Come diventare psicologo: iter da seguire

psicologo

Ecco cosa bisogna fare per diventare psicologo e qual è l’iter da percorrere per formarsi, come iscriversi all’Albo degli Psicologi e iniziare ad esercitare la professione.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo come si diventa psicologo e vi forniamo informazioni utili sui possibili sbocchi nel mondo del lavoro.

LA PROFESSIONE DELLO PSICOLOGO

Chi è e cosa fa lo psicologo? Il lavoro dello psicologo è riconosciuto nel nostro Paese dalla legge n. 56 del 1989. Comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Include, inoltre, le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito (art. 1).

Lo psicologo è un professionista che opera per migliorare e promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. Interviene in tutte quelle situazioni delicate che possono causare disagio e sofferenza. Scopo del lavoro dello psicologo è quello di accompagnare le singole persone, le famiglie, le coppie, le organizzazioni ad affrontare momenti di particolare difficoltà e criticità. La figura professionale dello psicologo può collocarsi in diversi settori come quello sociale, organizzativo, aziendale, educativo, socio – assistenziale, sportivo, giuridico – forense.

Con il Ddl Lorenzin, approvato in Senato nel dicembre 2017 ed entrato in vigore con la legge n. 3 del 2018, la professione dello psicologo ha ottenuto pieno riconoscimento quale professione sanitaria (art. 9).

PERCORSO PER DIVENTARE PSICOLOGO

Come si diventa psicologo? Quale laurea occorre e cosa bisogna fare per esercitare la professione? Per rispondere a queste domande bisogna innanzitutto distinguere tra due tipologie di figure professionali. Dovete sapere che per esercitare la professione è indispensabile aver effettuato l’iscrizione, come tratteremo più avanti, all’Albo degli Psicologi. Questo Albo comprende due diverse figure professionali iscritte in due sezioni:

  • gli psicologi (Sez. A);
  • i dottori in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro; i dottori in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità (Sez. B).

Gli psicologi, oltre a svolgere le attività di prevenzione, diagnosi, sostegno psicologico, abilitazione e riabilitazione, si occupano anche del coordinamento e della supervisione del lavoro svolto dai dottori in tecniche psicologiche. Questi ultimi, un tempo chiamati psicologi junior, svolgono una serie di attività descritte nell’art. 3 della legge 170/2003 il cui testo è disponibile a fine articolo. Vediamo l’iter da seguire per le due mansioni.

Per diventare psicologo è necessario:

  1. conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore che dia accesso all’università;
  2. conseguire una laurea magistrale in Psicologia nella classe LM 51;
  3. svolgere un tirocinio professionalizzante di un anno presso una struttura convenzionata;
  4. superare l’esame finale del percorso di studi per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione;
  5. effettuare l’iscrizione alla sezione A dell’Albo professionale.

Per diventare dottore in tecniche psicologiche occorre:

  1. conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore che dia accesso all’università;
  2. conseguire una laurea triennale in Scienze e Tecniche psicologiche (L 24);
  3. svolgere un tirocinio post-laurea di 6 mesi;
  4. superare l’esame finale per conseguire il titolo professionale di Dottore in tecniche psicologiche;
  5. effettuare l’iscrizione alla sezione B dell’Albo.

Dov’è meglio studiare psicologia? Per conoscere nei dettagli in quali università italiane sono attivi questi corsi di laurea vi consigliamo di consultare il sito Universitaly del MUR.

FORMAZIONE

Alla facoltà di psicologia si può accedere solo dopo il superamento di un test d’ingresso dato che si tratta di un corso a numero chiuso, gestito direttamente dalle università. Ne consegue che la data e le prove di ammissione sono di pertinenza dei singoli atenei.

Cosa studia lo psicologo? Le materie oggetto del piano di studi variano a seconda dell’ateneo, ma in linea generale gli argomenti di studio sono: pedagogia, neurofisiologia, antropologia culturale, psicologia (generale, dinamica, sociale, clinica, giuridica), sociologia, psicometria, filosofia, ma anche informatica e inglese.

Che differenza c’è tra psicologo e psicoterapeuta? Lo psicologo è un professionista della salute laureato in Psicologia. Non è un medico e quindi non può prescrivere farmaci. Lo psicoterapeuta, invece, può essere laureato sia in psicologia che in medicina e deve poi intraprendere un percorso di specializzazione di 4 anni post-lauream. Si tratta quindi di un un titolo aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico che fornisce la formazione per la cura dei disturbi psicologici o psichiatrici, con o senza l’ausilio di strumenti farmacologici. Lo psicoterapeuta infatti, solo se medico, è abilitato alla prescrizione di farmaci.

Che differenza c’è tra psicologo e psichiatra? Lo psichiatra é un medico, laureato in medicina e chirurgia e specializzato in psichiatria. Egli cura e previene i disturbi mentali e i comportamenti patologici (ad esempio depressione, ansia, disturbi delle personalità e alimentari, attacchi di panico) ed è in grado di effettuare diagnosi nell’ambito dei disturbi psicopatologici. A differenza dello psicologo può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere esami clinici.

ABOLIZIONE ESAME DI STATO

Il 18 ottobre 2020 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n.67 il disegno di legge (Pdf 1 Mb) recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti” che prevede l’abolizione dell’esame di Stato per gli psicologi. Successivamente è stata approvata la Legge sulle lauree abilitanti, cioè la Legge 8 novembre 2021, n. 163 (pubblicata sulla G.U. n. 276 del 19-11-2021) che prevede l’eliminazione dell’esame di Stato per diverse professioni, tra le quali quella di psicologo. La Legge stabilisce che l’abilitazione si conseguirà non più tramite il superamento di un esame di stato, bensì con l’esame finale del percorso di studi e l’acquisizione di crediti formativi attraverso il tirocinio pratico-valutativo, che sarà svolto all’interno dei corsi di laurea. Tale semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio della professione è finalizzato a favorire un più veloce ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Per maggiori informazioni è possibile leggere l’approfondimento sulle lauree abilitanti e il nostro articolo sulle novità introdotte riguardo la laurea abilitante in psicologia.

Quando entrerà in vigore la legge sulle lauree abilitanti? A decorrere dall’anno accademico successivo alla data di adozione dei decreti rettorali di adeguamento degli ordinamenti. Si prevede quindi che l’adeguamento da parte delle università dei regolamenti didattici si applichi a partire dall’anno accademico 2023 2024.

TIROCINIO PRATICO-VALUTATIVO ED ESAME FINALE

La Legge sulle lauree abilitanti specifica che, nell’ambito delle attività formative professionalizzanti, dovranno essere attribuiti almeno 30 crediti formativi universitari a seguito dello svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo nell’ambito dei corsi di studio.

Nello specifico, con il Decreto n. 654 del 5 luglio 2022 relativo al tirocinio e all’esame finale per psicologia pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.303 del 29-12-2022 si stabilisce che per la facoltà di psicologia sono previsti 10 crediti da acquisire durante la triennale e 20 crediti nella magistrale. Il decreto precisa che a ognuno dei 20 crediti formativi universitari riservati al tirocinio corrispondono almeno 20 ore di attività formative professionalizzanti e non oltre 5 ore di attività supervisionata di approfondimento. Inoltre le attività di tirocinio sono svolte in contesti operativi, per un numero minimo di 14 crediti, presso qualificati enti esterni convenzionati con le università. Queste attività devono aver luogo in parte presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate e contrattualizzate con il Servizio Sanitario Nazionale.

L’esame finale che abiliterà alla professione, invece, consisterà in una prova pratica che valuterà le competenze professionali acquisite con il tirocinio interno, per accertare il livello di preparazione tecnica del candidato.

COSA CAMBIA PER GLI STUDENTI CHE HANNO GIÀ CONCLUSO IL PERCORSO UNIVERSITARIO

Come già stabilito dalla Legge sulle lauree abilitanti, e successivamente confermato anche nel Decreto 16 giugno 2022, n. 567, anche nella fase transitoria dal 2023 2024 gli studenti che hanno conseguito o che conseguono la laurea magistrale in psicologia in base ai previgenti ordinamenti didattici non abilitanti potranno ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di psicologo dopo aver superato un tirocinio ed una prova pratica valutativa.

Il tirocinio pratico valutativo consiste in attività formative professionalizzanti corrispondenti a 30 crediti formativi universitari presso qualificati Enti esterni convenzionati con le università, per una durata complessiva pari a 750 ore.

La prova pratica valutativa unica invece è una prova orale su questioni teorico-pratiche attinenti all’attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.

ALBO DEGLI PSICOLOGI

Sono autorizzati ad esercitare la professione di psicologo esclusivamente i soggetti iscritti nella Sezione A dell’Albo. L’iscrizione è pertanto il requisito fondamentale per lavorare come psicologo sia nelle strutture pubbliche che nelle aziende private. Allo stesso modo, per esercitare la professione di dottore in tecniche psicologiche è indispensabile l’iscrizione alla Sezione B dell’Albo. Nei casi in cui qualcuno lavori senza essere iscritto all’Albo si è di fronte a un esercizio abusivo della professione che va segnalato all’Ordine regionale di riferimento.

Per verificare se una persona sia effettivamente iscritta all’Albo, è possibile consultare l’Albo Unico dell’Ordine Nazionale Psicologi.

Come iscriversi all’Albo degli Psicologi? Esiste un istituzione nazionale che è il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi. Esso è strutturato a livello regionale e, solo per le province di Trento e Bolzano, a livello provinciale. La domanda di iscrizione in carta da bollo va inoltrata al Consiglio regionale o provinciale dell’ordine in cui si ha la residenza o il domicilio. Il Consiglio la esamina entro due mesi dalla data di ricevimento. Ottenuta l’iscrizione, si può iniziare ad esercitare la professione di psicologo.

Per conoscere l’elenco completo dei 21 ordini regionali e provinciali, vi consigliamo di consultare questa pagina.

FORMAZIONE POST LAUREAM

A seguito della laurea, lo psicologo può accedere al percorso per conseguire un diploma di specializzazione, ai corsi di perfezionamento o al dottorato di ricerca. Vediamo nel dettaglio le tre opzioni:

DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE

Le scuole di specializzazione di area psicologica afferiscono a dipartimenti, o a strutture di raccordo, di ambito psicologico. Per il conseguimento del titolo di specialista nelle tipologie di corsi di specializzazione, lo specialista in formazione deve acquisire 240 CFU complessivi, accumulati in quattro anni di corso. Esistono cinque tipologie di specializzazioni che permettono ai professionisti di conseguire uno dei seguenti titoli:

  • psicologo clinico;
  • neuropsicologo;
  • psicologo del ciclo di vita;
  • psicologo della salute;
  • counselling – valutazione psicologica e consulenza.

Chi può accedere alla scuola di specializzazione? L’accesso è consentito ai laureati della classe LM-51 – Laurea magistrale in psicologia, ai laureati della classe 58/S – Laurea specialistica in psicologia e ai laureati in Psicologia dell’ordinamento previgente al decreto ministeriale n. 509/1999.

CORSI DI PERFEZIONAMENTO

I corsi di perfezionamento forniscono una formazione approfondita ed esperienze pratiche esemplificative nei rispettivi campi di riferimento. Hanno durata annuale, sono a numero chiuso e prevedono la frequenza obbligatoria alle lezioni teoriche e alle esercitazioni pratiche. Ogni corso si conclude con la discussione finale di un elaborato presentato dal candidato, a seguito del quale viene rilasciato un attestato.

DOTTORATO DI RICERCA

Il corso di dottorato di ricerca è un titolo accademico che fornisce le basi per intraprendere una carriera nell’ambito della ricerca e della docenza universitaria. Può avere durata triennale o quadriennale e prevede la frequenza a tempo pieno presso la sede universitaria. Alla fine di ogni anno lo studente presenta una relazione scritta sulla propria attività con riferimento alla produzione scientifica, mentre – al termine del quarto o ultimo anno – deve preparare la tesi di dottorato con dissertazione finale, per poter conseguire il titolo di Dottore in Ricerca (corrispondente all’acronimo Ph.D. nei paesi anglosassoni).

ECM

Le psicologhe e gli psicologi in qualità di professionisti della salute hanno l’obbligo di conseguire i crediti ECM (Educazione Continua in Medicina). I crediti ECM vengono maturati attraverso i corsi in presenza o a distanza organizzati dai Provider oppure tramite la formazione individuale (pubblicazioni, tutoraggio, crediti esteri, autoformazione, studi e ricerche).

L’obbligo di formazione continua decorre dal 1° gennaio successivo alla data di iscrizione all’Albo. Per il triennio 2020-2022 l’obbligo formativo standard è pari a 150 crediti. È possibile acquisire in modo flessibile i crediti senza limiti annuali, ciò che viene considerato è il raggiungimento dei 150 crediti nel triennio.

Per verificare la propria posizione ECM vi invitiamo a consultare il portale del Co.Ge.A.P.S., mediante SPID o CIE, per vedere i crediti maturati e il proprio debito formativo complessivo. Ulteriori informazioni sugli ECM per psicologi sono disponibili alla seguente pagina.

SBOCCHI PROFESSIONALI

Dove lavora lo psicologo? Può esercitare il suo lavoro come dipendente, consulente e libero professionista, sia nel settore privato sia nelle strutture pubbliche, alle quali si accede tramite concorso. Per verificare i concorsi pubblici attivi basta consultare la Gazzetta Ufficiale Serie Concorsi ed esami oppure il portale del reclutamento di personale per la pubblica amministrazione InPA. Per facilitare la ricerca noi pubblichiamo costantemente le nuove opportunità di impiego nel settore pubblico nella nostra sezione dedicata ai concorsi per psicologi.

Alla luce di quanto detto, lo psicologo può operare nelle scuole, nei tribunali, nei consultori, nelle case circondariali, nelle società di consulenza e formazione, nel corpo sanitario delle forze armate, nella Polizia di Stato, nelle comunità terapeutiche, nei centri di accoglienza, negli enti di ricerca. In base alle proprie preferenze si può scegliere di diventare psicologo infantile, psicologo criminale, psicologo forense o giuridico, psicologo militare, psicologo del lavoro ecc. Le aree di inserimento e i settori lavorativi in cui può operare lo psicologo sono davvero numerosi.

Per lavorare all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, ossia nelle aziende sanitarie locali e in quelle ospedaliere, lo psicologo deve conseguire un ulteriore percorso di specializzazione quadriennale in psicoterapia.

ULTERIORI INFORMAZIONI E RIFERIMENTI NORMATIVI

Per maggiori informazioni sulla professione vi invitiamo a consultare il sito web Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.

Vi indichiamo inoltre la normativa di riferimento per approfondimenti:

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Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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11 Commenti

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    • Il più indicato è il Liceo delle Scienze Umane perché fin dal liceo si possono studiare materie come psicologia, pedagogia, antropologia, sociologia ecc. Tuttavia anche il liceo scientifico e il liceo classico offrono una buona formazione di base per intraprendere successivamente la carriera di psicologo.

    • No, non bastano. Serve avere un diploma che dia accesso all’università, poi bisogna seguire un corso di laurea in psicologia (magistrale) o tecniche psicologiche (triennale) in base al percorso scelto. Successivamente bisogna superare l’esame di stato e poi iscriversi all’albo.

    • Il liceo può dare sicuramente una buona preparazione di base ma non è obbligatorio, basta scegliere un diploma che dia accesso all’università.

    • Qualsiasi scuola secondaria di secondo grado (ex superiori).
      In termine di numero di ore dedicate alle discipline più afferenti al corso di laurea in oggetto vi è l’istituto professionale socio sanitario (soprattutto a seguito della nuova riforma dei professionali).
      Lo “divinità” liceale d’epoca gentiliana è di moda, ma guarda i piani di studio delle varie scuole e decidi in base alle tue inclinazioni

    • Per il momento no, perchè il ddl sulle lauree abilitanti deve ancora concludere il suo iter. La situazione però potrebbe mutare a breve.

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