Esistono precise condizioni che possono portare alla decadenza del bonus elettrodomestici nel 2025.
A individuarle è Decreto 3 Settembre 2025 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26-09-2025 Serie Generale n. 224.
All’art. 7, in particolare, il testo approvato in GU individua quando e perché il beneficio deve essere restituito.
Vediamo nel dettaglio cosa stabilisce il decreto, quali sono i casi di revoca e cosa rischiano utenti, venditori e produttori.
QUANDO SCATTA LA DECADENZA DEL BONUS ELETTRODOMESTICI NEL 2025
Il bonus elettrodomestici 2025, introdotto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per favorire la sostituzione dei grandi apparecchi con modelli più efficienti e sostenibili, non è un contributo economico “libero”, ma deve essere impiegato esclusivamente per le finalità indicate dalla normativa istitutiva del contributo, cioè l’acquisto di grandi elettrodomestici a basso impatto energetico.
Qualsiasi uso diverso o non conforme comporta la perdita del diritto al bonus.
QUALI SONO LE CAUSE
Secondo l’art. 7 del decreto, la revoca può avvenire se, a seguito dei controlli, emergono:
- violazioni delle disposizioni del decreto, ad esempio, se un venditore applica il voucher su prodotti non ammessi o se l’utente dichiara dati non corretti per ottenere l’incentivo;
- condotte difformi rispetto alle finalità del contributo, come acquistare un elettrodomestico non conforme ai requisiti di efficienza o rivendere subito il bene acquistato con il bonus.
In questi casi è prevista:
- l’’esclusione dalla partecipazione all’iniziativa per l’utente o l’impresa coinvolta;
- il recupero dell’importo erogato, cioè la restituzione del voucher, che avverrà secondo modalità stabilite da specifici decreti direttoriali.
Tuttavia, il recupero non è l’unica conseguenza.
SANZIONI AGGIUNTIVE
Oltre alla restituzione delle somme indebitamente percepite con il bonus elettrodomestici nel 2025, il Decreto 3 settembre 2025 prevede che restino valide anche le sanzioni ulteriori previste dalla normativa vigente. Questo significa che, nei casi più gravi, oltre alla revoca del contributo potrebbero applicarsi multe o responsabilità di carattere penale, specialmente in presenza di dichiarazioni mendaci o frodi.
Le risorse recuperate vengono versate nel bilancio dello Stato e non sono più riutilizzabili dal beneficiario.
Per questo motivi, a chi ha richiesto il bonus (e lo ottiene), è consigliato conservare òa documentazione e ricevute che provino la correttezza dell’acquisto.
GUIDA AL BONUS ELETTRODOMESTICI 2025
Per approfondire quali sono gli acquisti permessi e a quanto ammonta il contributo (ricordiamo che l’importo massimo rimborsabile è di 100 euro, ma sale a 200 euro in alcuni casi), vi consigliamo di approfondire la nostra guida al bonus elettrodomestici 2025. Mettiamo anche a vostra disposizione il procedimento per fare domanda, che spieghiamo passo passo in questo articolo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere anche l’articolo che spiega i dettagli del bonus sulla bolletta elettrica che riconosce un doppio sconto alle famiglie nel 2025. E le guide al nuovo bonus bollette per le famiglie e al bonus sociale elettrico.
Per restare aggiornati sui bonus destinati a lavoratori e famigli invece vi consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata agli aiuti persone.
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