Il CSPI ha espresso il previsto parere sugli schemi di Decreto del Ministero dell’istruzione per l’attivazione dei nuovi corsi INDIRE per la specializzazione dei docenti sul sostegno.
I Decreti introducono, in via straordinaria e transitoria, percorsi di specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, da conseguire entro il 31 dicembre 2025.
Questi percorsi possono essere attivati sia dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), sia dalle Università, autonomamente o in convenzione con l’INDIRE.
I corsi sono rivolti ai precari con 3 anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni e, come emerso nel corso dell’informativa del Ministero ai sindacati sui nuovi corsi INDIRE, hanno un costo massimo di 1500 euro.
Il CSPI ha espresso parere favorevole sullo schema di Decreto relativo al regolamento dei percorsi, a condizione del riesame delle criticità emerse, mentre si è espresso negativamente sul secondo schema di Decreto relativo alla possibilità di frequenza per coloro che possiedono tiolo di specializzazione conseguito all’estero e non ancora riconosciuto.
Vediamo nel dettaglio di seguito tutte le problematiche dei due Decreti evidenziate dal CSPI.
LE OSSERVAZIONI DEL CSPI SUGLI SCHEMI DI DECRETO SUI CORSI INDIRE PER DOCENTI DI SOSTEGNO
Il CSPI ha evidenziato le seguenti criticità:
- modalità di formazione online – il CSPI esprime perplessità sulla formazione interamente online prevista dai Decreti sui percorsi INDIRE per la specializzazione sul sostegno, ritenendo che l’interazione in presenza con docenti e colleghi favorisca un apprendimento più dinamico e collaborativo;
- differenze tra percorsi erogati dalle Università e da INDIRE – il CSPI rileva una differenza significativa tra i percorsi universitari e quelli erogati da INDIRE, sia in termini di crediti formativi che di validità del titolo finale;
- requisiti di accesso – per il CSPI è necessario specificare che gli anni di servizio su posto di sostegno siano stati prestati in possesso del titolo di accesso alle GPS per il grado di scuola corrispondente;
- costi del percorso – secondo il CSPI è necessario rivedere il costo del percorso, poiché la stessa cifra è richiesta per corsi di 48 crediti previsti dall’art. 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71;
- disparità nella distribuzione territoriale – a modalità online potrebbe aggravare le disparità regionali nella disponibilità di docenti specializzati, senza risolvere il problema della carenza nelle regioni con necessità più elevate;
- necessità di un approccio strutturato – il CSPI sottolinea che le politiche di formazione non possono basarsi su logiche emergenziali, ma devono essere parte di un sistema strutturato e programmato.
Inoltre, per quanto riguarda i corsi previsti per coloro che hanno conseguito un titolo estero in attesa di riconoscimento, il CSPI evidenzia le seguenti criticità:
- eccessiva semplificazione – i percorsi rivolti a chi possiede un titolo di specializzazione conseguito all’estero, ma non riconosciuto in Italia, risultano eccessivamente semplificati. Tali soggetti possono accedere ai percorsi previsti solo rinunciando all’eventuale contenzioso in corso o all’istanza di riconoscimento già presentata, purché siano decorsi i termini di legge. Inoltre, l’accesso è consentito anche a chi ha ricevuto un rigetto dell’istanza dal Ministero dell’istruzione e del merito;
- dubbi sulla coerenza formativa – il superamento di un percorso formativo sul sostegno agli alunni con disabilità, svolto presso un’università estera legalmente accreditata o un altro organismo abilitato, con una durata di almeno 1500 ore o 60 CFU, non garantisce necessariamente la coerenza con le caratteristiche del sistema scolastico italiano;
- durata insufficiente della formazione – l’assenza di un requisito minimo di durata per questi percorsi potrebbe portare a una formazione compressa in tempi troppo ridotti, inferiori alle esigenze di un’adeguata preparazione. Per i docenti a tempo determinato con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno, il percorso previsto dalla normativa italiana richiede almeno quattro mesi (art. 6 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71);
- necessità di maggiore attenzione e cautela – il sistema di acquisizione dei titoli di specializzazione all’estero presenta elementi di criticità. Le numerose sentenze emesse in materia, spesso tra loro contraddittorie, non hanno ancora fatto sufficiente chiarezza su un tema così complesso.
Si attende ora la pubblicazione dei Decreti sui corsi INDIRE per i docenti di sostegno da parte del Ministero dell’istruzione. Su questo noi vi aggiorneremo.
IL PARERE DEL CSPI
Per completezza informativa, rendiamo scaricabile di seguito i pareri del CSPI sui Decreti relativi ai percorsi INDIRE per la specializzazione nel sostegno:
– PARERE CSPI DEL 19 marzo 2025 (Pdf 456Kb) – «Percorsi di specializzazione sul sostegno attivati ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106».
– PARERE CSPI DEL 19 marzo 2025 (Pdf 443Kb) – «Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità attivati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106».
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