Credito di imposta cinema e TV: come fare domanda entro il 31 dicembre 2025

La guida su come funziona il credito d’imposta cinema e tv, a chi spetta, a quanto ammonta, come richiederlo e le novità

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C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per richiedere il credito di imposta cinema e TV.

Si tratta del credito d’imposta di percentuali variabili destinato a coprire costi per lo sviluppo, la produzione, la distribuzione nazionale e internazionale di film, opere tv, opere web, videogiochi e per l’apertura o ristrutturazione e manutenzione di sale cinematografiche e industrie tecniche. 

In questa guida vi spieghiamo come funziona, a chi spetta, a quanto ammonta e come richiederlo.

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COS’È IL CREDITO DI IMPOSTA CINEMA E TV

Il credito di imposta cinema e TV è un’agevolazione tributaria riconosciuta ogni anno dal 2016 a copertura delle spese, sostenute nel 2024 o programmate nel 2025, per: lo sviluppo, la produzione, la distribuzione nazionale e internazionale di film, opere tv, opere web, videogiochi e per l’apertura o ristrutturazione di sale cinematografiche oppure ancora per il funzionamento delle sale cinematografiche e per le industrie tecniche.

È un tax credit rivolto alle imprese del comparto e ha percentuali variabili in base al settore per coprire i costi sostenuti.

È stata la Legge 14 novembre 2016, n. 220 a introdurlo la prima volta, ma la misura è stata poi modificata nel corso degli anni, fino alla Legge di Bilancio 2025 che ha introdotto alcune novità e prorogato la misura.

Scopriamo cosa cambia.

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TAX CREDIT CINEMA, COSA CAMBIA DAL 2025

Ecco cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025, che interviene modificando la Legge n. 220 del 14 novembre 2016:

  • viene inserita una nuova frase che prevede che il monitoraggio e la valutazione della spesa siano organizzati in base al Piano strutturale di bilancio 2025-2029. In pratica, si stabilisce una programmazione a lungo termine per migliorare la gestione delle risorse;

  • viene il termine “straordinario” (riferito ai fondi) per rendere gli incentivi più ordinari e accessibili;

  • aumenta la soglia di finanziamento per alcune iniziative, passando dal 15% al 30%. Ciò significa che più risorse possono essere destinate a determinati progetti;

  • si permette che, se ci sono risorse non utilizzate, queste possano essere destinate a rifinanziare il Fondo per il cinema e l’audiovisivo. Quindi, se ci sono fondi non spesi in un anno, possono essere reindirizzati per finanziare il settore del cinema;

  • il credito d’imposta massimo che può essere concesso per determinati benefici fiscali non può superare il 40%;

  • viene stabilito che lo Stato, in cambio degli incentivi concessi (come il credito d’imposta), possa acquisire una parte dei diritti sulle opere finanziate. Per esempio, se una produzione cinematografica è finanziata dallo Stato, quest’ultimo avrà una quota dei diritti e dei proventi derivanti dal film, ma solo dopo che siano stati coperti i costi di produzione. A tal proposito, viene eliminato il comma che stabilisce che lo Stato acquisisca i diritti su opere finanziate, e i proventi generati da queste opere saranno versati nel bilancio dello Stato, per poi essere destinati nuovamente al Fondo per il cinema;

  • si estende l’accesso agli incentivi, aumentando l’importo massimo per alcuni tipi di finanziamenti (fino a 3 milioni di euro a partire dal 2025);

  • cambia la procedura, con i finanziamenti che vengono proposti e gestiti direttamente dal Ministro della cultura, e non più dal Presidente del Consiglio.
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TIPI DI AGEVOLAZIONI CONCESSE

I tipi di agevolazioni concesse e che rientrano nel tax credit sono:

  • per lo sviluppo di film, opere audiovisive e web, con aliquota al 40% delle spese;

  • per la produzione vi sono i seguenti tipi di tax credit:

per la produzione di film italiani (incluse le coproduzioni internazionali), con aliquota del 40% delle spese di produzione;
nel caso della produzione di opere di formazione e ricerca e di videoclip, con aliquota al 40% delle spese di produzione;
per la produzione di opere televisive e web italiane (incluse le coproduzioni internazionali) con aliquote del 40% delle spese;
per la produzione di film, opere televisive, web non italiane, realizzate anche parzialmente in Italia con aliquota del 40% delle spese;
nel caso degli investimenti di imprese esterne al settore nella produzione di film italiani (incluse le coproduzioni internazionali) con aliquota del 40% dell’investimento.


  • per la distribuzione nazionale in sala cinematografica di film italiani (incluse le coproduzioni internazionali), con aliquote al 30% (mentre fino al 2024 è stato dal 15% al 30%) delle spese, elevate al 40% se a distribuire è il produttore indipendente stesso;

  • nel caso della distribuzione all’estero di film, opere audiovisive e web italiane (incluse le coproduzioni internazionali), con aliquota del 30% delle spese;

  • per realizzazione di nuove sale, ripristino sale inattive, ristrutturazione e adeguamento tecnologico e strutturale, con aliquota al 40% o fino al 60% dei costi eleggibili nel caso dei PMI (“tax credit sale investimenti”);

  • sui costi di funzionamento, con aliquote di credito variabili applicate sulle spese per il funzionamento delle sale cinematografiche;

  • per le spese di innovazione e adeguamento tecnologico delle industrie tecniche e di post-produzione, con aliquota dal 15% al 30% dei costi eleggibili;

  • per la produzione di videogiochi di nazionalità italiana, con aliquota del 25% delle spese eleggibili.
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A CHI SPETTA IL CREDITO D’IMPOSTA E REQUISITI

Vediamo a chi spetta il credito d’imposta cinema e tv, citando i requisiti differenziati a seconda del tipo di destinatario della misura.

1) IMPRESE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE

Per accedere al tax credit, le imprese di produzione e distribuzione devono:

  • avere sede nello Spazio Economico Europeo (SEE);

  • essere soggette a tassazione in Italia;

  • avere un capitale sociale minimo versato e un patrimonio netto non inferiori a 40.000 euro (ridotti a 10.000 per la produzione di cortometraggi);

  • non essere associazioni culturali o fondazioni senza scopo di lucro;

  • avere la classificazione ATECO J 59.1 per produzione e 59.13 per distribuzione.

2) IMPRESE DI ESERCIZIO CINEMATOGRAFICO

Per accedere al tax credit le imprese di esercizio cinematografico devono:

  • avere sede legale e domicilio fiscale in Italia;

  • essere soggette a tassazione in Italia.

3) SALE CINEMATOGRAFICHE

Per accedere al “tax credit sale investimenti” le sale cinematografiche oggetto di intervento, devono:

  • rispettare i requisiti di accessibilità dei soggetti portatori di handicap motorio;

  • adeguare alla fruizione da parte delle persone con disabilità sensoriale;

  • svolgere l’attività di pubblico spettacolo cinematografico per i successivi 3 anni decorrenti dalla data di presentazione della richiesta definitiva.

4) INDUSTRIE TECNICHE E DI POST PRODUZIONE

Per accedere al tax credit industrie tecniche e di post-produzione, le imprese devono:

  • essere costituite sotto forma di società di capitale o sotto forma di società di persone con capitale sociale minimo interamente versato e patrimonio netto di almeno 40.000 euro;

  • svolgere prevalentemente le attività relative ai processi di innovazione tecnologica e di post produzione, individuate dal Decreto interministeriale 4 febbraio 2021.

5) SOCIETÀ PRODUZIONE VIDEOGIOCHI

Per accedere al tax credit videogiochi, le produzioni devono:

  • avere sede nello Spazio Economico Europeo (SEE);

  • essere soggette a tassazione in Italia;

  • avere un capitale sociale minimo versato e un patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro;

  • non essere associazioni culturali o fondazioni senza scopo di lucro;

  • avere la classificazione ATECO J 62 o 58.2.

6) IMPRESE DI ESERCIZIO PROGRAMMAZIONE

Per quanto riguarda il tax credit programmazione le imprese di esercizio devono rispettare i seguenti criteri:

  • l’intera proiezione dei film abbia sempre avuto effettiva e completa esecuzione;

  • i titoli d’accesso siano emessi in conformità alla vigente normativa fiscale.

Ricordiamo che questi requisiti sono provvisori. Per avere maggiori certezze sui requisiti per ottenere i tax credit cinema, bisogna attendere il Decreto attuativo del 2024. E noi, vi aggiorneremo.

COME FUNZIONA

Il credito d’imposta cinema e tv ha un funzionamento che cambia in base al tipo di agevolazione richiesta. Per i tax credit per la produzione di opere nazionali e la produzione esecutiva di opere straniere, il beneficiario richiede il riconoscimento del credito d’imposta in due fasi:

  • la richiesta preventiva che avviene all’inizio della lavorazione dell’opera o del progetto;

  • la richiesta definitiva che avviene dopo la conclusione della lavorazione e il sostenimento della relativa spesa.

Questa procedura permette ai beneficiari di utilizzare il credito già durante la lavorazione, mese per mese, in base alle spese sostenute nel mese precedente all’utilizzo, compensando le imposte dovute con il credito maturato, indicandolo nei modelli F24, ad eccezione degli investitori esterni che possono utilizzarlo solo dopo l’autorizzazione della DG Cinema successiva alla richiesta definitiva.

I crediti d’imposta vengono inseriti nel cassetto fiscale delle imprese di produzione nella misura del 40% dell’importo, in fase preventiva, e per il restante 60% all’approvazione della richiesta definitiva.

Invece, come specifica lo stesso Ministero nella normativa di riferimento:

  • nel caso di tax credit per lo sviluppo, per la distribuzione nazionale e internazionale, per gli investimenti nelle sale cinematografiche e per le industrie tecniche la procedura è semplificata in un’unica richiesta definitiva, successiva alla fine della lavorazione;

  • nel caso di tax credit per la programmazione in sala, la procedura è semplificata in un’unica richiesta a seguito della quale la DG Cinema e Audiovisivo riconosce o meno il credito d’imposta;

  • nel caso di tax credit videogiochi, si presenta esclusivamente la domanda consuntiva che è soggetta alla validazione del punteggio di culturalità che dovrà essere effettuata dalla commissione esaminatrice, nominata con provvedimento del Direttore generale cinema e audiovisivo.

Ogni impresa può utilizzare i crediti d’imposta sulla base delle spese direttamente sostenute ed entro un ammontare annuo – per impresa e per tipologia di credito – differenziato a seconda delle diverse tipologie di tax credit. Infine, vale la pena specificare che le domande possono essere presentate per le opere che:

  • hanno completato le riprese o, nel caso delle opere di animazione, hanno concluso la lavorazione;

  • hanno registrato almeno quattro settimane di riprese o il 50% delle giornate di lavoro.

Le imprese di produzione possono richiedere il credito d’imposta se soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • hanno stipulato un accordo datato con un fornitore di servizi di media audiovisivi per l’opera soggetta alla richiesta di credito d’imposta;

  • rispettano tutti gli altri requisiti stabiliti dalla normativa.

La procedura che vi abbiamo illustrato dovrebbe essere confermata anche per il 2024. Ma per avere maggiori certezze in tal senso, bisogna attendere il Decreto attuativo del 2024. E noi, vi aggiorneremo.

A QUANTO AMMONTA

L’importo esatto del credito di imposta varia a seconda della spesa effettuata. In ogni caso l’ammontare del tax credit nel 2025 non può superare il 40% dei costi ammissibili per gli aiuti non superiori a 2.250.000 euro o quanto necessario per coprire le perdite di esercizio e un utile ragionevole nel periodo in questione. La Legge di Bilancio 2025 ha quindi ridotto la soglia massima prevista dalla Legge di Bilancio 2024, che aveva fissato la percentuale di credito massimo riconosciuto all’80%.

Comunque, in caso di presentazione della sola richiesta definitiva di tax credit, all’esito positivo dell’istruttoria, sarà riconosciuto per l’utilizzo in compensazione, della percentuale dell’importo approvato.

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COME FARE DOMANDA

È possibile presentare domanda entro il 31 dicembre 2025 tramite la piattaforma messa a disposizione dal Ministero della Cultura, raggiungibile a questo indirizzo.

Nell’area riservata, si può procedere alla redazione della domanda nella sezione “Crea nuova domanda”. Per poter accedere alla richiesta è necessario attivare l’account e registrare l’anagrafica del soggetto richiedente.

In ogni caso, ai fini dell’accesso a tutti i procedimenti, è necessario possedere un indirizzo di PEC e un dispositivo per l’apposizione della firma digitale.

COME REGISTRARSI ALLA PIATTAFORMA

Prima della presentazione della domanda consuntiva o definitiva, il revisore dei conti incaricato della redazione della certificazione di effettività e stretta inerenza all’opera dei costi ammissibili sostenuti dovrà registrarsi presso l’apposita sezione della piattaforma DGCOL. La registrazione dovrà avvenire secondo questa procedura:

  • il produttore dovrà selezionare il revisore precedentemente registratosi;

  • il revisore prima dell’approvazione della domanda dovrà confermare la scelta fatta dal produttore tramite la propria area riservata della piattaforma DGCOL.
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COME FRUIRE DEL CREDITO D’IMPOSTA CINEMA E TV

Una volta ottenuto l’ok alla domanda si potrà usare il tax credit cinema in compensazione nella dichiarazione dei redditi da presentare tramite l’Agenzia delle Entrate. Per ogni dettaglio si rimanda alla pagina web del Ministero della Cultura dedicata alla misura.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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