Riforma fiscale 2024: cosa prevede, novità e cosa cambia

La guida alla Riforma fiscale 2024. Elenco e spiegazione di tutte le novità introdotte dal Governo, attivate dal 1° gennaio 2024

riforma fiscale, fisco

Prende forma in via definitiva la “riforma fiscale 2024″, grazie al collegato alla Legge di Bilancio 2024 composto da molti Decreti attuativi sulla legge delega approvata nel 2023.

Oltre a modificare completamente gli scaglioni dell’IRPEF, i Decreti hanno anche optato per nuove scadenze fiscali e hanno riformato il sistema di deduzioni e detrazioni, introducendo diversi sgravi e aiuti per i lavoratori.

Questi Decreti sono stati approvati in via definitiva e intanto, nel Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2024, è stato varato in via preliminare anche il Decreto che rivede le regole su successioni e donazioni, nonché sull’imposta di bollo e gli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede la Manovra sulla cosiddetta “riforma fiscale 2024” e quali sono le novità introdotte su imposte, fisco, detrazioni e deduzioni, nonché sulle sanzioni tributarie o sulle successioni e i tributi indiretti.

COSA PREVEDE LA RIFORMA FISCALE 2024

Dopo l’approvazione della legge delega sul sistema tributario italiano, che vi spieghiamo in questa guida, il Governo sta procedendo con la redazione della cosiddetta “riforma fiscale 2024”, ovvero, una serie di norme in materia fiscale da attuare dal 2024.

Parliamo dei Decreti attuativi che formano il Collegato fiscale connesso alla Manovra di Bilancio 2024 e che comprendono:






  • il Decreto legislativo “Disposizioni in materia di contenzioso tributario, ai sensi dell’articolo 19 della legge 9 agosto 2023, n. 111”. È stato approvato dal Parlamento e dal Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 in via definitiva, come spiegato in questa nota. Il testo Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 220 è stato pubblicato sulla GU n.2 del 3-1-2024;

  • il Decreto legislativo “Revisione del sistema sanzionatorio tributario”, approvato nel Consiglio dei Ministri del 21 febbraio 2024, come spiegato in questa nota. Il testo bozza lo trovate in questa pagina e vi aggiorneremo appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale;

  • il Decreto legislativo “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” come spiegato in questa nota. Il testo bozza lo trovate in questa pagina e vi aggiorneremo appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale;

Tra queste norme connesse in parte alla Legge di Bilancio 2024, quindi, spiccano numerose indicazioni e regole che cambiano completamente non solo la struttura impositiva italiana, quella sanzionatoria, ma anche il sistema di deduzioni e detrazioni per i lavoratori, oltre a quello su imposte indirette, successioni e donazioni. Rispetto alle novità introdotte, sono arrivate anche le indicazioni operative dell’Agenzia delle Entrate, per attuare la riforma IRPEF 2024, come spiegato in questa nota.

Vediamo insieme cosa prevede la riforma fiscale 2024, con particolare attenzione alle nuove aliquote IRPEF, nonché a cosa cambia per pensionati, lavoratori e imprese.

1) RIFORMA IRPEF 2024

In uno dei Decreti legislativi del Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 è stata avviata la riforma IRPEF 2024. Ovvero, il Governo apporta disposizioni relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2024, mirando a ridefinire le aliquote e i livelli di reddito per la determinazione dell’imposta lorda.

Quali saranno le nuove aliquote IRPEF 2024? In particolare, la norma prevede una semplificazione con tre scaglioni di reddito e le rispettive aliquote progressive:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% per redditi oltre 50.000 euro.

Inoltre, vengono introdotte disposizioni volte a garantire la coerenza tra le addizionali regionali e comunali all’imposta sul reddito delle persone fisiche e la nuova struttura degli scaglioni di reddito. L’Agenzia delle Entrate ha anche reso note le indicazioni per l’attuazione della riforma con la Circolare n.2 del 6 febbraio 2024, presentate con questo comunicato stampa. Se volete conoscere come funziona la nuova riforma IRPEF, vi consigliamo di leggere questa guida. A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF per il 2024 con la simulazione su cui ci guadagna di più.

2) NUOVE REGOLE “NO TAX AREA”

Per il 2024, il Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024, sulla detrazione prevista per i percettori di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro annuncia l’incremento da 1.880 a 1.955 euro.

Questo amplia la soglia di no tax area fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, portandola in linea con quella già esistente per i pensionati. La novità era stata annunciata dalla riforma fiscale e noi ve la spieghiamo in questo articolo. Tali modifiche comportano anche l’adeguamento delle norme relative al requisito per la corresponsione del trattamento integrativo ai lavoratori dipendenti, garantendo il mantenimento delle attuali condizioni.

3) NOVITÀ DEDUZIONI E DETRAZIONI

Nel Decreto legislativo sulle nuove aliquote IRPEF 2024 del collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo ha previsto anche una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie. La misura era stata annunciata dalla riforma fiscale 2023, come vi spieghiamo in questo articolo. La Manovra, prevede anche i fringe benefit potenziati a 1.000 euro per tutti e a 2.000 euro per genitori nel 2024. Altre modifiche, sempre attuate dal 1° gennaio, sono state inserite nel Decreto Anticipi convertito in legge.

4) AUMENTO PENSIONI 2024

Con il Decreto “Anticipi” connesso alla Legge di Bilancio 2024 c’è stato anche un aumento delle pensioni nel 2024, con un primo anticipo già a dicembre 2023. Parliamo degli incrementi previsti con la perequazione ordinaria, ma con un’attenzione particolare alle pensioni al di sotto del limite di 4 volte il limite.

Ovvero, l’unico rialzo di questo meccanismo è quello sulle pensioni minime o, comunque, su quelle basse. Il Governo ha previsto, inoltre, il taglio alle pensioni d’oro, ma solo grazie alle regole della perequazione fissate dalla Legge di Bilancio 2024 e spiegate in questa guida.

5) TAGLIO CUNEO FISCALE

La Legge di Bilancio ha previsto il taglio del cuneo fiscale 2024. Ovvero, si tratta di una misura volta ad abbassare il costo del lavoro. L’intervento prevede un esonero contributivo del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro, uguale a quello previsto da luglio 2023. È valido per i dipendenti del settore privato e per quelli del comparto pubblico, con la conferma quindi dei cosiddetti “bonus lavoratori dipendenti” e bonus dipendenti pubblici già attivati per lo scorso anno. Grazie a questa e altre misure vi sono dei palesi aumenti in busta paga nel 2024.

6) AUMENTO STIPENDIO STATALI

Con il Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni ha fissato l’aumento stipendio 2024 per gli statali. In particolare, è arrivato un aumento delle retribuzioni per i redditi bassi col taglio del cuneo fiscale confermato nel 2024, oltre alla riconferma del bonus 100 euro e dell’indennità da 1,5% contro il caro vita, che vi illustriamo in questa guida.

A questo si aggiunge l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF che riguarda anche i redditi dei dipendenti PA. La Legge di Bilancio 2024 ha incluso, poi, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con l’adeguamento degli stipendi all’inflazione. In questo articolo vi spieghiamo, in modo dettagliato e chiaro, quali sono le novità sugli aumento stipendi 2024 per gli statali dal 1° gennaio.

7) TASSAZIONE AGEVOLATA PREMI PRODUTTIVITÀ

Nella Manovra 2024, sempre a vantaggio dei lavoratori dipendenti, è stata potenziata la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro che passa dal 10 al 5%. Con la nuova misura, vi sono stati dei rialzi in busta paga per i lavoratori, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

8) BONUS ESTATE PROROGATO

Nel collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 è stato confermato il cosiddetto “bonus estate  2023” che agevola il lavoro festivo e notturno per il settore turistico. È in vigore dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024. L’obiettivo del bonus è affrontare la carenza di personale e garantire la stabilità occupazionale nel comparto turistico. In questa guida dettagliata, spiegheremo i dettagli di questa misura confermata per il 2024.

9) NUOVE REGOLE PER GLI AIUTI DI STATO

Le norme del Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra introducono regole differenti. Lo scopo è creare un nuovo quadro giuridico di riferimento per una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea. Le novità valgono, in particolare, rispetto alle norme in materia di aiuti di Stato. Ciò, nell’ottica di assicurare alle imprese la certezza del regime di favore accordato e di semplificare il sistema di agevolazioni fiscali per il Mezzogiorno allo scopo di favorirne lo sviluppo economico.

11) NOVITÀ SU GLOBAL MINIMUM TAX

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 ha previsto novità sulla tassazione minima globale. In pratica, la Direttiva (UE) 2022/2523 recepisce l’approccio comune internazionale noto come “global minimum tax” (tassazione minima globale). Questo sistema ha introdotto un’imposta minima nazionale per le imprese che fanno parte di gruppi multinazionali o nazionali e che operano in Italia con una bassa tassazione. Il sistema impone un livello minimo di imposizione fiscale del 15% in ogni Paese in cui tali imprese operano e generano reddito, calcolato come la differenza tra l’aliquota minima dell’15% e l’aliquota effettiva. I dettagli li trovate in questa guida. Questo ha effetti sull’IRES e sulla proposta di un bonus IRES.

11) NUOVE REGOLE BONUS IMPATRIATI

A partire dal 2024, è stato istituito un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che tornano a risiedere in Italia per un massimo di 5 anni. Questi lavoratori possono beneficiare di una riduzione del 50% dell’imposta, fino a un reddito agevolabile di 600.000 euro. La riduzione si applica a coloro che hanno elevata qualificazione o specializzazione e non hanno risieduto in Italia nei 3 anni fiscali precedenti al trasferimento della residenza. Le disposizioni per ricercatori e professori universitari, spiegate in questo approfondimento, restano invariate. Se volete sapere come funziona il bonus impatriati, vi consigliamo di leggere questa guida.

12) PROROGA CREDITO D’IMPOSTA ATTIVITÀ E SVILUPPO

Il Decreto Anticipi convertito in legge estende fino al 30 giugno 2024 il periodo in cui le imprese possono partecipare alla procedura di rimborso del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato tra il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2014 e quello fino al 31 dicembre 2019 e utilizzato impropriamente in compensazione entro il 22 ottobre 2021, senza incorrere in interessi e sanzioni. Inoltre, il Governo ha prorogato di un anno il termine di decadenza per l’emissione di atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate relativi ai crediti oggetto di regolarizzazione e utilizzati nei periodi 2016 e 2017.Se volete sapere come funziona, leggete la nostra guida.

13) BONUS PER IMPRESE CHE TORNANO IN ITALIA

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 ha previsto il reshoring in Italia, ovvero il cd. Bonus rientro in Italia per le imprese. Cioè alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una tassazione agevolata, ossia la riduzione del 50% delle imposte sui redditi.

Inoltre, per evitare delocalizzazioni, l’impresa dovrà restituire quanto ricevuto, pagando anche gli interessi. Ciò, se decide di trasferire l’attività in un altro Stato durante il periodo in cui beneficia dell’agevolazione e nei successivi 5 anni. La misura si affianca a quanto già previsto dal Decreto Omnibus Asset sul recupero degli incentivi, come vi spieghiamo in questo articolo.

14) REVISIONE SISTEMA SANZIONI TRIBUTARIE

Nel Consiglio dei Ministri del 21 febbraio 2024, su indicazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, è stato approvato il Decreto legislativo “Revisione del sistema sanzionatorio tributario” che rivede complessivamente il sistema di sanzioni fiscali. Il testo prevede:

  • l’abolizione delle maxi-sanzioni fino al 240%, stabilendo che chiunque commetta violazioni fiscali pagherà al massimo il 120% dell’importo dovuto;

  • che le sanzioni saranno ridotte in media di circa un terzo, con interventi sia sul fronte amministrativo che penale. Ciò comporta una revisione dei rapporti tra processo penale e tributario e l’introduzione di meccanismi di compensazione tra sanzioni già irrogate e quelle da irrogare.

  • sul fronte penale, verranno modificate le norme relative alla non punibilità secondo i dettami della giurisprudenza, per assistere coloro che si trovano in difficoltà economiche e cercano di mettersi in regola;

  • la possibilità di compensare i crediti verso la Pubblica Amministrazione con le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi. Inoltre, chiunque si metta in regola presentando una dichiarazione integrativa entro 60 giorni non sarà sanzionato se la violazione è stata causata dall’incertezza normativa;

  • una particolare attenzione alla revisione delle pene per i mancati versamenti non ripetuti, nelle sanzioni penali;

  • per le sanzioni amministrative, una maggiore proporzionalità rispetto alle condotte contestate. Ciò, pur mantenendo un focus maggiorato sulle azioni fraudolente;

  • rinnovate disposizioni riguardanti la recidiva, i cumuli e le continuazioni.

15) SGRAVI AZIENDE SULLE ASSUNZIONI

Fissato nel 2024 anche il Bonus “più assumi meno paghi”, inserita nel Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024. Queste agevolazioni riguardano i titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, professionisti. Le nuove assunzioni sono incentivante, con particolare attenzione a categorie di dipendenti bisognose di maggiore tutela. Per sapere come funziona la misura, vi consigliamo di leggere questa guida.

16) LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Il Governo nel Decreto Anticipi convertito in legge ha inserito nuove misure per la lotta all’evasione fiscale con più controlli nel settore del lavoro domestico e con modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili. Il Governo ha disposto che il recupero delle prestazioni indebite correlate alla campagna di verifica reddituale dei pensionati relative al periodo d’imposta 2021 e alle verifiche reddituali del personale degli enti di ricerca relative al periodo di imposta 2020, sia avviato entro il 31 dicembre 2024.

17) NUOVO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha introdotto un nuovo contributo di solidarietà per il 2024, che colpisce i soggetti che escludono dalla base imponibile del contributo di solidarietà, di cui agli articoli precedenti, la distribuzione o l’uso di riserve accantonate in sospensione d’imposta o destinate alla copertura di vincoli fiscali nel periodo d’imposta 2022. In questa pagina vi spieghiamo le regole vigenti sul contributo di solidarietà imprese.

18) TAGLI ALLE ACCISE

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha definito una modifica connessa alla Legge di Bilancio 2024, prevedendo la possibilità di ridurre le accise sui prodotti energetici usati come carburanti o per il riscaldamento civile. Il Decreto Anticipi convertito in legge ha anche contemplato aumenti futuri delle accise sui tabacchi, i dettagli dei quali saranno stabiliti nel corso del 2024. Se volete sapere come funzionano le accise sul carburante in Italia, vi consigliamo la lettura di questa guida.

19) NOVITÀ FATTURA ELETTRONICA E CORRISPETTIVI

Tra le nuove disposizioni previste nella conversione in legge del Decreto Anticipi convertito in legge, vi sono modifiche riguardanti la trasmissione telematica dei corrispettivi al Sistema Tessera Sanitaria e la fatturazione elettronica B2C.

Nello specifico:

  • la norma abroga l’obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi al Sistema Tessera Sanitaria tramite registratori elettronici. L’obbligo era originariamente programmato per entrare in vigore nel 2024. Inizialmente previsto per il 1° gennaio 2022, il passaggio da facoltativo a obbligatorio è stato posticipato prima al 1° gennaio 2023 e successivamente al 1° gennaio 2024;

  • un emendamento al Decreto Anticipi ha abrogato il comma 6-quater dell’articolo 2 del Decreto Legislativo n. 127 del 2015, garantendo la possibilità di scegliere se utilizzare i registratori telematici e i server-RT per l’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, anche a partire dal 1° gennaio 2024;

  • resta l’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti tenuti a inviare i dati al Sistema Tessera Sanitaria ai fini della dichiarazione precompilata, a partire dal 1° gennaio 2024;

  • è stato abolito l’obbligo di adesione preventiva al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche. I consumatori finali potranno consultare le e-fatture emesse a loro favore senza la necessità di un’adesione preventiva.

20) NUOVE REGOLE LOCAZIONI BREVI

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha introdotto importanti cambiamenti nel settore degli affitti brevi. L’articolo 13-ter prevede l’assegnazione di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) alle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche. Arriva anche l’obbligo di dotare tutte le abitazioni coinvolte di estintore portatile e dispositivi anti fuga di gas.

Il CIN viene assegnato dal Ministero del Turismo attraverso una procedura automatizzata, mentre è previsto un regime sanzionatorio per chi non rispetta tali disposizioni. La mancata esposizione del CIN è sanzionata con multe e la rimozione dell’annuncio irregolare. Inoltre, sono previste sanzioni specifiche per chi non rispetta le norme di sicurezza nelle strutture turistiche.

21) ESENZIONE IVA CHIRURGIA ESTETICA

Con il Decreto Anticipi convertito in legge, l’IVA è stata esentata per le prestazioni di chirurgia estetica. Vale quando la misura è finalizzata a diagnosticare, curare malattie o problemi di salute, o a tutelare, mantenere o ristabilire la salute psicofisica. Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la nostra guida al bonus chirurgia estetica.

22) IVA AL 10% PER INTEGRATORI ALIMENTARI

L’aliquota IVA del 10% vene applicata agli integratori alimentari, i quali saranno esplicitamente inclusi nella voce n. 80 della Tabella A, parte III, allegata al DPR n. 633 del 1972. Ciò grazie al Decreto Anticipi convertito in legge.

23) NUOVE REGOLE FONDO GARANZIA PMI

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha previsto anche la riforma del fondo di garanzia per le PMI. Adesso, prevede una riarticolazione delle misure speciali e transitorie per il 2024. Queste misure, il Governo inizialmente le ha introdotte con la Legge di Bilancio 2022 per affrontare gli impatti dell’emergenza Covid. Successivamente le ha adeguate agli effetti della guerra tra Russia e Ucraina. In sostanza, prevedono un importo massimo garantito dal Fondo per singola impresa pari a 5 milioni di euro. Per saperne di più, mettiamo a vostra disposizione la nostra guida alla Riforma del fondo Garanzia PMI.

24) PIÙ TUTELE PER LE VERIFICHE FISCALI

L’articolo 8-bis, aggiunto al Decreto Anticipi convertito in legge, ha stabilito delle novità durante le verifiche fiscali. Cioè, è sempre possibile applicare le norme riguardanti l’assistenza e la rappresentanza del contribuente presso gli uffici finanziari. Questo include il diritto del contribuente di essere assistito da un professionista abilitato. Quando? Durante le procedure di difesa davanti agli organi di giustizia tributaria, nonché la tutela dei suoi diritti e obblighi durante le verifiche.

25) SEMPLIFICAZIONE SU TRANSAZIONE CREDITI

Il testo introduce semplificazioni nei processi di espressione del parere conforme da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vale nei casi di proposta di transazione su crediti tributari e contributivi. Inoltre, la norma semplifica le procedure per i contribuenti che desiderano consultare le fatture elettroniche emesse a loro favore.

26) NOVITÀ SU SUCCESSIONI E DONAZIONI

Con il Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” cambia il Testo Unico sulle successioni e donazioni. La norma subisce modifiche sostanziali riguardo alle aliquote, franchigie e definizioni chiave. Si esclude il “donatum” dalla definizione di “relictum”, sia per determinare le aliquote che le franchigie.

L’affiliazione non è più considerata, ma si chiarisce che gli affilianti e gli affiliati sono considerati parenti in linea retta per l’imposta sulle successioni e donazioni. Per quanto riguarda i trust e le liberalità d’uso, ecco le novità:

  • l’imposta sulle successioni e donazioni si applica ai trasferimenti da trust, ma è esclusa per le liberalità d’uso;

  • le aliquote e le franchigie dipendono dal valore dei beni e dal rapporto di parentela o coniugio tra disponente e beneficiario;

  • l’imposta è versata in autoliquidazione dal beneficiario al momento del trasferimento o anticipatamente dal disponente o trustee;

  • le agevolazioni per trasferimenti d’azienda a familiari si applicano quando c’è un cambio di controllo e vengono mantenute per almeno 5 anni. Si estendono anche a società UE o SEE o con adeguato scambio di informazioni.

Per le dichiarazioni di successione, inoltre:

  • si semplifica la documentazione richiesta e si introduce l’obbligo di invio telematico entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, tranne per i residenti all’estero;

  • si passa al sistema di autoliquidazione con controlli successivi e possibili avvisi di liquidazione entro due anni se emerge una maggiore imposta.

Infine, per le donazioni invece, si apportano modifiche di coordinamento con la disciplina vigente e la giurisprudenza più recente.

27) NUOVE REGOLE SULLIMPOSTA UNICA DI REGISTRO

Il Decreto approvato dal Governo il 9 aprile 2024 stabilisce delle modifiche al Testo Unico dell’Imposta di Registro. Tali cambiamenti mirano a implementare le procedure telematiche e a razionalizzare alcuni aspetti. Ossia, per i trasferimenti di azienda, si applicano diverse aliquote in base alla tipologia di beni (mobili o immobili) con la condizione che l’atto specifichi la ripartizione del corrispettivo tra le varie tipologie. In mancanza di tale specifica, si applica l’aliquota unica più elevata.

Nelle divisioni ereditarie, si considera il valore dei beni donati in vita dal defunto agli eredi legittimi per stabilire la massa comune, ma tali beni non sono soggetti all’imposta di registro nella divisione. Poi, per i provvedimenti giudiziari di condanna, l’Agenzia delle Entrate può effettuare l’escussione preventiva contro la parte condannata al pagamento delle spese o il debitore. Dopo la registrazione del provvedimento, l’Agenzia può riscuotere direttamente l’imposta di registro.

I contratti che trasferiscono diritti edificatori sono considerati come prestazioni a contenuto  patrimoniale e soggetti all’imposta di registro al 3%, con imposte ipotecarie e catastali fisse a 200 euro. Per i contratti preliminari, si adotta un’aliquota unica dello 0,5%, sia per le caparre confirmatorie che per gli acconti, non superiore all’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo.

Per la liquidazione dell’imposta di registro, poi:

  • si introduce l’autoliquidazione per tutti gli atti soggetti a registrazione, compresi quelli giudiziari e quelli a debito;

  • è  previsto un controllo formale successivo e, in caso di maggiore imposta principale, l’Ufficio notifica un avviso di liquidazione con sanzioni ridotte se il contribuente paga entro il termine per il ricorso;

  • resta il potere di rettifica del valore dichiarato e di liquidazione d’ufficio dell’imposta complementare.

28) NORME SU CONTENZIOSO TRIBUTARIO

Nel Decreto Legislativo sul contenzioso tributario, tra le varie modifiche apportate dall’Esecutivo nella seduta di Consiglio del 28 dicembre 2023 vi sono le disposizioni concernenti le spese di giudizio. Ora prevedono la compensazione non solo in caso di reciproca soccombenza, ma anche in presenza di gravi ed eccezionali motivi. Tale compensazione è ora estesa anche al caso in cui una parte emerga vittoriosa sulla base di documenti decisivi che essa ha presentato solo durante il corso del procedimento giudiziario.

Inoltre, la norma consente la modalità di notifica e deposito cartaceo degli atti solo per le controversie in cui il contribuente è personalmente costituito in giudizio. Il Governo nel testo aggiunge anche:

  • il rifiuto esplicito dell’istanza di autotutela tra gli atti che possono essere impugnati;

  • il diritto per la parte che lo richieda di discutere da remoto anche in situazioni in cui la discussione si svolga in presenza;

  • nel caso in cui una parte richieda la discussione in presenza, il giudice e il personale amministrativo partecipano sempre in modo fisico;

  • indicazioni più chiare sulle modalità di redazione delle sentenze in forma semplificata, stabilendo che il giudice, nei casi di manifesta fondatezza, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso, decida con una motivazione che includa un breve riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto determinante o a un precedente conforme.

29) NOVITÀ PER L’IMPOSTA DI BOLLO

Nel Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” arrivano le seguenti modifiche riguardanti l’imposta di bollo:

  • introduzione di una modalità semplificata di pagamento per gli atti da registrare entro un termine fisso. L’imposta di bollo può essere versata tramite modello F24 entro il termine previsto per la registrazione dell’atto;

  • rimane la possibilità di pagare l’imposta di bollo per documenti analogici presentati per la registrazione in originale presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate mediante contrassegno telematico;

  • accorpamento dell’imposta di bollo con i diritti riscossi dagli uffici consolari. Poi, gli atti adottati o ricevuti dagli uffici diplomatici e consolari sono esentati dall’imposta di bollo.

30) CAMBIANO TASSE IPOTECARIE E TRIBUTI SPECIALI

Il testo del Decreto approvato dal Governo il 9 aprile 2024 stabilisce alcune modifiche riguardanti le tasse ipotecarie e i tributi speciali:

  • modifiche al tributo per la consultazione ipotecaria, con l’eliminazione della misura graduale legata al numero di formalità e l’introduzione di voci di tariffa per nuovi servizi dell’Agenzia delle Entrate nell’Anagrafe Immobiliare Integrata;

  • riduzione del 20% degli importi delle ispezioni ipotecarie per le richieste via telematica e estensione della gratuità delle operazioni ipotecarie alle pubbliche amministrazioni diverse dallo Stato;

  • per i tributi speciali per i servizi dell’Agenzia, raggruppamento in un’unica tabella, aggiornamento e forfetizzazione degli importi, e ipotesi di esenzione per i servizi automatizzati;

  • gratuità per le consultazioni della base informativa catastale via telematica e eliminazione delle misure graduali legate al numero degli elementi oggetto di richiesta nei tributi speciali catastali.

31) NUOVE REGOLE BANCA DATI IPOTECARIA E CATASTALE

Le procedure di accesso alla banca dati ipotecaria e catastale saranno aperte a chiunque, secondo le direttive del direttore dell’Agenzia delle Entrate. A stabilirlo è il Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA”.

La norma amplia il numero di soggetti che possono accedere gratuitamente per finalità pubbliche o funzioni giurisdizionali. È prevista la gratuità per il rilascio telematico delle mappe catastali. Per quanto riguarda l’aggiornamento delle intestazioni catastali, ecco le novità:

  • in caso di decesso dei titolari di diritti come usufrutto, uso e abitazione, l’aggiornamento degli intestatari è eseguito automaticamente dall’Agenzia delle Entrate senza costi aggiuntivi, basandosi sui dati dell’Anagrafe Tributaria;

  • se vi è un diritto di accrescimento, il soggetto interessato deve comunicarlo all’Agenzia tramite una domanda di voltura senza costi aggiuntivi.

32) CAMBIA LA “RESIDENZA FISCALE”

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale legato alla Legge di Bilancio 2024 ha previsto anche nuove regole sulla residenza fiscale per le persone fisiche e giuridiche:

  • per le persone fisiche, il domicilio è ora definito come il luogo in cui predominano le relazioni personali e familiari del contribuente, con l’aggiunta del requisito della presenza fisica in Italia. Il criterio deve essere soddisfatto per la maggior parte del periodo d’imposta, inclusi i periodi non consecutivi, con le frazioni di giorno considerate ai fini del calcolo dei giorni;

  • per le persone giuridiche, vengono eliminati i riferimenti all'”oggetto principale” e alla sede dell’amministrazione, sostituendoli con tre criteri alternativi per determinare la residenza: la “sede legale,” la “sede di direzione effettiva,” e la “gestione ordinaria in via principale.” Questi criteri consentono un collegamento individuale all’imposizione delle persone giuridiche, con la sede legale che rappresenta un elemento di continuità con le normative precedenti, mentre i criteri di direzione effettiva e gestione ordinaria riguardano le decisioni strategiche e le attività di gestione della società o ente.

QUANDO PARTE LA RIFORMA FISCALE

La riforma fiscale, già approvata lo scorso anno, grazie ai Decreti attuativi che vi abbiamo illustrato, è partita ufficialmente dal 1° gennaio 2024. Ogni Decreto legislativo ha poi diverse date di entrata in vigore che abbiamo specificato nel primo paragrafo dell’articolo.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a consultare la guida sulla riforma IRPEF 2024.

Vi consigliamo infine la lettura della nostra guida ai bonus tasse per le imprese e quella sul Decreto Milleproroghe 2024 convertito in Legge.

A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF per il 2024 con la simulazione e le ultime novità DEF sul taglio del cuneo fiscale nel 2025.

Per conoscere tutte le nuove agevolazioni, bonus e aiuti per lavoratori e famiglie potete visitare questa pagina. In questa sezione trovate le novità per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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