Anche nel 2025 è disponibile il bonus nuove assunzioni con deduzioni IRES o IRPEF.
Si tratta di una maxi deduzione del 120% del costo del lavoro, o maggiorata al 130% per chi assume a tempo indeterminato alcune categorie di lavoratori.
In questo articolo vi spieghiamo come funziona, a chi spetta e come ottenere questa agevolazione.
BONUS NUOVE ASSUNZIONI NEL 2025
Il bonus nuove assunzioni è stato rinnovato anche per il 2025. Parliamo della maxi deduzione fiscale destinata a chi assume personale a tempo indeterminato o trasforma contratti a tempo determinato in assunzioni stabili.
La misura non è altro che il Superbonus lavoro introdotto con il Decreto Legislativo 30 Dicembre 2023, n. 216 e rinnovato dalla riforma fiscale 2025 inserita nella Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 399 – 400) fino al 31 Dicembre 2027.
A disciplinarne il funzionamento è la Circolare n.1 del 20 Gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo i dettagli su come funziona questa agevolazione.
COME FUNZIONA
L’agevolazione funziona tramite il riconoscimento di una deduzione fiscale sul costo complessivo del lavoratore per l’impresa, che può essere recuperato come “sconto” sulle tasse IRES o IRPEF.
La deduzione può essere pari al 120% per tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2025. Sale al 130% nel caso in cui i contratti riguardino categorie di lavoratori svantaggiati o con difficoltà di accesso al mercato del lavoro, come disabili, donne o disoccupati di lungo periodo.
L’agevolazione si applica esclusivamente ai fini IRES o IRPEF e non è cumulabile con l’IRAP, in quanto la base imponibile dell’IRAP non consente deduzioni legate al costo del lavoro nella generalità dei casi. Resta inteso che l’impresa deve rispettare tutti i requisiti previsti dalla normativa, compresa la tracciabilità dell’assunzione e la regolarità contributiva.
A CHI SPETTA
Possono presentare richiesta per l’incentivo le imprese di qualsiasi forma giuridica che assumono personale a tempo indeterminato in Italia tra il 1° Gennaio 2025 e il 31 Dicembre 2027. Parliamo di operatori economici, titolari di reddito d’impresa e professionisti, società di capitali e di persone, cooperative, imprese individuali.
Ci sono, però, delle condizioni da rispettare, ovvero l’impresa deve:
- risultare attiva da almeno 365 giorni prima del periodo d’imposta successivo al 31 Dicembre 2024;
- avere sede in Italia;
- dimostrare che c’è stato un aumento dei dipendenti a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente, seguendo le regole spiegate nella Circolare n.1 del 20 Gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate.
COSA SPETTA E QUALI SONO I VINCOLI
Con questo bonus alle imprese spetta una deduzione fiscale IRES o IRPEF pari al 120% dei costi del lavoratore per l’impresa nel caso di assunzioni a tempo indeterminato. La deduzione sale al 130% se le assunzioni riguardano i lavoratori meritevoli di maggiore tutela.
Le categorie dei lavoratori meritevoli di maggiore tutela sono quelle individuate nell’Allegato 1 al Decreto legislativo 16 Ottobre 2023, ovvero:
- i lavoratori molto svantaggiati e alcune categorie di lavoratori svantaggiati, cioè quelle indicate tra le lettere b) e g) dell’articolo 2, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 Giugno 2014;
- persone con disabilità, ai sensi dell’articolo 1 della Legge 12 Marzo 1999, n. 68, le persone svantaggiate ai sensi dell’articolo 4 della Legge 8 Novembre 1991, n. 381, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno ai sensi dell’articolo 21 della legge 26 Luglio 1975, n. 354 e successive modificazioni;
- donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di 18 anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea e nelle aree di cui all’articolo 2, numero 4), lettera f), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
- donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza di cui all’articolo 5-bis del Decreto-legge 14 Agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 Ottobre 2013, n. 119, da cui sia derivata la deformazione o lo sfregio permanente del viso accertato dalle competenti commissioni mediche di verifica;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile di cui all’articolo 27, comma 1, del Decreto-legge 4 Maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla Legge 3 luglio 2023, n. 85. Parliamo del “Decreto lavoro convertito in Legge“;
- lavoratori con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
- ex percettori del Reddito di Cittadinanza senza requisiti per l’Assegno di inclusione.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto Legislativo 30 Dicembre 2023, n. 216 (Pdf 68 Kb) pubblicato sulla GU Serie Generale n.303 del 30-12-2023;
- Testo definitivo (Pdf 65,4 kB) della Legge di Bilancio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 Dicembre 2024 (GU Serie Generale n.305 del 31-12-2024 – Suppl. Ordinario n. 43);
- Circolare n.1 del 20 Gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate (Pdf 420 Kb).
GUIDA AI BONUS PER LE IMPRESE
Per approfondire, vi consigliamo di leggere la nostra guida ai bonus per le imprese nel 2025 che sono attivi e si possono richiedere. Vi segnaliamo anche l’elenco degli incentivi alle assunzioni disponibili.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
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