Quale provincia scegliere per lavorare nel personale ATA? Ecco tutti i consigli utili

provincia, personale ATA

Nella primavera 2024 è prevista l’apertura del nuovo concorso ATA terza fascia per l’aggiornamento delle graduatorie e molti aspiranti candidati si domandano quale provincia scegliere per lavorare nel personale ATA.

Si prevedono oltre 2 milioni di partecipanti al nuovo bando, quindi per avere più possibilità di essere chiamati, conviene seguire una serie di accorgimenti.

Vediamo quindi tutti i consigli utili per capire qual è la provincia migliore o quali sono le province migliori dove si può lavorare come Personale ATA, tenendo conto delle proprie esigenze personali.

Quello che vi diamo è un vero e proprio metodo di valutazione che vi permette di non sbagliare provincia perché, come tutti sappiamo, entrare in graduatoria di terza fascia è semplice (basta avere i requisiti e fare domanda) ma essere poi effettivamente chiamati per fare le supplenze non è affatto scontato!

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COME SCEGLIERE LA PROVINCIA PER LAVORARE COME PERSONALE ATA

Quale provincia scegliere per ATA terza fascia? I candidati che presentano domanda per la graduatoria ATA di terza fascia devono scegliere 30 scuole situate all’interno di una Provincia in cui sono disponibili a lavorare.

Ogni candidato può scegliere qualsiasi provincia italiana indipendentemente dalla propria residenza o domicilio, tuttavia se sceglie una provincia lontana da casa dovrà essere disposto a spostarsi per fare supplenze in quella provincia, per un periodo che può essere breve (qualche giorno) oppure lungo (un anno scolastico).

Questa scelta è influenzata dai seguenti fattori:

  • disponibilità allo spostamento – considerando problemi personali o familiari, spese per lo spostamento e spese per vitto e alloggio, come l’affitto;
  • necessità e desiderio di lavorare – chi ha necessità di lavorare deve scegliere province in cui ci sono più possibilità di lavorare, tenendo conto del proprio punteggio (se è basso difficilmente si riesce a lavorare al sud Italia).
  • conseguenze sul percorso di carriera – chi matura 24 mesi di servizio (o 23 mesi e 16 giorni) nella terza fascia può poi accedere alla prima fascia (per procedere successivamente con l’inserimento in ruolo, assunzione a tempo indeterminato) nella stessa provincia in cui all’atto della domanda sia in servizio oppure nella stessa provincia in cui sia inserito nella graduatoria di terza fascia. Una volta inserito in prima fascia in una determinata provincia, se volesse cambiare provincia, dovrebbe prima depennarsi dalla prima fascia, poi fare domanda per inserirsi in graduatoria ATA di terza fascia scegliendo la nuova provincia e successivamente inserirsi in prima fascia per la nuova provincia.

Per poter lavorare come personale ATA, se si ha un punteggio basso o medio basso (es. 7, 8, 9, 10) è indispensabile presentare domanda in una provincia in cui ci sono maggiori probabilità di ottenere una supplenza.

A questo punto molti aspiranti candidati si domandano: quali sono le province migliori per fare domanda come personale ATA?

Partiamo da un dato di fatto, per lavorare nel Sud Italia servono dei punteggi mediamente più alti rispetto a quelli necessari per lavorare nel Nord Italia.

Per questo motivo molte persone che negli anni passati hanno presentato domanda per una provincia del Sud, avendo un punteggio mediamente basso, non sono stati chiamati per alcuna supplenza.

Per lo stesso motivo molte persone del Sud, che hanno deciso di presentare domanda in una provincia del Nord Italia, negli ultimi tre anni hanno lavorato come supplenti ATA e hanno maturato punteggio di servizio utile che permetterà loro quest’anno di collocarsi meglio in graduatoria di terza fascia o addirittura entrare nella graduatoria di prima fascia (per cui servono 24 mesi di servizio).

Come procedere quindi?

Con un punteggio basso (ad esempio con 7, 8 o 9) c’è il forte rischio di non essere chiamati per le supplenze, quindi conviene prima di tutto identificare una provincia dove sareste disposti a lavorare, scegliendo preferibilmente quelle del Nord Italia.

A questo punto, tra le diverse città disponibili occorre identificare quelle meno servite da mezzi pubblici e quelle più piccole in termini di abitanti. Infatti, per sapere dove si lavora come personale ATA con punteggi bassi bisogna innanzitutto capire dove c’è carenza di personale ATA.

Perché nelle città più piccole ci sono più possibilità di lavorare? Perché le persone che si spostano dal Centro – Sud al Nord Italia tendono a scegliere le grandi città che sono più facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e nelle quali può essere più semplice trovare un alloggio temporaneo (anche se i prezzi sono più alti). Ovviamente per fare questa scelta dovete essere dotati di un auto o riuscire ad organizzarvi per poter raggiungere la scuola.

Scegliamo ad esempio la provincia di Vicenza, cerchiamo online le città e i paesi della provincia di Vicenza e identifichiamo quelli più piccoli (cercando su Google si trovano facilmente).

Poi, andiamo sul sito Scuola in Chiaro dove è disponibile l’elenco di tutte le scuole con i relativi contatti, ossia indirizzo, numero di telefono, sito web.

A questo punto guardiamo i siti web delle scuole presenti nei comuni che abbiamo prima identificato per verificare se rendono pubblici i contratti con relativi punteggi con cui hanno chiamato i supplenti del personale ATA nel 2024 (sia per annuale che per supplenze brevi). Generalmente l’informazione si trova nella sezione amministrazione trasparente / contratti.

Se sui siti web non ci sono informazioni, possiamo mandare una richiesta di accesso agli atti per reperire le stesse informazioni.

In alternativa possiamo chiamare telefonicamente le scuole e chiedere informazioni sui punteggi che ci interessano (es. con quale punteggio sono stati chiamati i supplenti con contratto annuale e i supplenti con contratti brevi come collaboratore scolastico?). Le scuole sono obbligate a dare questa informazione.

Man mano che facciamo questo lavoro, prendiamo nota delle scuole contattate e dei relativi punteggi con cui hanno chiamato i supplenti. In questo modo avremo un buon elenco con dati veri e affidabili. Teniamo conto che questi dati rappresentano i punteggi con cui hanno chiamato nel terzo anno delle graduatorie ATA vigenti (2023/2024), ciò significa che nel primo e nel secondo anno è probabile che abbiano chiamato con punteggi più alti.

Se vogliamo possiamo fare lo stesso lavoro anche su più province, ad esempio a Varese oppure Sondrio, Verona o Milano, così da raccogliere più dati, che saranno utilissimi per fare la valutazione. Ovviamente questo lavoro si può fare anche con province del Centro e Sud Italia per rendersi conto dei punteggi con cui hanno chiamato.

Confrontando il punteggio che noi abbiamo con il punteggio di chiamata (che ci ha indicato la scuola), possiamo capire subito quale istituto è meglio scegliere e quale no.

Ad esempio se noi abbiamo un punteggio di 9 come Assistente Amministrativo (AA) e presso una determinata scuola hanno assunto con un punteggio di 14, è ovvio che quella scuola non sarà interessante per noi.

Ricordiamo che il punteggio attuale è solo indicativo e nella valutazione finale bisogna tener conto che, con le nuove graduatorie che verranno create, i punteggi tenderanno al rialzo rispetto a quelle ora in vigore. Questo accadrà perché ci saranno senza dubbio molte persone che hanno maturato punteggi in questi anni (ad esempio grazie ai contratti Covid).

Non solo. Bisogna anche tener conto del fatto che è impossibile prevedere quali province sceglieranno le persone che si inseriranno in graduatoria di terza fascia nel 2024. Quindi quest’anno potrebbe accadere che migliaia di candidati scelgano Sondrio e magari invece nel triennio precedente in pochi hanno scelto Sondrio.

Per avere più certezze, fate le valutazioni al rialzo. Ossia, ad esempio, se avete un punteggio di 10 come Collaboratore Scolastico, scegliete scuole dove hanno chiamato con un punteggio di 7/8.

Dopo che avrete fatto tutto questo lavoro di analisi saprete indicativamente dove fare domanda personale ATA 2024 per poter avere più probabilità di essere chiamati per lavorare.

Questo metodo che vi abbiamo spiegato è decisamente più affidabile delle informazioni che potete trovare online, su social network o nei gruppi e siti web (Facebook, Telegram, Video di YouTube ecc.), oppure da consigli dati da altri candidati e anche da quelli forniti dai Sindacati.

Tenete presente che la scelta della provincia e delle scuole per la graduatoria ATA è cruciale e vincolante. Quando si presenta la domanda per il bando ATA di terza fascia si può scegliere solo una provincia e all’interno di questa provincia solo 30 scuole. Una volta fatta questa scelta e inviata la domanda, non si potrà più cambiare per tre anni, che è il tempo in cui restano in vigore le nuove graduatorie.

ALTRI CONSIGLI UTILI SULLA SCELTA DELLE PROVINCIA PER ATA E COME PREPARARSI

Nel tempo che precede la pubblicazione del bando di concorso ATA di terza fascia 2024, fate il possibile per aumentare il vostro punteggio.

Come? Vi consigliamo di leggere tutti i suggerimenti che trovate in questa guida su come prepararsi in vista dell’apertura delle domande per l’aggiornamento della graduatoria ATA, e l’approfondimento su come aumentare il punteggio per le graduatorie del personale ATA.

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IL SERVIZIO SVOLTO PER UN PROFILO PERMETTE DI MATURARE PUNTEGGIO ANCHE PER ALTRI PROFILI

Ora vi diamo il consiglio “scomodo”, quello che vi farà storcere il naso, ma che vi potrebbe aiutare tantissimo se davvero desiderate diventare dei dipendenti pubblici come personale ATA nella scuola.

Questo consiglio vale per chi si trova in una delle seguenti situazioni:

  • vi piacerebbe inserirvi in graduatoria per lavorare come Assistente Amministrativo (AA) ma avete un punteggio basso per questo profilo (ad esempio 8, 9 o 10);
  • vivete al Centro Italia o al Sud Italia, vorreste lavorare come Assistente Amministrativo (AA), avete un punteggio basso (ad esempio 8, 9 o 10) e per motivi personali o di famiglia non potete spostarvi al nord e dovete per forza scegliere una provincia del Centro – Sud;
  • vi trovate in una situazione simile a quelle sopra descritte.

In questi casi non puntate sul profilo di Assistente Amministrativo ma puntate sul Collaboratore Scolastico (ovviamente va benissimo inserirsi in graduatoria per entrambi i profili).

Per Collaboratore Scolastico chiamano con punteggi che sono mediamente più bassi rispetto a quelli richiesti per Assistente Amministrativo, questo accade in tutta Italia. Da ciò ne consegue che avrete più possibilità di fare supplenze come CS.

Quindi iniziate a lavorare come Collaboratore Scolastico maturando punteggio che sarà utile anche per gli altri profili (ad esempio Assistente Amministrativo e Assistente Tecnico).

Infatti il punteggio per il servizio svolto viene attribuito pieno per lo stesso profilo (es. per collaboratore scolastico) e ridotto per gli altri profili.

Cosa significa?

Nella scuola statale il servizio vale 6 punti per ogni anno scolastico, ovvero 0,50 punti al mese (o frazione superiore a 15 giorni). Questo, seguendo il nostro esempio, è il punteggio pieno che si ottiene lavorando come Collaboratore Scolastico.

Tale punteggio maturato vale in modo ridotto anche per gli altri profili, in particolare:

0,10 punti al mese, ovvero 1,20 punti per anno scolastico, per i profili Assistente Amministrativo (AA), Assistente Tecnico (AT), Infermiere, Cuoco;

0,15 punti al mese, ovvero 1,80 punti per anno scolastico, per i profili di Addetto alle aziende agrarie e Guardarobiere.

Se il servizio è stato svolto presso una scuola non statale, il punteggio viene ridotto alla metà in tutti i tre casi sopra citati:

0,25 punti al mese per Collaboratore Scolastico;

0,05 punti al mese per Assistente Amministrativo, Assistente Tecnico, Infermiere, Cuoco;

0,075 punti al mese per Addetto alle aziende agrarie e Guardarobiere.

Quindi, in un triennio, lavorando come Collaboratore Scolastico maturerete punteggio utile anche per altri profili professionali ATA e questi punti saranno utili per avere più opportunità di lavorare nel triennio successivo con un ruolo diverso (come AA o AT).

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NON DIMENTICHIAMO LA MOBILITÀ

Se riuscite a maturare punteggio lavorando come Collaboratore Scolastico, potete poi sfruttare la mobilità per cambiare profilo.

Come funziona? Iniziate il percorso come Collaboratore Scolastico, maturando punteggio, passando dalla terza fascia alla prima fascia e poi, quando avrete ottenuto il ruolo, chiederete il passaggio di ruolo da Collaboratore Scolastico ad Operatore scolastico e poi da Collaboratore Scolastico ad Assistente Amministrativo!

Questo sarà possibile in quanto il nuovo CCNL 2019-21 scuola, che ha introdotto nuovi profili professionali ATA, prevede la mobilità verticale.

La procedura di mobilità ATA consiste nel trasferimento di sede o ruolo del personale ausiliario, tecnico e amministrativo assunto con contratto a tempo indeterminato.

La mobilità verticale sarà riservata al personale ATA che possieda i titoli di studio richiesti per l’area di destinazione. Quindi nel caso di passaggio da Collaboratore Scolastico ad Operatore Scolastico è indispensabile possedere i requisiti di accesso al ruolo. Stesso discorso per il passaggio da Operatore Scolastico ad Assistente Amministrativo.

Tabella di trasposizione automatica nel nuovo sistema di classificazione del personale ATA

LA GUIDA COMPLETA CON TUTTE LE INFORMAZIONI

Per tutte le informazioni sul prossimo aggiornamento delle graduatorie di circolo e d’istituto personale ATA potete leggere questa guida completa.

Mettiamo a vostra disposizione, inoltre, la guida sulla nuova classificazione dei profili professionali del personale ATA e l’approfondimento sul nuovo requisito della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale per l’accesso alla graduatoria ATA III fascia.

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3 Commenti

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  1. Ma se per lo scorso triennio ho scelto una provincia, adesso che farò la nuova domanda, posso scegliere una provincia diversa?
    Sempre terza fascia intendo
    grazie

  2. Grazie, questa guida è utilissima, ho capito come devo fare e farò tutto da sola. Lo scorso anno mi sono affidata ad un sindacato che mi ha indicato la provincia di Alessandria come buona e alla fine non ho mai lavorato!
    Complimenti per la spiegazione chiara e grazie

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