Gli stipendi del personale della scuola continuano a perdere potere d’acquisto, portando il comparto istruzione e ricerca a livelli retributivi più bassi rispetto alla media dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.
A lanciare l’allarme è il sindacato Anief, secondo il quale gli insegnanti italiani guadagnano meno di molte altre categorie, con un divario sempre più ampio rispetto alla media europea.
Il sindacato chiede un’inversione di marcia, con finanziamenti specifici per ridare dignità ai lavoratori della scuola e della ricerca. Tra le misure proposte, l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale, il recupero degli arretrati e l’introduzione di indennità specifiche per chi lavora in condizioni più difficili.
Ecco il quadro della situazione e quali sono le richieste Anief.
STIPENDI SEMPRE PIÙ BASSI PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Secondo Anief, con il CCNL Istruzione e Ricerca firmato nel 2018, il Governo di allora e i sindacati hanno ridotto gli investimenti per il personale scolastico, universitario, degli enti di ricerca e dell’Afam. Oggi – evidenzia il sindacato in una nota – un insegnante guadagna meno di un infermiere, con una differenza di 450 euro al mese rispetto a un dipendente dei ministeri e ben 13.000 euro in meno all’anno rispetto a un poliziotto.
Un tempo tra i lavoratori più pagati della Pubblica Amministrazione, oggi, sottolinea ancora Anief, i docenti si ritrovano ai livelli più bassi della scala retributiva.
Con l’ultimo rinnovo contrattuale del 2024, il primo firmato dall’Anief, che ha portato un incremento di mezzo miliardo di euro per il settore. Tuttavia, secondo il sindacato il divario con gli stipendi europei rimane enorme. Recenti dati Eurostat confermano che la retribuzione media degli insegnanti italiani è ancora molto lontana dalla media europea, lasciando il comparto in una condizione di precarietà economica.
Da Gennaio 2025 – riporta il sindacato – i dipendenti pubblici percepiscono un assegno mensile del 3,35% (anticipo aumento contrattuale 2022 – 2024), oltre alla IVC dello 0,5%. Tuttavia, a fronte di un’inflazione certificata al 16,3%, questo aumento risulta irrisorio. Secondo l’ISTAT, a dicembre 2024 gli stipendi dei dipendenti dell’industria sono cresciuti del 4,8%, quelli dei servizi privati del 3,6%, mentre per la Pubblica Amministrazione si registra un crollo del 14,1%.
LE RICHIESTE DEL SINDACATO
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è arrivato il momento di agire concretamente con finanziamenti specifici per ridare dignità ai lavoratori dell’istruzione e della ricerca. Una delle misure più urgenti è l’adeguamento mensile dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC), legata almeno al 50% dell’inflazione certificata e programmata.
Oltre al riconoscimento economico, Anief chiede anche l’introduzione di specifiche indennità per i lavoratori fuori sede, il servizio prestato nelle scuole montane, l’abuso dei contratti a termine, i docenti di sostegno, il middle management e il riconoscimento del burnout, con l’assegnazione di buoni pasto.
Inoltre, il sindacato ha messo a disposizione una diffida per il recupero di oltre 3.000 euro di arretrati e il raddoppio dell’assegno previsto dal Governo, in attesa del rinnovo del CCNL. Per tutti i dettagli sul ricorso e come aderire potete visitare questa pagina.
ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI UTILI
Mettiamo a vostra disposizione la guida sul Contratto Scuola attualmente in vigore (CCNL Istruzione e Ricerca 2019 2021), con la spiegazione chiara e semplice delle principali norme e degli aspetti economici.
Vi invitiamo a leggere inoltre la guida sul CCNL Funzioni Centrali 2022 2024, per scoprire gli aumenti di stipendio previsti per i dipendenti pubblici.
Visitate anche la nostra pagina dedicata alla Scuola, la nostra sezione riservata ai docenti e la pagina dedicata al personale ATA, per conoscere tutte le novità su concorsi, assunzioni, graduatorie, contratti e normative per il personale scolastico.
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