Accise benzina 2024 in Italia: quali sono, cosa sono e ultime novità

Tutte le novità sulle accise benzina nel 2024. A quanto ammontano, qual è la loro funzione e la loro incidenza sul costo dei carburanti

benzina

Le accise sulla benzina sono imposte dovute dalle imprese produttrici e distributrici di carburanti allo Stato, pagate dal consumatore perché incluse nel prezzo finale di vendita del prodotto acquistato. 

Dal 1995 le accise sono state inglobate in un’unica tariffa indifferenziata che finanzia il bilancio statale e aiuta il Governo a fronteggiare emergenze dovute a disastri naturali o eventi militari.

Arrivano a pesare oltre il 50% sul costo del carburante. 

Tuttavia, il Governo sembra aver preso una posizione ferma, respingendo l’appello delle associazioni dei consumatori e dichiarando che attualmente il taglio delle accise sul carburante non è una possibilità considerata.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cosa sono le accise sulla benzina, quali sono e quante sono, perché le paghiamo e che incidenza hanno sul costo del carburante.

COSA SONO LE ACCISE SULLA BENZINA

Le accise sui carburanti, in linea generale, sono le imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, generalmente aliquote forfettarie per litro di prodotto venduto. Dunque, le accise sono tasse applicate sui carburanti quali benzina, gasolio, GPL e metano, per far fronte a esigenze di cassa da parte dello Stato.

Le accise sulla benzina sono state introdotte per la prima volta negli anni ’30 e, da allora, subiscono modifiche normative per il diverso utilizzo dei proventi o per dei tagli sul loro costo. Ad esempio, il Governo Meloni nei primi mesi di mandato non aveva confermato il taglio sulle accisePoi però la misura è stata confermata nella riforma fiscale 2024, ossia nel Decreto anticipi convertito in Legge

QUALI SONO LE ACCISE SULLA BENZINA IN ITALIA

Le accise sulla benzina in Italia includono diversi componenti, che contribuiscono al prezzo finale del carburante. Ecco un elenco dei principali:

  • Accisa sul petrolio pari a 0,5146 euro per litro: questa è l’accisa principale sul carburante, imposta direttamente sul petrolio grezzo e sulle sue frazioni destinate alla produzione di carburanti;
  • Accisa sulla benzina pari a 0,7539 euro per litro: un’aliquota specifica di accisa viene applicata direttamente sulla benzina, aggiungendo un costo fisso per litro di carburante venduto;
  • Imposta sul valore aggiunto (IVA) del 18%: La benzina è soggetta all’IVA al tasso standard, che viene aggiunto al prezzo del carburante e alle accise.

Queste sono le principali accise che influenzano il prezzo finale della benzina in Italia. Tuttavia, le aliquote specifiche e le modalità di applicazione possono variare nel tempo e sono soggette a decisioni governative e aggiornamenti normativi. Infatti, a livello europeo, le accise sono state riorganizzate dall’UE in un’unica imposta nel 1995 e disciplinate dal Decreto Legislativo 26 ottobre 1995 n. 504, ovvero il Testo Unico sulla Finanza Locale (TUA), con cui la normativa comunitaria è stata trasfusa nell’ordinamento nazionale.

Va inoltre precisato che il TUA ha subìto nel tempo alcune modifiche a seguito dell’emanazione anche di altre direttive europee in materia, ma è tuttora questo testo a regolare l’asset generale delle accise sulla benzina. A gestirle è l’Agenzia Dogane e Monopoli che a gennaio ha pubblicato questo documento che riassume le aliquote d’imposta vigenti al 1° gennaio 2024.

QUANTO COSTEREBBE UN LITRO DI BENZINA SENZA ACCISE

Un litro di benzina al netto delle accise e delle imposte costerebbe oggi il 58% in meno rispetto al prezzo attuale. Per capire quanto incidono le accise sul prezzo dei carburanti dobbiamo infatti considerare i dati ricevuti del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), riferiti alla media settimanale dei prezzi, consultabile in questa pagina. E, secondo il MASE, l’accisa pesa quasi il 40% sul costo finale di benzina e diesel e circa il 18% sul GPL. Aggiungendo l’IVA al 18% (calcolata sul costo del netto a cui si aggiunge l’accisa) il carico sale ancora di più.

QUANTO GUADAGNA LO STATO CON LE ACCISE SULLA BENZINA

Lo Stato incassa tra il 18,57% e il 39,48% complessivo sulle accise carburanti, a cui si deve aggiungere l’IVA applicata sul prodotto finale pari al 18%. I dati sono quelli forniti dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), riferiti alla media settimanale dei prezzi, consultabile in questa pagina.

COSA FINANZIANO LE ACCISE SULLA BENZINA

Le accise finanziano, in sostanza, le casse dello Stato. I loro proventi sono destinati a fronteggiare emergenze nazionali come guerre, calamità naturali, emergenze sanitarie. Allora, perché paghiamo le accise sui carburanti? È molto semplice: sostanzialmente, quando andiamo a fare benzina contribuiamo a pagare le tasse dovute dalle imprese distributrici allo Stato. 

Le accise pesano sul costo finale della benzina, del gasolio o del GPL, perché le imprese distributrici o importatori di idrocarburi si rivalgono sul consumatore, riaddebitando un importo aggiuntivo sul prezzo di vendita. È importante capire quanto incidono le accise sui carburanti, in modo da poter prendere decisioni consapevoli sul nostro consumo di benzina, gasolio o GPL.

LE ACCISE SULLA BENZINA IN EUROPA

La tassazione italiana sui carburanti è estremamente alta paragonata a quella degli altri Paesi europei, secondo un rapporto della società energetica ACEA consultabile in questa paginaIl report contiene la classificazione completa di quanto impattano le accise sui carburanti nei vari Paesi d’Europa. La Germania, ad esempio, è uno dei Paesi dove le accise sulla benzina sono state abbassate per contrastare gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina.

In tutti i paesi dell’UE, è al vaglio un intervento per cercare di abbassare a livello strutturale il valore di questa componente che grava sui consumatori e fa lievitare il prezzo finale della benzina. Vi aggiorneremo se accadrà.

ACCISE BENZINA, COSA HA DECISO IL GOVERNO MELONI

Il governo Meloni ha deciso di non procedere con il taglio delle accise sulla benzina, nonostante le pressioni e gli appelli da parte delle associazioni dei consumatori e degli automobilisti. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interrogato l’11 aprile 2024 durante il Question time alla Camera dalla deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, ha confermato infatti questa decisione, sottolineando che il governo esclude la possibilità di uno sconto sull’imposta.

Urso ha argomentato questa scelta affermando che i prezzi della benzina sono significativamente diversi da quelli che avevano portato il governo precedente a procedere con uno sconto delle accise, quando cioè il prezzo della benzina aveva superato i 2,3 euro al litro.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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2 Commenti

Scrivi un commento
  1. 20 Aprile 2024
    Uno dei caposaldi della campagna elettorale del Governo era proprio il taglio delle accise sulla benzina: esiste un filmato in cui la premier si dice allibita dal peso di questi fardelli sul costo del carburante.
    Cosa dobbiamo pensare?
    Angela

  2. Interessantissimo. È utile sapere nel dettaglio le norme fiscali a carico del cittadino che in fondo è l’unico a farsi carico del bilancio dello Stato anche per coloro che le tasse continuano a NON PAGARLE

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