Il CCNL Funzioni locali 2019 2021 è il contratto in vigore nel 2024.
Infatti l’ultimo rinnovo è avvenuto il 16 novembre 2022 con la firma in via definitiva presso l’ARAN del CCNL Funzioni locali relativo al triennio 2019 2021. Mentre il giorno 11 dicembre 2023 è stata sottoscritta l’intesa sul CCNL Funzioni locali per i dirigenti.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni locali riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni, Enti locali, ma anche aziende pubbliche di servizi alle persone e camere di commercio. Il precedente era scaduto il 31 dicembre del 2018.
L’intesa per i dirigenti delle Funzioni locali, firmata l’11 dicembre 2023, riguarda i circa 13.640 Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari Comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale delle Funzioni Locali.
Di seguito mettiamo a disposizione il testo del CCNL Funzioni locali in vigore da aprile 2023, quello del CCNL per dirigenti approvato l’11 dicembre 2023, e spieghiamo con un riassunto dettagliato quali sono le novità introdotte.
IL NUOVO TESTO CCNL FUNZIONI LOCALI
Ecco il testo integrale in PDF dell’intesa del CCNL Funzioni locali 2019 2021 che è entrato in vigore da aprile 2023 e la Tabella degli stipendi e delle indennità.
Il testo che rendiamo disponibile è l’ultimo ufficiale, ossia quello in vigore anche nel 2024.
APPROVAZIONE DEL CONTRATTO FUNZIONI LOCALI
L’ok ufficiale al testo era arrivato in data 16 novembre 2022 dopo che il Governo, nel Consiglio dei Ministri, aveva a dato il suo benestare alla pre intesa del CCNL relativo al personale del comparto Funzioni locali per il triennio 2019-2021 (qui la nota stampa del Ministero). Il testo è quello sottoscritto dalle sigle sindacali il 4 agosto 2022, ossia Cgil, Cisl, Csa, Cisal e Uil. L’accordo racchiude al suo interno i riferimenti alla Legge di Bilancio 2022 che assicura le risorse necessarie alla realizzazione del nuovo ordinamento professionale e al finanziamento dei fondi per la contrattazione integrativa.
Dopo il nulla osta del Consiglio dei Ministri del 19 ottobre 2022, il 16 novembre era arrivata la firma finale presso l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, senza modifiche alla pre intesa. Il testo è entrato in vigore il 1° aprile 2023 (il 1° giorno del 5° mese dalla data della firma definitiva).
A CHI SI RIVOLGE
A differenza del CCNL Funzioni centrali che riguarda gli Enti nazionali, questo testo si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente da tutte le Amministrazioni del comparto locale indicate all’articolo 4 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 3 agosto 2021.
Ovvero, comprende il personale non dirigente dipendente da:
- Regioni a statuto ordinario e dagli Enti pubblici non economici dalle stesse dipendenti;
- Province, Città metropolitane, Enti di area vasta, Liberi consorzi comunali di cui alla Legge 4 agosto 2015, n. 15 della Regione Sicilia;
- Comuni;
- Comunità montane;
- ex Istituti autonomi per le case popolari ancora in regime di diritto pubblico, comunque denominati;
- Consorzi e associazioni, incluse le Unioni di Comuni;
- Aziende pubbliche di servizi alla persona (ex IPAB), che svolgono prevalentemente funzioni assistenziali;
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Inoltre, si applica anche al personale in servizio addetto alle attività di informazione e di comunicazione istituzionale degli Enti.
COSA PREVEDE IL NUOVO CONTRATTO DIPENDENTI PUBBLICI FUNZIONI LOCALI
Il nuovo contratto dipendenti pubblici enti locali triennio 2019 – 2021 inaugura il nuovo sistema di classificazione del personale. In pratica, il CCNL stabilisce degli incrementi stipendiali, nuove indennità per i turnisti, l’accordo sugli arretrati in busta paga, una nuova classificazione del personale e le indicazioni sul lavoro agile.
L’accordo si muove sulle direttive della milestone del PNRR relativa alla riforma del lavoro pubblico. Vediamo le novità nel dettaglio.
LE NOVITÀ ORGANIZZATIVE DEL NUOVO CCNL PER GLI ENTI LOCALI
Con il nuovo contratto dipendenti pubblici funzioni locali, l’organizzazione del personale è stata modificata, in particolare sono state apportate variazioni nella classificazione del personale e una rivisitazione del sistema degli incarichi.
Il personale viene suddiviso in 4 aree:
- operatori;
- operatori esperti;
- istruttori;
- funzionari ed Elevata Qualificazione (EQ).
In sostanza, sono state applicate:
- una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli Enti;
- la rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza.
NUOVA CLASSIFICAZIONE PER IL PERSONALE DELLA SEZIONE EDUCATIVA E SCOLASTICA
Il testo del CCNL individua anche una soluzione classificatoria per il personale della sezione educativa e scolastica. In particolare, è stata effettuata la distinzione tra il personale:
- docente delle scuole dell’infanzia;
- educativo dei servizi educativi per l’infanzia;
- insegnante delle scuole gestite dagli Enti locali;
- addetto al sostegno operante nelle scuole statali;
- docente dei centri di formazione professionale.
Infine è stata confermata la figura del coordinatore pedagogico che dà indirizzo e sostegno professionale al lavoro individuale e di gruppo degli educatori o insegnanti e del personale ausiliario.
NOVITÀ PER LA SEZIONE POLIZIA LOCALE
Nel testo del CCNL Funzioni locali è stata anche ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità. Gli Enti infatti, possono erogare al personale della Polizia locale inquadrato nell’area degli Istruttori e nell’area dei funzionari e dell’Elevata Qualificazione che non risulti titolare di un incarico di EQ, una indennità di funzione per compensare l’esercizio di compiti di responsabilità connessi al grado rivestito. L’indennità è da fissare in sede di contrattazione integrativa ma va da un massimo di 3.000 euro annui lordi, elevabili a 4.000 euro per l’area dei funzionari e dell’Elevata Qualificazione.
UNA NUOVA SEZIONE PER LE PROFESSIONI ORDINISTICHE
Istituita, nel testo del CCNL Funzioni locali 2019 2021, una nuova sezione per le professioni ordinistiche. In questa sezione, in sostanza, viene ricompreso il personale al quale, per l’esercizio delle rispettive mansioni, sia necessaria l’iscrizione ad un ordine professionale, l’abilitazione professionale, l’iscrizione ad albi o albi speciali.
AUMENTO DEGLI STIPENDI
Il contratto prevede anche degli aumenti lordi degli stipendi. Si prevede un incremento retributivo medio pari a 100,27 euro lordi mensili per 13 mensilità. Con tutte le risorse aggiuntive l’incremento mensile, sempre al lordo, può raggiungere i 117,53 euro. In questa sezione potete leggere le tabelle degli incrementi stipendiali lordi.
Previsto anche un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali. IL CCNL prevede dei “differenziali stipendiali”, ossia incrementi stabili del trattamento economico. Tali incrementi sono finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti.
ACCORDO SUGLI ARRETRATI IN BUSTA PAGA
Il testo del nuovo CCNL enti locali prevede anche l’accordo sulle tempistiche di erogazione degli arretrati in busta paga, per cui si attendeva il parere del MEF. Dopo l’approvazione anche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è deciso che gli arretrati arriveranno nelle buste paga di dipendenti comunali e di altri Enti locali.
Parliamo di arretrati medi pari a circa 1.727,63 euro. Il testo stabilisce quindi, che le somme da assegnare al comparto degli Enti locali vanno da 1.565 a 2.900 euro, a seconda della posizione economica interessata e del calendario dei pagamenti stabilito.
ARRIVANO LE INDENNITÀ PER I TURNISTI
Un’importante novità riguarda la nuova organizzazione e la disciplina per il personale turnista. La nuova indennità al personale turnista mira a compensare le problematiche derivanti dall’articolazione dell’orario di lavoro. Il testo del CCNL Funzioni locali specifica che:
- le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa indennità, devono essere distribuite nell’arco di un mese;
- i pagamenti vanno organizzati sulla base della programmazione adottata.
L’obiettivo della nuova disciplina è attuare una distribuzione equilibrata ed avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione all’articolazione adottata dall’Ente.
NOVITÀ SULLO SMART WORKING NELLE PA
La nuova regolamentazione contrattuale prevede anche i dettagli sul lavoro a distanza, che si articola in lavoro agile, di cui alla legge 81 del 2017, e lavoro da remoto.
Come era già stato definito nel CCNL Funzioni centrali, al personale in lavoro agile sono garantite le stesse opportunità rispetto alle progressioni di carriera, alle progressioni economiche, alla incentivazione della performance e alle iniziative formative previste per tutti i dipendenti che prestano attività lavorativa in presenza. In ogni caso deve essere confermata la qualità e la quantità dei servizi prestati e delle attività svolte. Per ulteriori informazioni sulle novità sul lavoro agile introdotte dal Decreto conciliazione vita lavoro, vi consigliamo di leggere questo focus.
FORMAZIONE NEL NUOVO CCNL DIPENDENTI PUBBLICI FUNZIONI LOCALI
Prevista nel nuovo contratto dipendenti pubblici Funzioni locali 2019 – 2021 una rinnovata attenzione alla formazione del personale, specie in questo particolare momento storico. Infatti, le parti convengono che è necessario completare la transizione digitale e investire, con specifiche risorse già stanziate dal Governo. L’obiettivo è incoraggiare i processi di sviluppo di competenze e qualificazioni professionali.
RAPPORTI SINDACALI
Sotto il profilo delle relazioni sindacali, vi è una rivisitazione delle materie di confronto e contrattazione integrativa. L’obiettivo è potenziare il livello di partecipazione e di collaborazione tra amministrazioni e organizzazioni sindacali.
IL NUOVO TESTO CCNL FUNZIONI LOCALI DIRIGENTI
Ecco il testo integrale in PDF dell’intesa del CCNL Funzioni locali 2019 2021 che è stato sottoscritto l’11 dicembre 2023 da tutte le parti in causa, presso l’ARAN. Salvo ritardi, entrerà in vigore dall’aprile 2024.
L’INTESA SUL CCNL FUNZIONI LOCALI DIRIGENTI
L’11 dicembre 2023 ARAN e sindacati hanno sottoscritto, al termine di una complessa trattativa, il CCNL relativo ai dirigenti delle Funzioni Locali. L’annuncio è stato fatto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, con questa nota.
L’accordo interessa circa 13.640 dirigenti di Regioni ed enti locali, compresi segretari comunali e provinciali e dirigenti del ruolo amministrativo, tecnico e professionale della sanità. Il contratto prevede, tra le novità:
- un incremento medio di 256 euro per 13 mensilità, equivalente al 3,78%, a cui si aggiunge un ulteriore 0,22% del monte salari per migliorare la retribuzione di risultato. Gli arretrati medi ammontano a circa 11.200 euro;
- nella busta paga dei segretari degli enti locali, un aumento del 25% per le sedi convenzionate e un incremento del 15% per la retribuzione di posizione nei capoluoghi, Province e Città metropolitane.
Inoltre, molti degli interventi previsti nel CCNL adeguano le norme contrattuali a corrispondenti interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni. In particolare:
- il testo riformula in modo completo e organico, la parte che riguarda le relazioni sindacali, ponendo particolare attenzione sulla tematica dell’informazione, sia preventiva sia consuntiva, nonché sulle materie di confronto;
- miglioramenti significativi sono contenuti nella riscrittura del periodo di prova e nell’ampliamento di alcune tutele, ad esempio quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le diverse tipologie di assenze;
- è stata ridefinita la materia del patrocinio legale e quella delle coperture assicurative, nonché le norme concernenti alcuni adattamenti utili per la corretta applicazione della norma sul welfare integrativo;
- riscrive i principi generali nonché la pianificazione strategica degli interventi della formazione;
- dà una particolare enfasi ai meccanismi di differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato;
- nelle specifiche sezioni dedicate, rispettivamente alla Dirigenza degli Enti Locali, ai Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e ai Segretari comunali e provinciali, il testo inserisce puntuali interventi sulle relazioni sindacali e sul trattamento economico;
- per i Dirigenti degli Enti Locali il CCNL prevede un nuovo istituto che regola il trattamento economico riconoscibile al personale utilizzato in convenzione tra più enti. Per i Dirigenti amministrativi tecnici e professionali, oltre ai previsti incrementi delle diverse voci del trattamento economico, il CCNL attualizza la disciplina della pronta disponibilità.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere la nostra guida dove spieghiamo nel dettaglio quali sono gli aumenti per gli statali dal 2024. Mettiamo a vostra disposizione anche i nostri approfondimenti su taglio cuneo fiscale, aumenti in busta paga dal 2024 e quello su novità detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale.
A vostra disposizione poi mettiamo il Testo Unico degli enti locali (TUEL) aggiornato.
Per approfondire l’argomento, potete consultare anche l’articolo sugli aumenti degli stipendi pubblici per categoria, in arrivo entro il 2024.
In questa sezione invece, trovate le novità sul mondo del lavoro.
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Sono un ex dipendente comunale inpensione dal 02/09/2019, cat. C – pos. C4, ho ricevuto l’arretrato x il periodo gennaio/agosto 2019, sul cedolino è stata calcolata esatta la somma x il suddetto periodo, però mi è stata trattenuta la somma € xx, per arr. Ind.vacanza c. 2019.vi chiedo se è giusto la trattenuta di rimborso della IVC.
Grazie.
Serafino
Buongiorno, un lavoratore enti locali andato in pensione a fine 2021 ha diritto agli arretrati del contratto e eventualmente quando verranno corrisposti?
Scusate, qualcuno sa se un ex dipendente ente locale, per 8 mesi nel 2020 ed ora dipendente università, ha diritto agli arretrati e, se si, chi li corrisponde?
Grazie
si ha diritto agli arretrati compreso 13^ mensilità
Ma scusate, qui si parla sempre di aumenti di stipendio per gli statali e va bene, ma per noi che lavoriamo come dipendenti privati quando e dico quando pensaranno di aumentare i nostri stipendi, visto che il costo della vita aumenta anche per noi. I CCNL nel settore privato quando vogliono rivederlo? Grazie.
Ma il presidente Aran ha pensato anche per noi infermieri, che lavoriamo presso cooperative, noi non siamo infermieri che hanno passato anche noi il Covid? Vergoogna. Peggio lavorando come in instituzioni, pubblico, dove è la ragione, sig. Presidente?
È un vero schifo,i sindacati fanno solo i propri interessi con la complicità dei dirigenti che a loro volta aumentano sempre di più i loro salari a discapito dei lavoratori più umili (A-B-C)i quali hanno uno stipendio che fa ridere (un C prende 1650€ lordi mensili che netti sono circa 1350€)figuriamoci i B e gli A.Contratto 16/18 aumento a tutti gli apicali fa niente se c’è gente che non ha preso una progressione da 15 anni,aumento ai P. O. e aumento alle indennità di posizione dei dirigenti,contratto 19/21 creazione delle elevate specializzazioni (per incrementare i salari dei dirigenti)creazione degli operatori esperti (così avranno da ora in poi i B3 con la paga da B1)e i gli A rimarranno in manovali sfruttati al minimo sindacale,credo che sia ora che i sindacati facessero il lavoro per cui sono pagati con le tessere dei lavoratori, altrimenti è giunta l’ora di mandare a casa anche loro facendo una disdetta in massa delle tessere sindacali
Ma che c’entrano i dirigenti? Questa è la preintesa per il CCNL del personale NON dirigente. Già questo basta a quantificare quanto Lei abbia capito del nuovo contratto…
E per la precisione , io sono un C, senza posizioni particolari, parlo da lavoratore qualunque: prima di fare il solito disfattismo che piace tanto a noi italiani, bisogna almeno essere sicuri di aver capito.
Sono però assolutamente d’accordo che gli stipendi siano troppo bassi e le progressioni davvero troppo lente.