NEET: chi sono, cosa significa e quanti sono in Italia e in Europa?

La guida per comprendere chi sono i NEET, cosa significa “NEET” e quanti sono in Italia e in Europa

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Photo credit: westock productions / Shutterstock.com

Una delle più gravi emergenze che riguarda il mondo del lavoro è quella dei NEET, ossia i giovani che non studiano, non lavorano e non fanno formazione.

In Italia la misura del fenomeno ha raggiunto i primi posti tra gli Stati europei con una percentuale del 16,1% nel 2023.

Vi è un numero di NEET tra i 15 e i 24 anni pari 4.336.000 a Giugno 2024, stando ai dati ISTAT. Ben 5.804.000 quelli tra i 15 e i 34 anni.

Scopriamo il significato della parola “NEET”, chi sono e quanti sono in Italia e in Europa, così sa avere un identikit completo e comprendere la portata di questo fenomeno.

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CHI SONO I NEET E SIGNIFICATO DI “NEET”

I NEET sono i giovani che non studiano, non lavorano e non non ricevono una formazione. Il significato di NEET è Not [engaged] in Education, Employment or Training” la cui traduzione letterale è “Non [attivi] in istruzione, in lavoro o in formazione“. Questo termine inglese si usa in tutta Europa per descrivere i ragazzi inattivi. E un indicatore della quantità di energie e intelligenza “sprecate” dalle giovani generazioni.

All’interno del bacino dei NEET ci sono: i giovani che non hanno un impiego né lo cercano (disoccupati e inattivi) e non sono impegnati nemmeno in altre attività assimilabili e da cui ricavano una formazione, quali ad esempio tirocini, periodi di apprendistato e corsi professionalizzanti.

Quanti anni hanno i NEET? Scopriamolo insieme.

ETÀ DEI NEET

La fascia di età dei NEET a livello Europeo è generalmente compresa tra i 15 e i 29 anni ma a livello statistico il limite viene spesso ampliato fino ai 34 o 35 anni, se a questa età vivono ancora con i genitori.

Generalmente il fenomeno sociale interessa la fascia di età compresa tra i 16 e i 35 anni (in quanto la scuola dell’obbligo arriva fino ai 16 anni). L’analisi ISTAT in Italia li rileva dai 15 ai 34 anni. Quindi di fatto non c’è un dato ufficiale univoco che definisce con precisione la fascia di età.

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QUANTI SONO I NEET IN ITALIA E IN EUROPA

In Italia, secondo le rilevazioni ISTAT, i NEET tra i 15 e i 34 anni sono risultati circa 5,8 milioni (5.804.000) a Giugno 2024.

Nello specifico, sono:

  • 4.336.000 quelli della fascia d’età 15-24 anni;

  • 1.466.000 della fascia d’età 25 e i 34 anni.

L’Italia ha così raggiungo un triste record, è uno dei Paesi in cui ci sono più NEET rispetto a tutti gli altri Stati dell’Unione Europea. Nel 2023 (secondo i dati pubblicati il 30 Maggio 2024), per l’Eurostat, il 16,1% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni nell’UE non era né occupato né impegnato in corsi di istruzione e formazione.

Secondo dati che si riferiscono al 2023, l’Italia è il Paese europeo con una percentuale di NEET tra i propri giovani, secondo dopo la Romania (19,3%) e seguito dalla Grecia (16%).

Ecco i dati sui NEET per i paesi dell’Unione Europea raccolti da Eurostat (2023, ultima rilevazione Maggio 2024):

  • Romania: 19,3%;
  • Italia: 16,1%;
  • Grecia: 16%;
  • Cipro: 13,8%;
  • Bulgaria: 13,8%;
  • Lituania: 13,5%;
  • Spagna: 12,3%;
  • Francia: 12,3%;
  • Croazia: 11,8%;
  • Slovacchia: 11,2%;
  • Ungheria: 10,9%;
  • Repubblica Ceca: 10,1%;
  • Lettonia: 10%;
  • Estonia: 9,6%;
  • Belgio: 9,6%;
  • Finlandia: 9,4%;
  • Austria: 9,4%;
  • Polonia: 9,1%;
  • Portogallo: 8,9%;
  • Germania: 8,8%;
  • Danimarca: 8,6%;
  • Lussemburgo: 8,5%;
  • Irlanda: 8,5%;
  • Slovenia: 7,8%;
  • Malta: 7,5%;
  • Svezia: 5,7%;
  • Paesi Bassi: 4,8%.

I dati dei Paesi extra UE analizzati da Eurostat sono i seguenti:

  • Turchia: 25,8%:
  • Bosnia: 22,2%
  • Serbia: 15,3%;
  • Svizzera: 7,6%;
  • Norvegia: 6,4%;
  • Islanda: 5,8%.

Fonte dati Eurostat .

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GLI OBIETTIVI EUROPEI PER I NEET

Per i giovani adulti di età compresa tra 15 e 29 anni, l’Unione Europea ha fissato un obiettivo, ovvero: nell’UE i giovani né occupati, né in istruzione o formazione devono essere in percentuale inferiore al 9% entro il 2030.

Alcuni degli Stati membri hanno già raggiunto questa percentuale, per altri invece c’è ancora tanta strada da fare. Nel 2023, la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni nell’UE che non lavoravano né frequentavano corsi di istruzione o formazione variava dal 4,8% nei Paesi Bassi al 19,3% in Romania

In linea generale, nel 2023, l’11,2% dei giovani tra i 15 e i 29 anni nell’UE non era né occupato né impegnato in un percorso di istruzione o formazione. La quota complessiva di NEET è diminuita nell’UE di 4,9 punti percentuali (pp) tra il 2013 e il 2023.

DATI NEET UE PER LIVELLO DI ISTRUZIONE

Stando ai dati Eurostat, nel 2023 – secondo i dati aggiornati a Maggio 2024 – il tasso di NEET varia in base al livello di istruzione. Nel 2023, il tasso NEET per i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni nell’UE era del 12,9% tra quelli con un basso livello di istruzione, rispetto all’11,6% tra quelli con un livello di istruzione medio e al 7,8% tra quelli con un livello di istruzione elevato.

In particolare:

  • per le persone di età compresa tra 15 e 29 anni con un basso livello di istruzione, i tassi NEET negli Stati membri dell’UE per le persone di età compresa tra 15 e 29 anni con un basso livello di istruzione variavano dal 5,8% in Svezia al 31,5% in Romania nel 2023. Esaminando più attentamente queste cifre, 10 Paesi avevano tassi NEET più elevati rispetto alla media dell’UE e questi paesi erano: Austria (13,3%), Francia e Lituania (entrambe 13,9%), Cipro (14,0%), Ungheria (14,4%), Italia (14,9%), Spagna (16,5%), Malta (18,2%), Bulgaria (18,6%) e Romania (31,5%);

  • per le persone di età compresa tra 15 e 29 anni con un livello di istruzione medi, i tassi NEET variavano dal 4,3% nei Paesi Bassi fino a un picco del 19,0% in Grecia. Per questo livello di istruzione, tre paesi hanno registrato un tasso NEET del 17% o superiore (Lituania, Italia e Grecia), mentre l’unico paese con una quota inferiore al 5% erano i Paesi Bassi;

  • per quanto riguarda le persone di età compresa tra 15 e 29 anni con istruzione terziaria, i tassi NEET erano in generale notevolmente inferiori rispetto agli altri livelli di istruzione. La quota più bassa era del 3,5% in Svezia, ma un valore pari al 20,2% è stato segnalato in Grecia.

Confrontando i tre livelli di istruzione a livello di Stato membro, i tassi di NEET erano quasi sempre più alti per i giovani adulti con un livello di istruzione basso o medio rispetto all’istruzione terziaria. Le uniche eccezioni sono Grecia e Repubblica Ceca. Guardando all’altro estremo della scala, i giovani adulti con istruzione terziaria hanno registrato i tassi di NEET più bassi nel 2023 in tutti gli Stati membri dell’UE tranne cinque.

Vale a dire Repubblica Ceca, Grecia, Croazia, Lettonia e Lussemburgo, dove i tassi di NEET più bassi sono stati riscontrati per coloro con un livello di istruzione medio (Lussemburgo) o basso (tutti gli altri quattro Paesi).

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IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO

Circa il passaggio dall’istruzione al lavoro, Eurostat mostra sia lo stato di occupazione che quello di istruzione o formazione per i giovani di età compresa tra 15 e 34 anni per fasce di età di 5 anni.

Secondo le rilevazioni Eurostat (fatte a Maggio 2024) in UE nel 2023, essere occupati (ma non in istruzione e formazione) era una condiziona che cresceva con l’età. Invece, il contrario era vero per l’istruzione (non occupati ma in istruzione e formazione) dove la quota diminuiva notevolmente con l’età. Inoltre

  • il 12,5% dei giovani di età compresa tra 15 e 19 anni nell’UE era occupato e studiava e si è quindi avvalso di questa transizione più flessibile dall’istruzione al lavoro;

  • la quota è salita al 22,3% tra i giovani di età compresa tra 20 e 24 anni, prima di diminuire leggermente per i gruppi di età più avanzata, al 17,1% tra quelli di età compresa tra 25 e 29 anni e all’12,8% per quelli di età compresa tra 30 e 34 anni;

  • la stragrande maggioranza dei giovani di età compresa tra 15 e 19 anni nell’UE continua a frequentare l’istruzione e la formazione, formale o non informale. Pertanto, non sorprende scoprire che relativamente poche persone in questa fascia di età (5,3%) erano NEET nel 2023.

IL DRAMMA QUOTE ROSA TRA I NEET

L’analisi Eurostat sui NEET mostra che vi è una notevole differenza tra i sessi. Nel 2023, il 12,5 % delle giovani donne di età compresa tra 15 e 29 anni nell’UE erano NEET. Invece, la quota corrispondente tra i giovani uomini era inferiore di 2,4 punti percentuali, al 10,1%.

Ci sono una serie di fattori che possono spiegare il divario di genere. Ad esempio:

  • le convenzioni o le pressioni sociali, che tendono a dare maggiore importanza al ruolo delle donne all’interno della famiglia e al ruolo degli uomini nel provvedere alla famiglia attraverso il lavoro;

  • il rischio di questioni relative al mercato del lavoro, quali i datori di lavoro preferiscono assumere giovani uomini piuttosto che giovani donne. Oppure il fatto che le giovani donne tendono a rientrare al lavoro dopo il parto, oppure che le giovani donne hanno maggiori probabilità di lavorare in modo poco retribuito o precario.

Nel 2023, c’erano due Stati membri dell’UE in cui la percentuale di giovani donne NEET era almeno 10% più alta della quota corrispondente per i giovani uomini. La differenza più grande è stata riscontrata nella Repubblica Ceca (10,9%), seguita dalla Romania (10,7%). Tuttavia, tre paesi avevano tassi NEET più alti per gli uomini rispetto alle donne, ma in misura molto minore. L’Estonia aveva la differenza più grande; qui la quota per gli uomini era 1,3% più alta rispetto alle donne. C’erano quattro paesi in cui i tassi NEET erano più o meno gli stessi per donne e uomini (+/- 0,1%): Portogallo, Finlandia, Spagna e Svezia.

Un’analisi delle tre diverse fasce di età dei giovani (15-19 anni, 20-24 e 25-29 anni) mostra che il divario di genere nell’UE per i NEET è aumentato in relazione all’età nel 2023. Cioè, man mano che le giovani donne invecchino, il più delle volte non sono né occupate, né istruite o formate:

  • nella fascia di età 15 – 19 anni, gli uomini avevano una quota più alta di NEET rispetto alle donne, la differenza era di 0,8 punti percentuali;

  • nella fascia di età successiva, 20 – 24 anni, c’è uno spostamento e il tasso di NEET per le giovani donne era di 0,1 punti percentuali superiore a quello dei giovani uomini;

  • nella fascia di età compresa tra 25 e 29 anni, il divario tra i sessi è aumentato a 7,5 punti percentuali tra le persone di età compresa tra 25 e 29 anni.

Nel 2023, il tasso NEET tra i giovani di età compresa tra 15 e 19 anni era inferiore per le donne rispetto agli uomini in tutti gli Stati membri dell’UE. Facevano eccezione di Paesi Bassi, Danimarca, Slovenia, Repubblica Ceca, Malta e Ungheria.

Tra le persone di età compresa tra 20 e 24 anni il quadro era più eterogeneo e 13 Stati membri avevano un tasso NEET più basso per le donne rispetto agli uomini. Mentre 10 Stati membri avevano un tasso NEET più alto per le donne. I restanti quattro Paesi hanno la stessa quota per entrambi i sessi. Inoltre, c’erano grandi differenze tra i Paesi. Ad esempio, Croazia e Italia non avevano differenze tra i sessi mentre la Romania ha riportato la differenza più grande. Qui il tasso NEET per le donne era di 13,0 punti percentuali più alto del tasso corrispondente per gli uomini.

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FONTI

APPROFONDIMENTI, ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

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Vi consigliamo di leggere anche il nostro approfondimento sui dati ISTAT sull’occupazione di Giugno 2024. Per avere altre informazioni statistiche e previsionali sul mercato del lavoro vi consigliamo di leggere questo articolo sul Bollettino Excelsior.

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2 Commenti

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