Il mancato riconoscimento dell’anno 2013 ai docenti e al personale ATA per l’anzianità di servizio penalizza migliaia di lavoratori della scuola.
Si tratta di un blocco stabilito a livello normativo in base a vecchi accordi tra il Governo dell’epoca e le organizzazioni sindacali del tempo che deve essere rimosso al fine di garantire la giusta progressione economica e previdenziale del personale scolastico.
Lo chiede il sindacato Anief, che a questo scopo ha anche avviato un ricorso gratuito per il recupero dell’anno solare 2013 ai fini dell’anzianità di servizio e delle progressioni economiche stipendiali del personale docente e ATA.
Vediamo nel dettaglio come funziona il blocco dell’anno 2013 per i lavoratori della scuola e come aderire ai ricorsi Anief.
IL MANCATO RICONOSCIMENTO DELL’ANNO 2013 PER DOCENTI E ATA
Il 2013 rappresenta un anno nero per i lavoratori della scuola, in quanto è escluso dalla maturazione dell’anzianità di servizio e dalle progressioni stipendiali.
In pratica, nel computo degli anni ai fini del calcolo del servizio svolto e degli aumenti di stipendio l’anno 2013 non viene conteggiato.
Questo blocco ha creato dunque un vuoto nelle ricostruzioni di carriera del personale scolastico, influendo negativamente non solo sulla progressione economica di migliaia di docenti e personale ATA, ma anche sulla progressione previdenziale.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale, far valere il 2013 per la progressione economica del personale scolastico avrebbe un impatto positivo significativo, non solo sugli stipendi attuali ma anche sulle future pensioni.
LE ORIGINI DEL BLOCCO
Il congelamento dell’anno 2013 nasce, lo ricordiamo, con il Decreto Legge 78/2010, che ha bloccato la maturazione delle posizioni stipendiali per gli anni 2010, 2011 e 2012, disposizione poi estesa all’anno 2013 con il DPR n. 122/2013.
Successivamente, i CCNL scuola hanno recuperato gli anni dal 2010 al 2012, ma il 2013 è rimasto escluso. Questo ha comportato che, per il personale assunto a tempo indeterminato, l’anno 2013 non venga conteggiato per la progressione economica e stipendiale, lasciando un vuoto nella carriera.
Secondo l’avvocato Walter Miceli di Anief, il blocco economico non può cancellare il valore giuridico dell’anno 2013, che deve essere quindi riconosciuto per la progressione di carriera.
SEGNALI POSITIVI DALLA GIURISPRUDENZA
Alcune recenti sentenze sembrano condividere la posizione del sindacato. In particolare, la Corte d’Appello di Firenze, con la sentenza n. 66, febbraio 2024, e la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16133, giugno 2024, hanno stabilito che, pur essendo stato bloccato economicamente, l’anno 2013 deve essere considerato valido per la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini delle progressioni economiche future.
Questo significa che i docenti e il personale ATA potrebbero vedere riconosciuto il 2013 come utile per il raggiungimento di scaglioni stipendiali superiori.
IL RICORSO ANIEF PER IL RICONOSCIMENTO DEL 2013 a DOCENTI E ATA
Anief sta portando avanti una battaglia legale per tutelare i diritti dei lavoratori della scuola, offrendo un ricorso gratuito per ottenere il riconoscimento del 2013 ai fini della ricostruzione di carriera.
a cancellazione del blocco rappresenterebbe non solo un importante risultato economico per i lavoratori, ma anche un segnale di equità nei confronti di un settore spesso trascurato.
Il ricorso è completamente gratuito e aperto a tutti i lavoratori della scuola interessati a vedere riconosciuto il 2013 ai fini dell’anzianità di servizio e delle progressioni economiche. Per maggiori informazioni su come aderire potete visitare questa pagina.
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