La norma “taglia idonei” modifica le regole dello scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici mettendo un tetto al 20%.
Di fatto, quello che prevede è che i candidati alle selezioni pubbliche vengano considerati idonei se rientrano nel 20% dei posti messi a concorso, partendo da coloro che sono collocati in graduatoria dopo l’ultimo candidato vincitore.
Tuttavia esistono casi in cui il tetto taglia idonei al 20% non si applica, come per alcune PA e come è successo per il concorso dell’Agenzia delle Entrate per 4.500 funzionari.
In questo articolo spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è e cosa prevede la nuova norma taglia idonei con tetto al 20% nei concorsi pubblici, come funziona, quando si applica e come si calcola.
COS’È LA NORMA TAGLIA IDONEI AL 20%
La norma taglia idonei stabilisce che: “nei concorsi pubblici sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20% dei posti messi a concorso. In caso di rinuncia all’assunzione, di mancato superamento del periodo di prova o di dimissioni del dipendente intervenute entro sei mesi dall’assunzione, l’amministrazione può procedere allo scorrimento della graduatoria degli idonei non vincitori entro il limite previsto” (del 20 per cento dei posti a bando).
In altre parole, una volta che sono stati assegnati tutti i posti previsti dal bando ai vincitori, tra chi è considerato idoneo a essere assunto o ad ottenere un posto in seguito, si tiene conto solo dei candidati che si collocano entro il 20% dei posti messi a concorso.
Chi si colloca dopo non rientra tra gli idonei. Quindi non può beneficiare delle agevolazioni correlate tra cui la possibilità di ottenere un posto di lavoro in caso di scorrimento della graduatoria.
La norma è stata introdotta inizialmente, nella sua prima versione, dal Decreto Legge 44/2023 convertito nella Legge 21 giugno 2023, n. 74 entrata in vigore dal 22 Giugno 2023, e poi modificata dal DL n. 75 del 22 giugno 2023 convertito nella Legge 10 agosto 2023 entrata in vigore il 17 agosto 2023.
Per comprendere bene come funziona il nuovo tetto dell’idoneità, vediamo cosa vuol dire essere idonei nella graduatoria di un concorso pubblico. Cioè, chi sono gli idonei al concorso e qual è la differenza tra vincitori e idonei.
CHE DIFFERENZA C’È TRA VINCITORI E IDONEI NEI CONCORSI PUBBLICI
La principale differenza tra idonei e vincitori in un concorso pubblico sta nel fatto che i vincitori del concorso sono coloro che rientrano nel numero dei posti banditi e che vengono subito assunti al termine della procedura concorsuale.
Gli idonei invece, pur avendo superato le prove d’esame, non rientrano tra quelli immediatamente assunti dopo la selezione per una questione di mancanza di disponibilità di posti.
Vincitori e idonei sono entrambi presenti nella graduatoria finale di un concorso come coloro che hanno superato le prove previste, ma gli idonei possono essere assunti solo in caso di rinuncia al posto da parte dei vincitori, in caso di mancato superamento del periodo di prova dei vincitori o in caso di dimissioni dei vincitori avvenute entro 6 mesi dall’assunzione oppure in un secondo momento, attraverso il meccanismo dello scorrimento della graduatoria.
Ma di cosa si tratta esattamente? L’istituto dello “scorrimento delle graduatorie” consente alle Pubbliche Amministrazioni che intendono procedere all’assunzione di nuovo personale, in relazione a vacanze sopravvenute di posti lavoro, di chiamare, nei limiti di validità temporale della graduatoria, coloro che sono risultati idonei nelle procedure concorsuali già espletate.
L’istituto dello “scorrimento delle graduatorie” risponde ad esigenze di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione pubblica.
Infatti l’ente pubblico che si avvale delle graduatorie già predisposte evita di indire un nuovo bando di concorso. Ciò porterebbe a spreco di denaro e di tempo.
COME FUNZIONA IL TAGLIA IDONEI CON TETTO AL 20%
La legge “taglia idonei” nei concorsi pubblici si applica seguendo questi step:
- al termine delle procedure di valutazione dei titoli e delle prove d’esame dei concorsi pubblici l’Ente proponente redige una graduatoria. Ossia una sorta di classifica dei partecipanti organizzata dal punteggio più alto a quello più basso. Ciò al netto delle riserve e considerando i titoli di preferenza a parità di punteggio;
- le Pubbliche Amministrazioni attingono i candidati da assumere dalla graduatoria finale, e possono continuare ad attingere dalla stessa fino alla sua validità, che generalmente viene specificata nel bando;
- l’assegnazione dei posti di lavoro ai candidati vincitori del concorso avviene a partire dalla posizione più alta in graduatoria e continua fino a coprire tutti i posti disponibili previsti dal bando;
- esauriti i posti, gli idonei non vincitori, possono essere chiamati dall’Ente in caso di rinuncia al posto da parte di un vincitore, nel caso di mancato superamento del periodo di prova del vincitore, nel caso di dimissioni del vincitore entro 6 mesi oppure successivamente per scorrimento della graduatoria. È evidente, quindi, che più si è in alto in graduatoria, più aumentano le possibilità di essere chiamati e più si accorciano i tempi di assunzione;
- a questo punto, la normativa taglia idonei ha stato stabilito che nelle graduatorie concorsuali il cosiddetto “tetto idonei” deve essere fissato entro il 20% dei posti messi a concorso. Quindi, dopo che la Commissione ha assegnato i posti di lavoro per cui ha indetto il bando, solo il 20% del numero dei posti a concorso rappresenta il numero dei candidati rimanenti che hanno la possibilità di essere ripescati attraverso lo scorrimento.
CONCORSI ESCLUSI DAL TAGLIA IDONEI AL 20%
Lo scorrimento delle graduatorie con il tetto al 20% per gli idonei, benché di portata generale, non si applica a tutti i concorsi pubblici.
La disposizione del tetto al 20% per gli idonei, secondo il Decreto PA 2023 convertito in Legge, non si applica alle procedure concorsuali bandite:
- da Regioni, Province, Enti locali o da Enti o agenzie da questi controllati o partecipati che prevedano un numero di posti messi a concorso non superiore (quindi inferiore) a 20 unità;
- da Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti (i piccoli comuni);
- per l’effettuazione di assunzioni a tempo determinato.
Sono esclusi dal limite dello scorrimento graduatorie pari al 20% anche i concorsi banditi per il reclutamento:
- del personale sanitario e socio-sanitario, educativo e scolastico, compreso quello impiegato nei servizi educativo-scolastici gestiti direttamente dai Comuni e dalle unioni di Comuni;
- dei ricercatori, personale universitario e dell’Istituto superiore di sanità;
- del personale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 3, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Ovviamente sono esclusi anche tutti i concorsi banditi prima dell’entrata in vigore della norma taglia idonei, perché non sussiste un effetto retroattivo.
Per le Pubbliche Amministrazioni per le quali non è previsto un tetto, vige la regola generale. Ossia c’è la possibilità di scorrimento della graduatoria di tutti gli idonei fino alla decadenza della graduatoria stessa.
Il riferimento normativo è l’articolo 35, comma 5-ter del D.Lgs. 165/2001 (Testo unico sul pubblico impiego) secondo cui le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di 2 anni dalla data di approvazione (salvo eccezioni previste da leggi regionali). Decorsi i due anni, quindi, la graduatoria scade.
COME SI CALCOLA IL TETTO TAGLIA IDONEI AL 20%
Il tetto al 20% si calcola sul numero dei posti messi a bando e non sul totale dei candidati collocati in graduatoria successivamente a quelli che occupano i posti che danno diritto all’assunzione.
Ossia, il tetto si calcola in base al numero dei posti totali banditi nella selezione pubblica.
ESEMPIO DI CALCOLO
Ipotizziamo che un ente pubblico abbia indetto un concorso per 25 posti. Tra i partecipanti alla selezione 100 candidati superano le prove d’esame.
I primi 25 in graduatoria vengono assunti e considerati vincitori. Tra i candidati che hanno superato le prove ne restano 75 (importo ottenuto facendo la sottrazione 100 – 25), su questi si applica il tetto taglia idonei.
Quindi si calcola il 20% di 25 (25 è il numero dei posti messi a bando) e il risultato è pari a 5.
Quindi dei 75 che hanno superato le prove solo i primi 5 restano in graduatoria come idonei non vincitori.
I candidati collocati dal 70esimo posto in giù non potranno essere assunti per scorrimento della graduatoria.
DA QUANDO È IN VIGORE IL TAGLIA IDONEI NEI CONCORSI
La norma “taglia idonei” è in vigore – nella sua prima versione – dal 22 Giugno 2023. Poi il Parlamento l’ha modificata e – nella sua seconda versione – è in vigore dal 17 Agosto 2023.
Il tetto idonei ai concorsi è retroattivo? No, la nuova norma sul tetto agli idonei non è retroattiva.
I DUBBI INTERPRETATIVI E LA SENTENZA DEL TAR
La norma “taglia idonei” ha creato diversi dubbi interpretativi tanto che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha chiesto un approfondimento al Ministro per la Pubblica Amministrazione.
Per chiarire ogni dettaglio è stato emanato il parere n. 0001187 del Dipartimento Funzione Pubblica del 16 giugno 2023 che fornisce una definizione legata all’ambito applicativo e va a definire il quadro di esclusioni che abbiamo già analizzato.
Di fatto il grosso problema si è creato per i bandi indetti nel periodo che intercorre tra la prima e la seconda versione della norma (dal 22 giugno 2023 al 17 agosto 2023) tra cui questo concorso per 4500 funzionari dell’Agenzia delle Entrate.
La norma nella sua prima versione prevista nella legge di conversione del 44/2023 stabilisce che:
“nei concorsi pubblici sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale entro il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi”.
Il Parlamento ha emesso poi la legge di conversione del dl 75/2023, la quale prevede che:
“nei concorsi pubblici sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l’ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20% dei posti messi a concorso”.
Il punto è che nel testo del bando dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato a luglio 2023, si faceva riferimento alla prima versione della norma. Ma, la pubblicazione della graduatoria per 530 posti è avvenuta quando era già in vigore la seconda versione della norma.
La differenza è enorme, ma con questa nota del 6 maggio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza. In pratica, dopo la prima sentenza del TAR n.6362/2024 del 2 aprile 2024 e quelle seguenti dello stesso tenore, il giudice amministrativo ha stabilito l’entrata in vigore del “taglia idonei” da agosto 2023. Dunque, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di eliminare l’applicazione del “taglia idonei” e procedere come spieghiamo nel nostro approfondimento.
In sostanza, la mancata applicazione della norma taglia idonei fa sì che tutti i candidati risultati idonei (quindi non solo i candidati che fanno parte del 20% dei posti messi a concorso) restino in graduatoria.Tutte le ultime novità sono spiegate in questo articolo.
Questo ovviamente avrà un impatto sui prossimi concorsi in uscita. In particolare sui concorsi dell’Agenzia delle Entrati già programmati per il 2024 e per gli anni successivi. Ciò in base al Piano triennale dei fabbisogni di personale dell’Agenzia delle Entrate 2024 – 2026 contenuto nel PIAO.
PERCHÈ È STATA INTRODOTTA LA NORMA TAGLIA IDONEI
La norma taglia idonei è finalizzata a garantire una migliore qualità del personale assunto.
Ciò è possibile in considerazione del fatto che i candidati collocati in graduatoria in una posizione rientrante nella quota introdotta (il 20% dei posti a bando) corrisponde a quelli che hanno conseguito una valutazione finale più vicina al punteggio conseguito dai vincitori del concorso.
Lo scopo è quindi assicurare una crescita qualitativa – oltre che quantitativa – della Pubblica Amministrazione.
Questa spiegazione è stata data dall’Ufficio Legislativo del Ministro per la Pubblica Amministrazione con il parere n. 0001187 del Dipartimento Funzione Pubblica del 16 giugno 2023 .
GUIDA AL REGOLAMENTO CONCORSI PUBBLICI
Vi consigliamo di leggere il nuovo regolamento concorsi pubblici con le regole vigenti sull’accesso al pubblico impiego e il testo sulla riforma dei concorsi pubblici.
Per approfondire le novità sui concorsi vi consigliamo anche la lettura della nostra guida sui requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo anche a visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, sempre in aggiornamento.
E’ interessante anche l’approfondimento sui concorsi nella Pubblica Amministrazione 2024.
Per conoscere tutte le anticipazioni sui bandi in arrivo vi invitiamo a consultare la sezione dedicata ai prossimi concorsi in uscita.
A vostra disposizione inoltre tutte le altre guide sui concorsi per comprendere le nuove regole correlate al pubblico impiego.
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