Pubblicata l’analisi del mercato del lavoro in Italia di luglio 2023, redatta congiuntamente dal Ministero del Lavoro, ANPAL e Banca d’Italia.
Prosegue il trend positivo della domanda di lavoro nel settore privato non agricolo, ma rallenta l’occupazione dipendente. Nel bimestre analizzato, maggio – giugno 2023, sono state create poco meno di 75.000 posizioni lavorative, a fronte di circa 100.000 in ciascuno dei due bimestri precedenti.
In questo articolo vi illustriamo quali sono i dati relativi al mercato del lavoro in Italia aggiornati a luglio 2023, la loro evoluzione e le altre proiezioni.
CRESCE LENTAMENTE L’OCCUPAZIONE
Dal report del Ministero del Lavoro, ANPAL e Banca d’Italia aggiornato al 30 giugno 2023, emerge che a maggio e giugno, la domanda di lavoro nel settore privato non agricolo ha continuato a espandersi, seppure a ritmi lievemente meno sostenuti rispetto ai primi quattro mesi dell’anno. Al netto dei fattori stagionali, in questi due mesi sono state create poco meno di 75.000 posizioni lavorative, a fronte di circa 100.000 in ciascuno dei due bimestri precedenti.
Nonostante il rallentamento, nel primo semestre dell’anno le attivazioni nette sono state superiori del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022, del 55% nel confronto con la seconda metà del 2022.
RALLENTA L’OCCUPAZIONE DIPENDENTE
Nel bimestre maggio giugno 2023 la crescita dell’occupazione dipendente è stata più contenuta sia nella componente permanente (65.000 attivazioni nette, a fronte di 73.000 nel periodo marzo aprile) sia, in misura maggiore, in quella a termine (15.000 nuove posizioni, la metà rispetto ai due mesi precedenti).
TIPI DI CONTRATTO: DATI FINO A LUGLIO 2023
Questi i dati per le attivazioni, trasformazioni e cessazioni per tipologia di contratto, nel terzo bimestre del 2023, da maggio a giugno, le attivazioni nette sono:
- per i contratti a tempo determinato: 4.000 a gennaio, 12.000 a febbraio, 16.000 a marzo, 19.000 ad aprile, 7.000 a maggio e 9.000 a giugno 2023;
- relativamente ai i contratti di apprendistato: -4.000 a gennaio, -3000 a febbraio, -1.000 a marzo, -3.000 ad aprile, -3.000 a maggio e -3.000 a giugno 2023;
- per i contratti a tempo indeterminato: 51.000 a gennaio, 44.000 a febbraio, 42.000 a marzo, 35.000 ad aprile, 33.000 a maggio e 31.000 a giugno 2023.
I SETTORI IN CRESCITA E QUELLI IN CALO
Nel bimestre maggio-giugno la minore espansione dei contratti a tempo determinato ha risentito soprattutto dell’andamento del comparto turistico, dove questi rapporti di lavoro sono particolarmente diffusi. Sono, inoltre, diminuite le posizioni con contratto di apprendistato.
È di conseguenza aumentata l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle attivazioni nette (all’88 %, dal 74 del bimestre precedente). Nel complesso del primo semestre del 2023, l’incremento dell’occupazione alle dipendenze è stato sospinto dalla creazione di posizioni lavorative permanenti, proseguendo una tendenza in atto dall’inizio del 2022. Alla dinamica positiva del saldo hanno fornito un contributo crescente:
- l’industria in senso stretto, dove i contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato la totalità dei nuovi rapporti;
- il turismo, dove tuttavia la quota di posizioni permanenti sul totale è rimasta più contenuta (55 % tra gennaio e giugno). Dall’inizio del 2023 hanno ripreso a salire le posizioni a termine, dopo la flessione della seconda metà del 2022.
DIVARIO DI GENERE IN ITALIA A LUGLIO 2023
Nel periodo maggio giugno 2023, l’occupazione è aumentata relativamente meno tra le donne, penalizzate in misura maggiore dall’indebolimento del commercio, e nel Mezzogiorno, che ha risentito di più del rallentamento del turismo.
I settori registrano per le donne, a maggio e giugno 2023, questi numeri sulle assunzioni nette:
- industria in senso stretto: +2.000 a maggio, +2.000 a giugno 2023;
- costruzioni: +1.000 a maggio, +1.000 a giugno 2023;
- commercio: +3.000 a maggio, +2.000 a giugno 2023;
- servizi turistici: +6.000 a maggio, +4.000 a giugno 2023;
- altri servizi: +5.000 a maggio, +4.000 a giugno 2023.
DIVARIO TERRITORIALE NEL MERCATO DEL LAVORO FINO A GIUGNO 2023
Nel Centro Nord, secondo i dati del report del Ministero del Lavoro, ANPAL e Banca d’Italia aggiornato al 30 giugno 2023, i nuovi contratti sono pari a:
- 26.000 a maggio 2023;
- 26.000 a giugno 2023.
Nel Sud e nelle Isole i nuovi contratti sono pari a:
- 11.000 a maggio 2023;
- 11.000 a giugno 2023.
CALA IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Nei mesi di marzo e aprile del 2023 la disoccupazione amministrativa, misurata dalle Dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro (DID) presentate da chi non ha un’occupazione, è diminuita, seguendo l’usuale andamento stagionale.
Il calo del numero di disoccupati – corrispondente a circa 110.000 persone – è stato tuttavia più contenuto rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, rispecchiando il più marcato aumento del tasso di partecipazione osservato nell’anno in corso.
La riduzione della disoccupazione amministrativa ha interessato in misura simile uomini e donne.
DATI MERCATO DEL LAVORO ITALIA LUGLIO 2023, LE FONTI
Le fonti dell’analisi del mercato del lavoro 2023 sono le Comunicazioni obbligatorie e le Dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro. La prima base dati è aggiornata al 30 giugno 2023, la seconda al 30 aprile 2023. Per maggiori informazioni, potete consultare la nota (Pdf 1, 12 Mb) redatta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Banca d’Italia e dall’ANPAL.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Per conoscere la situazione sulle assunzioni dal bollettino Excelsior di dicembre 2023 vi invitiamo a leggere questo approfondimento. Interessante anche il nostro report sulle città con gli stipendi più alti in Italia o quello su occupazione e disoccupazione ISTAT, che trovate in questa guida.
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