Aumento stipendi dipendenti pubblici con taglio Cuneo Fiscale 2023

Come e di quanto aumentano gli stipendi dei dipendenti pubblici con il taglio del cuneo fiscale previsto dal Decreto lavoro 2023

aumento stipendi

Arriva l’aumento stipendi per i dipendenti pubblici grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale.

Il nuovo taglio previsto dal Decreto Lavoro 2023 dal 1° luglio porterà aumenti netti nella busta paga compresi tra 48 e 65 euro per 2,2 milioni di dipendenti delle PA.

In questo articolo vi illustriamo esempi e simulazioni sull’aumento degli stipendi per i dipendenti PA in arrivo grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale.

AUMENTO STIPENDI DIPENDENTI PA, LA NOVITÀ

Dopo gli aumenti previsti dalla Legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 281), il Decreto Lavoro 2023 ha previsto un nuovo taglio al cuneo fiscale per i lavoratori.

Mentre l’intervento già in atto dal 1° gennaio 2023 prevede, per i lavoratori dipendenti (PA o privati), un esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35.000 euro e del 3% per i redditi fino a 25.000 euro. Tale esonero passa rispettivamente al 6 e al 7% dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 grazie al Decreto Lavoro, come vi abbiamo spiegato in questa guida.

In sostanza, si tratta di uno sconto sulle trattenute in busta paga. Lo sgravio permetteva a chi percepisce un reddito da lavoro più basso di avere più soldi sullo stipendio aumentando così il potere di acquisto. Ma a quanto ammontano gli aumenti degli stipendi per i dipendenti pubblici con le nuove norme? Vediamolo insieme.

DI QUANTO AUMENTANO GLI STIPENDI IN BUSTA PAGA

Di quanto aumentano gli stipendi dei dipendenti PA con il nuovo taglio del cuneo fiscale? Con il nuovo taglio del cuneo fiscale del Decreto Lavoro 2023 si prevede che dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 – stando alle proiezioni de Il Sole 24 ore – gli importi in più in busta paga per i dipendenti pubblici, sono i seguenti:

  • per gli stipendi fino ai 10.000 euro lordi all’anno, si ricevono da luglio 44,92 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino a 12.500 euro lordi all’anno, sì ricevono 56,15 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino a 15.000 euro all’anno, si ricevono 67,38 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino a 17.500 euro lordi all’anno, si ricevono 67,22 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino ai 20.000 euro lordi all’anno, si ricevono 76,82 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino ai 25.000 euro lordi all’anno, si ricevono 96,03 euro in più al mese (-7%);

  • per gli stipendi fino ai 27.500 euro lordi all’anno, si ricevono 90,54 euro in più al mese (-6%);

  • per gli stipendi fino ai 30.000 euro lordi all’anno, si ricevono 90,49 euro in più al mese (-6%);

  • per gli stipendi fino ai 32.500 euro lordi all’anno, si ricevono 91,52 euro in più al mese (-6%);

  • per gli stipendi fino ai 35.000 euro lordi all’anno, si ricevono 98,56 euro in più al mese (-6%).

ESEMPIO AUMENTO STIPENDI PA

Gli aumenti degli stipendi per i dipendenti delle PA grazie al taglio del cuneo fiscale previsto dal Decreto Lavoro 2023 sono stati calcolati – come simulazione – dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Commercialisti per Il Messaggero. Dai conteggi pubblicati emerge che:

  • nei Ministeri, gli operatori, con una retribuzione media annua di 24.980 euro, otterranno un aumento netto mensile superiore a 54 euro, a cui vanno sommati i circa 41 euro del precedente taglio del cuneo. L’incremento in busta paga è pari nel complesso a circa 96 euro;

  • nei Ministeri, gli assistenti che guadagnano 29.258 euro l’anno in media. Per loro l’aumento netto mensile grazie al taglio di quattro punti dei contributi sarà di 61 o 62 euro;

  • nella scuola, per quanto riguarda i docenti, l’aumento netto mensile sarà di 58,5 euro. A questi bisogna sommare i 32,7 euro frutto della decontribuzione introdotta a gennaio con la Legge di Bilancio 2023. Vale la pena ricordare che nella scuola la retribuzione media di oltre 1,17 milioni di insegnanti è di 29.834 euro, stando ai dati della Ragioneria generale dello Stato;

  • nella sanità, ai circa 530.000 dipendenti che in media guadagnano 31.623 euro all’anno, spetta un aumento netto mensile di 59,4 euro. A questo vanno aggiunti i circa 30 euro in più della decontribuzione già in vigore;

  • i dipendenti degli Enti pubblici non economici, come ad esempio INPS e INAIL avranno diritto a un aumento netto mensile di 64,9 euro, grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale.

COME FUNZIONANO GLI AUMENTI STIPENDI DIPENDENTI PA 2023

Il nuovo taglio del cuneo fiscale previsto dal Decreto lavoro 2023, proprio come quello stabilito fino al 31 giugno 2023 dalla Legge di Bilancio 2023, prevede un’agevolazione che si sdoppia in due decontribuzioni parametrate al reddito del dipendente (sia di PA che privato), ossia:

  • uno sgravio del 3% per i lavoratori con i redditi sotto i 25.000 euro (importo mensile non superiore a 1.923 euro) fino al 30 giugno 2023, che sale al 7% dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2023 con le disposizioni del Decreto lavoro 2023;

  • uno sgravio del 2% per i lavoratori con i redditi sotto i 35.000 euro (importo mensile non superiore a 2.692 euro), che sale al 6% dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2023 con le disposizioni del Decreto lavoro 2023.

Lo sgravio permetteva a chi percepisce un reddito da lavoro più basso di avere più soldi sullo stipendio aumentando così il potere di acquisto. A spiegare come funziona la misura fino a giugno 2023 èè la Circolare n° 7 del 24-01-2023. Bisognerà attendere quella successiva per capire come si applicherà da luglio. Ricordiamo che, salvo proroga in futuro – come anticipato dal DEF 2023 – lo sconto sui contributi resterà in vigore per 6 mesi, esclusa la tredicesima.

IL TESTO DEL DECRETO LAVORO 2023

Mettiamo a vostra disposizione il testo definitivo (Pdf 296 Kb) del Decreto lavoro 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023. Il Consiglio del 1° maggio ha approvato anche il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la spiegazione di tutte le nuovo misure nella guida dedicata al decreto lavoro 2023. Tra le novità più interessanti vi invitiamo a leggere l’approfondimento sui bonus tasse 2023, le novità su detrazioni e deduzioni con la riforma e la nuova flat tax. Inoltre una misura importante per aiutare le famiglie in difficoltà è la nuova Carta risparmio spesa 2023.

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