Il servizio prestato a partire dal 16 aprile 2024 vale ai fini del calcolo dei 24 mesi per le graduatorie ATA di prima fascia.
La conferma ufficiale arriva direttamente dal Ministero dell’istruzione, che ha formalizzato un’importante modifica normativa che riconosce in via permanente la validità del servizio figurativo per il computo dell’anzianità necessaria ad inserirsi nelle graduatorie permanenti provinciali (prima fascia) del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola, eliminando l’iniziale limitazione al solo a.s. 2024 – 2025.
In sostanza, ora è possibile far valere il servizio maturato nel periodo compreso tra il 16 aprile 2024 e la stipula dei contratti PNRR e Agenda Sud per il concorso ATA 24 mesi, già a partire dall’a.s. 2025 – 2026.
Ricordiamo che c’è tempo fino alle ore 14:00 del 19 Maggio per presentare la domanda ATA 24 mesi 2025.
Ecco la Nota del Ministero in pdf da scaricare per la consultazione con tutte le indicazioni utili.
IL SERVIZIO PRESTATO DAL 16 APRILE 2025 VALE PER LE GRADUATORIE ATA 24 MESI
Con la NOTA n. 112499 (Pdf 188Kb) del 15 maggio 2025 del Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) ha ufficializzato che il periodo tra il 16 aprile 2024 e la stipula dei contratti PNRR e Agenda Sud per l’anno 2024 è considerato valido anche per l’anno scolastico 2025/2026.
Il Decreto PA 2025 convertito in Legge, infatti, ha esteso il riconoscimento giuridico del suddetto periodo oltre il solo anno scolastico 2024/2025.
Nel dettaglio, il provvedimento ha modificato l’articolo 29, comma 4 del Decreto Coesione 2024 convertito in Legge, in base alla quale, ai soli fini della partecipazione ai bandi per la costituzione delle graduatorie provinciali dei profili professionali delle ex aree A e B del personale ATA, è valido anche il servizio prestato nel periodo intercorrente tra il 16 aprile 2024 e l’effettiva stipulazione dei contratti, eliminando il vincolo temporale che limitava il riconoscimento del servizio al solo anno scolastico 2024/2025.
La validità del servizio post 16 aprile 2024 è ora riconosciuta in via permanente, anche retroattivamente. Lo stesso servizio – specifica infatti la nota ministeriale – va riconosciuto anche a coloro che non ne aveva potuto usufruire lo scorso anno.
GLI EFFETTI DELLA MODIFICA NORMATIVA
Tale riconoscimento vale sia per il raggiungimento del requisito dei 24 mesi di servizio richiesti per l’inserimento in graduatoria che per il calcolo del punteggio utile alla graduatoria.
Si tratta di una modifica rilevante, dato che estende la platea degli aspiranti che possono inserirsi nelle graduatorie di prima fascia del personale ATA (c.d. 24 mesi).
Ricordiamo che il concorso ATA 24 mesi è per soli titoli, quindi non prevede prove d’esame, ed è organizzato su base regionale.
CONSIGLI E SCAMBIO INFORMAZIONI, GRUPPO TELEGRAM
Per scambiare informazioni, confrontarsi con altri candidati e chiedere consigli è disponibile il Gruppo Telegram dedicato al personale ATA.
LA GUIDA SUL CONCORSO ATA 24 MESI
Per tutte le informazioni sul concorso ATA 24 mesi 2025, come funziona, i requisiti e per scaricare i bandi di tutte le Regioni potete leggere la nostra guida.
Rendiamo disponibile anche la Guida del Ministero alla compilazione della domanda ATA 24 mesi, con tutte le indicazioni utili per compilare e inoltrare l’istanza senza commettere errori, i chiarimenti utili per capire in quale provincia presentare la domanda e le domande e risposte frequenti – FAQ sul concorso, utili per rispondere a dubbi e problemi comuni.
Di sicuro interesse sono anche l’approfondimento su come inserire i titoli di servizio nella domanda ATA 24 mesi, con l’indicazione dei passaggi da seguire con immagini, e gli approfondimenti sulla valutazione del servizio civile nelle graduatorie ATA 24 mesi e sulla valutazione del servizio militare.
Consigliamo inoltre di leggere l’approfondimento su come cambiare provincia nelle graduatorie ATA 24 mesi e la guida sui motivi di esclusione dalle graduatorie ATA 24 mesi, dove spieghiamo in modo semplice e chiaro quando si viene esclusi dalla graduatoria e in quali casi le domande sono considerate nulle o inammissibili.
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