Revisione classi di concorso: Decreto in arrivo, ecco cosa cambia

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In arrivo il decreto con le nuove classi di concorso, in attuazione della riforma del reclutamento docenti prevista dal PNRR.

Si punta ad una razionalizzazione del sistema, abbinando le discipline che prevedono titoli di accesso omogenei.

Vediamo tutti i dettagli sulla prossima revisione delle classi di concorso e cosa cambia.

DECRETO REVISIONE CLASSI DI CONCORSO

Stando a quanto riportato dal sindacato Flc Cgil, tramite un recente comunicato, il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) ha incontrato, lo scorso 7 ottobre, i sindacati della scuola per l’informativa sul decreto interministeriale per la revisione delle classi di concorso.

Quest’ultima rientra nella riforma del reclutamento dei docenti prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anticipata dal Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59. Proprio il DL 59/2017 prevede una razionalizzazione delle classi concorsuali per favorire l’interdisciplinarietà, anche in vista dei nuovi concorsi scuola per reclutare i docenti.

Per operare questa razionalizzazione è stata incaricata un’apposita Commissione che ha provveduto ad accorpare alcune classi di concorso per ridurne il numero complessivo. Le nuove classi di concorso scaturite dall’accorpamento sono il risultato dell’abbinamento delle discipline che prevedono titoli di accesso omogenei.

Vediamo dunque cosa cambia dopo la revisione. E’ bene specificare che il testo presentato ai sindacati è solo una bozza del decreto. Per avere conferma delle disposizioni riportate di seguito bisogna attendere l’approvazione definitiva del provvedimento e la sua pubblicazioni, su cui vi aggiorneremo.

LE NUOVE CLASSI DI CONCORSO

Nel dettaglio, secondo quanto riportato dalla Flc Cgil, la revisione delle classi di concorso effettuata dalla Commissione incaricata ha portato ai seguenti accorpamenti:

  • A01 e A017: Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado + Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado;

  • A012 e A022: Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado + Italiano, storia, geografia, nella scuola secondaria di I grado;

  • A024 e A025: Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado + Lingua inglese o seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado;

  • A029 e A030: Musica negli istituti di istruzione secondaria di II grado + Musica nella scuola secondaria di I grado;

  • A048 e A049: Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado + Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado.

CRITERI DI ACCORPAMENTO

Per l’accorpamento, riporta ancora il sindacato Flc Cgil, la Commissione ha seguito i seguenti criteri:

  • abbinare le discipline che prevedono titoli di accesso omogenei;

  • metodo omogeneo per indicare gli esami;

  • se il titolo di accesso richiede la laurea più titolo congiunto, prevedere SSD o SSA che possano sostituire il titolo congiunto.

ALTRI INTERVENTI SULLE CLASSI DI CONCORSO

Oltre all’accorpamento, la revisione delle classi di concorso ha visto anche altri interventi, tra cui, a titolo di esempio, i seguenti:

  • per le classi come la A028 Matematica e Scienze sono stati abbassati i requisiti di CFU necessari;

  • per la classe A061 Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali è stata abolita la valutazione dei titoli professionali;

  • per la Tabella B relativa alle classi di concorso per accedere agli ITP è stata operata una semplificazione delle classi di concorso e sono stati inseriti anche i diplomi di nuovo ordinamento;

  • per conversazione in lingua straniera sono state riconosciute le scuole straniere su suolo estero e nazionale, purché valide per gli ordinamenti del Paese della lingua madre;

  • per la classe di concorso A023 Lingua italiana per discenti di lingua straniera sono stati equiparati i titoli rilasciati da qualunque Ateneo, dunque non sono più validi solo quelli rilasciati dai soggetti individuati dall’Allegato A al Decreto Ministeriale 92 del 23 febbraio 2016 (poi modificato dal DM 130/23).

I DUBBI DEI SINDACATI

Lo schema di decreto presentato dal Ministero dell’istruzione alle organizzazioni sindacali ha sollevato non pochi dubbi da parte dei sindacati, che hanno evidenziato diversi problemi e criticità.

Tra i principali, le conseguenze legate all’accorpamento su mobilità e reclutamento, dato che potrebbero creare contenzioso ad esempio per gli insegnanti che hanno conseguito l’abilitazione in una sola delle classi di concorso ora abbinate, oppure per i passaggi di ruolo, per l’individuazione dei soprannumerari, la mobilità, la nomina vincitori di concorso, gli incarichi a tempo determinato.

Considerata la difficoltà della materia e la necessità di ampliare il confronto con le organizzazioni sindacali di settore, il Ministero ha fissato un nuovo incontro per il 16 novembre. Per tutti i dettagli sulla nuova informativa leggete questo approfondimento.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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