Bonus sociale elettrico 2023 per gas, luce, acqua: a chi spetta, come funziona

elettricità, energia elettrica

Lo stato prevede un aiuto economico sotto forma di Bonus sociale elettrico 2023 per il gas, luce e acqua destinato alle famiglie numerose, a basso reddito e/o in difficoltà.

Il Governo, per andare incontro a chi vive in condizioni di svantaggio, ha prima introdotto queste misure di sostegno tramite sconti in bolletta, dopo di che le ha rese strutturali e rinforzate anche per far fronte al fenomeno del caro prezzi per l’aumento dei costi dei servizi e delle materie dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente spinta inflazionistica.

In questo articolo vi spieghiamo dettagliatamente come funziona il Bonus sociale elettrico luce e gas e quello per la fornitura d’acqua, fornendovi anche tutte le informazioni necessarie su destinatari, gli importi e gli effetti positivi in termini di risparmio.

COS’È IL BONUS SOCIALE ELETTRICO 2023

Il bonus sociale elettrico luce, gas e acqua consiste in una serie di agevolazioni riconosciute dallo Stato per ridurre l’impatto economico sulle famiglie delle bollette. Sono aiuti destinati ai nuclei con maggiori difficoltà, quindi famiglie numerose, con basso reddito o (nel caso specifico del bonus sociale elettrico) con un membro in condizioni di salute tali da richiedere apparecchiature mediche che hanno bisogno di energia. I bonus vengono gestiti da ARERA, l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente.

Nel corso degli ultimi anni queste misure hanno assunto sempre più importanza, soprattutto a seguito del fenomeno del caro bollette, dovuto al conflitto in Ucraina e all’innalzamento dei prezzi dell’energia conseguente alla scarsità di materie prime.

Già nel 2022 il Governo aveva quindi deciso di allargare la platea dei beneficiari con il Decreto-legge numero 21 del 21 marzo 2022 (il cd. Decreto Energia), che ha innalzato da aprile a dicembre 2022 la soglia ISEE di accesso al bonus luce e gas fino a 12.000 euro (fino a marzo era 8.265 euro).

Nel 2023, prima la Legge di Bilancio 2023 ha esteso ulteriormente il tetto ISEE a 15.000 euro per i primi tre mesi dell’anno, poi il Decreto bollette 2023 convertito in Legge ha rinnovato l’estensione sino al 30 giugno 2023, come vi spieghiamo in questo approfondimento. Previsto anche il rialzo dell’ISEE a 30.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli. Il DEF 2023, infine, ha previsto altre risorse per confermare la proroga anche in autunno.

Ma vediamo di che si tratta nel dettaglio.

A CHI SPETTANO I BONUS SOCIALI

Per ottenere gli sconti in bolletta le famiglie devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve alternativamente appartenere a un nucleo familiare:
  1. con ISEE non superiore a 8.265 euro. Limitatamente al bonus sociale luce gas dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023 il valore ISEE di accesso è stato elevato a 15.000 euro;
  2. con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 30.000 euro (Come definito dal Decreto Bollette 2023 convertito in Legge);
  3. titolare di Reddito di cittadinanza (che nel 2024 diventa ADI o SDA) o Pensione di cittadinanza.

  • uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica. In alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.

COME FUNZIONA IL BONUS SOCIALE ELETTRICO, GAS E ACQUA

Il bonus sociale elettrico luce e gas e idrico viene riconosciuto dal 1° gennaio 2021 a tutti i cittadini/nuclei familiari che presentano annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata, come ad esempio l’assegno di maternità, il bonus bebè, l’assegno unico figli, e che risultano in condizione di disagio economico (quindi con ISEE sotto il tetto previsto). Per attivare il riconoscimento dei bonus sociali, quindi, basta presentare la DSU ogni anno e ottenere un’attestazione di ISEE che rientri nella soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di Reddito di cittadinanza (che nel 2024 diventa ADI o SDA) o Pensione di cittadinanza.

Tutti i cittadini/nuclei familiari che presentano annualmente una DSU per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè, ecc.) e che risultano in condizione di disagio economico , sono automaticamente ammessi al procedimento per il riconoscimento delle agevolazioni (bonus sociali elettrico, gas e idrico) agli aventi diritto.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza della DSU (cosiddetto “vincolo di unicità”).

REQUISITI FORNITURA

I requisiti del servizio di luce e gas o acqua, per vedersi riconosciuti i bonus sociali in bolletta cambiano a seconda che si tratti di fornitura diretta o condominiale.

1) FORNITURA DIRETTA

Per quanto riguarda la fornitura diretta, questa deve essere intestata a uno dei componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU. Inoltre la fornitura diretta deve essere:

  • per uso domestico, ossia deve servire locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare;
  • attiva, ossia l’erogazione del servizio deve essere in corso. Sono considerate attive anche le forniture momentaneamente sospese per morosità.

Per quanto riguarda il gas naturale, questo deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria e misuratore (contatore) del gas installato nell’abitazione non deve essere di classe superiore a G6 (la classe massima del misuratore installato per le utenze domestiche).

2) FORNITURA CONDOMINIALE

La fornitura condominiale, quindi la fornitura che serve il condominio in cui si trova l’abitazione del componente del nucleo familiare ISEE, deve avere le seguenti caratteristiche:

  • il PDR (punto di riconsegna) deve essere relativo ad un condominio in cui sono presenti unità abitative che utilizzano il gas naturale in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare;
  • il gas deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria;
  • la fornitura deve essere attiva;
  • la fornitura di gas deve essere utilizzata dal cliente domestico in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare.

Anche per il bonus acqua la fornitura condominiale idrica deve essere attiva. Nel caso in cui non sia stata preliminarmente individuata dal Gestore Idrico competente una fornitura idrica diretta, ossia intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare ISEE, se il nucleo familiare risulta intestatario di un contratto di fornitura di energia elettrica per usi domestici e attivo, il Gestore Idrico assume che il nucleo familiare usufruisca anche di una fornitura idrica centralizzata e provvede a riconoscere il bonus.

COME RICHIEDERE I BONUS SOCIALI

Fino al 2020, per ricevere i bonus sociali era necessario presentare domanda al Comune di residenza o al CAF allegando la documentazione richiesta. Dal 1° gennaio 2021 basta presentare ogni anno la DSU necessaria per ottenere la certificazione dell’ISEE e, se il nucleo familiare rientra nei parametri, l’INPS invierà automaticamente le informazioni al Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio che riconoscono il bonus.

Esclusivamente per il bonus sociale elettrico in favore degli tenti con disagio fisico, è necessario presentare un’apposita domanda all’ARERA facendo richiesta diretta all’Agenzia in questa sezione del portale istituzionale. Sarà opportuno allegare tutta la documentazione medica e sanitaria utile ad accertare le reali condizioni di salute della persona che soffre di disagio fisico.

COME VENGONO EROGATI I BONUS SOCIALI

I bonus sociali luce e gas e acqua vengono erogati in maniera diversa a seconda della tipologia della fornitura, ovvero:

  • sono applicati direttamente in bolletta nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare sia risultato intestatario di una fornitura diretta (individuale) con i requisiti di cui sopra.
  • vengono riconosciuti tramite accredito, per l’intero importo, alla famiglia disagiata una volta l’anno nel caso in cui il nucleo familiare usufruisca di una fornitura centralizzata (condominiale). Più precisamente:
  1. se si tratta di bonus idrico con assegno circolare intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e recapitato all’abitazione del nucleo familiare;
  2. nel caso del bonus luce e gas con bonifico domiciliato intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e ritirabile presso qualsiasi sportello di Poste italiane (le modalità e le tempistiche per il ritiro del bonifico saranno comunicate agli interessati mediante apposita comunicazione; i termini per i ritiro del bonifico sono stati significativamente estesi rispetto a quelli previsti nel precedente sistema “a domanda”).

Se il cliente chiude l’utenza o viene effettuata la voltura ad altro utente – perché, per esempio, cambia residenza e si trasferisce in altra abitazione – l’ammontare di bonus restante verrà erogato in un’unica soluzione e non potrà essere richiesto un nuovo bonus per l’anno di competenza da nessuno dei componenti del nucleo familiare di appartenenza. Il bonus viene erogato in continuità anche quando il cliente decida di cambiare contratto o fornitore.

BONUS SOCIALI RETROATTIVI

È bene precisare che grazie al Decreto Aiuti 2022 i bonus sociali sono diventati retroattivi. Chi non li ha ricevuti perché ha ottenuto l’attestazione ISEE che ne dà diritto successivamente al periodo di riferimento può ottenere lo sconto nelle bollette dei trimestri successivi tramite compensazione.

 A QUANTO AMMONTANO I BONUS SOCIALI

Il valore dei bonus sociali elettrico e gas è determinato e periodicamente aggiornato dall’Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Questi i fattori su cui si basa il calcolo:

  • categoria d’uso associata alla fornitura di gas (solo per quanto riguarda il bonus sociale per il gas);
  • la zona climatica di appartenenza del punto di fornitura (sempre esclusivamente per lo sconto sulla fornitura di gas);
  • numero di componenti della famiglia anagrafica indicati nella DSU (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza) per il bonus sociale elettrico e gas.

1) IMPORTO BONUS SOCIALE ELETTRICO

Per il bonus elettricità, quindi solo per la fornitura dell’elettricità e non del gas, i valori noti fino ad oggi sono quelli in vigore per il periodo aprile – giugno 2023 forniti dall’ARERA per chi ha reddito entro i 9.530 euro sono:

  • 49,14 euro per tutto il trimestre, per una famiglia che abbia 1 o 2 componenti (al mese 16,2 euro);
  • 59,15 euro per tutto il trimestre, per una famiglia fino a 4 componenti (al mese 19,5 euro);
  • 64,61 euro per tutto il trimestre, per una famiglia con più di 4 componenti (al mese 21,3 euro).

Per il periodo aprile – giugno 2023 forniti dall’ARERA per chi ha reddito maggiore uguale a 9.530 e fino ai 15.000 euro sono:

  • 39,13 euro per tutto il trimestre, per una famiglia che abbia 1 o 2 componenti (al mese 12,9 euro);
  • 48,23 euro per tutto il trimestre, per una famiglia fino a 4 componenti (al mese 15,9 euro);
  • 52,78 euro per tutto il trimestre, per una famiglia con più di 4 componenti (al mese 17,4 euro).

I valori sono comprensivi anche della cosiddetta CCI, la componente integrativa temporanea prevista per il 2° trimestre 2023, oltre che del bonus ordinario (CCE).

2) IMPORTO BONUS SOCIALE GAS

Per quanto riguarda il bonus gas invece, gli importi scontati per acqua calda, sanitaria, uso cottura e riscaldamento oscillano in base alle zone climatiche e variano molto di periodo in periodo perché tengono conto della stagionalità. Per il 2° trimestre 2023, periodo da aprile a giugno, per coloro che hanno un reddito entro i 9.530 euro gli importi oscillano:

  • per le famiglie fino a 4 componenti da uno sconto minimo per acqua calda sanitaria, uso cottura e riscaldamento di 25,48 euro per trimestre;

  • per le famiglie con più di 4 componenti da un minimo di 30,94 euro.

Per il 2° trimestre 2023, periodo da aprile a giugno, per coloro che hanno un reddito maggiore di 9.530 a 15.000 euro gli importi oscillano:

  • per le famiglie fino a 4 componenti da uno sconto minimo per acqua calda sanitaria, uso cottura e riscaldamento di 20,02 euro per trimestre;

  • per le famiglie con più di 4 componenti da un minimo di 24,57 euro.

Questi valori includono il bonus ordinario (CCG) a cui si aggiunge la compensazione integrativa temporanea prevista per il 2° trimestre 2023 (CCI). Le cifre si intendono per euro a trimestre per punto di riconsegna. I valori sono stati calcolati con arrotondamento a due decimali e tenendo conto del vincolo di divisibilità per 91 giorni del trimestre. Per maggiori informazioni sui costi suddivisi per fasce climatiche è possibile consultare questa pagina sul sito ARERA.

3) IMPORTO BONUS ACQUA

Il bonus sociale acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno. Per individuare quale sia il valore dell’agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico, verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero di componenti della famiglia anagrafica e per la somma delle seguenti tariffe:

  • tariffa agevolata determinata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di acquedotto;
  • tariffa di fognatura individuata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di fognatura;
  • tariffa di depurazione individuata per quantificazione della quota variabile del corrispettivo di depurazione.

2) COLORO CHE SOFFRONO DI DISAGIO FISICO

Diversi, invece, sono gli importi previsti in caso degli utenti che soffrono di disagio fisico. ARERA ha previsto dei bonus extra. Sono da prendere in considerazione altri fattori: non è più la composizione familiare a determinare gli importi del bonus, ma invece il consumo di kilowattora. Anche i questo caso i valori variano trimestralmente e possono essere consultati su questa pagina dell’ARERA.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRE AGEVOLAZIONI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche i nostri approfondimenti sui bonus pellet 2023 e sul bonus teleriscaldamento 2023 e sul bonus famiglie contro il caro energia. Per conoscere tutti i bonus e le agevolazioni a favore delle famiglie e dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese e la sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo ad approfondire infine le ultime novità riassunte nel nostro focus sull’ISEE per il bonus bollette.

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