Bonus 2 mila euro dipendenti con figli a carico: cos’è, come funziona e novità 2024

La guida sul bonus 2 mila euro per dipendenti con figli a carico. Cos’è, come funziona, quando spetta e tutte le informazioni utili

bonus dipendenti, figli
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Arrivano le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate per il bonus 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024.

L’aiuto per i lavoratori che hanno almeno un figlio, elargito sotto forma di fringe benefit, era stato già introdotto nel 2023 ma in forma diversa. Nel 2024 infatti la norma ha fissato a 2.000 euro (rispetto ai 3.000 euro dell’anno scorso) il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti con figli, beni e servizi esenti da imposte.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato come funziona il bonus 2 mila euro ai dipendenti con figli a carico, come si ottiene secondo le indicazioni valide nel 2024 e quali sono le novità introdotte dalle disposizioni aggiornate dall’Agenzia delle Entrate.

COS’È IL BONUS 2 MILA EURO DIPENDENTI CON FIGLI

Il bonus 2.000 euro dipendenti con figli a carico è un aiuto rivolto ai lavoratori che viene erogato sotto forma di somme o rimborsi connessi allo stipendio. Ovvero, come fringe benefit.

Si tratta di una misura che punta a sostenere le famiglie limitando l’impatto dell’inflazione sui redditi. Attenzione però, non è di fatto, un bonus in denaro che si va ad aggiungere allo stipendio, ma un aiuto elargito come “servizio” o rimborso. Vediamo i dettagli.

COSA SONO I FRINGE BENEFIT PER I DIPENDENTI  

I fringe benefit sono una forma di retribuzione per i lavoratori dipendenti di tipo non monetario. Si tratta quindi di aiuti elargiti come “servizi” o rimborsi.

In sostanza, i fringe benefit, il cui significato è “benefici secondari”, sono aiuti accessori, detti anche “compensi in natura” erogati in busta paga, che possono soddisfare diverse esigenze dei lavoratori.

Tale misura non è tassabile, né sottoposta a contribuzione perché non considerata reddito imponibile. 

COSA RIENTRA NEI FRINGE BENEFIT 2024

Sono esempi di fringe benefit i buoni pasto, le auto aziendali, il cellulare aziendale, i prestiti agevolati, le borse di studio e i corsi di formazione o di altro tipo (come abbonamenti in palestra) offerti ai lavoratori dipendenti periodicamente dall’azienda. Per conoscere meglio la loro funzione e applicazione, vi consigliamo la nostra guida sui fringe benefit.

Come riportato dalla Circolare n. 5/E, pubblicata il 7 marzo 2024 dall’Agenzia delle Entrate, tra i fringe benefit possono inoltre rientrare non solo le somme per il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, acqua e gas), ma anche quelle per l’affitto o gli interessi sul mutuo dell’abitazione principale del lavoratore, anche se il contratto di affitto o il mutuo sono intestati al coniuge o a un altro familiare del dipendente.

Ricordiamo che il tetto esentasse dei fringe benefit era pari a 258,23 euro nel 2021, poi nel 2023 è stato fissato a 3.000 euro per i dipendenti con figli, mentre dal 1° gennaio 2024 è sceso e sarà pari a 2.000 euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024. Per chi non ha figli invece il limite è di 1.000 euro nel 2024.

Vediamo chi può usufruire del fringe benefit con le regole stabilite dalla Legge di Bilancio 2024.

A CHI SPETTA IL BONUS 2.000 EURO

Secondo le regole della Legge di Bilancio 2024 il bonus 2.000 euro dipendenti 2024 spetta a tutti i dipendenti del settore privato purché abbiano uno o più figli (anche fuori dal matrimonio riconosciuti, affidati o adottati). Per quanto riguarda i dipendenti, sono compresi anche i percettori di reddito da lavoro assimilato a quello da lavoro dipendente, ovvero:

  • collaboratori tipo CO.CO.CO;

  • amministratori;

  • lavoratori autonomi occasionali;

  • altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come per esempio i tirocinanti.

Restano esclusi gli statali, ossia i dipendenti pubblici, a cui la disciplina dei fringe benefit non si applica.

REQUISITI

La Legge di Bilancio 2024 precisa anche che:

  • l’agevolazione si applica in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente o assimilato, anche in presenza di un solo figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi. Ricordiamo che, per il Fisco, sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili);

  • la nuova agevolazione spetta a entrambi i genitori anche nel caso in cui si accordino per attribuire la detrazione per figli a carico per intero al genitore che, tra i due, possiede il reddito più elevato.
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BONUS 2 MILA EURO DIPENDENTI CON FIGLI, COME FUNZIONA

Il bonus 2 mila euro dipendenti con figli a carico funziona come compenso erogato in busta paga insieme alla retribuzione, ma non come denaro, bensì attraverso l’erogazione di beni e servizi, che vanno comunque indicati nel cedolino.

Si parla di bonus perché la norma precisa che non esiste nessun limite reddituale né soglia ISEE per vedersi riconosciuti beni e servizi non monetari per una valore fino a 2000 euro in busta paga. Sono però le politiche di welfare aziendale a stabilire cosa rientra nei fringe benefit e cosa no.

Quindi, il bonus 2024 da 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli:

  • non concorre a formare il reddito, entro il limite complessivo di 2.000 euro;

  • vale anche per le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. Si affiancano cioè, ad altre misure, come quelle previste dai bonus bollette famiglie e imprese.

Vale la pensa chiarire, infine, che l’erogazione dei fringe benefit rimane una libera scelta delle aziende. Sono, infatti, i datori di lavoro, secondo le proprie politiche di welfare, a decidere o meno se riconoscerlo insieme alla retribuzione. Precisiamo, poi, che per attuare le nuove regole sui fringe benefit 2024, i datori di lavoro dovranno seguire passo dopo passo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate su cui, vi aggiorneremo.

CHI PUÒ ELARGIRE IL BONUS 2.000 EURO DIPENDENTI

Possono elargire il bonus 2.000 euro tutti i datori di lavoro privati. Tra questi sono compresi sempre tutti i soggetti che dispongono di propri lavoratori dipendenti, quindi anche:

  • i lavoratori autonomi e studi professionali;

  • gli enti pubblici economici;

  • i soggetti che non svolgono un’attività commerciale.

Come chiarito dalla Circolare n. 5/E, i datori di lavoro provvedono però all’attuazione di tale disposizione previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

COME RICHIEDERE BONUS 2.000 EURO DIPENDENTI CON FIGLI A CARICO

Per accedere al bonus dipendenti 2.000 euro, il lavoratore deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, la stessa può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti.

Naturalmente, al venir meno dei presupposti per l’agevolazione – per esempio nel caso in cui, nel corso dell’anno, un figlio non sia più fiscalmente a carico – il dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro. Quest’ultimo recupererà quindi il beneficio non spettante nei periodi di paga successivi e, comunque, entro i termini per le operazioni di conguaglio.

Inoltre, come chiarito nella Circolare n. 5/Eai fini documentali, qualora il bonus venisse utilizzato ed elargito per le spese di affitto, è necessario che il datore di lavoro, acquisisca e conservi, per eventuali controlli, la relativa documentazione che giustifica la somma spesa. In alternativa, il datore di lavoro può acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, anche questa da conservare per eventuali controlli da parte degli organi competenti. La stessa deve anche attestare la circostanza che le stesse non siano già state oggetto di richiesta di rimborso, totale o parziale, non solo presso il medesimo datore di lavoro, ma anche presso altri.

NOVITÀ 2024

Tra le novità 2024 introdotte dalla norma e riportate nella Circolare n. 5/E riguardanti il bonus lavoratori dipendenti, vi è la possibilità di agevolare, attraverso l’erogazione diretta o il rimborso delle somme, le “spese per l’affitto della prima casa” o quelle “per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa”. Anche in questo caso rientrano i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea tuttavia che, in relazione alle spese rimborsate come fringe benefit, il contribuente non potrà beneficiare delle detrazioni affitto sul 730 2024 per le medesime spese, in quanto queste ultime, poiché oggetto di rimborso, non possono essere considerate effettivamente sostenute.

FRINGE BENEFIT 2024 PER DIPENDENTI SENZA FIGLI

Le regole stabilite dalla Legge di Bilancio 2024 prevedono l’innalzamento del tetto esentasse dei fringe benefit a tutti i lavoratori – anche senza figli – a 1.000 euro. Fino al 31 dicembre 2023, per i lavoratori senza figli, il limite era rimasto quello ordinario, cioè a pari a 258,23 euro.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere meglio la loro funzione e applicazione, vi consigliamo la nostra guida sui fringe benefit. Tra le novità più interessanti vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma fiscale 2024 e il bonus IRPEF in busta paga nel 2024.

Vi consigliamo di leggere anche l’articolo che espone tutte le novità conseguenti al taglio del cuneo fiscale 2024, come il nuovo bonus lavoratori dipendenti e gli aumenti in busta paga nel 2024.

Vi invitiamo a scoprire tutte notizie sugli aiuti per le famiglie e lavoratori e gli aiuti per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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