Gli stipendi degli insegnanti italiani sono i più bassi a livello internazionale, i dati OCSE

Gli stipendi degli insegnanti italiani sono tra i più bassi al mondo, tra divari crescenti e carenza di docenti. Ecco cosa emerge nell’ultimo report dell’OCSE

Stipendio, stipendi, retribuzione

Gli stipendi degli insegnanti italiani sono i più bassi a livello internazionale.

A dirlo è il nuovo rapporto “Education at a Glance 2025” pubblicato dall’OCSE.

Scopriamo insieme cosa dice il report sulle retribuzioni dei docenti nel nostro Paese.

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STIPENDI DEGLI INSEGNANTI ITALIANI PIÙ BASSI DEL 15%

Nel 2025, un insegnante in Italia guadagna in media tra 1.300 e 1.500 euro netti al mese all’inizio della carriera, mentre con molti anni di servizio può superare i 2.000 euro mensili. La retribuzione varia in base al grado scolastico – dall’infanzia alle superiori – e alla tipologia di contratto. Ma il dato allarmante è che a livello internazionale, l’Italia continua a collocarsi tra i Paesi OCSE con gli stipendi più bassi.

Secondo il rapporto “Education at a Glance 2025”, lo stipendio medio degli insegnanti italiani è inferiore del 15% rispetto alla media europea, con una differenza di circa 9.800 dollari annui. Il dato è ancora più grave per gli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia, il divario tra diverse figure e l’andamento nel tempo. Ovvero:

  • i docenti della scuola primaria guadagnano il 33% in meno, mentre la media OCSE si ferma al 17%. Questo divario non è solo una questione di equità, ma mina l’attrattività della professione docente, scoraggiando i giovani qualificati e compromettendo la motivazione di chi già lavora nelle scuole. Inoltre, per tali insegnanti, le retribuzioni sono sotto i livelli del 2015;

  • gli stipendi del personale scolastico non crescono in Italia. Questo dato è allarmante se si pensa che dal 2015, nei Paesi OCSE gli stipendi degli insegnanti sono cresciuti in media del 14,6%. In Italia, invece, si è registrata una diminuzione del 4,4% nel 2024. Un’inversione di tendenza che evidenzia la perdita di competitività del sistema educativo italiano, proprio mentre altri Paesi investono nel personale scolastico;

  • gli stipendi effettivi dei capi d’istituto nelle scuole primarie sono quasi 3 volte superiori a quelli degli insegnanti nel nostro Paese. Questo dato colloca l’Italia in una posizione di estrema anomalia rispetto alla media OCSE. Infatti, in media nei Paesi dell’OCSE, lo stipendio effettivo di un dirigente scolastico è superiore di oltre il 50% rispetto a quello di un insegnante.

Inoltre, il rapporto OCSE evidenzia una crescente difficoltà nel reperire insegnanti qualificati. All’inizio dell’anno scolastico 2022 2023, solo pochi Paesi europei hanno registrato più del 2% di posizioni non coperte. Ma il problema riguarda anche la qualità del reclutamento. Basti pensare che il 7% degli insegnanti delle scuole secondarie non possiede tutte le credenziali richieste.

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IL DIVARIO DELLA RETRIBUZIONE RISPETTO AGLI ALTRI DIPENDENTI PA

Stando ai dati del rapporto, gli insegnanti italiani sono penalizzati anche rispetto agli altri dipendenti pubblici. Il personale del comparto Istruzione e Ricerca guadagna il 22,95% in meno rispetto ai lavoratori dei Ministeri centrali e il 18,62% in meno rispetto alla media dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Un gap che si traduce in perdite annue tra i 6.800 e gli 8.500 euro.

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L’ALLARME DEI SINDACATI

Secondo la segretaria generale FLC CGIL Gianna Fracassi, il Governo dovrebbe mettere in campo un intervento urgente per valorizzare economicamente la professione docente e rilanciare la scuola pubblica. Invece, nonostante i dati allarmanti, l’Esecutivo ha escluso il comparto Istruzione e Ricerca dalla perequazione degli stipendi e ha proposto un’indennità una tantum di 10 euro al mese per 12 mesi. Per la FLC CGIL, si tratta di una misura simbolica e inadeguata, che non affronta il problema del potere d’acquisto né valorizza il ruolo educativo.

Secondo la leader della CGIL piuttosto, servono risorse aggiuntive nel CCNL Scuola per recuperare il potere d’acquisto del personale e bisogna mettere fine alla disparità esistente tra i comparti della Pubblica Amministrazione. Appena il Governo proporrà nuove soluzioni in tal senso, vi aggiorneremo.

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TESTO DEL RAPPORTO OCSE SUGLI STIPENDI DEI DOCENTI

Mettiamo a vostra disposizione il testo completo (Pdf 13 Mb) del rapporto “Education at a Glance 2025” che riporta tutti i dati sul mondo dell’educazione nei Paesi OCSE.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Se volete sapere quali sono le novità sul rinnovo del CCNL Scuola 2022 2024, vi consigliamo di leggere questo articolo. Ricordiamo che con il rinnovo del contratto sono previsti anche aumenti di stipendio per docenti e ATA, in parte anticipati sotto forma di indennità di vacanza contrattuale (circa 80 euro mensili).

Altre notizie, le trovate nella nostra sezione dedicata alle news sulla Pubblica Amministrazione.

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