Riforma fiscale 2024: cosa prevede, spiegazione di tutte le novità

La Guida alla Riforma fiscale 2024. Elenco e spiegazione di tutte le novità introdotte dal Governo che saranno attive dal 1 gennaio 2024

riforma fiscale, fisco

Il Governo ha iniziato a tracciare la strada della cosiddetta “riforma fiscale 2024″, grazie al collegato alla Legge di Bilancio composto dai primi Decreti attuativi sulla legge delega approvata lo scorso anno.

Oltre a modificare completamente gli scaglioni dell’IRPEF, l’Esecutivo ha anche optato per nuove scadenze fiscali e ha riformato il sistema di deduzioni e detrazioni, introducendo diversi sgravi e aiuti per i lavoratori.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede la Manovra sulla cosiddetta “riforma fiscale 2024” e quali sono le novità introdotte dal Governo su imposte, fisco, detrazioni e deduzioni.

COSA PREVEDE LA RIFORMA FISCALE 2024

Dopo l’approvazione della legge delega sul sistema tributario italiano, che vi spieghiamo in questa guida, il Governo sta procedendo con la redazione della cosiddetta “riforma fiscale 2024”, ovvero, una serie di norme in materia fiscale da attuare dal 1° gennaio 2024.

Parliamo dei Decreti attuativi che formano il Collegato fiscale connesso alla Manovra di Bilancio 2024 e che comprendono:


  • il Decreto legislativo “Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi”, che applica quanto previsto dalla legge delega 2023 (che vi illustriamo in questo articolo) e attua, tra le altre cose, la riforma IRPEF 2024;

  • il Decreto legislativo “Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale”, che applica quanto previsto dalla legge delega 2023 (che vi illustriamo in questo articolo) e prevede novità su IRES con la global minimum tax, residenza fiscale, bonus impatriati e misure “internazionali” in tema Fisco.

Tra queste norme connesse alle novità della Legge di Bilancio 2024, quindi, spiccano numerose indicazioni e regole che cambiano completamente non solo la struttura impositiva italiana, ma anche il sistema di deduzioni e detrazioni per i lavoratori.

Vediamo insieme cosa prevede la riforma fiscale 2024, con particolare attenzione alle nuove aliquote IRPEF, nonché a cosa cambia per pensionati, lavoratori e imprese.

1) RIFORMA IRPEF 2024

In uno dei Decreti legislativi del Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 è stata avviata la riforma IRPEF 2024. Ovvero, il Governo apporta disposizioni relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2024, mirando a ridefinire le aliquote e i livelli di reddito per la determinazione dell’imposta lorda.

In particolare, la norma prevede una semplificazione con tre scaglioni di reddito e le rispettive aliquote progressive:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% per redditi oltre 50.000 euro.

Inoltre, vengono introdotte disposizioni volte a garantire la coerenza tra le addizionali regionali e comunali all’imposta sul reddito delle persone fisiche e la nuova struttura degli scaglioni di reddito. I dettagli ve li spieghiamo in questo articolo. Se volete conoscere come funziona la nuova riforma IRPEF, vi consigliamo di leggere questa guida. A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF per il 2024 con la simulazione su cui ci guadagna di più.

2) NUOVE REGOLE “NO TAX AREA”

Per il 2024, il Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024, sulla detrazione prevista per i percettori di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro annuncia l’incremento da 1.880 a 1.955 euro.

Questo amplia la soglia di no tax area fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, portandola in linea con quella già esistente per i pensionati. La novità era stata annunciata dalla riforma fiscale e noi ve la spieghiamo in questo articolo. Tali modifiche comportano anche l’adeguamento delle norme relative al requisito per la corresponsione del trattamento integrativo ai lavoratori dipendenti, garantendo il mantenimento delle attuali condizioni.

3) NOVITÀ DEDUZIONI E DETRAZIONI

Nel Decreto legislativo sulle nuove aliquote IRPEF 2024 del collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo prevede anche una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie. La misura era stata annunciata dalla riforma fiscale 2023, come vi spieghiamo in questo articolo. La Manovra, prevede anche i fringe benefit potenziati a 1.000 euro per tutti e a 2.000 euro per genitori nel 2024.

4) AUMENTO PENSIONI 2024

Con il Decreto “Anticipi” connesso alla Legge di Bilancio 2024 ci sarà un aumento delle pensioni nel 2024, con un primo anticipo già a dicembre 2023 degli incrementi previsti con la perequazione ordinaria, ma con un’attenzione particolare alle pensioni al di sotto del limite di 4 volte il limite.

Ovvero, l’unico rialzo di questo meccanismo ci sarà sulle pensioni minime o, comunque, su quelle basse. Scatterà così, l’aumento delle pensioni già a dicembre 2023, grazie all’anticipo del meccanismo di rivalutazione dei trattamenti pensionistici che viene fatto ogni anno con le regole che vi spieghiamo in questo articolo. Il Governo prevede, inoltre, il taglio alle pensioni d’oro, ma solo grazie alle regole della perequazione fissate dalla Legge di Bilancio 2023.

5) TAGLIO CUNEO FISCALE

La Legge di Bilancio ha previsto il taglio del cuneo fiscale 2024. Ovvero, si tratta di una misura volta ad abbassare il costo del lavoro. L’intervento prevede un esonero contributivo del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro, uguale a quello previsto da luglio 2023. Dovrà essere valido per i dipendenti del settore privato e per quelli del comparto pubblico, con la conferma quindi dei cosiddetti “bonus lavoratori dipendenti” e bonus dipendenti pubblici già attivati per lo scorso anno. Grazie a questa e altre misure vi saranno aumenti in busta paga nel 2024.

6) AUMENTO STIPENDIO STATALI

Con il Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni prevede l’aumento stipendio 2024 per gli statali. In particolare, è previsto un aumento delle retribuzioni per i redditi bassi col taglio del cuneo fiscale confermato nel 2024, oltre alla riconferma del bonus 100 euro e dell’indennità da 1,5% contro il caro vita , che vi illustriamo in questa guida.

A questo si aggiunge l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF che riguarda anche i redditi dei dipendenti PA. La Legge di Bilancio 2024 include, poi, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con l’adeguamento degli stipendi all’inflazione. In questo articolo vi spieghiamo, in modo dettagliato e chiaro, quali sono le novità sugli aumento stipendi 2024 per gli statali previsti dal 1° gennaio. In questa pagina trovate le novità sull’aumento stipendio per docenti nel 2024 col Decreto Anticipi.

7) TASSAZIONE AGEVOLATA PREMI PRODUTTIVITÀ

Nella Manovra 2024, sempre a vantaggio dei lavoratori dipendenti, viene potenziata la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro che passa dal 10 al 5%. Salta invece l’ipotesi di detassazione tredicesima e straordinari dal 2024, come vi spieghiamo in questa guida. Con la nuova misura, vi saranno rialzi in busta paga per i lavoratori, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

8) NO PAGAMENTI ANTICIPATI PER PARTITE IVA

Nel campo fiscale, la Legge di Bilancio 2024 introduce novità per le partite IVA con ricavi fino a 170.000 euro. Non saranno più tenute a pagare anticipatamente le imposte. Nello specifico, il Governo prevede che, solo per il 2023, le persone fisiche titolari di partita IVA che, nel periodo d’imposta precedente, hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro, possano effettuare il pagamento del 2° acconto delle imposte sui redditi (escludendo i contributi previdenziali) entro il 16 gennaio dell’anno successivo, senza l’applicazione di interessi. In alternativa, il pagamento può essere suddiviso in un massimo di 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza al 16 di ogni mese, con l’applicazione di interessi a partire dalla seconda rata.

9) BONUS ESTATE PROROGATO

Nel collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 è stato confermato il cosiddetto “bonus estate” che agevola il lavoro festivo e notturno per il settore turistico. Questa misura era stata precedentemente sperimentata nel 2023 dal 1° giugno al 21 settembre 2023, permettendo ai lavoratori nel settore turistico di richiedere l’agevolazione. L’obiettivo del bonus è affrontare la carenza di personale e garantire la stabilità occupazionale nel comparto turistico. In questa guida dettagliata, spiegheremo i dettagli di questa misura confermata per il 2024.

10) NUOVE REGOLE PER GLI AIUTI DI STATO

Le norme del Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra introducono regole differenti per creare un nuovo quadro giuridico di riferimento per una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea. Le novità valgono, in particolare, rispetto alle norme in materia di aiuti di Stato. Ciò, nell’ottica di assicurare alle imprese la certezza del regime di favore accordato e di semplificare il sistema di agevolazioni fiscali per il Mezzogiorno allo scopo di favorirne lo sviluppo economico.

11) NOVITÀ SU GLOBAL MINIMUM TAX

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 prevede novità sulla tassazione minima globale. In pratica, la Direttiva (UE) 2022/2523 recepisce l’approccio comune internazionale noto come “global minimum tax” (tassazione minima globale). Questo sistema introduce un’imposta minima nazionale per le imprese che fanno parte di gruppi multinazionali o nazionali e che operano in Italia con una bassa tassazione. La direttiva include anche sanzioni per la violazione delle norme relative a questa imposta minima.

L’obiettivo del global minimum tax è garantire una concorrenza equa tra le imprese a livello globale, prevenire la riduzione delle aliquote fiscali e promuovere decisioni di investimento più efficienti. Il sistema impone un livello minimo di imposizione fiscale del 15% in ogni Paese in cui tali imprese operano e generano reddito, calcolato come la differenza tra l’aliquota minima dell’15% e l’aliquota effettiva. Questo avrò effetti sull’IRES e sulla proposta di un bonus IRES.

12) NUOVE REGOLE BONUS IMPATRIATI

A partire dal 2024, è stato istituito un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che tornano a risiedere in Italia per un massimo di 5 anni. Questi lavoratori possono beneficiare di una riduzione del 50% dell’imposta, fino a un reddito agevolabile di 600.000 euro. La riduzione si applica a coloro che hanno elevata qualificazione o specializzazione e non hanno risieduto in Italia nei 3 anni fiscali precedenti al trasferimento della residenza. Gli impatriati devono restituire le agevolazioni, con l’aggiunta degli interessi, se non mantengono la residenza fiscale in Italia per almeno 5 anni. Le disposizioni per ricercatori e professori universitari restano invariate. Se volete sapere come funziona il bonus impatriati nel 2023, vi consigliamo di leggere questa guida.

13) PROROGA BONUS TRASPORTI

Il Governo nel Decreto Anticipi connesso alla Legge di Bilancio 2024 prevede nuovi fondi pari a 35 milioni di euro per la proroga, nel prossimo anno, del bonus trasporti 2024. L’Esecutivo poi, incrementa di 500 milioni di euro, per l’anno 2023, la dotazione del Fondo destinato all’erogazione del contributo straordinario riconosciuto agli enti locali al fine di garantire la continuità dei servizi erogati.

14) PROROGA CREDITO D’IMPOSTA ATTIVITÀ E SVILUPPO

Il Decreto Anticipi estende fino al 30 giugno 2024 il periodo in cui le imprese possono partecipare alla procedura di rimborso del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato tra il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2014 e quello fino al 31 dicembre 2019 e utilizzato impropriamente in compensazione entro il 22 ottobre 2021, senza incorrere in interessi e sanzioni. Inoltre, il Governo proroga di un anno il termine di decadenza per l’emissione di atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate relativi ai crediti oggetto di regolarizzazione e utilizzati nei periodi 2016 e 2017.Se volete sapere come funziona fino a fine 2023, leggete la nostra guida.

15) BONUS PER IMPRESE CHE TORNANO IN ITALIA

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 prevede il reshoring in Italia, ovvero il cd. Bonus rientro in Italia per le imprese. Cioè alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una tassazione agevolata, ossia la riduzione del 50% delle imposte sui redditi.

L’agevolazione si applica nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i 5 anni successivi. Per poter beneficiare dell’agevolazione l’attività deve essere stata svolta in precedenza in un Paese diverso da uno Stato UE o appartenente allo Spazio Economico Europeo.

Inoltre, per evitare delocalizzazioni, l’impresa dovrà restituire quanto ricevuto, pagando anche gli interessi. Ciò, se decide di trasferire l’attività in un altro Stato durante il periodo in cui beneficia dell’agevolazione e nei successivi 5 anni. La misura si affianca a quanto già previsto dal Decreto Omnibus Asset sul recupero degli incentivi, come vi spieghiamo in questo articolo.

16) NUOVE REGOLE SULLA RESIDENZA FISCALE

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale legato alle novità della Legge di Bilancio 2024 prevede anche nuove regole sulla residenza fiscale per le persone fisiche e giuridiche:

  • per le persone fisiche, il domicilio è ora definito come il luogo in cui predominano le relazioni personali e familiari del contribuente, con l’aggiunta del requisito della presenza fisica in Italia. Il criterio deve essere soddisfatto per la maggior parte del periodo d’imposta, inclusi i periodi non consecutivi, con le frazioni di giorno considerate ai fini del calcolo dei giorni;

  • per le persone giuridiche, vengono eliminati i riferimenti all'”oggetto principale” e alla sede dell’amministrazione, sostituendoli con tre criteri alternativi per determinare la residenza: la “sede legale,” la “sede di direzione effettiva,” e la “gestione ordinaria in via principale.” Questi criteri consentono un collegamento individuale all’imposizione delle persone giuridiche, con la sede legale che rappresenta un elemento di continuità con le normative precedenti, mentre i criteri di direzione effettiva e gestione ordinaria riguardano le decisioni strategiche e le attività di gestione della società o ente.

17) SGRAVI AZIENDE SULLE ASSUNZIONI

In arrivo il Bonus “più assumi meno paghi”, una delle nuove agevolazioni per le assunzioni annunciate dalla Premier Giorgia Meloni e inserita nel Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024. Come funziona? In attesa della completa attuazione della revisione delle agevolazioni fiscali per le imprese, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (anno 2024 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare), sono stati introdotti incentivi per le nuove assunzioni.

Queste agevolazioni riguardano i titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, professionisti. Richiedono che l’attività sia stata svolta per almeno 365 giorni nel periodo d’imposta 2023 e che l’impresa sia in condizioni di normale operatività. Sono escluse imprese in liquidazione o fallimento. Le nuove assunzioni sono incentivante, con particolare attenzione a categorie di dipendenti bisognose di maggiore tutela. Per sapere come funziona la misura, vi consigliamo di leggere questa guida.

18) LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Il Governo nl Decreto anticipi prevede nuove misure per lalotta all’evasione fiscale con più controlli nel settore del lavoro domestico e con modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili. Il Governo dispone che il recupero delle prestazioni indebite correlate alla campagna di verifica reddituale dei pensionati relative al periodo d’imposta 2021 e alle verifiche reddituali del personale degli enti di ricerca relative al periodo di imposta 2020, sia avviato entro il 31 dicembre 2024.

19) NUOVO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

Il Decreto Anticipi introduce un nuovo contributo di solidarietà per il 2024, che colpisce i soggetti che escludono dalla base imponibile del contributo di solidarietà, di cui agli articoli precedenti, la distribuzione o l’uso di riserve accantonate in sospensione d’imposta o destinate alla copertura di vincoli fiscali nel periodo d’imposta 2022. In questa pagina vi spieghiamo le regole vigenti sul contributo di solidarietà imprese.

20) TAGLI ALLE ACCISE

Il Decreto Anticipi introduce una modifica connessa alle novità della Legge di Bilancio 2024, prevedendo la possibilità di ridurre le accise sui prodotti energetici usati come carburanti o per il riscaldamento civile. Questa riduzione delle accise sarà attivata in risposta agli aumenti dei prezzi internazionali del petrolio greggio, espressi in euro, basandosi su variazioni mensili rispetto ai valori di riferimento indicati nell’ultimo DEF 2023 o NADEF 2023 2024.

Il Decreto Anticipi ha anche contemplato aumenti futuri delle accise sui tabacchi, i dettagli dei quali saranno stabiliti dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 da parte del Parlamento. Se volete sapere come funzionano le accise sul carburante in Italia, vi consigliamo la lettura di questa guida.

LA GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2024

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo non definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. I testi sono allegati e scaricabili gratuitamente. L’unico ufficiale, per ora è il Decreto Legge 18 ottobre 2023, n. 145 (Pdf 142 Kb) pubblicato sulla GU Serie Generale n.244 del 18-10-2023. Ossia, il “Decreto Anticipi”.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida dove spieghiamo come funziona l’aumento dello stipendio nel 2024 per gli statali confermato dalla Legge di Bilancio, nonché il nostro articolo che fa il punto sulla riforma fiscale 2023. Da leggere anche gli aumenti in busta paga dal 2024 e l’elenco aggiornato dei bonus in busta paga nel 2024 già confermati e prorogati.

A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF per il 2024 con la simulazione su cui ci guadagna di più.

Per conoscere tutte le nuove agevolazioni, bonus e aiuti per lavoratori e famiglie potete visitare questa pagina. In questa sezione trovate le novità per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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