Accise sigarette 2024: aumento dei prezzi e delle sanzioni, ecco tutte le novità

La Guida alle accise sulle sigarette nel 2024. Ecco di quanto aumentano i prezzi, di quanto le sanzioni e quali sono le novità 2024

sigarette
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La Legge di Bilancio e un Decreto legislativo ad hoc connesso alla riforma fiscale hanno introdotto degli aumenti per le accise sulle sigarette e nuove regole sulle sanzioni dal 2024.

Dal 2 febbraio 2024 il prezzo di un pacchetto di sigarette è aumentato di circa 0,10 centesimi in media. Questo accade perché l’importo specifico fisso per unità di prodotto è diventato di 29,30 euro (invece di 28,20 euro) per 1.000 sigarette. Sono arrivati aumenti anche per il tabacco trinciato, le sigarette elettroniche e altri prodotti da fumo.

In questo modo lo Stato guadagnerà di più, grazie anche alla “stretta sulla vendita irregolare” e al nuovo sistema sanzionatorio.

In questa guida vi spieghiamo cosa è cambiato per le accise sulle sigarette dal 2 febbraio 2024 secondo le novità della Legge di Bilancio 2024 e le novità introdotte dal Decreto sulla “Revisione del sistema sanzionatorio tributario in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi”.

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NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO DAL 2024

Il Decreto legislativo sulla “Revisione del sistema sanzionatorio tributario in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi” ha cambiato il sistema delle sanzioni per chi vende, importa, esporta o produce tabacchi. Il testo connesso alla riforma fiscale 2024, all’articolo 3, introduce un nuovo illecito che punisce la sottrazione dei “tabacchi lavorati” dall’accertamento o dal pagamento dell’accisa, mediante qualsiasi mezzo o modalità.

Con queste disposizioni, la riforma inserisce all’interno del Testo unico accise una disciplina sanzionatoria specifica e organica per questo settore. Nello specifico, la nuova disciplina prevede sanzioni progressive in base alla gravità della violazione. Ecco i dettagli:

  • per l’introduzione o la vendita di quantità superiori ai 15 kg convenzionali, si applica la reclusione da 2 a 5 anni, con aggravanti per l’associazione a delinquere;

  • il Decreto equipara anche il tentativo al reato consumato, in linea con quanto previsto per il contrabbando;

  • non si applica la sanzione penale se la violazione riguarda un quantitativo di tabacco lavorato inferiore ai 15 kg convenzionali e non ricorrono circostanze aggravanti secondo il nuovo articolo 40-ter del TUA. In tal caso, la violazione è soggetta a una sanzione amministrativa, che può variare da 500 euro per quantitativi di tabacco sottratti fino a 200 grammi, a 1.000 euro se il quantitativo è inferiore a 400 grammi. Se il quantitativo sottratto non è determinato, la sanzione può essere di 3.000 o anche sino a 30.000 euro, in base alla gravità della violazione. Sono previste diverse circostanze aggravanti (articolo 40-ter TUA) e attenuanti (articolo 40-quater TUA), con possibilità di confisca;

  • il Decreto aggiorna anche le sanzioni per prodotti alternativi al fumo, prodotti contenenti nicotina senza combustione e inalazione e prodotti accessori ai tabacchi da fumo, allineandole a quelle previste per i nuovi illeciti sui tabacchi lavorati;

  • la vendita non autorizzata di tabacchi lavorati o l’acquisto da parte di soggetti non autorizzati alla vendita è punibile con sanzioni da 5.000 a 10.000 euro, ridotte del 33% al 50% se il quantitativo è inferiore a 250 grammi. Le stesse sanzioni si applicano all’acquirente da un rivenditore non autorizzato, con possibilità di riduzione se il quantitativo è inferiore a 500 grammi. Entrambe le violazioni possono portare all’arresto se il quantitativo supera i limiti indicati nel Decreto. La vendita non autorizzata di tabacchi lavorati può determinare la chiusura dell’attività. L’Amministrazione finanziaria può disporre la chiusura dell’esercizio o la sospensione della licenza o dell’autorizzazione se i titolari o i dipendenti detengono o cedono tabacchi lavorati in violazione delle norme del TUA e del codice doganale nazionale;

  • il Decreto estende le sanzioni del D.Lgs. 231/2001 a tutte le violazioni penalmente rilevanti in materia di accise. In caso di violazione, le aziende rischiano interdizione dall’attività o sospensione e revoca delle autorizzazioni e licenze funzionali alla commissione dell’illecito.

Un’altra novità sulle accise, in vigore dal 2024, è l’aumento stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.

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ACCISE SULLE SIGARETTE, AUMENTI DAL 2024

La Legge di Bilancio 2024, al comma 3 dell’articolo 11, ha cambiato il valore delle accise sulle sigarette. In sostanza, ecco le novità:

  • dal 2 febbraio 2024, l’importo specifico fisso per unità di prodotto è di 29,30 euro per 1.000 sigarette (prima era di 28,20 euro), mentre a partire dal 2025 sarà di 29,50 euro per 1.000 sigarette (prima era di 28,70 euro);

  • l’accisa minima per il tabacco trinciato a taglio fine per l’arrotolamento delle sigarette passa da 115 euro a 147,50 euro dal 2024 e a 148,50 euro dal 2025;

  • l’onere fiscale minimo per le sigarette subisce un aumento, in quanto il Prezzo Medio Ponderato (PMP) è stato elevato dal 98,50 al 98,70% per il 2024 e dal 98,60 al 98,80% per il 2025;

  • per quanto riguarda i tabacchi da inalazione senza combustione, l’accisa è del 42% anziché del 41% dal 2026, come precedentemente previsto;

  • per i prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, con o senza nicotina, esclusi quelli autorizzati al commercio come medicinali, l’imposta di consumo sarà calcolata nei seguenti termini:

– 15% e 10% dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024;
– 16% e 11% dal 1° gennaio 2025;
– 17% e 12% dal 1° gennaio 2026.

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QUANTO COSTANO LE SIGARETTE NEL 2024

Secondo quanto disposto dall‘articolo 11 della Legge di Bilancio 2024 è arrivato dal 2 febbraio 2024 un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto che interessa sia le sigarette tradizionali che il tabacco riscaldato. Dunque, l’aumento coinvolgerà anche le sigarette elettroniche.

Per capire meglio come funzionano gli aumenti, vediamo insieme cosa sono le accise sulle sigarette e come cambiano i prezzi sui prodotti al consumo nel caso di tabacchi.

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COSA SONO LE ACCISE SULLE SIGARETTE

Le accise sulle sigarette, in linea generale, sono le imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti che rientrano nella categoria “tabacchi”.

I tabacchi lavorati soggetti ad accisa, in conformità alla normativa sia nazionale che dell’Unione Europea, sono:

  • sigarette;

  • sigari o sigaretti;

  • tabacco trinciato per sigarette o tabacco da fiuto e da mastico;

  • altri tabacchi da fumo (come tabacco da pipa, tabacco per pipa ad acqua, prodotti a base di piante, erbe o frutta, come la melassa per narghilè);

  • tabacchi da inalazione senza combustione (tipo IQOS o sigarette elettroniche).

QUANTO È L’ACCISA SULLE SIGARETTE

Nel 2024, l’Agenzia Dogane e Monopoli chiarisce che l’accisa delle sigarette, a differenza degli altri prodotti di tabacco lavorato, è determinata dalla somma di una parte fissa e di una parte proporzionale al prezzo di vendita al pubblico:

  • la parte proporzionale si calcola utilizzando un’aliquota di base del 49,50%;

  • la componente fissa specifica è stabilita a 29,30 euro per 1.000 sigarette nell’anno 2024.

È, altresì, previsto un onere fiscale minimo (IVA + accisa), che dal 1° gennaio 2024 è pari a euro 202,23 per chilogrammo convenzionale (1000 sigarette).

Ma, invece, nel 2024 qual è l’accisa sugli altri prodotti da fumo? Ecco i dettagli:

  • nel caso dei sigari, l’accisa è calcolata con l’applicazione di un’aliquota base del 23,50% sul prezzo di vendita al pubblico. È, inoltre, prevista un’accisa minima pari a 35 euro per chilogrammo convenzionale (200 sigari);

  • nel caso dei sigaretti, l’ADM calcola l’accisa tramite l’aliquota base del del 24% sul prezzo di vendita al pubblico. È prevista, altresì, un’accisa minima pari a 37 euro per chilogrammo convenzionale (400 sigaretti).;

  • nel caso del tabacco trinciato per sigarette, ADM calcola l’accisa con un’aliquota base del 60% sul prezzo di vendita al pubblico. È, inoltre, prevista un’accisa minima, che dal 1° gennaio 2024 è pari a euro 147,50 per chilogrammo;

  • nel caso di tabacco da fiuto e da mastico, l’accisa si calcola unicamente con un’aliquota base del 25,28% sul prezzo di vendita al pubblico;

  • nel caso di altri tabacchi da fumo, ADM calcola l’accisa solo con un’aliquota base del 56,50% sul prezzo di vendita al pubblico;

  • nel caso di tabacchi da inalazione senza combustione (anche detti tabacchi riscaldati o heated tobacco products o heat not burn products) e ai prodotti da inalazione senza combustione a base di erbe, con e senza nicotina, ad essi assimilati, l’accisa è pari, dal 1° gennaio 2024, al 38,00% dell’accisa gravante su un equivalente quantitativo di sigarette.
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LE ALTRE COMPONENTI DEL PREZZO DEI TABACCHI

Oltre all’accisa, però vale la pena chiarire che i prezzi di vendita al pubblico sono stabiliti dall’Agenzia Dogane e Monopoli e suddivisi nelle tabelle di ripartizione che comprendono accisa, IVA, aggio e quota al fornitore. Ovvero:

  • le sigarette sono soggette all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), che equivale al 22% del prezzo di vendita al netto dell’IVA stessa (oltre all’accisa che varia in base alla tipologia di prodotto, cioè il 49,5% per le sigarette);

  • nel caso delle sigarette, viene definito un importo fisso minimo (IVA + Accisa) di 202,23 euro per chilogrammo convenzionale/1000 sigarette nell’anno 2024;

  • il rivenditore al dettaglio (tabaccaio) ottiene una percentuale del 10% sul prezzo di vendita al pubblico come guadagno;

  • il produttore, considerando anche le spese di distribuzione, ottiene un compenso che corrisponde alla differenza tra il prezzo di vendita al pubblico e le imposte risultanti da accisa, IVA e aggio.

Inoltre, è da notare che gli importatori di prodotti di tabacco provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea sono tenuti al pagamento del relativo dazio. Lo Stato interviene nel settore del tabacco stabilendo un livello di tassazione che, nel caso delle sigarette, si attesta fino al 78% del prezzo finale. Ma quanto costano le sigarette nel 2024? Vediamolo insieme.

LISTINO PREZZI SIGARETTE 2024

Dal 2 febbraio 2024, i prezzi delle sigarette sono aumentati a seguito di alcuni aggiornamenti sui costi. Questi aggiornamenti hanno riguardato sigarette, sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. Sull’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono disponibili gli elenchi aggiornati dei prezzi di sigarette, tabacco e sigari, con i relativi aumenti. Ecco i dettagli sul listino prezzi sigarette, sigarette elettroniche, sigari e altri prodotti di tabacco:





  • listino prezzi trinciati per sigaretta aggiornato al 24 aprile 2024;


  • listino prezzi prodotti da inalazione senza combustione e assimilati aggiornato al 17 aprile 2024.

L’aumento porta nuovi incassi allo Stato.

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QUANTO GUADAGNA LO STATO SULLE SIGARETTE

Lo Stato su un pacchetto di sigarette guadagna circa il 76% del totale. Per capire meglio, facciamo un esempio. Considerando un prezzo di vendita di 5 euro per un pacchetto di sigarette, il guadagno del tabaccaio corrisponde al 10% del prezzo di vendita (50 centesimi). Il fornitore riceve 70 centesimi, mentre lo Stato incassa 2,90 euro di accisa, oltre a 90 centesimi di IVA. Quindi complessivamente, su ogni pacchetto di venti sigarette, lo Stato riceve circa 3,80 euro. Questo valore rappresenta il 78% del prezzo totale.

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QUANTO COSTANO LE SIGARETTE IN ALTRI PAESI

I costi delle sigarette variano ampiamente in tutto il Mondo. I prezzi possono essere molto bassi in alcuni paesi dell’Est come Bielorussia o Moldavia (poco più di 1 euro) e molto più alti in altri come l’Irlanda o la Norvegia (dieci volte di più per un pacchetto di sigarette).

Anche in Asia, sebbene le differenze non siano così marcate come in Europa, ci sono Paesi con prezzi convenienti, ad eccezione di Turkmenistan e Singapore.

Negli Stati Uniti, i prezzi variano notevolmente da luogo a luogo. Si può risparmiare circa 8 euro su un pacchetto di sigarette spostandosi da New York al South Carolina. Al contrario, il Canada ha tasse molto elevate sul tabacco, mentre in Messico i prezzi sono più bassi. Tariffe economiche si trovano anche in Sudamerica, mentre l’Oceania è uno dei luoghi in cui le sigarette sono più costose.

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GUIDA RIFORMA FISCALE E BILANCIO 2024

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. I testi sono allegati e scaricabili gratuitamente. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.

In particolare consigliamo la lettura del Decreto legislativo “Revisione del sistema sanzionatorio tributario in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi”. Approvato nel Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024, come spiegato in questa nota. Il testo bozza lo trovate in questa pagina e vi aggiorneremo appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura della nostra guida sulle accise sulle benzina. Da leggere anche le novità sulle detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale.

Per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei cittadini è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e famiglie.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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