Il lavoro sportivo italiano ha cambiato volto grazie all’introduzione di contratti estesi a 8 anni e la possibilità per gli atleti di accedere a più borse di studio per l’università.
La riforma sul tema ha stabilito delle nuove regole che puntano a dare stabilità agli sportivi e a valorizzare il loro percorso formativo.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono le novità per il lavoro sportivo in merito ai contratti e alle borse di studio universitarie per gli atleti.
LAVORATORI SPORTIVI CON CONTRATTI PIÙ LUNGHI E BORSE DI STUDIO
Sono cambiate le regole sui contratti per il lavoro sportivo e sono previste più borse di studio universitarie per gli atleti. Il Decreto 30 Giugno 2025, n.96 convertito in Legge (riforma sportiva) stabilisce che le società del comparto sport devono rivedere le modalità di gestione dei contratti.
I collaboratori sportivi, in particolare, hanno diritto a delle modifiche nei tempi e nelle condizioni contrattuali. Poi, sono garantite anche più risorse e tutele per il percorso formativo degli atleti. Vediamo i dettagli.
1) CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO FINO A 8 ANNI
La novità più rilevante riguarda la durata dei contratti di lavoro sportivo subordinato. Il limite massimo passa da 5 a 8 anni. Questo cambiamento offre maggiore continuità ai rapporti tra atleti e società sportive. A stabilirlo è l’articolo 26 bis del Decreto 30 Giugno 2025, n.96 convertito in Legge.
Le federazioni e gli Enti di promozione sportiva devono quindi adeguare i contratti collettivi. Anche il settore dilettantistico è coinvolto da questa novità. Per i professionisti, restano valide le regole internazionali sulla sostenibilità finanziaria, in particolare quelle che limitano l’ammortamento dei costi di acquisizione a 5 esercizi.
Le società sportive sono state chiamate quindi ad aggiornare i modelli contrattuali con l’aiuto di fiscalisti e consulenti del lavoro.
2) BORSE DI STUDIO PER STUDENTI – ATLETI UNIVERSITARI
La seconda misura prevista dalla riforma sportiva riguarda il sostegno agli studenti – atleti. Presso la Presidenza del Consiglio, Dipartimento per lo Sport, nasce un Fondo dedicato.
Per il 2025, la dotazione iniziale è di 1 milione di euro, con possibilità di ulteriori stanziamenti. A stabilirlo è l’articolo 13 del Decreto 30 Giugno 2025, n.96 convertito in Legge.
Questa misura punta a valorizzare il doppio percorso degli atleti. Studiare e competere ad alti livelli non deve quindi sarà più un’alternativa, ma una possibilità concreta.
Le borse di studio saranno destinate a studenti universitari con meriti sportivi elevati.
Copriranno anche le spese di soggiorno nei collegi universitari di merito accreditati. Un Decreto del Presidente del Consiglio, in accordo con il Ministero dell’Università e della Ricerca, definirà i criteri di accesso a tali risorse. E noi vi faremo sapere.
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