Carta blu UE: cos’è, come richiederla, requisiti e novità 2024

La guida sulla Carta blu UE con le novità 2024. Ecco cos’è, come richiederla e quali sono le regole in vigore

Unione Europea, UE, carta

Grazie alla Carta blue UE i lavoratori altamente qualificati che risiedono fuori dall’Unione Europea sono autorizzati ad entrare e a restare in un paese europeo per motivi di lavoro.

La Carta blue UE rappresenta un canale di ingresso che dal 2012 consente l’assunzione di stranieri, al di fuori delle quote fissate con il Decreto flussi.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è, come funziona la Carta blue UE e quali sono le novità decise dal Governo in adeguamento alla normativa Europea.

COS’È LA CARTA BLU UE

La Carta blu UE (anche chiamata Blue Card) è un particolare tipo di permesso di soggiorno rilasciato a lavoratori extra UE altamente qualificati che possono essere assunti per lavorare in un paese europeo anche se risultano al di fuori dalle quote fissate dal decreto flussi.

Questa eccezione viene consentita a stranieri in possesso di un titolo di istruzione superiore post secondaria (come la laurea, di durata almeno triennale) e di una qualifica professionale riconosciuta in Italia. Il permesso ha una durata biennale nel caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato, oppure, per contratti differenti, la stessa durata del rapporto di lavoro a cui si aggiungono 3 mesi, ma senza mai superare i 24 mesi totali.

La Carta blu UE è stata istituita in Italia la prima volta dal dall’articolo 27 quater del Testo Unico Immigrazione (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). Successivamente la sua applicazione è stata modificata ma il Testo Unico rimane la disciplina di riferimento per quanto riguarda l’ottenimento del permesso di soggiorno tramite la Blue Card (articolo 27 quater).

La Carta blu UE viene rilasciata previa stipulazione del contratto di soggiorno per lavoro, con relativa domanda presentata dal datore di lavoro presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione. Lo Sportello verifica e conferma il possesso dei requisiti di ingresso da parte dello straniero e lo comunica alla Questura, che a questo punto rilascia la Carta blu UE.

Grazie alla Carta blu UE i lavoratori di Paesi non UE possono vivere e lavorare sul territorio Europeo, e quindi anche in Italia, indipendentemente dal numero di ingressi imposti dal Decreto flussi. Infatti, come chiarito dalla Circolare 2829/2024 del 28 marzo, emanata dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero del Lavoro, il cittadino extracomunitario altamente qualificato per cui è stato richiesto il rilascio del nulla osta per l’ottenimento della Carta blu Ue, può svolgere attività lavorativa anche prima di essere convocato presso lo sportello unico per l’immigrazione e quindi anche prima della sottoscrizione del contratto di soggiorno.

Dal 2023 la carta viene rilasciata anche ai lavoratori stagionali in possesso di specifiche qualifiche che spieghiamo più avanti nel dettaglio.

Per comprendere come funziona la Carta Blu UE andiamo per ordine, vediamo i requisiti, chi può ottenerla e come fare domanda.

REQUISITI

La Carta blu UE può essere rilasciata agli stranieri:

  • residenti in uno Stato terzo extra UE;

  • regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale (con alcune eccezioni) o in un altro Stato membro dell’Unione Europea;

  • già titolari della Carta blu rilasciata da un altro Stato membro dell’Unione Europea.

CHI SONO I LAVORATORI ALTAMENTE QUALIFICATI

Sono considerati lavoratori altamente qualificati gli stranieri in possesso di un titolo di istruzione superiore rilasciato dall’autorità competente nel Paese dove è stato conseguito, che attesti il completamento di un programma di istruzione superiore post-secondaria di durata almeno triennale (es. laurea triennale) e relativa qualifica professionale superiore. La qualifica professionale superiore, attestata dal Paese di provenienza, deve essere riconosciuta in Italia e rientrare nei “livelli 1, 2 e 3 della classificazione ISTAT delle professioni CP 2011”. I titoli di istruzione e degli altri atti formati all’estero devono essere presentati debitamente tradotti e legalizzati dalle rappresentanze diplomatiche italiane nei paesi di provenienza dei lavoratori stranieri.

CONDIZIONI PER OTTENERE LA CARTA BLU UE

In linea generale, la condizione per ottenere la Card è che i richiedenti dispongano di qualifiche professionali superiori, come un diploma universitario o un master o un dottorato. Inoltre, devono essere in possesso di un contratto di lavoro o di un’offerta di lavoro vincolante con uno stipendio elevato rispetto alla media del paese dell’UE in cui si trova il lavoro.

Nello specifico, per avere accesso alla Blu Card, i richiedenti devono:

  • avere un contratto di lavoro valido o un’offerta vincolante per un lavoro altamente qualificato di almeno 6 mesi;

  • ricevere un’offerta di retribuzione annuale lorda che rispetti una soglia stabilita dagli Stati membri che non può essere inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (attualmente pari a 24.789 euro). Gli Stati membri sono obbligati a stabilire e pubblicare le soglie salariali rilevanti, per conoscere, per saperne di più sulla soglia salariale nominale e come viene calcolata vi rimandiamo alla Comunicazione 52014DC0287 della Commissione al Parlamento e al Consiglio UE;

  • rispettare i requisiti per l’esercizio della professione quando si tratta di professioni regolamentate (ad es. avvocati, medici e figure per cui è richiesta l’iscrizione ad appositi ordini professionali);

  • disporre delle opportune qualifiche professionali superiori, per le professioni non regolamentate, ovvero un titolo di istruzione superiore post secondaria (di durata almeno triennale) e di una qualifica professionale riconosciuta in Italia (ad es. un master o dottorato);

  • disporre delle opportune competenze professionali superiori per i lavoratori IT, la Direttiva (UE) 2021/1883 del 20 ottobre 2021, infatti prevede anche la facilitazione per l’ingresso di dirigenti e specialisti operanti nei servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si tratta cioè degli specialisti che programmano, dirigono e coordinano l’acquisizione, lo sviluppo, la manutenzione e l’uso dei sistemi informativi e di telecomunicazione per grandi aziende o PA.

Per maggiori dettagli su come funziona il riconoscimento delle qualifiche, vi consigliamo di leggere questa pagina. La decisione viene notificata ai richiedenti entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta.

QUALI DIRITTI HANNO I TITOLARI DELLA CARTA BLU

I titolari della Carta blu UE possono:

  • entrare, rientrare e soggiornare nel territorio del Paese UE che rilascia la Carta;

  • avere accesso al lavoro altamente qualificato nello Stato membro che rilascia la Carta;

  • beneficiare di un trattamento uguale a quello riservato ai cittadini in termini di condizioni di lavoro, istruzione e formazione, sicurezza sociale e accesso ai servizi;

  • richiedere permessi di ricongiungimento familiare della stessa durata della Carta blu UE;

  • accumulare periodi di soggiorno in diversi Stati membri UE per avere il diritto a un permesso di soggiorno di lungo periodo.

Inoltre, come stabilito dalla Circolare ministeriale 2829/2024 del 28 marzo, il cittadino extracomunitario ha diritto a svolgere attività lavorativa anche prima di essere convocato presso lo sportello unico per l’immigrazione e quindi anche prima della sottoscrizione del contratto di soggiorno, purché risultino già in corso le pratiche per il rilascio del nulla osta e l’ottenimento della Carta blu Ue.

COME FARE DOMANDA CARTA BLU UE IN ITALIA

Come si fa la Blue Card? La domanda di Carta blu UE deve essere presentata online dal datore di lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI – la Prefettura) tramite il Portale Servizi del Ministero dell’Interno.

Ecco l’iter da seguire:

  • il datore di lavoro (azienda) deve indicare il proprio indirizzo di posta elettronica, accedendo al sistema con lo SPID;

  • completata la fase di registrazione, deve accedere all’area “Richiesta moduli”, dove è possibile compilare la richiesta di nullaosta al lavoro per il rilascio della Carta blu UE. Si tratta del modello specifico per la richiesta (modello BC). In questa fase sono segnalati anche i documenti da allegare alla domanda;

  • nella domanda, oltre alle garanzie circa la sistemazione alloggiativa e la proposta di contratto di lavoro di soggiorno, il datore di lavoro deve altresì indicare i dettagli della proposta che deve essere di durata almeno annuale, con le indicazioni relative al CCNL applicato, livello, mansione, durata del rapporto di lavoro, retribuzione del lavoratore che non può essere inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (attualmente pari a 24.789 euro), nonché il possesso della necessaria qualifica professionale;

  • per inviare la domanda, l’interessato deve indicare tutti i dati obbligatori richiesti.

Cosa accade da questo momento? La domanda può essere accettata o rigettata. Se accettata, verrà trasmesso il nullaosta alla Questura, che poi si occuperà di rilasciare la Carta blu UE allo straniero dopo che quest’ultimo avrà sottoscritto il contratto.

Vediamo nel dettaglio l’iter che il lavoratore dovrà seguire.

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE STRANIERO

Il lavoratore straniero, una volta entrato in Italia:

  • deve recarsi, entro 8 giorni lavorativi, allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura – UTG competente per sottoscrivere il contratto di soggiorno;

  • contestualmente, deve presentare alla Questura del luogo di domicilio, la domanda di Carta blu UE.

Invece, il lavoratore straniero, già regolarmente soggiornante in un altro Paese dell’Unione Europea o in Italia, una volta ottenuto il nullaosta, può richiedere direttamente, alla Questura del luogo di domicilio, la Carta blu UE. Nell’attesa, come chiarito dalla Circolare 2829/2024 del 28 marzo, può svolgere attività lavorativa.

MOTIVI DI RIGETTO DELLA DOMANDA

La domanda presentata dal datore di lavoro può essere accettata o rigettata. Nel secondo caso, può arrivare un avviso di rigetto o un rigetto definitivo.

Il rigetto avviene alternativamente se:

  • lo Sportello ravvisi la carenza o la non idoneità dei documenti obbligatori previsti;

  • arriva un parere negativo dell’Ispettorato territoriale del lavoro (ITL) e/o della Questura.

Da tale momento decorrono 10 giorni per rispondere all’Amministrazione, fornendo proprie osservazioni. Tali osservazioni dovranno essere trasmesse all’indirizzo PEC da cui si è ricevuta la comunicazione. L’eventuale provvedimento definitivo di rigetto, successivo alla fase delle osservazioni, sarà trasmesso nella stessa modalità del preavviso.

Vi è il diritto legale di contestare la decisione attraverso le autorità nazionali competenti, compresi i tribunali. Nel caso in cui l’iter si concluda positivamente, arriva la conferma di ricezione della Carta blu UE.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA E FAQ

L’utente che presenta domanda per la Carta Blu UE può aiutarsi con le sezione assistenza del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e immigrazione. In questa pagina del portale della Commissione Europea, invece, trovate le informazioni ufficiali sulla Card e le risposte alle principali FAQ. In questa sezione, invece, le FAQ del Ministero dell’Interno aggiornate alle novità 2024 introdotte dalla Circolare 2829/2024 del 28 marzo.

Inoltre sul sito del Consiglio Europeo in questa pagina sono disponibili delle infografiche che spiegano in modo sintetico cos’è la UE blue card e a cosa serve.

ECCEZIONI

I Paesi UE possono applicare procedure semplificate per l’ottenimento di una Carta blu UE per i datori di lavoro.

Dopo apposito procedimento da parte dello Stato, che non comporta spese né oneri amministrativi sproporzionati o eccessivi per i datori di lavoro, per le piccole e medie imprese che intendono assumere lavoratori stranieri la normativa UE  prevede un trattamento delle domande in tempi brevi, ovvero la decisione sulla domanda di Carta blu UE in questi casi deve essere adottata e notificata quanto prima, ma non oltre 30 giorni dalla la data in cui è stata presentata la richiesta.

È proprio in quest’ottica che agisce il Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 luglio 2023, che vi illustriamo in questo focus.

QUANTO TEMPO VALE LA CARTA BLU UE

Il periodo di validità della Carta blu UE è pari a 24 mesi (2 anni) nel caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se il contratto di lavoro è a tempo determinato, la blue card ha una durata superiore di 3 mesi rispetto alla scadenza del rapporto di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi.

DISOCCUPAZIONE E CARTA BLU UE

La Carta blu UE non è revocata e il rinnovo non ne è rifiutato in caso di disoccupazione del titolare, fatta eccezione per i seguenti casi:

  • il titolare di Carta blu UE cumula un periodo di disoccupazione superiore a tre mesi ed è titolare di una Carta blu UE da meno di due anni;

  • il titolare di Carta blu UE cumula un periodo di disoccupazione superiore a sei mesi ed è titolare di una Carta blu UE da almeno due anni.

Gli Stati membri possono autorizzare il cumulo di periodi di disoccupazione più lunghi prima di revocare o non rinnovare la Carta blu UE, quindi è sempre meglio verificare prima quali sono le disposizioni vigenti nel Paese in cui ci sta chiedendo il rinnovo della Blu Card.

COME CIRCOLARE NELL’UE CON LA CARTA BLU

I titolari della Carta blu possono circolare nell’UE:

  • recandosi in altri Paesi UE per un massimo di tre mesi su un periodo di sei mesi al fine di esercitarvi un’attività professionale, in questo caso di parla di mobilità di breve durata;

  • dopo dodici mesi di soggiorno legale nel primo Stato membro in quanto titolare di Carta blu UE, il cittadino di paese terzo ha il diritto di entrare, soggiornare e lavorare in un secondo Stato membro per esercitarvi un lavoro altamente qualificato sulla base della Carta blu UE e di un documento di viaggio valido, in questo caso si tratta di mobilità di lunga durata.

È POSSIBILE CAMBIARE LAVORO CON LA CARTA BLU

Non è possibile cambiare subito lavoro una volta ottenuta la Blue Card.

I lavoratori che ottengono la Carta blu UE, infatti, nei primi due anni, devono continuare a svolgere la professione per il quale hanno ottenuto la Card, a meno che non abbiano il permesso delle Autorità nazionali di cambiare lavoro.

Dopo quei primi due anni, il lavoratore potrebbe essere in grado di cambiare lavoro o datore di lavoro.

COME TROVARE UN IMPIEGO NELL’UE

I datori di lavoro Europei utilizzano diversi servizi e strumenti di comunicazione per pubblicare le loro offerte di lavoro. Possono pubblicarli direttamente sul loro sito web o utilizzare altri canali come:

  • portale europeo della mobilità professionale (EURES);
  • servizi pubblici per l’impiego;
  • agenzie private per l’impiego e agenzie di collocamento;
  • siti web e pubblicazioni specializzate;
  • università.

PERMESSO DI SOGGIORNO DI LUNGO PERIODO

Al titolare di carta blu UE può essere riconosciuto lo status di soggiornante di lungo periodo (ed è rilasciato il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) in presenza delle seguenti condizioni:

  • aver soggiornato legalmente ed ininterrottamente per 5 anni nel territorio dell’Unione in forza di una carta blu UE;
  • essere in possesso, in Italia, da almeno 2 anni, di un permesso di soggiorno in formato elettronico, recante la dicitura carta blu UE.

Ai familiari dello straniero titolare di carta blu UE e dello status di soggiornante di lungo periodo è rilasciato un permesso di soggiorno biennale per motivi di famiglia.

NOVITÀ CARTA BLU UE

Una delle principali novità 2024, approvate dal Governo e relative alla Carta Blu UE, è quella esplicata nella Circolare 2829/2024 del 28 marzo, emanata dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero del Lavoro, con la quale è stato stabilito che il cittadino extracomunitario, se altamente qualificato, può svolgere attività lavorativa anche prima di essere convocato presso lo sportello unico per l’immigrazione e quindi anche prima della sottoscrizione del contratto di soggiorno, purché per lo stesso sia stato già richiesto il rilascio del nulla osta per l’ottenimento della Carta blu Ue.

Questo ultimo intervento, di fatto, si va ad aggiungere alle modifiche già approvate lo scorso anno dal Consiglio dei Ministri del 17 luglio 2023, che nello specifico hanno previsto:

  • la possibilità di rilasciare la Carta blu UE anche ai lavoratori stagionali in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati. Tali lavoratori saranno considerati, quindi, al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato;

  • condizioni più favorevoli per il ricongiungimento familiare e per l’accesso al mercato del lavoro del coniuge e dei familiari del richiedente la Carta blu UE. In particolare per i coniugi, se le condizioni pertinenti sono soddisfatte e le domande presentate insieme, i loro permessi di soggiorno dovrebbero essere rilasciati contemporaneamente.

In questo modo l’Esecutivo ha attuato quanto previsto dal Dlgs 152/2023 che ha recepito la direttiva Ue 2021/1883, abrogando la precedente Direttiva 2009/50/CE del Consiglio.

TUTTI I RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRE GUIDE, APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, vi consigliamo la lettura del Decreto flussi stranieri 2024, con tutte le novità introdotte. A vostra disposizione anche la nostra guida al click day per l’assunzione di lavoratori extra UE, dove vi spieghiamo come funziona.

In questa pagina trovate le altre interessanti novità legislative legate al mondo del lavoro e agli aiuti per lavoratori e famiglie.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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