Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Lavoro convertito in Legge, le buste paga aumentano, arrivano stipendi più alti per circa 14 milioni di lavoratori.
Scatta infatti il taglio del cuneo fiscale a carico dei lavoratori subordinati, con uno sconto diverso sui contributi IVS, che può essere maggiore o minore a seconda dei limiti reddituali.
In questo articolo vi spieghiamo in maniera dettagliata come verrà applicato il taglio del cuneo fiscale, quali stipendi aumenteranno e di quanto.
STIPENDI PIÙ ALTI PER I LAVORATORI DIPENDENTI
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Lavoro convertito in Legge, buste paga più alte per circa 14 milioni di lavoratori. Scatta infatti il taglio di 6 punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35mila euro lordi annui per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023. È invece di 7 punti percentuali il taglio per chi guadagna fino a 25mila euro. Si tratta del taglio del cuneo fiscale 2023 che, di fatto, si è tradotto in un vero e proprio bonus per lavoratori dipendenti.
“Grazie a questo intervento sosteniamo il potere di acquisto delle famiglie con il taglio del cuneo contributivo e rispondiamo, in maniera più inclusiva, con concretezza alle loro necessità. La legge si prefigge l’obiettivo di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione” commenta il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
“Gli ultimi dati dell’Istat, che segnano un saldo positivo di 383mila occupati in più in un anno, confermano che siamo sulla strada giusta. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare per migliorare l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro e la qualità del lavoro, a favore di una maggiore sicurezza e di retribuzioni migliori“, ha poi aggiunto il Ministro.
Per approfondire i dati dell’occupazione in Italia, vi rimandiamo al nostro articolo aggiornato sull’ultimo report ISTAT.
QUANTO SI PRENDE IN PIÙ IN BUSTA PAGA
Con le novità del Decreto Lavoro 2023 convertito in Legge dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, gli importi in più in busta paga per i dipendenti privati o pubblici, sono i seguenti:
- per gli stipendi fino ai 10.000 euro lordi all’anno, si ricevono 44,92 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino a 15.000 euro all’anno, si ricevono 67,38 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 20.000 euro lordi all’anno, si ricevono 76,82 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 25.000 euro lordi all’anno, si ricevono 96,03 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 30.000 euro lordi all’anno, si ricevono 90,49 euro in più al mese (-6%);
- per gli stipendi fino ai 35.000 euro lordi all’anno, si ricevono 98,56 euro in più al mese (-6%).
Per saperne di più su come avviene il calcolo, quali sono i limiti reddituali e come funziona il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti vi rimandiamo alla nostra guida.
DA QUANDO LE BUSTE PAGA SARANNO PIÙ ALTE
Le percentuali di esonero contributi IVS salgono al 6% o al 7% con le disposizioni del Decreto lavoro 2023 convertito in legge a partire dal 1° luglio 2023.
Nello specifico, come chiarito dal Messaggio INPS n. 1932 del 24-05-2023, la riduzione della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, è pari a:
- 6% dei contributi IVS a carico dei lavoratori, a condizione che la retribuzione imponibile, anche nelle ipotesi di rapporti di lavoro a tempo parziale, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
- 7% della contribuzione IVS dovuta dal lavoratore, a condizione che la retribuzione imponibile ai fini previdenziali, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida, dove vi spieghiamo quali sono i lavoratori esclusi e di quanto aumentano gli stipendi, a seconda degli importi in busta paga.
COSA CAMBIA PER GLI STIPENDI NEL 2023
Nel 2023 il Governo è voluto intervenire a più riprese per garantire un incremento degli importi in busta paga per i lavoratori dipendenti, in modo da contrastare la spinta inflazionista e il caro vita.
L’aumento degli stipendi nel 2023 è inserito all’interno della riforma iniziata con la Legge di Bilancio 2023 e proseguita con il decreto Lavoro convertito in Legge che ha modificato, incrementando, le percentuali del taglio cuneo fiscale 2023, che si è tradotto di fatto in un bonus per lavoratori dipendenti.
L’INPS ha anche pubblicato delle istruzioni, per spiegare come gestire questa novità, che vi abbiamo illustrato nel nostro articolo dove vi spieghiamo come cambiano gli stipendi nel 2023.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Testo coordinato (Pdf 339 Kb) della Legge 3 luglio 2023, n. 85 (Pdf 133 Kb), ossia del Decreto Lavoro convertito in Legge approdato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023.
- Testo integrale (Pdf 1 Mb) della Legge di Bilancio 2023 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.303 del 29-12-2022 – Supplemento Ordinario n. 43;
- Messaggio INPS n. 1932 del 24-05-2023 – nuove istruzioni operative e contabili sgravio contributivo 2023, valide da luglio 2023.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo il nostro approfondimento dedicato agli aumenti degli stipendi 2023 comprensivo di simulazioni ed esempi, il focus sul decreto Lavoro convertito in Legge che ha modificato, incrementando, le percentuali del taglio cuneo fiscale 2023 . Interessante anche il nostro articolo sul bonus per lavoratori dipendenti e il nostro focus sulle istruzioni INPS relative all’aumento degli stipendi da luglio 2023. Utile anche il nostro articolo sugli aumenti dei fringe Benefit per chi ha figli, con conseguente aumento dello stipendio.
Se volete restare aggiornati sugli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, consultate questa sezione. In questa pagina, invece, trovate le notizie sugli aiuti per le imprese.
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Ma per i pensionati non sono previsti aumenti.?
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