Scuola di Alta formazione per docenti e ATA, come funziona

Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova Scuola di Alta formazione e di formazione continua per docenti e ATA

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Prende forma la nuova Scuola di Alta formazione per docenti, personale ATA e dirigenti, una delle novità introdotte dalla riforma per il reclutamento docenti messa in campo dal Ministro Patrizio Bianchi.

Con sede a Roma, questo nuovo istituto promuove e coordina la formazione in servizio dei docenti di ruolo, di dirigenti e personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA).

In questo articolo vi spieghiamo cos’è la Scuola di Alta formazione e formazione continua per il personale scolastico, come funziona, la sua organizzazione e la didattica.

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE PER DOCENTI E ATA

Precisamente si chiama “Scuola di Alta formazione e formazione continua” ed è una nuova struttura del sistema nazionale pubblico di istruzione posta nell’ambito e sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione. Il suo scopo è garantire un continuo sviluppo professionale e di carriera del personale scolastico. Come? Attraverso una formazione pedagogica e didattica che, insieme a una conoscenza approfondita della materia, consenta di affrontare efficacemente la sfida della trasmissione di competenze metodologiche, digitali e culturali, in linea con gli standard europei.

La scuola di Alta formazione è prevista nel “pacchetto” di interventi finalizzati alla riforma del reclutamento docenti che vi spieghiamo in questo articolo ed è stata istituita dal Decreto PNRR 2 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022 (nella versione “bis” rimaneggiata dopo la prima approvazione del Consiglio dei Ministri). Per la creazione della scuola sono stati stanziati 34 milioni di euro.

LE FUNZIONI DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DOCENTI E ATA

La nuova Scuola di Alta formazione docenti e ATA punta a dare stabilità al sistema di Istruzione prevendo un percorso chiaro e definito per l’accesso all’insegnamento e per la formazione continua lungo tutto l’arco della vita lavorativa del personale scolastico. In particolare, l’Istituto:

  • promuove e coordina la formazione in servizio dei docenti di ruolo, in coerenza e continuità con la formazione iniziale;

  • dirige e indirizza le attività formative dei dirigenti scolastici, dei direttori dei servizi amministrativi generali, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;

  • assolve alle funzioni correlate al sistema di incentivo alla formazione continua degli insegnanti.

A CHI SI RIVOLGONO I CORSI

A dover frequentare la Scuola di Alta Formazione saranno:

  • docenti in ruolo;
  • dirigenti scolastici;
  • direttori dei servizi amministrativi generali (DSGA);
  • personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA).

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

Grazie all’istituzione della Scuola di Alta formazione per insegnanti e personale ATA, la formazione in servizio dei docenti diventa continua e strutturata, tanto da favorire l’innovazione dei modelli didattici, anche alla luce dell’esperienza maturata durante l’emergenza sanitaria. Un’attività che è in linea con gli obiettivi di sviluppo di una didattica innovativa previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A livello organizzativo è prevista l’introduzione di un sistema di aggiornamento e formazione con una pianificazione su base triennale che consentirà agli insegnanti di acquisire competenze digitali e conoscenze per progettare la didattica con strumenti e metodi innovativi. I percorsi di formazione continua saranno definiti dalla stessa Scuola che si occuperà non solo di adottare specifiche linee di indirizzo in materia, ma anche di accreditare e verificare le strutture che dovranno erogare nella pratica i corsi (università, enti di formazione ecc.), per garantirne la massima qualità.

Oltre ai percorsi di formazione continua la Scuola di Alta formazione si occuperà del raccordo della formazione iniziale abilitante degli insegnanti alla formazione in servizio.

QUANDO SI SVOLGONO LE LEZIONI E DOVE

La formazione sulle competenze digitali e sull’uso critico e responsabile degli strumenti digitali sarà parte della formazione obbligatoria per tutti e si svolgerà nell’ambito dell’orario lavorativo.

Invece i corsi di aggiornamento e formazione, su base triennale, per acquisire conoscenze e competenze per progettare la didattica con strumenti e metodi innovativi sarà svolta in orario diverso da quello di lavoro e potrà essere retribuita dalle scuole se comporterà un ampliamento dell’offerta formativa. I percorsi svolti saranno anche valutati con la possibilità di accedere, in caso di esito positivo, a un incentivo salariale. I corsi potranno essere svolti sia in presenza che online presso enti di formazione, istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e atenei accreditati, presenti in tutta Italia, che verranno identificati dal Ministero dell’Istruzione.

INCENTIVO SALARIALE PER LA FORMAZIONE

L’accesso ai percorsi di formazione avviene su base volontaria e diviene obbligatorio per i docenti immessi in ruolo in seguito all’adeguamento del contratto ai e in ogni caso non prima dell’anno scolastico 2023/2024. Al fine di incentivarne gli insegnanti a seguire i corsi di formazione continua è previsto un meccanismo di incentivazione salariale per tutti i docenti di ogni ordine e grado del sistema scolastico. Al superamento di ogni percorso di formazione si può conseguire una incentivazione salariale stabilita dalla contrattazione nazionale. Sono previste verifiche intermedie annuali, svolte sulla base di una relazione presentata dal docente sull’insieme delle attività realizzate nel corso del periodo oggetto di valutazione, nonché una verifica finale nella quale il docente deve dimostrare di avere raggiunto un adeguato livello di formazione rispetto agli obiettivi.

Il riconoscimento dell’incentivo salariale è corrisposto ai docenti che hanno svolto ore aggiuntive non remunerate e che abbiano conseguito una valutazione individuale positiva secondo gli indicatori di performance che verranno definiti.

I PARTNER ISTITUZIONALI DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE

La Scuola di Alta Formazione si avvale, per lo svolgimento delle sue attività istituzionali, dell’Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), dell’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) nonché, per le funzioni amministrative, si raccorda con gli uffici del Ministero dell’istruzione competenti in materia. Può anche stipulare convenzioni con le università, con le istituzioni AFAM e con soggetti pubblici e privati, fornitori di servizi certificati di formazione.

L’ATTIVITÁ DI MONITORAGGIO

La Scuola di Alta formazione avvia dall’anno scolastico 2023 / 2024 un programma di monitoraggio e valutazione del miglioramento dei risultati scolastici degli alunni degli insegnanti che accedono al percorso di formazione e aggiornamento erogato. Il modello di valutazione è approvato con decreto del Ministro dell’istruzione, su proposta dell’INVALSI.

GLI ORGANI DELLA SCUOLA E I LORO RUOLI

Gli organi della Scuola di Alta Formazione sono stati identificati con:

  • il Presidente;
  • il Comitato d’indirizzo;
  • la Direzione generale;
  • il Segretario generale;
  • il Comitato scientifico internazionale.

Gli oneri per l’avvio delle attività della Scuola, per il suo funzionamento e per quello del Comitato d’indirizzo, della Direzione generale, del Comitato scientifico internazionale e del Segretariato generale, nonché per lo svolgimento delle attività istituzionali sono a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nell’ambito del Comitato d’indirizzo e del Comitato scientifico internazionale, possono essere retribuiti esclusivamente i componenti che non abbiano rapporti di lavoro con il Ministero dell’istruzione o con enti di ricerca sottoposti alla sua vigilanza.

Vediamo quali sono i ruoli degli organismi che gestiscono la Scuola di Alta formazione docenti e ATA.

1) PRESIDENTE

Il Presidente è nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione ed è scelto tra:

  • professori universitari ordinari;

  • magistrati amministrativi, ordinari e contabili;

  • avvocati dello Stato;

  • alti dirigenti dello Stato di particolare e comprovata qualificazione;

  • altri soggetti parimenti dotati di particolare e comprovata qualificazione professionale.

Il Presidente resta in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta. Se dipendente statale o docente universitario, per l’intera durata dell’incarico, è collocato nella posizione di fuori ruolo. È preposto alla Scuola, ne ha la rappresentanza legale e presiede il Comitato d’indirizzo. È responsabile dell’attività didattica e scientifica della Scuola ed elabora le strategie di sviluppo dell’attività di formazione, d’intesa con il Segretario Generale e sentito il Comitato d’indirizzo. Il Presidente, se dipendente di amministrazioni pubbliche, conserva il trattamento economico in godimento.

2) COMITATO D’INDIRIZZO

Il Comitato d’indirizzo è presieduto dal Presidente della Scuola, si compone di cinque membri, tra i quali i Presidenti di Indire e di Invalsi, e due componenti nominati dal Ministro dell’istruzione tra personalità di alta qualificazione professionale. Questo organismo resta in carica tre anni e si avvale di un segretariato generale, che cura l’esecuzione degli atti, predispone le convenzioni, la cui stipula compete al Segretario generale, e le attività di coordinamento istituzionale della Scuola. Il Comitato d’indirizzo, all’atto dell’insediamento, approva il regolamento della Scuola di alta formazione, nel quale sono disciplinati le modalità del suo funzionamento, nonché quelle del Comitato d’indirizzo e del Comitato scientifico internazionale.

3) DIREZIONE GENERALE

La Direzione generale, la cui organizzazione e funzionamento sono regolati dal Decreto Ministeriale 255 del 27 settembre 2022, è guidata dal Direttore generale e comprende un ufficio dirigenziale non generale, a cui è preposto un dirigente con incarico di livello dirigenziale non generale. Nella Direzione generale non può essere impiegato a qualunque titolo personale docente del comparto Scuola. Il Direttore generale è nominato dal Ministro dell’istruzione tra i dirigenti di prima fascia del Ministero dell’istruzione, con collocamento nella posizione di fuori ruolo, o tra professionalità esterne all’amministrazione con qualificata esperienza manageriale. Resta in carica per tre anni ed è rinnovabile una sola volta. Il dirigente con incarico di livello dirigenziale non generale è nominato i dirigenti delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ovvero di organi costituzionali, previo collocamento fuori ruolo, o in aspettativa non retribuita, o comando o analogo provvedimento secondo i rispettivi ordinamenti.

4) SEGRETARIO GENERALE

Il Segretario generale è nominato dal Ministro dell’istruzione tra i dirigenti di prima fascia del Ministero o tra professionalità esterne all’amministrazione con qualificata esperienza manageriale. Tale figura, senza diritto di voto, alle riunioni del Comitato d’indirizzo. Resta in carica per tre anni ed è rinnovabile una sola volta. L’organizzazione e il funzionamento del segretariato generale sono definiti con decreto del Ministro dell’istruzione, su cui vi terremo aggiornati.

5) COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE

Il Comitato scientifico internazionale nasce per adeguare lo sviluppo delle attività formative del personale scolastico alle migliori esperienze internazionali e alle esigenze proprie del sistema nazionale di istruzione e formazione. Tale organismo rimane in carica quattro anni, composto da un massimo di sette membri, nominati con decreto del Ministro dell’istruzione.

NORMATIVA

Mettiamo a disposizione il testo integrale del Decreto Legge PNRR 2 (Pdf 546 Kb) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.100 del 30 aprile 2022 contenente la Riforma dl reclutamento. Per completezza informativa segnaliamo anche il comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione.

A definire tutti i dettagli sulle risorse e il personale a disposizione della Scuola di alta formazione interverrà un apposito Decreto del Ministero dell’Istruzione e dell’Economia e delle Finanze da approvare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto PNRR 2 8quindi entro il 28 agosto 2022). La definizione del carico orario aggiuntivo e dei criteri del sistema di incentivazione salariale è rimessa alla contrattazione collettiva.

COME RESTARE AGGIORNATI

Per conoscere cosa prevede la riforma reclutamento docenti ci consigliamo di leggere il nostro approfondimento e se siete interessati alle novità in materia di assunzioni e concorsi pubblici in arrivo con il Decreto PNRR 2 vi indichiamo il nostro articolo dedicato. Continuate a seguirci per restare informati, visitando la nostra pagina riservata a tutte le novità per i Docenti, e iscrivendovi gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram. È inoltre disponibile il gruppo Telegram dedicato ai docenti e aspiranti docenti utile per confrontarsi con altri candidati e avere consigli.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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