Al via al bando del Lazio per ottenere contributi a fondo perduto da investire in ricerca. Con “Infrastrutture aperte per la ricerca” sono disponibili aiuti pari al 50% delle spese ammissibili, per progetti di valore superiore a 2 milioni di euro.
La misura, gestita da Lazio Innova, sostiene l’avviamento o il potenziamento di infrastrutture per la ricerca che producano nuova capacità operativa alle imprese regionali, con riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy Regionale (RIS3) e alle relative traiettorie di sviluppo.
In questa guida vi spieghiamo come funziona, a chi si rivolge, cosa finanzia e come presentare domanda di accesso ai contributi a fondo perduto concessi nel bando del Lazio per la ricerca.
Indice:
LAZIO, CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO RICERCA: COSA PREVEDE IL BANDO
Il bando “Infrastrutture aperte per la ricerca” della Regione Lazio mette a disposizione contributi a fondo perduto, pari al 50% della spesa sostenuta, in favore di progetti ricerca avviati dalle infrastrutture del territorio.
Lo scopo del bando è potenziare le capacità del sistema regionale della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per garantire una crescita dell’economia e della buona occupazione. L’infrastruttura di ricerca, si precisa, va intesa come un complesso organico e funzionale di impianti, risorse e servizi il cui utilizzo sono di interesse della comunità scientifica, comprese le imprese laddove esse svolgano attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, per compiere ricerche nei rispettivi settori. La misura, che conta 20 milioni di euro, è stata approvata con la Determinazione G18371 del 21 dicembre 2022 ed è gestita dalla partecipata regionale Lazio Innova.
I progetti delle Infrastrutture di Ricerca devono offrire una nuova capacità operativa dedicata a corrispondere ai fabbisogni di ricerca e innovazione delle Imprese con riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy Regionale (RIS3) e alle relative traiettorie di sviluppo. L’investimento agevolato non deve risultare inferiore a 2 milioni di euro, deve essere concretamente avviato entro 9 mesi dalla data di concessione del contributo ed essere completamente realizzato, pagato e funzionante entro 30 mesi dalla data di concessione. Ma vediamo i dettagli.
A CHI SPETTANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Il bando della Regione Lazio si rivolge a soggetti di natura privata o pubblico privata aventi qualsiasi forma giuridica che sia compatibile con la proprietà degli investimenti agevolati (ad esempio: società, reti o consorzi dotati di personalità giuridica e proprio patrimonio) e con lo svolgimento in via prevalente di attività economiche di ricerca, di trasferimento tecnologico e relativa assistenza. Sono ammissibili aggregazioni prive di patrimonio solo se tra Enti Pubblici, ma solo nel rispetto delle seguenti condizioni:
- abbiano la piena disponibilità degli investimenti agevolati;
- assicurino la stabilità necessaria per garantire nel tempo la gestione unitaria dell’infrastruttura e il suo carattere aperto.
I beneficiari, inoltre, possono (in caso di aggregazioni) anche non essere costituiti al momento della presentazione della domanda, ma devono esserlo al momento della concessione del contributo. Infine, devono dimostrare in primo luogo di avere la capacità finanziaria per far fronte alla quota dell’investimento non coperta da contributo, anche mediante l’eventuale sostegno finanziario upfront di partner (non beneficiari) a scomputo del futuro uso dell’infrastruttura e servizi connessi.
COSA FINANZIA IL BANDO
La Regione Lazio, mediante questa misura, prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione progetti di investimento per l’avviamento o il potenziamento di “Infrastrutture per la Ricerca”. Tali progetti devono produrre una nuova capacità operativa dedicata a corrispondere ai fabbisogni di ricerca e innovazione delle imprese con riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy Regionale (RIS3) e alle traiettorie di sviluppo così delineate.
Ciascun progetto può avere un contributo massimo di 3 milioni di euro. È finanziabile un solo progetto per ciascuna Infrastruttura di Ricerca, il quale deve essere nettamente distinto da eventuali altri Investimenti in corso o programmati nel medesimo periodo. Ogni progetto deve avere un valore complessivo minimo di 2 milioni di euro.
REQUISITI DEI PROGETTI FINANZIABILI
Tutti i progetti, poi, devono presentare le seguenti caratteristiche:
- avere uno sviluppo e una pianificazione economico-finanziaria che copra almeno i 5 anni successivi alla messa in esercizio della nuova capacità operativa realizzata grazie all’agevolazione (da dimostrare compilando il business plan allegato al bando che trovate in questa pagina), che dimostri la sostenibilità economico-finanziaria dell’Infrastruttura di Ricerca agevolata e quindi del soggetto beneficiario;
- prevedere investimenti strettamente pertinenti all’avviamento o al potenziamento dell’Infrastruttura di Ricerca, da realizzare presso una o più sedi operative del beneficiario ubicate nel Lazio, per un importo non inferiore a 2 milioni di euro;
- rispettare il principio di non recare un danno significativo all’ambiente (principio DNSH) e non riguardare infrastrutture dedicate a ricerche riguardanti le attività escluse;
- prevedere investimenti cantierabili, ovvero da realizzare su terreni o in immobili in relazione ai quali il beneficiario disponga di adeguato titolo di disponibilità e per la cui realizzazione abbia tutti i titoli abilitativi necessari, comunque denominati, al momento della domanda o al più tardi entro 6 mesi dalla data di concessione;
- essere avviati (incarico, contratto o documento analogo) successivamente alla data di presentazione della domanda e non includere spese sostenute prima di tale data (data prima fattura o pagamento, anche di anticipo). Ciò non vale per le eventuali spese per l’acquisto di terreni, la realizzazione di studi di fattibilità e la progettazione. Queste ultime, potranno essere considerate spese ammissibili solo se pagate successivamente al 31 dicembre 2020;
- presentare impegni giuridicamente vincolanti con i fornitori e i prestatori d’opera con riferimento almeno al 50% degli investimenti agevolati, entro 9 mesi dalla data di concessione. Per i soggetti tenuti a seguire le procedure di selezione dei contraenti, tale termine si intende rispettato ove tali procedure siano state pubblicate entro 9 mesi dalla data di concessione;
- essere completati, vale a dire in funzionamento, pagati e rendicontati entro 30 mesi dalla data di concessione. Se necessario, entro tale termine devono quindi essere ottenuti i titoli abilitativi per l’esercizio. Eventuali richieste di proroga, che potranno essere concesse fino ad un massimo di ulteriori 12 mesi e solo se non determinino una rettifica finanziaria. Dovranno essere adeguatamente motivate e presentate a Lazio Innova prima della scadenza di tale o termine.
COME FUNZIONA LA MISURA
L’agevolazione della Regione Lazio è un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale delle spese ammissibili ed effettivamente sostenute. Viene erogato come un aiuto di Stato concesso ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014, quindi:
- indipendentemente dalla natura (pubblica o privata) e dalla dimensione dei soggetti beneficiari (incluse le grandi imprese);
- a condizione che l’accesso all’infrastruttura e ai servizi connessi sia aperto a più utenti e imprese, offerto in modo trasparente e non discriminatorio (attività economica).
Tuttavia, nel caso di beneficiari che sono organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, l’uso dell’Infrastruttura di Ricerca può essere destinato a svolgere attività non economica, vale a dire di ricerca indipendente (non commissionata dalle imprese e i cui risultati sono pubblici), nella misura massima del 30%. Inoltre, una quota corrispondente degli investimenti può essere sovvenzionata al 100% non avendo natura degli aiuti di Stato.
Gli interessati possono presentare domanda e, successivamente, Lazio Innova con l’aiuto di una Commissione Tecnica di Valutazione, si occupa di valutare i progetti secondo i criteri previsti dal bando (articolo 6). La presenza di imprese concretamente interessate a utilizzare la nuova capacità operativa dell’infrastruttura che sarà messa a disposizione a seguito dell’investimento agevolato è, comunque, il principale criterio di valutazione dei progetti.
Questo dato, infatti, indica che l’investimento è capace di soddisfare la domanda di ricerca delle imprese e, al contempo, che lo stesso è in grado di generare ricavi che ne garantiscono la sostenibilità economica e finanziaria nel tempo.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammesse all’agevolazione le spese sostenute per gli investimenti materiali e immateriali, acquistati a prezzi di mercato da soggetti terzi e indipendenti rispetto ai soci ed ai partner del beneficiario, e riguardanti principalmente:
- gli impianti o i complessi di strumenti scientifici;
- le risorse basate sulla conoscenza, quali collezioni, archivi o informazioni scientifiche strutturate;
- le infrastrutture basate su tecnologie abilitanti dell’informazione e comunicazione, quali le reti di tipo GRID, il materiale di tipo informatico, il software e gli strumenti di comunicazione e ogni altro mezzo strettamente necessario per soddisfare la domanda di ricerca cui si rivolge l’operatività specifica del beneficiario.
Sono ammissibili in forma accessoria opere murarie (compresi gli impianti “civili” quali riscaldamento, elettricità, acqua, etc.) nella misura massima del 25% del totale delle spese ammesse e se strettamente necessari a rendere funzionale l’investimento principale.
Le spese ammissibili devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda, salvo quelle relative all’attività di progettazione e all’acquisto di terreni (entrambe non superiori al 10% delle spese ammissibili). I beni oggetto di investimento dovranno risultare ubicati in una o più sedi operative presenti nel Lazio, di cui il beneficiario abbia regolare titolo di disponibilità e che siano dotate di tutte le autorizzazioni necessarie a svolgere le attività previste.
COME PRESENTARE DOMANDA
La domanda di accesso ai contributi si presenta online tramite la piattaforma GeCoWEB Plus accessibile a questo indirizzo, dalle 12 del 30 gennaio 2023 fino alle 18 del 30 marzo 2023. La procedura da seguire è la seguente:
- il richiedente (il Mandatario in caso di più richiedenti) o un suo incaricato che ha effettuato l’accesso alla piattaforma deve compilare l’apposito Formulario disponibile nell’area riservata;
- al Formulario, oltre alle dichiarazioni indicate, devono essere allegati i moduli che trovate in questa pagina (sezione modulistica e modelli) e tutto quanto richiesto nell’articolo 5 del bando;
- terminata la compilazione del Formulario e caricati i documenti previsti, il richiedente (il Mandatario in caso di aggregazioni) deve completare la procedura utilizzando le funzionalità presenti nella maschera “Procedura di invio Domanda”, accessibile tramite l’apposito comando presente nella Scheda “Riepilogo Domanda”. In primo luogo, è necessario scaricare, tramite il pulsante “Download Modello”, il file contenente la domanda, il Formulario compilato e l’elenco dei documenti lì caricati;
- il file generato dalla piattaforma deve essere sottoscritto con Firma Digitale da parte del Legale Rappresentante del richiedente (del Mandatario in caso di aggregazioni), caricato a sistema (utilizzando in sequenza i pulsanti “Upload” e “Salva Allegato”) e quindi inviato con il comando “Invia domanda”;
- attivando il comando “Invia domanda”, il sistema GeCoWEB Plus invia automaticamente, all’indirizzo PEC indicato nel Formulario, una comunicazione contenente la conferma dell’invio della domanda e il suo codice identificativo.
Valutate le domande secondo i criteri previsti dall’articolo 6 del bando, Lazio Innova comunica l’ammissione ai contributi o l’eventuale esito negativo della richiesta.
MODALITÀ EROGAZIONE CONTRIBUTI
Le erogazioni dei contributi a fondo perduto dei beneficiari sono effettuate con le seguenti modalità:
- un’anticipazione obbligatoria, nella misura minima del 20% e massima del 40%, da richiedersi entro e non oltre 6 mesi dalla data di concessione e garantita da Fideiussione. Entro tale termine il beneficiario deve disporre delle aree o immobili in cui realizzare l’investimento agevolato e tutti i titoli abilitativi necessari a realizzarlo;
- SAL obbligatori con cadenza semestrale;
- saldo finale, da richiedersi entro 30 mesi dalla data di concessione, di importo non inferiore al 20%.
ASSISTENZA
Per assistenza nella compilazione della domanda è possibile leggere il testo della guida messo a disposizione da Lazio Innova. In questa pagina, trovate informazioni su come funziona la piattaforma GeCoWEB Plus.
TESTO BANDO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO RICERCA DEL LAZIO
Per maggiori informazioni, mettiamo a vostra disposizione anche il testo integrale (Pdf 1,75 Mb) del bando “Infrastrutture aperte per la ricerca” 2023.
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