Prestiti INPS pensionati e dipendenti pubblici: la guida

La guida ai prestiti INPS per pensionati e dipendenti pubblici. Ecco quali sono, come funzionano e come ottenerli

inps concorsi
Photo credit: DELBO ANDREA / Shutterstock

Avete mai sentito parlare dei prestiti INPS per pensionati e dipendenti pubblici?

L’INPS, tra gli enti erogatori di prestiti, offre un’opzione conveniente per pensionati e dipendenti statali in possesso di determinati requisiti e che necessitano di liquidità.

I prestiti INPS presentano tassi d’interesse generalmente più bassi rispetto a quelli delle banche e società finanziarie, ma non sono accessibili a tutti.

In questa guida vi forniamo informazioni dettagliate su cosa sono e come funzionano i prestiti INPS per pensionati e dipendenti pubblici.

PRESTITI INPS PER PENSIONATI E DIPENDENTI, COSA SONO

I prestiti INPS per pensionati e dipendenti pubblici sono finanziamenti erogati direttamente dall’INPS o da istituti di credito convenzionati.

In questa categoria rientrano vari tipi di finanziamento INPS, tutti diversi tra loro per finalità, beneficiari e durata, ma ognuno con specifiche regole e caratteristiche.

Quello che hanno in comune, però, sono i tassi bassi e convenienti.

Scopriamo insieme i dettagli.

PRESTITI INPS, REQUISITI PENSIONATI E DIPENDENTI PUBBLICI

Per accedere ai prestiti INPS sia i dipendenti pubblici che i pensionati devono risultare iscritti alle Gestioni previdenziali e assistenziali.

Inoltre, nel caso specifico dei lavoratori statali, questi devono avere un contratto a tempo indeterminato presso una PA.

PRESTITO INPS, COME FUNZIONA PER PENSIONATI E DIPENDENTI PA

Il prestito INPS per pensionati e dipendenti funziona a domanda, è cioè l’interessato che, se in possesso dei requisiti, si rivolge all’Istituto.

Attenzione a non confondere questi prestiti, solitamente agevolati, con la classica cessione del quinto INPS tramite trattenuta sullo stipendio o sulla pensione. Perché la cessione del quinto rientra sì tra i prestiti, ma si ottiene da una banca o da un intermediario finanziario. Rivolgendosi all’INPS quello che si fa, in questo caso, è chiedere che il rimborso delle rate avvenga attraverso un addebito automatico mensile che l’Istituto si occuperà di gestire – e di versare – per conto del pensionato o del dipendente.

Ritornando invece ai prestiti INPS per pensionati e dipendenti, ne esistono di diverse tipologie, dai piccoli prestiti a breve termine, per soddisfare esigenze familiari quotidiane, e prestiti pluriennali.

Vediamoli nel dettaglio.

1) PICCOLI PRESTITI

L’INPS offre piccoli prestiti a breve termine per soddisfare le esigenze familiari degli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e del personale di Poste Italiane SpA, in attività di servizio, nonché agli iscritti alla Gestione Fondo Credito ex IPOST. I prestiti sono rimborsabili tramite rate costanti trattenute su stipendio o pensione.

Per ottenere il prestito però è necessario:

  • che i dipendenti pubblici e dipendenti di Poste Italiane iscritti alla Gestione Fondo Credito abbiano almeno un anno di servizio continuativo;

  • un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato non inferiore a tre anni.

Come funziona? La prima rata inizia dal secondo mese successivo all’erogazione. Gli importi variano in base alla durata del prestito (annuale, biennale, triennale, quadriennale) e possono essere richiesti in doppia mensilità. Le rate includono quota interessi, quota capitale, spese amministrative e premio fondo rischi.

Il rinnovo è possibile dopo almeno 5 rate mensili per anno di restituzione. L’estinzione anticipata è consentita in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo. Il piccolo prestito può essere richiesto nuovamente dopo il rinnovo o l’estinzione anticipata, rispettando i tempi previsti, ma deve essere rimborsato in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota interessi e da una quota capitale.

2) PRESTITO SMALL

Il prestito Small per gli iscritti in attività di servizio alla Gestione Assistenza Magistrale ex ENAM consiste nell’erogazione di somme, fino a due mensilità nette dello stipendio attuale. La prestazione è finalizzata a soddisfare esigenze familiari quotidiane, senza necessità di specifica motivazione.

Possono richiedere il prestito Small alla Gestione Assistenza Magistrale ex ENAM:

  • gli iscritti d’ufficio, ad esempio i dipendenti della scuola pubblica;

  • gli iscritti a domanda, ad esempio gli insegnanti di scuole parificate che abbiano almeno cinque anni di contribuzione.

Il richiedente deve essere iscritto alla Gestione Assistenza Magistrale in attività di servizio. Gli insegnanti e dirigenti scolastici avere un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato con almeno cinque anni di contribuzione.

Come funziona? La restituzione inizia dal mese successivo all’erogazione e può essere estinta in 12 o 24 rate mensili consecutive, a seconda dell’importo del prestito.

Il rinnovo è possibile dopo almeno 5 o 10 rate mensili, a seconda della durata del prestito. È consentita l’estinzione anticipata in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo. Dopo l’estinzione anticipata, è possibile presentare una nuova domanda di prestito Small dopo 5 o 10 mesi dalla prima rata.

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3) PRESTITO PLURIENNALE DIRETTO

I prestiti pluriennali INPS sono erogati per affrontare necessità personali o familiari documentate. La durata può essere quinquennale (60 rate mensili) o decennale (120 rate mensili).

Possono richiedere i prestiti pluriennali:

  • coloro che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito GDP);

  • il personale di Poste Italiane SpA iscritto alla Gestione Fondo Credito ex IPOST.

I dipendenti pubblici e i dipendenti di Poste Italiane SpA devono avere almeno quattro anni di anzianità di servizio e quattro anni di contribuzione alla gestione di riferimento. Devono essere in attività di servizio con retribuzione fissa e continuativa e titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato non inferiore a tre anni. I pensionati devono aver aderito al Fondo Credito al momento del pensionamento.

Come funziona? Il prestito ha una durata quinquennale o decennale, con restituzione tramite rate mensili costanti trattenute in busta paga. Si può richiedere anche un piccolo prestito in misura ridotta durante una cessione in corso. In caso di cessazione dal servizio con diritto a pensione, la trattenuta continua sulla pensione. La rata mensile non può superare un quinto dello stipendio o della pensione. Sull’importo lordo del prestito gravano un tasso di interesse nominale annuo, un’allocazione per spese di amministrazione e un premio fondo rischi.

Il rinnovo avviene con estinzione anticipata della precedente concessione. Il rinnovo di una cessione in atto è possibile dopo due anni (quinquennali) o quattro anni (decennali). È consentita l’estinzione anticipata in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo. Dopo l’estinzione anticipata, è possibile richiedere una nuova cessione dopo un anno.

PRESTITO INPS, TASSO E SIMULAZIONE

Per conoscere nel dettaglio qual è il tasso di interesse di un prestito INPS, pensionati e dipendenti pubblici possono procedere tramite il servizio online di simulazione piccoli prestiti e prestiti pluriennali, messo a disposizione dell’Istituto e raggiungibile da questa pagina.

Tramite questo servizio è possibile orientarsi sul tipo di prestito e sull’importo minimo/massimo che si può richiedere alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali INPS, anche in base alla propria rata di restituzione ideale.

L’utente ha a disposizione tre differenti simulazioni di preventivo: simulazione prestito, simulazione rata e simulazione importo specifico.

COME RICHIEDERE I PRESTITI INPS

La richiesta dei prestiti INPS va presentata online da questa pagina, alla quale si accede attraverso uno dei seguenti sistemi di autenticazione:

  • Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);


  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

A seconda del tipo di prestiti bisognerà presentare una specifica documentazione che sarà indicata da INPS al momento della compilazione della richiesta.

È possibile presentare domanda anche tramite CAF o Patronati, per chi volesse avere un supporto e chiedere consigli.

QUANTO TEMPO CI VUOLE PER AVERE UN PRESTITO INPS

Le tempistiche di erogazione del prestito INPS per pensionati e dipendenti PA possono variare a seconda dei tempi di lavorazione della pratica aperta da parte dell’ INPS – gestione ex INPDAP.

Di norma il tempo medio di durata dell’iter per l’erogazione del prestito INPS è compreso tra i 45 giorni ed i 60 giorni.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire e capire meglio le differenze, vi consigliamo la lettura del nostro articolo su cessione del quinto tramite pensione o stipendio.

In questa pagina vi forniamo informazioni sugli aiuti, bonus, agevolazioni dedicati alle persone e alle famiglie.

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di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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