Migliori università d’Italia e del mondo: classifica QS 2026

Ecco quali sono le migliori università italiane e le migliori università del mondo, anche per disciplina, secondo la classifica QS 2026

Politecnico Milano

Disponibile la QS World University Rankings 2026, una delle più importanti classifiche a livello mondiale delle migliori università d’Italia e del mondo.

La classifica di quest’anno è la più ampia di sempre e comprende oltre 1.500 università dislocate in tutto il Mondo, in 105 sistemi di istruzione superiore. Sono 43 gli atenei italiani che sono riusciti a conquistare un posto tra i primi 1.501.

Vediamo quali sono le migliori università in Italia e nel mondo secondo la classifica QS 2026 che dà indicazioni su quale percorso di studi intraprendere.

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CLASSIFICA MIGLIORI UNIVERSITÀ ITALIA 2026

Nella classifica QS World University Rankings 2026, sono 43 le migliori università d’Italia tra le prime 1.501. Ecco la classifica completa, a fianco del nome dell’Ateneo indichiamo la posizione raggiunta nel ranking mondiale.

  1. Politecnico di Milano (98);
  2. Università di Roma “La Sapienza” (128);
  3. Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (138);
  4. Università di Padova (233);
  5. Politecnico di Torino (242);
  6. Università degli Studi di Milano (276);
  7. Università di Pisa (343);
  8. Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (355);
  9. Università degli Studi di Napoli Federico II (379);
  10. Università degli Studi di Firenze (404);
  11. Università degli Studi di Torino (408);
  12. Università Cattolica del Sacro Cuore (409);
  13. Università degli Studi di Pavia (423);
  14. Università Vita-Salute San Raffaele (461);
  15. Università degli Studi di Trento (485);
  16. Università degli Studi di Genova (530);
  17. Università degli Studi di Milano-Bicocca (542);
  18. Università degli Studi di Siena (607);
  19. Libera Università di Bolzano (643);
  20. Università degli Studi di Brescia (650);
  21. Università Ca’ Foscari di Venezia (660);
  22. Università degli Studi di Messina (741–750);
  23. Università degli Studi di Trieste (751–760);
  24. Politecnico di Bari (801–850);
  25. Università Politecnica delle Marche (801–850);
  26. Università degli Studi di Bari Aldo Moro (801–850);
  27. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (801–850);
  28. Università degli Studi di Palermo (801–850);
  29. Università degli Studi di Salerno (801–850);
  30. Università degli Studi di Perugia (851–900);
  31. Università degli Studi di Catania (851–900);
  32. Università degli Studi della Tuscia (851–900);
  33. Università degli Studi di Verona (901–950);
  34. Università degli Studi Roma Tre (951–1000);
  35. Università degli Studi di Ferrara (951–1000);
  36. Università della Calabria (1001–1200);
  37. Università “G. d’Annunzio” di Chieti–Pescara (1001–1200);
  38. Università degli Studi di Napoli Parthenope (1001–1200);
  39. Università degli Studi di Parma (1001–1200);
  40. Università degli Studi di Udine (1001–1200);
  41. Università del Salento (1201–1400);
  42. Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (1401+);
  43. Università degli Studi di Bergamo (1401+).
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CLASSIFICA MIGLIORI UNIVERSITÀ DEL MONDO

Di seguito la top 10 delle migliori università a livello mondiale della classifica QS 2026:

  1. Massachusetts Institute of Technology (MIT), Stati Uniti;
  2. Imperial College di Londra, Regno Unito;
  3. Università di Stanford, Stati Uniti;
  4. Università di Oxford, Regno Unito;
  5. Università di Harvard, Stati Unitiù;
  6. Università di Cambridge, Regno Unito;
  7. ETH Zurigo (Politecnico federale di Zurigo), Svizzera;
  8. Università Nazionale di Singapore (NUS), Singapore;
  9. University College London (UCL), Regno Unito;
  10. California Institute of Technology (Caltech), Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono il Paese più rappresentato, con 192 istituti classificati, seguiti dal Regno Unito con 90 e dalla Cina continentale con 72. Come vediamo al 1° posto della classifica spicca il Massachusetts Institute of technology (MIT) negli Stati Uniti. Il MIT raggiunge il record del 14° anno consecutivo come numero uno al Mondo.

L’Imperial College di Londra si riconferma al 2° posto, al terzo posto arriva l’Università di Stanford per la prima volta, seguita al quarto dall’Università di Oxford e al 5° dall’Università di Harvard.

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LE ITALIANE SALGONO IN CLASSIFICA

L’edizione 2026 del QS World University Rankings “premia” il Politecnico di Milano che si conferma per il 10° anno consecutivo miglior università italiana. Passa dal 111° posto dello scorso anno al 98° attuale. Questo istituto è in pole tra le migliori università d’Italia 2026. In crescita anche i dati delle altre università in classifica.

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CLASSIFICA QS 2026, I PARAMETRI CONSIDERATI

Ad occuparsi della classifica è una società britannica specializzata in educazione e studio all’estero, la Quacquarelli Symonds (QS). Le università, che si trovano in 100 località o Paesi di tutto il mondo, sono state valutate in virtù delle loro performance, della reputazione e della distribuzione di pubblicazioni accademiche. Il QS World University Rankings di quest’anno conta 1.501 istituzioni in 105 località. L’analisi è stata fatta considerando 17,5 milioni di documenti accademici, nonché le opinioni di 240.000 docenti e datori di lavoro accademici.

Per la 22° edizione della classifica, QS ha considerato parametri classici e quelli “di nuova generazione” come:

  • sostenibilità;
  • risultati occupazionali;
  • rete di ricerca internazionale.

Questi parametri si aggiungono a quelli usati nelle ultime 21 classifiche. Il punteggio della classifica, cioè, viene calcolato sommando la performance di ogni ateneo in sei indicatori, tra i quali reputazione, servizi e collaborazioni internazionali.

MIGLIORI UNIVERSITÀ ITALIA E MONDO DEL LAVORO

A fare la differenza soprattutto nell’analisi dei master e delle scuole di business, è anche la retribuzione media degli ex studenti e il piano di specializzazione quindi, offerto delle aziende in virtù delle loro competenze. Infatti, l’analisi del mondo del lavoro non può considerarsi come staccato dalla composizione stessa della classifica QS 2026.

Rispetto proprio al mondo del lavoro, in Italia è stata anche pubblicata l’annuale classifica Best Workplaces in merito ai migliori posti di lavoro in Italia del 2025. La forte correlazione tra questi due aspetti, ovvero la formazione e il mondo di lavoro, è molto importante affinché, la reputazione e il ranking degli atenei italiani possa salire nei prossimi anni nella classifica internazionale.

Nei prossimi mesi saranno pubblicate le classifiche del rank QS per materie e per altri temi. E noi, vi faremo sapere. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

ALTRI AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere il nostro articolo con la classifica 2025 sui migliori posti di lavoro in Italia e quella dei migliori posti di lavoro per la Generazione Z.

Sono interessanti da leggere la classifica delle migliori aziende in cui lavorare per le donne in Italia nel 2025 o la classifica delle aziende dove si lavora meglio in Italia.

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6 Commenti

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  1. Sono un letterato che fa in modo salvaguardare la lingua. Forse per questo certe cose, a chi si occupa d’altro, possono risultare alquanto distorte. A ciascuno le proprie competenze.

  2. Pensavo pubblicaste anche l’altro commento….
    Così pare che abbiano fatto tutto loro quando invece le cose sono disposte in modo diverso. Infatti si guarda alle Civiltà passate per l’arte che hanno saputo esprimere e non perché erano bravi nel tiro con l’arco. Così in futuro varrà la civiltà dell’Evo moderno della nostra arte e non perché si sa avvitare un bullone meglio d’altri. Questi non mancano di far valere le loro cose (fra l’altro assai difettose), quanto dovremmo fare pure noi, altrimenti quelli fanno finta di non saperne nulla.

  3. Con ciò ho voluto precisare che agli studenti vanno insegnate le cose dall’inizio altrimenti si formano non persone colte ma ibridi di sola facciata. Le lingue sono quei mezzi che veicolano le informazioni, sicché nel campo dell’istruzione è assai importante conoscerne la storia e i contenuti.
    La prima storia dei paesi dell’Europa occidentale è quella scritta dai romani: non v’è nulla di precedente. Ciò dette la possibilità ai grammatici di formare lingue scritte su tradizioni ataviche locali, ma soltanto la lingua italiana, quale elaborazione del latino, venne concepita sui principi di come nell’individuo si formano i suoni. Per questo è l’unica che può fregiarsi del titolo di universale.
    Ora tutti pensano di parlare la lingua migliore del mondo, ma, per intendere ciò, anche nel rispetto delle realtà altrui, bisogna pure guardare, di cosa queste sono fatte.

  4. Stupisce che questi s’arroghino il compito d’esser loro a decidere quali siano le migliori. Questo perché non considerano in quale lingua si insegna, siccome se si dovesse considerare ciò, tutte le università di lingua inglese dovrebbero precipitare in fondo alla classifica. Infatti questa lingua si rifà a criteri illogici (una vocale dà 2 suoni, ma poi 2 ne danno invece uno, questo sembra il criterio degli ubriachi. Il punto è un segno più forte della virgola, ma loro separano le migliaia con la virgola e i decimali con il punto ed altre amenità che, per ragioni di spazio, qui non si possono spiegare) Questi sono pieni soltanto di sé e non sanno che c’è di meglio. Quel meglio che sta nei fatti storici. Se questi sanno scrivere lo devono alla cultura Romana che ha dato loro l’alfabeto attraverso il quale ora s’esprimono impropriamente. Le Università sono nate in Italia. L’arte italiana sovrasta tutte le altre. L’America porta il nome di un italiano e via di questo passo…. Non si vive di sola tecnologia!
    Mazza dottor Terenzio

    • Anche io sono d’accordo su questo discorso, legato alla lingua italiana e alla lingua inglese, in questo caso però è una valutazione delle Università. Pare che quelle americane e quelle inglesi offrano una preparazione migliore di altre università.
      Quello che a me dispiace è che università italiane come il Politecnico di Milano obblighino gli studenti a parlare la lingua inglese, gli esami sono in inglese e studiano testi in inglese. Forse sarebbe meglio trovare un equilibrio. E’ giusto imparare l’inglese perchè se sai l’inglese giri il mondo, però devi sapere ancora meglio la tua madrelingua. Quando sento i giovani che non sanno parlare in italiano, non sanno coniugare i verbi in modo corretto, penso che sia una grande sconfitta per il nostro Paese.

      • Ex grege (latino) vuol dire fuori dal gregge, che in italiano vale egregio. Ebbene quanti si esprimono nel loro fare in tal senso? Servilismo è l’accettare pedissequamente le cose senza chiedersi altro (si veda sopra). Questo è un togliere importanza alle Università italiane. Anzi, proprio la tecnologia dovrebbe ricorrere all’italiano perché lingua più moderna e adatta ai comandi vocali. Quanti, da italiani, sanno il perché le parole dell’italiano hanno la desinenza in vocale? Nessuno. Un solo esempio: se si pronuncia Milan la lingua (organo della fonazione) rimane sul palato mentre invece con Milano la stessa è già in posizione di riposo (avviene così in ogni nostro discorso). Con l’inglese un solo esempio: life la i diventa ai (?) ma la e non si pronuncia, allora perché scriverla. Team, tim (?) ma gli esempi sono tantissimi. Qui carente è la scuola italiana votata al servilismo che spregia i propri valori perché non colta. Dunque è la stessa che fa da seguace e si colloca in classifica dove ora si trova quando dovrebbe, per storia e qualità, proporsi quale protagonista competitrice.

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