Decreto morti sul lavoro: taglio dei fondi per le famiglie

Il Governo taglia i fondi per le famiglie di coloro che hanno perso la vita sul lavoro. Ecco i dettagli sul cambio degli importi e il testo del Decreto

Ministero Lavoro Politiche Sociali

Arriva il Decreto morti sul lavoro con cui il Governo taglia il valore delle indennità INAIL per i familiari superstiti di chi ha perso la vita mentre stava lavorando.

L’importo del sussidio viene stabilito annualmente tramite un apposito Decreto del Ministero del Lavoro e, per il 2023, si va da un minimo di 4.000 euro ad un massimo di 14.500 euro, mentre nel 2022 venivano garantiti dai 6.000 ai 22.400 euro.

In questo articolo vi illustriamo i dettagli del Decreto con cui è stato ufficializzato il taglio delle indennità INAIL per i morti sul lavoro, i nuovi importi e cosa cambia per i parenti delle vittime. Mettiamo anche a disposizione il testo del Decreto.

DECRETO MORTI SUL LAVORO, TAGLIO AI SUSSIDI

Il Governo taglia i fondi per le famiglie delle vittime sul lavoro. Con il nuovo Decreto morti sul lavoro il sussidio va dai 4.000 euro e fino a 14.500 euro per il 2023, l’importo cambia in base al numero dei familiari della vittima (marito / moglie e figli), più sono numerosi più aumenta l’assegno. Con un familiare 4.000 euro, con 2 familiari 7.500 euro, con tre familiari 11.000 euro e con più di 3 familiari 14.500 euro.

Ricordiamo che invece nel 2022 il minimo era di 6.000 euro e il massimo di 22.400 euro.

Il taglio è arrivato con il Decreto n. 75 del 18 maggio 2023, ossia il provvedimento con cui il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha stabilito gli importi dell’indennità INAIL per i morti sul lavoro per il 2023. Il valore delle indennità viene, infatti, fissato ogni anno dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che gestisce il “Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro”, istituito nel 2007 con la Legge 296 del 2006.

Il Fondo garantisce gli assegni mediante l’INAIL e ha lo scopo di fornire un tempestivo supporto ai familiari dei lavoratori, assicurati e non, vittime di gravi infortuni a cui ha fatto seguito il decesso. Vediamo i dettagli su come funziona il fondo e gli importi 2023.

COS’È IL FONDO MORTI SUL LAVORO

Il “Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro” è una riserva economica del Ministero del Lavoro istituita nel 2007 per assicurare, ai familiari dei lavoratori morti sul lavoro, un’indennità economica immediate. Il fondo, mediante l’INAIL, eroga l’indennità agli assicurati e non, vittime di gravi infortuni sul lavoro.

Le risorse destinate dal Ministero a questo fondo vengono erogate ai soggetti beneficiari in forma di sussidio una tantum e aggiuntivo della somma erogata dall’INAIL, come rendita ai superstiti.

Le prestazioni sono erogate esclusivamente per infortuni avvenuti successivamente al 1° gennaio 2007 e che abbiano comportato il decesso del lavoratore. Ogni anno il Governo stabilisce gli importi del sussidio con un Decreto ad hoc. Vediamo quelli del 2023.

IMPORTI INDENNITÀ 2023 PER LE FAMIGLIE

Per gli incidenti che si sono verificati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, le famiglie che hanno perso un loro caro, hanno diritto al sostegno economico secondo i seguenti importi stabiliti con il Decreto n. 75 del 18 maggio 2023:

  • tipologia A, nel caso di 1 superstite: 4.000 euro per nucleo superstiti;

  • tipologia B, nel caso di 2 superstiti: 7.500 euro per nucleo superstiti;

  • tipologia C, nel caso di 3 superstiti: 11.000 euro per nucleo superstiti:

  • tipologia D, nel caso di più di 3 superstiti: 14.500 euro per nucleo superstiti.

Rispetto agli importi del 2022, il taglio è stato pari a circa il 35% se si considera che lo scorso anno l’indennità era stata così strutturata:

  • tipologia A, nel caso di 1 superstite, 6.000 euro per nucleo superstiti;

  • tipologia B, nel caso di 2 superstiti, 11.400 euro per nucleo superstiti;

  • tipologia C, nel caso di 3 superstiti, 16.800 euro per nucleo superstiti;

  • tipologia D, nel caso di più di 3 superstiti, 22.400 euro per nucleo superstiti.

Precisiamo che con il termine “superstiti” ci si riferisce alle persone (o alla persona) che è in vita e fa parte del nucleo familiare della vittima sul lavoro. Quindi può essere la moglie e i figli nel caso in cui il marito sia deceduto. Vediamo nel dettaglio chi sono i beneficiari.

A CHI SPETTA L’INDENNITÀ

I soggetti beneficiari del Fondo, che eroga l’indennità per i morti sul lavoro sono solo i seguenti familiari dei lavoratori deceduti:

  • coniuge;

  • figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi fino al 18° anno di età. Fino al 21° anno di età se studenti di scuola media superiore o professionale e fino al 26° anno d’età se studenti universitari. In caso di maggiorenni inabili, finché dura l’inabilità.

In mancanza di coniugi o figli:

  • genitori, naturali o adottivi, se a carico del lavoratore deceduto;

  • fratelli e sorelle, se a carico o conviventi con il lavoratore deceduto.

COME FUNZIONA IL FONDO MORTI SUL LAVORO

Il “Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro” prevede, oltre all’erogazione della prestazione una tantum, anche un’anticipazione della rendita dei superstiti.

L’anticipazione è pari a tre mensilità della rendita annua, calcolata sul minimale di legge per la liquidazione delle rendite. Tale anticipazione è prevista esclusivamente per i superstiti di lavoratori soggetti alla tutela assicurativa obbligatoria (a differenza dell’indennità una tantum che spetta anche ai non assicurati). Entrambi gli aiuti non sono soggetti a tassazione.

L’erogazione dei benefici, sia l’indennità che la rendita, è subordinata all’esito di un accertamento sommario e da un’ispezione da parte del Servizio Ispettivo dell’Istituto e delle Direzioni Provinciali o Regionali del Lavoro e attualmente dagli Ispettorati Territoriali competenti per territorio.

COME RICHIEDERE L’INDENNITÀ

Per ottenere l’indennità nei termini fissati dal Decreto morti sul lavoro, i superstiti devono presentare richiesta all’INAIL. L’interessato deve inoltrare la richiesta alla sede competente in base al domicilio del lavoratore deceduto, tramite:

  • sportello della sede competente
  • posta ordinaria
  • PEC (posta elettronica certificata).

È possibile farsi assistere da un patronato.

NOVITÀ PER IL PERSONALE SCOLASTICO CON IL DECRETO LAVORO

Il Decreto lavoro convertito in legge prevede un’importante novità per il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Il Fondo viene incrementato, per l’anno 2023, di 5 milioni di euro. Con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali si provvederà alla nuova determinazione dell’importo della prestazione del Fondo ma solo per il personale scolastico. Vi aggiorneremo sulle novità.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere il nostro articolo che approfondisce il ruolo della Commissione d’inchiesta sul lavoro in materia di sfruttamento e sicurezza in Italia. Interessante anche il focus sul Fondo infortuni mortali alternanza scuola lavoro, che permette di avere un quadro generale sul problema.

Inoltre, per scoprire altre novità sul mondo del lavoro, vi consigliamo di leggere questa sezione e per conoscere le ultime novità normative vi invitiamo a consultare la sezione dedicata alle leggi.

Continuate a seguirci e, per restare sempre aggiornati, di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita e al nostro canale Telegram per ricevere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *