Bonus conto termico 3.0 al via dal 25 Dicembre 2025: chi può richiederlo, domanda e novità

Via alle domande per accedere agli incentivi del Bonus Conto Termico 3.0. Ecco come funzionano gli sgravi fino al 65% per efficienza energetica e fonti rinnovabili

termico

Via al Bonus conto termico 3.0 dal 25 Dicembre 2025.

La misura permette a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni di ottenere contributi per piccoli interventi di efficientamento energetico nei propri immobili.

Il contributo massimo non può essere superiore al 65% della spesa sostenuta.

In questo articolo vi spieghiamo come funziona la misura, come ottenere le agevolazioni e a chi spettano.

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IL BONUS CONTO TERMICO 3.0

Con la pubblicazione del Decreto del 7 Agosto 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha aggiornato la disciplina degli incentivi del cosiddetto Bonus Conto Termico 3.0 del 2025.

Questo bonus sarà disponibile a partire dal 25 Dicembre 2025 e rappresenta la terza versione della misura (dopo quelle del 2012 e 2016). L’iniziativa mira ad aggiornare e migliorare il sistema di incentivi per interventi di piccole dimensioni.

L’accesso al bonus permette a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni di ottenere contributi economici pari al massimo fino al 65% delle spese sostenute per gli interventi green effettuati.

A differenza di altri bonus edilizi, l’incentivo del Conto Termico, essendo un contributo erogato direttamente sul conto corrente (non una detrazione fiscale), è un aiuto diretto e non è legato alla capienza fiscale, né va detratto in più anni.

Il tetto massimo di spesa annua cumulativa per l’erogazione degli incentivi è fissato a 900 milioni di euro complessivi.

Scopriamo insieme a chi spettano i contributi.

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A CHI SPETTA

Il Bonus per sostenere gli interventi per l’incremento dell’Efficienza Energetica spetta a:

  • i cittadini, ossia i soggetti privati.

  • le Amministrazioni Pubbliche e gli Enti del Terzo Settore non economici;

  • imprese. Secondo le definizioni del Decreto, le imprese ammesse sono quelle di qualsiasi entità, che svolgono un’attività economica, a prescindere dalla forma giuridica, dal tipo di finanziamento o dal fine di lucro. Rientrano in questa definizione anche attività artigianali, individuali o familiari, società di persone, associazioni con attività economica regolare e forme aggregate come consorzi, società di scopo, raggruppamenti o associazioni temporanee di imprese.
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COME FUNZIONA IL BONUS

L’incentivo funziona “a domanda” e dà diritto a contributi pari al massimo al 65% delle spese agevolabili.

Gli interessati possono presentare domanda per l’accesso al bonus direttamente al Gestore dei servizi energetici (GSE) e ottenere il contributo direttamente sul conto corrente indicato in fase di domanda.

La misura distingue gli aiuti in 2 grandi aree:

  • quelli volti ad aumentare l’efficienza energetica degli immobili;

  • quelli connessi alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Le tipologie di intervento incentivabili nel primo gruppo, includono:

  • isolamento termico di superfici opache e sostituzione di chiusure trasparenti (infissi);

  • installazione di sistemi di schermatura solare e trasformazione di edifici in “edifici a energia quasi zero”;

  • sostituzione di sistemi di illuminazione con altri efficienti. Ma anche installazione di sistemi di building automation (gestione e controllo automatico) e termoregolazione;

  • l’installazione di elementi per la ricarica di veicoli elettrici o impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, a condizione che siano realizzati congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche.

Invece, le tipologie di intervento incentivabili rientranti nel secondo gruppo includono la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con:

  • pompe di calore (elettriche o a gas) che usano energia aerotermica, geotermica o idrotermica. Ma anche sistemi ibridi o bivalenti a pompa di calore;

  • generatori di calore alimentati da biomassa (per edifici, serre, fabbricati rurali o processi produttivi);

  • installazione di impianti solari termici per acqua calda sanitaria, integrazione al riscaldamento o solar cooling. Ma anche sostituzione di scaldacqua elettrici o a gas con scaldacqua a pompa di calore;

  • allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti e utilizzo di unità di micro-cogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.

Inoltre, per le piccole e medie imprese, rientrano anche le spese per la redazione dell’attestato energetico. L’intensità dell’incentivo non supera il 25% dei costi ammissibili, che può salire al 30% in caso di multi-intervento. Sono previste maggiorazioni. Ovvero, il +20% per piccole imprese, +10% per medie imprese, +15% per interventi in zone assistite secondo il Trattato UE, e +15% per interventi che migliorano l’efficienza energetica di almeno il 40%.

I dettagli sugli interventi ammissibili li trovate chiariti nel Decreto attuativo del Conto termico che è disponibile a fine articolo, nei riferimenti normativi. Una volta ottenuto l’ok dal GSE, i richiedenti ricevono l’incentivo in rate annuali costanti, secondo la durata indicata nella Tabella 1 allegata al Decreto.

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A QUANTO AMMONTA IL BONUS

L’incentivo Conto Termico può coprire fino al 65% delle spese sostenute, salvo i casi particolari.

Infatti, per interventi su edifici pubblici o su immobili di comuni con meno di 15.000 abitanti, l’incentivo può arrivare al 100% delle spese ammissibili, nel rispetto dei limiti di potenza e superficie stabiliti dal Decreto.

COME RICHIEDERLO

Per imprese e cittadini che vogliono accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0, la procedura è gestita interamente online tramite il Portaltermico del GSE accessibile da questa pagina, compilando una scheda-domanda. Ci sono due modalità alternative per fare richiesta:

  • accesso diretto, ossia la domanda va presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori. I pagamenti possono essere dilazionati fino a 120 giorni, ma i privati possono superare questo limite se l’ultima quota pagata è almeno il 10% del totale della spesa;

  • prenotazione. La prenotazione dell’incentivo è una procedura preventiva, indicata soprattutto per chi si affida a una ESCO. Richiede documenti che attestino l’impegno a realizzare l’intervento, come diagnosi energetica o contratti. Se accettata, il GSE riserva le risorse, ma la modalità è soggetta a un limite di spesa annuale. Superato questo tetto, le domande sono accettate solo per altri 60 giorni. Chi prenota deve rispettare scadenze precise: dichiarare l’avvio dei lavori entro 18 mesi e la conclusione entro 12 mesi, con possibili proroghe per interventi complessi.

Infine, una volta accettata la domanda, il richiedente riceve una copia digitale con il codice identificativo dell’intervento. Ricordiamo che le domande sono aperte dal 25 Dicembre 2025 (entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto).

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RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’articolo sui nuovi bonus edilizi per le case green nel 2025.

Vi suggeriamo di leggere anche le guide su bonus edilizi legati all’efficientamento energetico come il Superbonus al 65% o il Reddito Energetico, rivolto alle famiglie con ISEE basso per la realizzazione di impianti fotovoltaici.

Per approfondire quali sono tutte le altre agevolazioni previste per i proprietari di immobili in Italia, vi consigliamo la nostra guida con l’elenco aggiornato di tutti i bonus casa attivi nel 2025.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone questa sezione sugli aiuti dedicati alle imprese.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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