Esenzione IMU case occupate 2023: cosa significa, come funziona

Tutti i dettagli sull’esenzione IMU prevista dalla Legge di Bilancio in favore dei proprietari di immobili occupati da terzi

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Nella Legge di Bilancio 2023 aveva trovato posto l’esenzione IMU sulle case occupate, l’agevolazione operativa dal 2023 in favore dei proprietari di case non disponibili o inutilizzabili perché occupate da terzi.

Per questa misura però, il Decreto attuativo non è mai stato emesso. Nonostante questo, il MEF ha fatto sapere che, anche se entro il 18 dicembre 2023 i contribuenti sono tenuti a saldare l’IMU, l’imposta non è comunque dovuta per gli immobili occupati abusivamente, ma a condizione che sia stata presentata denuncia alle autorità giudiziarie.

I contribuenti beneficiari dell’esenzione dovranno successivamente presentare la dichiarazione IMU esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno 2024.

In questo articolo vi spieghiamo cosa significa l’esenzione IMU sulle case occupate prevista dalla Legge di Bilancio dal 2023, quando si applica, chi può usufruirne e come funziona.

ESENZIONE IMU CASE OCCUPATE 2023, COSA SIGNIFICA

Cosa si intende per esenzione IMU per le case occupate? A partire dal 1° gennaio 2023, i proprietari che hanno denunciato l’inutilizzabilità e l’indisponibilità di un proprio immobile in quanto occupato abusivamente, non devono pagare l’Imposta Municipale Unica (IMU).

L’esonero totale è riconosciuto, però, se gli interessati presentato una specifica denuncia all’autorità giudiziaria. Si ricorda che, l’IMU, Imposta Municipale Propria, è il tributo che si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. Nello specifico si introduce una nuova lettera g-bis) all’articolo 1, comma 759, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020).

L’agevolazione era stata inserita nella Legge di Bilancio 2023, che vi illustriamo in questa guida, ed è operativa a decorrere dall’anno 2023, anche se non è stato emesso alcun Decreto attuativo della misura. Infatti, con questa nota stampa del 12 dicembre 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiarito come comportarsi nel caso si abbia diritto a questa esenzione.

COME OTTENERE L’ESENZIONE IMU CASE OCCUPATE 2023

In questa nota stampa  il MEF ha fatto sapere che entro il 18 dicembre 2023 (il 16, data reale di scadenza, cade di sabato), i contribuenti sono tenuti a saldare l’IMU, ma l’imposta non è dovuta per gli immobili occupati abusivamente. Ciò, a condizione che sia stata presentata denuncia alle autorità giudiziarie per i reati di cui all’articolo 614, comma secondo, Codice Penale (violazione di domicilio) e all’articolo 633 Codice Penale (invasione di terreni o edifici), o che sia stata effettuata denuncia o avviata azione giudiziaria penale.

Il MEF poi sottolinea che l’esenzione IMU case occupate si applica anche in assenza del Decreto di attuazione, il quale riguarda esclusivamente il modello dichiarativo (non ancora disponibile). I contribuenti beneficiari dell’esenzione devono successivamente presentare la dichiarazione IMU esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno 2024.

Vediamo insieme a chi spetta l’esenzione IMU sulle case occupate.

A CHI SPETTA

L’esenzione IMU per le case occupate dal 1° gennaio 2023 si rivolge ai proprietari di immobili inutilizzabili, indisponibili o occupati, ma solo in presenza di due condizioni:


  • il proprietario deve comunicare al Comune in cui è presente l’immobile, il possesso dei requisiti e l’eventuale cambiamento circa lo stato di indisponibilità della struttura.

COME FUNZIONA L’ESENZIONE IMU CASE OCCUPATE

Il 12 dicembre, a meno di una settimana dalla scadenza del saldo IMU 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto sapere come funziona l’esenzione IMU case occupate per il 2023. In sostanza, i proprietari aventi diritto all’esenzione dovranno:

  • pagare l’IMU entro il 18 dicembre 2023, senza effettuare il versamento dell’IMU per gli immobili occupati abusivamente, a condizione che sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria o che sia stata avviata un’azione giudiziaria penale. Ricordiamo che la scadenza della seconda rata IMU 2023 sarebbe il giorno 16 dicembre, sposta al 18 dicembre è un lunedì;

  • entro il 30 giugno 2024, i contribuenti che usufruiscono dell’esenzione dovranno presentare in via telematica il modello dichiarativo, non ancora disponibile.

La nota stampa ha chiarito quindi tutti i dettagli.

COME OTTENERE L’ESENZIONE IMU CASE OCCUPATE

Entro il 18 dicembre, i contribuenti devono saldare la seconda rata IMU 2023 e possono semplicemente non pagare l’imposta dovuta per gli immobili abusivamente occupati. Dunque, i beneficiari dell’esenzione dovranno pagare la seconda rata IMU in modalità classica, ovvero:

  • il pagamento dell’IMU deve essere effettuato tramite il modello F24, compilato nella sezione “Enti locali” o modello F24 semplificato;

  •  è necessario indicare il codice catastale del Comune in cui sono situati gli immobili, il codice tributo, barrare la casella “seconda rata”, specificare il numero degli immobili soggetti al versamento, l’anno di riferimento e l’importo a debito da saldare.

Fatti questi passaggi, i contribuenti beneficiari dell’esenzione IMU case occupate 2023, devono presentare la dichiarazione IMU esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno 2024.

Ricordiamo che i debiti IMU possono essere compensati con eventuali crediti risultanti dalla dichiarazione dei redditi per i non titolari di partita IVA, e dalla dichiarazione dei redditi o altre dichiarazioni per i titolari di partita IVA.

Ogni Comune, poi, ha il potere di stabilire un importo minimo sotto il quale il tributo non è dovuto o non vengono effettuati rimborsi. In mancanza di una delibera comunale in proposito, l’importo minimo è fissato per legge a 12 euro. In caso di omesso o insufficiente versamento, è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. Di seguito, invece, vi spieghiamo altri casi di esenzione IMU, ovvero i cosiddetti “bonus IMU“.

ALTRI CASI DI ESENZIONE

Si ricorda che sono già esenti da imposta gli immobili che rispettano le seguenti condizioni:

  • si tratta di immobili posseduti dallo Stato, dai comuni, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;

  • sono fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9;

  • sono fabbricati con destinazione ad usi culturali;

  • sono fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, purché compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 19 della Costituzione, e le loro pertinenze;

  • sono fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l’11 febbraio 1929 e reso esecutivo con la legge 27 maggio 1929, n. 810;

  • sono fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia;

  • sono immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, ovvero gli enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, attività di religione o di culto.

RIFERIMENTI NORMATIVI E NOTE

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura di approfondimento su tutti i bonus IMU. A vostra disposizione mettiamo anche la nostra guida che spiega come chiedere esenzione IMU in caso di fabbricati rurali.

Da leggere anche il focus sulla Legge di Bilancio 2024 o quello sulla riforma fiscale 2024. Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti sul taglio del cuneo fiscale 2024. Non perdetevi anche il nostro focus su tutti i bonus casa e la nostra guida alla richiesta bonus IMU per gli immobili in comodato d’uso.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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