Bonus sociale elettrico 2024 gas, luce, acqua: requisiti, importo, novità

Cosa prevede la proroga del bonus sociale elettrico 2024 per gas, luce, acqua: a chi spetta, come funziona

energia, bonus

Prorogato al 31 marzo 2024 l’aiuto economico sotto forma di Bonus sociale elettrico per gas, luce e acqua e destinato alle famiglie numerose, a basso reddito o in difficoltà.

La misura è stata finanziata con la Legge di Bilancio 2024 e mira a garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte).

In questo articolo vi spieghiamo dettagliatamente come funziona il Bonus sociale elettrico luce e gas e quello per la fornitura d’acqua, fornendovi anche tutte le informazioni necessarie su destinatari, gli importi e gli effetti positivi in termini di risparmio.

COS’È IL BONUS SOCIALE ELETTRICO

Il bonus sociale elettrico luce, gas e acqua consiste in una serie di agevolazioni riconosciute dallo Stato per ridurre l’impatto economico sulle famiglie delle bollette.

Sono aiuti destinati ai nuclei con maggiori difficoltà, quindi famiglie numerose, con basso reddito o (nel caso specifico del bonus sociale elettrico) con un membro in condizioni di salute tali da richiedere apparecchiature mediche che hanno bisogno di energia. Ecco perché viene chiamato anche “bonus sociale elettrico per disagio economico” o “bonus sociale elettrico e gas per disagio fisico”.

I bonus vengono gestiti da ARERA, l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente. Nel corso degli ultimi anni queste misure hanno assunto sempre più importanza, soprattutto a seguito del fenomeno del caro bollette, dovuto al conflitto in Ucraina e all’innalzamento dei prezzi dell’energia conseguente alla scarsità di materie prime.

Per fortuna i rincari stanno rientrando, come di legge in questa nota ARERA. Ma, intanto, a complicare il difficile, è intervenuta la fine del mercato tutelato, come vi spieghiamo in questa guida.

Proprio per andare incontro alle famiglie, dunque, il Parlamento nella Legge di Bilancio 2024 ha previsto un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriva in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello ISEE fino a 15.000 euro (20.000 euro per le famiglie numerose), per un totale di 200 milioni di euro per il bonus sociale 2024.

Vediamo come è cambiato il bonus sociale elettrico e gas per disagio economico o fisico. Ma vediamo di che si tratta nel dettaglio.

A CHI SPETTANO I BONUS SOCIALI

Per ottenere gli sconti in bolletta le famiglie devono rispettare i seguenti requisiti:

  • il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve alternativamente appartenere a un nucleo familiare:
  1. con ISEE non superiore a 15.000 euro;
  2. con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
  3. titolare di Assegno di inclusione o assegno di inclusione over 67.

  • uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica. In alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.

COME FUNZIONA IL BONUS SOCIALE ELETTRICO, GAS E ACQUA

Il bonus sociale elettrico luce e gas e idrico viene riconosciuto a tutti i cittadini o nuclei familiari che presentano annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata, come ad esempio l’assegno di maternità, il bonus bebè, l’assegno unico figli, e che risultano in condizione di disagio economico (quindi con ISEE sotto il tetto previsto).

Per attivare il riconoscimento dei bonus sociali, quindi, basta presentare la DSU ogni anno e ottenere un’attestazione di ISEE che rientri nella soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di Assegno di inclusione o assegno di inclusione over 67.

Tutti i cittadini/nuclei familiari che presentano annualmente una DSU per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè, ecc.) e che risultano in condizione di disagio economico, sono automaticamente ammessi al procedimento per il riconoscimento delle agevolazioni (bonus sociali elettrico, gas e idrico) agli aventi diritto.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza della DSU (cosiddetto “vincolo di unicità”).

REQUISITI FORNITURA

I requisiti del servizio di luce e gas o acqua, per vedersi riconosciuti i bonus sociali in bolletta cambiano a seconda che si tratti di fornitura diretta o condominiale.

1) FORNITURA DIRETTA

Per quanto riguarda la fornitura diretta, questa deve essere intestata a uno dei componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU. Inoltre la fornitura diretta deve essere:

  • per uso domestico, ossia deve servire locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare;

  • attiva, ossia l’erogazione del servizio deve essere in corso. Sono considerate attive anche le forniture momentaneamente sospese per morosità.

Per quanto riguarda il gas naturale, questo deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria e misuratore (contatore) del gas installato nell’abitazione non deve essere di classe superiore a G6 (la classe massima del misuratore installato per le utenze domestiche).

2) FORNITURA CONDOMINIALE

La fornitura condominiale, quindi la fornitura che serve il condominio in cui si trova l’abitazione del componente del nucleo familiare ISEE, deve avere le seguenti caratteristiche:

  • il PDR (punto di riconsegna) deve essere relativo ad un condominio in cui sono presenti unità abitative che utilizzano il gas naturale in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare;

  • il gas deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria;

  • la fornitura deve essere attiva;

  • la fornitura di gas deve essere utilizzata dal cliente domestico in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare.

Anche per il bonus acqua la fornitura condominiale idrica deve essere attiva. Nel caso in cui non sia stata preliminarmente individuata dal Gestore Idrico competente una fornitura idrica diretta.

Ossia, intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare ISEE, se il nucleo familiare risulta intestatario di un contratto di fornitura di energia elettrica per usi domestici e attivo, il Gestore Idrico assume che il nucleo familiare usufruisca anche di una fornitura idrica centralizzata e provvede a riconoscere il bonus.

COME RICHIEDERE I BONUS SOCIALI

Fino al 2020, per ricevere i bonus sociali era necessario presentare domanda al Comune di residenza o al CAF allegando la documentazione richiesta. Dal 1° gennaio 2021 (dunque anche nel 2024) basta presentare ogni anno la DSU necessaria per ottenere la certificazione dell’ISEE e, se il nucleo familiare rientra nei parametri, l’INPS invierà automaticamente le informazioni al Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio che riconoscono il bonus.

Esclusivamente per il bonus sociale elettrico in favore degli utenti con disagio fisico, è necessario presentare un’apposita domanda all’ARERA facendo richiesta diretta all’Agenzia in questa sezione del portale istituzionale.

Sarà opportuno allegare tutta la documentazione medica e sanitaria utile ad accertare le reali condizioni di salute della persona che soffre di disagio fisico.

COME VENGONO EROGATI I BONUS SOCIALI

I bonus sociali luce e gas e acqua vengono erogati in maniera diversa a seconda della tipologia della fornitura, ovvero:

  • sono applicati direttamente in bolletta nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare sia risultato intestatario di una fornitura diretta (individuale) con i requisiti di cui sopra.

  • vengono riconosciuti tramite accredito, per l’intero importo, alla famiglia disagiata una volta l’anno nel caso in cui il nucleo familiare usufruisca di una fornitura centralizzata (condominiale).

Più precisamente:

  • se si tratta di bonus idrico con assegno circolare intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e recapitato all’abitazione del nucleo familiare;

  • nel caso del bonus luce e gas con bonifico domiciliato intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e ritirabile presso qualsiasi sportello di Poste italiane (le modalità e le tempistiche per il ritiro del bonifico saranno comunicate agli interessati mediante apposita comunicazione; i termini per i ritiro del bonifico sono stati significativamente estesi rispetto a quelli previsti nel precedente sistema “a domanda”).

CASI PARTICOLARI

Nel caso in cui il cliente chiuda la sua utenza o venga effettuata una voltura a favore di un altro utente, ad esempio, a causa di un cambio di residenza o di trasferimento in una diversa abitazione, l’importo residuo del bonus verrà erogato in un’unica soluzione.

In questo caso, non sarà possibile richiedere un nuovo bonus per l’anno di riferimento da parte di nessun membro del nucleo familiare a cui appartiene il cliente.

Il bonus continuerà ad essere erogato in modo ininterrotto anche nel caso in cui il cliente decida di cambiare il suo contratto o il fornitore di servizi.

BONUS SOCIALI RETROATTIVI

È bene precisare che grazie al Decreto Aiuti 2022 i bonus sociali sono diventati retroattivi. Chi non li ha ricevuti perché ha ottenuto l’attestazione ISEE successivamente al periodo di riferimento può ottenere lo sconto nelle bollette dei trimestri successivi tramite compensazione.

 A QUANTO AMMONTANO I BONUS SOCIALI

Il valore dei bonus sociali elettrico e gas è determinato e periodicamente aggiornato dall’Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Questi i fattori su cui si basa il calcolo:

  • categoria d’uso associata alla fornitura di gas (solo per quanto riguarda il bonus sociale per il gas);

  • la zona climatica di appartenenza del punto di fornitura (sempre esclusivamente per lo sconto sulla fornitura di gas);

  • numero di componenti della famiglia anagrafica indicati nella DSU (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza) per il bonus sociale elettrico e gas.

1) IMPORTO BONUS SOCIALE ELETTRICO

Per il bonus elettricità, quindi solo per la fornitura dell’elettricità e non del gas, i valori noti fino ad oggi sono quelli in vigore per il periodo ottobre – dicembre 2023 forniti dall’ARERA per chi ha reddito entro i 9.530 euro sono:

  • 98,44 euro per tutto il trimestre, per una famiglia che abbia 1 o 2 componenti (al mese 32,1 euro);

  • 127,88 euro per tutto il trimestre, per una famiglia fino a 4 componenti (al mese 41,7 euro);

  • 143,52 euro per tutto il trimestre, per una famiglia con più di 4 componenti (al mese 46,8 euro).

Per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2023 2023 forniti dall’ARERA per chi ha reddito maggiore uguale a 9.530 e fino ai 15.000 euro sono:

  • 90,16 euro per tutto il trimestre, per una famiglia che abbia 1 o 2 componenti (al mese 29,4 euro);

  • 117,392 euro per tutto il trimestre, per una famiglia fino a 4 componenti (al mese 38,28 euro);

  • 131,744  euro per tutto il trimestre, per una famiglia con più di 4 componenti (al mese 42,96 euro).

I valori sono comprensivi anche della cosiddetta CCI, la componente integrativa temporanea prevista per il 4° trimestre 2023, oltre che del bonus ordinario (CCE).

2) IMPORTO BONUS SOCIALE GAS

Per quanto riguarda il bonus gas invece, gli importi scontati per acqua calda, sanitaria, uso cottura e riscaldamento oscillano in base alle zone climatiche e variano molto di periodo in periodo perché tengono conto della stagionalità. Per il 4° trimestre 2023, periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, per coloro che hanno un reddito entro i 9.530 euro gli importi oscillano:

  • per le famiglie fino a 4 componenti da uno sconto minimo per acqua calda sanitaria, uso cottura e riscaldamento di 23 euro per trimestre a un massimo di 73,6 euro;

  • per le famiglie con più di 4 componenti da un minimo di 29,44 euro a un massimo di 94,76 euro.

Invece, per il 4° trimestre 2023, periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre, per coloro che hanno un reddito maggiore di 9.530 a 15.000 euro gli importi oscillano:

  • per le famiglie fino a 4 componenti da uno sconto minimo per acqua calda sanitaria, uso cottura e riscaldamento di 18,40 euro per trimestre a un massimo di 55,88 euro;

  • per le famiglie con più di 4 componenti da un minimo di23,92euro a un massimo di 75,44 euro.

Questi valori includono il bonus ordinario (CCG) a cui si aggiunge la compensazione integrativa temporanea prevista per il 4° trimestre 2023 (CCI). Le cifre si intendono per euro a trimestre per punto di riconsegna. I valori sono stati calcolati con arrotondamento a due decimali e tenendo conto del vincolo di divisibilità per 91 giorni del trimestre.

Per maggiori informazioni sui costi suddivisi per fasce climatiche è possibile consultare questa pagina sul sito ARERA.

3) IMPORTO BONUS ACQUA

Il bonus sociale acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.

Per individuare quale sia il valore dell’agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico, verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero di componenti della famiglia anagrafica e per la somma delle seguenti tariffe:

  • tariffa agevolata determinata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di acquedotto;

  • tariffa di fognatura individuata per la quantificazione della quota variabile del corrispettivo di fognatura;

  • tariffa di depurazione individuata per quantificazione della quota variabile del corrispettivo di depurazione.

2) COLORO CHE SOFFRONO DI DISAGIO FISICO

Diversi, invece, sono gli importi previsti in caso degli utenti che soffrono di disagio fisico. ARERA ha previsto dei bonus extra.

Sono da prendere in considerazione altri fattori. Cioè, non è più la composizione familiare a determinare gli importi del bonus, ma invece il consumo di kilowattora.

Anche i questo caso i valori variano trimestralmente e possono essere consultati su questa pagina dell’ARERA.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRE AGEVOLAZIONI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche i nostri approfondimenti sui bonus contro il caro vitareddito energetico. Vi invitiamo ad approfondire le ultime novità riassunte nel nostro articolo sul bonus bollette famiglie e imprese. Da leggere anche l’articolo sui bonus 2024.

Potrebbe tornarvi utile la nostra guida al rimborso per le bollette troppo alte, dove vi spieghiamo cos’è e come si può richiedere.

Interessante anche il nostro articolo in cui facciamo il punto su come cambiano (e da quando) le bollette con la fine del mercato tutelato nel 2024. Per approfondire, vi rimandiamo al testo del decreto energia rinnovabili con introduce novità in materia.

Per conoscere tutti i bonus e le agevolazioni a favore delle famiglie e dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese e la sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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