Requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici validi nel 2024

Ecco quali sono i nuovi requisiti generali per accedere ai concorsi pubblici

Concorsi, Italia, repubblica, lavoro
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Con la riforma dei concorsi sono stati modificati i requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici contenuti nel regolamento risalente al 1994.

Le nuove regole sono in vigore dal 14 luglio 2023 e sono operative e valide per l’anno 2024.

Ricordiamo che il concorso pubblico, nell’ordinamento italiano, è la principale modalità di accesso agli impieghi della Pubblica Amministrazione.

In questa guida vi diamo un quadro completo e dettagliato di quali sono i nuovi requisiti generali per accedere ai concorsi pubblici. Spieghiamo chi può accedere al pubblico impiego e chi non può accedervi, con relativa normativa che resta valida nel 2024.

REQUISITI GENERALI DI ACCESSO AI CONCORSI PUBBLICI

Con la riforma dei concorsi pubblici e il relativo regolamento dei concorsi pubblici in vigore dal 14 luglio 2023 vengono definiti i nuovi requisiti generali di accesso al pubblico impiego.

A chiarire le regole nel dettaglio è il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023. Il nuovo regolamento opera una revisione organica del DPR 487 del 1994 sui concorsi pubblici.

All’articolo 1, il testo stabilisce che possono accedere agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni i soggetti che posseggono i seguenti requisiti generali:

  • cittadinanza italiana;

  • (in assenza di cittadinanza italiana) cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione europea (UE) e – questa è una novità – anche i familiari dei cittadini dell’UE non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ma esclusivamente per gli impieghi che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale ai sensi dell’articolo 38 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

  • (in assenza di cittadinanza italiana) cittadini titolari dello status di rifugiato – anch’essa una novità – ovvero dello status di protezione sussidiaria, cioè del “diritto di asilo”. Accesso consentito anche ai cittadini di Paesi terzi che siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

  • maggiore età, ossia età non inferiore agli anni 18;

  • godimento dei diritti civili e politici;

  • idoneità fisica allo specifico impiego, se richiesta per lo svolgimento della prestazione;

  • possesso del titolo di studio richiesto dal bando per accedere al concorso.

I requisiti di base richiesti devono essere posseduti sia alla data di scadenza del termine stabilito nel bando di concorso sia all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro.

Ricordiamo che oltre ai requisiti generali, in ogni bando pubblico, possono essere previsti anche dei requisiti specifici correlati al profilo professionale. A titolo di esempio: il possesso di una patente di guida, l’iscrizione all’albo professionale, l’esperienza maturata nel ruolo.

CHI NON PUÒ PARTECIPARE AI CONCORSI PUBBLICI

Non possono partecipare ai concorsi pubblici coloro che siano stati:

  • esclusi dall’elettorato politico attivo;

  • destituiti o dispensati dall’impiego presso una PA per persistente insufficiente rendimento, in forza di norme di settore;

  • licenziati per le medesime ragioni ovvero per motivi disciplinari ai sensi della vigente normativa di legge o contrattuale;

  • dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile;

  • condannati penalmente con sentenza passata in giudicato per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una PA. Sono esclusi anche coloro che hanno in corso procedimenti penali, procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel casellario giudiziale, ai sensi dell’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313.

APPROFONDIMENTO SUI REQUISITI DI ACCESSO AI CONCORSI

Andiamo ora ad approfondire nel dettaglio tutti i requisiti generali per una migliore comprensione, analizzando anche i casi particolari, con relativi riferimenti normativi.

1) CITTADINANZA ITALIANA

Possono accedere ai concorsi pubblici coloro che posseggono la cittadinanza italiana. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, citato nella riforma concorsi pubblici, elenca i posti delle PA dove viene richiesta obbligatoriamente la cittadinanza italiana. Parliamo, cioè di quei posti a cui non possono avere accesso i cittadini UE o le altre categorie indicate nel Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82. Sono i seguenti:

  • i posti dei livelli dirigenziali delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo;

  • i posti con funzioni di vertice amministrativo delle strutture periferiche delle amministrazioni pubbliche dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, degli Enti pubblici non economici, delle province e dei comuni nonché delle regioni e della Banca d’Italia;

  • i posti dei magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili, nonché i posti degli avvocati e procuratori dello Stato;

  • i posti dei ruoli civili e militari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, del Ministero della Difesa e del Ministero delle Finanze.

2) CITTADINANZA UE O STATUS DI RIFUGIATO

La riforma concorsi prevede che possono avere accesso alle selezioni nelle PA anche coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 38, commi 1, 2 e 3-bis, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In sostanza, la riforma introduce due novità. In assenza di cittadinanza italiana, possono accedere ai concorsi pubblici anche coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza degli Stati membri dell’Unione europea (UE) e per i familiari dei cittadini dell’UE non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente per gli impieghi che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale ai sensi dell’articolo 38 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

  • cittadini titolari dello status di rifugiato, ovvero dello status di protezione sussidiaria, cioè del “diritto di asilo”. Accesso consentito anche ai cittadini di Paesi terzi che siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

I candidati che non sono cittadini italiani devono avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana. Per le assunzioni nel pubblico impiego della Provincia autonoma di Bolzano, oltre alla conoscenza della lingua italiana, serve anche quella della lingua tedesca, in base alle disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752.

3) MAGGIORE ETÀ (18 ANNI)

Possono accedere ai concorsi pubblici i cittadini che hanno la maggiore età, ovvero più di 18 anni. Il DPR 16 giugno 2023, n. 82 stabilisce anche che la partecipazione ai concorsi indetti da PA non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole Amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’Amministrazione. Si tratta, per esempio, dei concorsi nelle forza armate e nel comparto sicurezza.

Il nuovo regolamento recepisce finalmente l’articolo 3, comma 6, della L. 127/1997 (seconda Legge Bassanini) che aveva previsto l’eliminazione del limite anagrafico per partecipare ai concorsi. Questo sembra un passo avanti, di fatto però resta sempre la possibilità di deroga che permette alle Pubbliche Amministrazioni di introdurre un vincolo legato all’età.

4) GODIMENTO DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI

Chi vuole partecipare ai concorsi pubblici deve accertarsi di godere dei diritti civili e politici. Ovvero, deve avere il pieno diritto al voto e lo status di elettore. Il godimento dei diritti civili e politici si assume dai 18 anni e vale per i cittadini italiani che:

  • non siano sottoposti a misure di sicurezza detentive, a misure di prevenzione o a libertà vigilata;

  • non abbiano subito l’interdizione dai pubblici uffici.

Tali requisiti possono essere accertati da un certificato comunale o mediante autocertificazione.

Attenzione, per i candidati non cittadini italiani e non titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, il godimento dei diritti civili e politici è riferito al Paese di cittadinanza.

5) IDONEITÀ FISICA ALL’IMPIEGO

Il DPR 16 giugno 2023, n. 82, tra i requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici, cita anche quello dell’idoneità fisica allo specifico impiego, se richiesta per lo svolgimento della prestazione. Il testo stabilisce che l’Amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla normativa vigente.

6) POSSESSO DI TITOLO DI STUDIO PREVISTO DAL BANDO

La riforma dei concorsi lascia intatto l’obbligo, per chi partecipa a una selezione nella PA, del possesso del titolo di studio richiesto dal bando per accedere al concorso. Per le assunzioni nel pubblico impiego della Provincia autonoma di Bolzano restano invariate, in ogni caso, le disposizioni di cui all’articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, in materia di conoscenza della lingua italiana e di quella tedesca.

Le Amministrazioni individuano, per ciascun profilo professionale il titolo di studio o l’abilitazione professionale richiesti per accedere al concorso, in coerenza con:

  • la disciplina vigente in materia di pubblico impiego;

  • quanto stabilito nella contrattazione collettiva del relativo comparto;

  • il sistema di classificazione adottato dall’Amministrazione o dall’Ente per le assunzioni, comprese quelle obbligatorie delle categorie protette.

Per l’ammissione a particolari profili professionali di qualifica o categoria gli ordinamenti delle singole PA possono prescrivere ulteriori requisiti. Ad esempio, può essere richiesta la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese, nonché, ove opportuno in relazione al profilo professionale richiesto, di altre lingue straniere.

Inoltre, il testo prevede che per le assunzioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Amministrazioni di polizia, di giustizia ordinaria, amministrativa, contabile e di difesa in giudizio dello Stato, si applica l’articolo 35, comma 6, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Ovvero è richiesto il possesso delle qualità morali e di condotta stabilite per l’ammissione ai concorsi della magistratura ordinaria.

NORME SOPPRESSE NEI REQUISITI GENERALI CONCORSI PUBBLICI

Il nuovo DPR 16 giugno 2023, n. 82 adegua il testo rispetto al passato e si mette in regola modificando i requisiti con le regole provenienti da Leggi che non erano ancora state attuate. Come abbiamo visto sopprime il limite massimo di età e garantisce l’accesso da parte di cittadini non appartenenti all’Unione europea.

Inoltre prevede:

  • la soppressione della norma escludente un requisito di titolo di studio superiore al diploma di laurea per i concorsi (per funzionari) relativi all’ex ottava qualifica funzionale;

  • la soppressione della norma che esclude dall’accesso al pubblico impiego i soggetti in posizione irregolare rispetto alla pregressa disciplina sull’obbligo di leva.

QUANDO DEVONO ESSERE POSSEDUTI I REQUISITI GENERALI PER ACCEDERE AI CONCORSI

In base alla nuova normativa i requisiti generali per l’accesso ai concorsi pubblici devono essere posseduti non solo alla data di scadenza del termine per presentare la domanda di ammissione, ma anche all’atto di sottoscrizione del contratto di lavoro.

GUIDA REGOLAMENTO CONCORSI PUBBLICI

Per maggiori dettagli su tutte le novità introdotte vi invitiamo a leggere l’approfondimento sul nuovo regolamento dei concorsi pubblici e anche la guida sulla riforma dei concorsi pubblici che permette di avere una visione completa su tutti i cambiamenti normativi.

REQUISITI GENERALI DI ACCESSO AI CONCORSI VALIDI NEL 2024

La nuova riforma e il relativo regolamento è entrato in vigore il 14 luglio 2023, ovvero 15 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023.

I requisiti generali per accedere ai concorsi pubblici che sono previsti nel nuovo regolamento sono validi e si applicano ai concorsi del 2024 in quanto è la nuova normativa di riferimento in vigore.

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CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi.

È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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2 Commenti

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  1. Ma come mai allora per allievi agenti , bando uscito oggi 11 luglio ancora c’è quel limite stupido di 26 anni ?

    • Lo abbiamo scritto nel testo. Il limite di età non c’è salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole Amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’Amministrazione. Si tratta, per esempio, dei concorsi nelle forza armate e nel comparto sicurezza.

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