già in possesso della Carta, effettuando un accesso di livello 3 e proseguendo con la procedura di attivazione.

È sempre possibile revocare le proprie credenziali di livello 1 e 2 tramite la funzionalità disponibile nell’area personale. Se avete bisogno di aiuto per l’attivazione delle tue credenziali CIE, potete guardare il video tutorial disponibile in questa pagina.

COME USARE I SERVIZI CIE CON IL LIVELLO 3

La Carta di Identità Elettronica (CIE) può essere utilizzata come strumento di autenticazione digitale attraverso un computer, uno smartphone o entrambi con il “livello 3”. Tale livello prevede la lettura della CIE mediante un lettore NFC, e l’inserimento del PIN della carta. Per usare la CIE con il livello 3 è necessario avere le 8 cifre del PIN:

  • la prima parte viene consegnata alla richiesta della carta;

  • la seconda alla consegna del documento.

Di seguito le possibili modalità di autenticazione:

  • modalità desktop: si può accedere attraverso un computer collegato a un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della CIE, su cui bisogna avere installato il “Software CIE” che trovate in questa pagina;

  • modalità mobile: si può accedere con uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, con l’app “CieID” installata. Potete scaricare l’app CIEId da Apple Store o Google Play;

  • modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da computer, utilizzando uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, e l’app CieID.

Una guida all’autenticazione mediante CIE nelle tre modalità è disponibile alla pagina del Tutorial. Il Software CIE è disponibile alla pagina Middleware e manuale d’uso. Per conoscere l’elenco degli erogatori di servizi abilitati all’autenticazione con CIE visitate questa pagina.

COME USARE L’APP CIEID

Con l’app CIEId è possibile gestire la propria identità digitale e accedere velocemente ai servizi online. Basta scaricare l’app CIEId da Apple Store o Google Play. L’Applicazione è disponibile per smartphone con sistema operativo Android 6.0 o superiore e iOS 13 o superiore.

Questa è la procedura da seguire per usare l’app CIEId:

  • attivare le credenziali CIE (livello 1 e 2), come vi abbiamo spiegato nel paragrafo dedicato;

  • aprire l’App e certificare il dispositivo;

  • autorizzare gli accessi semplicemente inquadrando dall’app il QR code che trovate nella pagina di richiesta accesso da PC e inserendo il codice app CieID che avrete creato in fase di certificazione del dispositivo;

  • se avete attiva la biometria, l’accesso è ancora più semplice perché potrete sostituirla al codice app CieID. Cioè, se accedete al servizio online da smartphone, potrete confermare l’accesso con l’app inserendo il codice app CieID o utilizzando il riconoscimento biometrico;

  • se avete uno smartphone dotato di tecnologia NFC potete scegliere di accedere con il massimo livello di sicurezza (livello 3). Dopo aver ricevuto la Carta di Identità Elettronica, aprite l’App e registrate la carta inserendo il PIN di 8 cifre e avvicinando la Carta sul retro dello smartphone quando richiesto;

  • con l’App CieID è inoltre disponibile la funzionalità di Recupero PUK, per i cittadini in possesso di una Carta di Identità Elettronica che hanno associato alla propria identità digitale un indirizzo di posta elettronica o un numero di cellulare.

Potete scaricare l’app da questa pagina. Dal 19 marzo 2024 il Governo ha anche lanciato la campagna “CIE già” per promuovere l’uso dell’app, diffondendo il seguente spot promozionale:

YouTube video player

COME FUNZIONANO I CODICI DI SICUREZZA PIN E PUK

Alla CIE sono associati due codici di sicurezza:

  • il PIN (Personal Identification Number);

  • il PUK (Personal Unblocking Number).

Il PIN e il PUK della CIE hanno le stesse funzioni del PIN e del PUK della SIM di un cellulare:

  • il PIN è necessario per abilitare l’accesso ai servizi digitali online;

  • il PUK è necessario per sbloccare il PIN (bloccato dopo tre inserimenti consecutivi di codice errato) e per impostarne uno nuovo.

Ecco come funziona la distribuzione dei codici PIN e PUK per la Carta d’Identità Elettronica (CIE):

  • la prima metà dei codici è inclusa nella ricevuta cartacea data dall’operatore alla richiesta della CIE;

  • la seconda metà dei codici è fornita nella lettera di accompagnamento contenuta nella busta con cui la CIE viene consegnata al cittadino.

Il cittadino deve unire le due metà dei codici e conservarle attentamente per un uso futuro.

COSA FARE IN CASO DI SMARRIMENTO DEI CODICI DELLA CIE

In caso di smarrimento del codice PIN, è possibile impostare uno nuovo PIN utilizzando il codice PUK, da smartphone mediante l’app CieID e da PC mediante il Software CIE che potete scaricare da questa pagina.

In caso di smarrimento del codice PUK, è possibile recuperarlo dall’app seguendo questa procedura, valida solo se avete hanno fornito i vostri contatti (e-mail o numero di cellulare) in fase di richiesta della CIE:

  • scarica o aggiorna l’ultima versione dell’app CieID su uno smartphone dotato di tecnologia NFC;

  • accedi dal menù dell’app alla voce “Recupero PUK”;

  • avvicina la CIE allo smartphone;

  • inserisci il numero di serie della tua CIE (riportato in alto a destra sulla Carta);

  • inserisci i contatti forniti al Comune in fase di richiesta;

  • per ragioni di sicurezza, dopo 48 ore dall’inserimento della richiesta di recupero PUK, riceverai una notifica via SMS o e-mail per completare la procedura e visualizzare il PUK.

È importante annotare con cura il codice PUK, necessario per impostare un nuovo codice PIN da utilizzare per accedere ai servizi online tramite la CIE. I cittadini che non ricordano o non hanno fornito i contatti al momento della richiesta della CIE, possono recarsi presso qualsiasi Comune e richiedere l’aggiornamento dei contatti e, se necessario, anche la ristampa dei codici PIN e PUK.

COSA FARE IN CASO DI FURTO O SMARRIMENTO DELLA CIE

In caso di smarrimento o sottrazione della Carta di Identità Elettronica è necessario seguire questi passaggi:

  • sporgere denuncia presso le autorità di Pubblica Sicurezza;

  • consegnare la denuncia all’ufficio del Comune, portando con sé un altro documento di riconoscimento o identificazione per dimostrare la propria identità;

  • procedere con la richiesta di emissione di una nuova Carta di Identità Elettronica.

Inoltre, il Ministero specifica che:

  • se non si possiede un altro documento di riconoscimento, occorre rivolgersi presso il proprio Comune;

  • se lo smarrimento o sottrazione della Carta di Identità Elettronica avviene all’estero è necessario attenersi alle istruzioni riportate in questa pagina. In questo caso, per richiedere una nuova emissione di una Carta di Identità Elettronica può essere presentata la denuncia fatta presso il Consolato o Ambasciata italiana. La denuncia effettuata presso altri organi stranieri (es. polizia locale, estera) andrà comunque presentata in Italia e successivamente consegnata al proprio Comune.

COME PA E AGENZIE DEVONO ATTIVARE “ENTRA CON CIE”

Tutte le Amministrazioni Centrali, locali, enti pubblici e agenzie devono rendere accessibili i propri servizi online tramite CIE. Il percorso di queste realtà per permettere l’accesso con CIE è semplice e segue questi passaggi:


  • indicare un partner tecnologico (PA o privati che agevolano l’ingresso nel sistema CIE di altre amministrazioni);

  • verificare la correttezza, federare i metadata e ricevere immediatamente l’esito della federazione;

  • verificare in ogni istante lo stato delle attività.

I dettagli tecnici sono disponibili all’interno del manuale tecnico e del manuale operativo. Per conoscere l’elenco degli erogatori di servizi abilitati all’autenticazione con CIE potete visitare questa pagina.

ASSISTENZA SULLA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA

Il Ministero degli Interni ha messo a disposizione questo sito con tutte le informazioni e le novità sulla CIE. In particolare:


  • in questa pagina potete guardare un video tutorial e scoprire come firmare digitalmente con la CIE;

  • nella sezione “Modalità di acquisizione foto” e nella sezione “Modalità di acquisizione impronte”, trovate le informazioni per come acquisire fototessere e impronte digitali per la CIE;

  • nella pagina Middleware, trovate le informazioni e il manuale d’uso del Software CIE per differenti sistemi operativi;

  • in questa pagina potete trovare l’elenco degli erogatori di servizi abilitati all’autenticazione con CIE;

  • in questa sezione potete leggere il manuale con maggiori informazioni su “Entra con CIE”;

  • in questa pagina, se avete bisogno di aiuto per l’attivazione delle vostre credenziali CIE, potete guardare il video tutorial disponibile;

  • in questa sezione – inserendo il vostro codice fiscale ed il numero di serie della vostra Carta di Identità Elettronica – è possibile verificare in tempo reale se la vostra CIE rientra tra i documenti che presentano qualche difetto di produzione.

Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto comuni inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it

QUANDO NASCE LA CIE

La Carta di Identità in formato elettronico è stata introdotta dall’articolo 10, comma 3, del Decreto Legge 19 giugno 2015, n.78, convertito con modificazioni, dalla Legge del 6 agosto 2015, n.125. Ecco le successive modifiche normative:

  • con il Decreto Ministeriale 23 dicembre 2015 sono state definite le caratteristiche tecniche, le modalità di produzione, di emissione, di rilascio della Carta di Identità Elettronica, nonché di tenuta del relativo archivio informatizzato;

  • grazie all’articolo 61 del DPCM del 22 febbraio 2013, la CIE permette di avere anche una firma elettronica avanzata (FEA);


  • con il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto semplificazione 2020) è stato incentivato al massimo l’utilizzo della Carta di Identità Elettronica facilitando le procedure di rinnovo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione anche la nostra guida sullo SPID continuamente aggiornata, in cui vi spieghiamo come richiederlo e come usarlo. Da leggere questo focus sull’IT wallet. A vostra disposizione la nostra guida alla nuova patente digitale.

Inoltre, vi consigliamo di leggere l’interessante approfondimento sull’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente che permette di ottenere qualsiasi certificato anagrafico online, non serve più andare in Comune!

Se volete, poi, conoscere gli aiuti per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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