Il Parlamento è chiamato a votare in seconda lettura il DDL PMI 2025 2026 che attua lo Statuto delle imprese e recepisce le direttive europee dello Small Business Act.
Tra le novità del Disegno di Legge vi sono una serie di semplificazioni normative, sostegno alla digitalizzazione, revisione delle soglie per le Piccole e Medie Imprese, nonché misure per le filiere della moda.
In questo articolo vi spieghiamo quali novità prevede il testo e lo mettiamo a vostra disposizione, scaricabile gratuitamente in PDF.
Indice:
COSA PREVEDE IL DDL PMI 2025 2026
Il DDL PMI 2025 2026 prevede una serie di novità per le Piccole e Medie Imprese italiane. Rappresenta la prima attuazione concreta dell’articolo 18 dello Statuto delle imprese.
Nasce per allineare l’Italia agli obiettivi dello Small Business Act europeo, con misure mirate a sostenere le PMI (che in Italia sono oltre il 95% delle imprese attive), affrontando sfide come la burocrazia e l’accesso al credito.
Il DDL si rivolge alle PMI che, ricordiamo, sono le Piccole e Medie Imprese che hanno fino a 250 dipendenti e un fatturato fino a 50 milioni di euro. Il testo, già approvato dal Senato, è in discussione alla Camera dall’inizio di Novembre 2025. Scopriamo cosa prevede, punto per punto.
1) RICAMBIO GENERAZIONALE, OK AL PART TIME INCENTIVATO
L’articolo 6 del Disegno di Legge introduce una misura transitoria per gli anni 2026 e 2027 che consente a un massimo di 1.000 lavoratori dipendenti privati, con contratto a tempo pieno e indeterminato presso aziende fino a 50 dipendenti, di trasformare il proprio rapporto in part-time.
Il passaggio è possibile se il dipendente è in possesso di
- anzianità contributiva precedente al 1996;
- requisiti per andare in pensione entro il 1° Gennaio 2028.
La riduzione dell’orario può variare tra il 25% e il 50%. La misura comporta benefici come l’esonero contributivo, l’integrazione dei versamenti e la copertura figurativa, tutti a carico della finanza pubblica e riconosciuti fino alla pensione o al 31 Dicembre 2027. Per ottenere questi vantaggi, il datore di lavoro deve assumere contestualmente un giovane under 34 a tempo pieno e indeterminato.
La misura punta a favorire il ricambio generazionale e accompagnare gradualmente i lavoratori senior verso il pensionamento, sostenendo al contempo l’occupazione giovanile. Appena sarà disciplinata nel dettaglio, vi faremo sapere. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
2) AIUTI PER IL SETTORE MODA E LE PMI IN CRISI
L’articolo 3 del testo rivede le regole per l’utilizzo delle risorse destinate alla riconversione e riqualificazione produttiva nelle aree industriali colpite da crisi non complesse, con un focus specifico sulla filiera della moda. Le risorse, fino a 100 milioni di euro, confluiranno nel Fondo per la crescita sostenibile entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma.
La soglia minima per accedere ai finanziamenti è stata abbassata da 3 a 1 milione di euro, mentre quella massima resta fissata a 20 milioni. Potranno beneficiarne le piccole e medie imprese del settore moda, anche in forma aggregata. L’obiettivo è rafforzare la competitività e sostenere il rilancio di un comparto strategico, con strumenti coerenti con la disciplina europea sugli aiuti di Stato. La misura sarà disciplinata da un apposito Decreto attuativo, su cui vi terremo aggiornati.
3) SICUREZZA SUL LAVORO PIÙ SEMPLICE PER LE PMI
Il Disegno di Legge aggiorna la normativa sulla sicurezza sul lavoro con tre novità rilevanti per micro, piccole e medie imprese:
- i modelli organizzativi e gestionali, se adottati correttamente, possono escludere la responsabilità amministrativa dell’impresa in caso di reati legati alla sicurezza. INAIL avrà il compito di elaborare modelli semplificati entro 120 giorni e di supportare le imprese nella loro applicazione, garantendo proporzionalità rispetto alla dimensione aziendale;
- si estende l’obbligo di formazione sulla sicurezza anche ai lavoratori in cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, durante i periodi di sospensione o riduzione dell’attività;
- arriva la possibilità di svolgere l’addestramento specifico dei lavoratori anche tramite tecnologie di simulazione in ambienti reali o virtuali, rendendo la formazione più accessibile e immersiva.
4) NOVITÀ PER LE RETI DI IMPRESE
Dal 2026 al 2028, le imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete potranno beneficiare di una sospensione d’imposta sugli utili accantonati in riserva. Ciò, a condizione che vengano destinati a investimenti previsti dal programma comune di rete e realizzati entro l’esercizio successivo. Questi utili non concorreranno alla formazione del reddito, purché la riserva non venga usata per coprire perdite o l’impresa non esca dalla rete.
Inoltre, il DDL prevede che le reti d’impresa continuino ad accedere ad altri strumenti agevolativi, come contratti di sviluppo, accordi per l’innovazione e interventi per le aree di crisi industriale. Il Decreto attuativo definirà criteri e modalità operative entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. E noi vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
5) ISCRIZIONE INPS PIÙ SNELLA PER IL SETTORE AGRICOLO
Il testo semplifica le modalità di iscrizione all’INPS per i datori di lavoro agricolo e i lavoratori autonomi agricoli, consentendo loro di effettuare direttamente l’iscrizione e le successive comunicazioni di modifica o cessazione dell’attività. Ciò, senza passare obbligatoriamente dal sistema di comunicazione unica al registro delle imprese. L’INPS dovrà definire le modalità operative entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Appena ci saranno novità, vi faremo sapere.
6) MARCHI STORICI E IMPRESE DA SALVARE, CAMBIA IL PERIMETRO
Il DDL PMI modifica l’articolo 43 del Decreto Legge 34 del 2020, restringendo l’accesso al fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa. D’ora in avanti, le operazioni di salvataggio e ristrutturazione potranno riguardare solo le imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale iscritte nell’apposito registro, ma solo se hanno più di 20 dipendenti. Prima non era previsto alcun limite minimo.
Inoltre, il fondo potrà essere usato anche per acquisire queste imprese, ma solo se l’acquirente è a sua volta titolare di un marchio storico iscritto nello stesso registro e opera in un settore omogeneo. Questa doppia condizione punta a rafforzare la continuità produttiva e la tutela occupazionale all’interno di filiere storiche italiane.
7) SMART WORKING PIÙ SICURO E CON SANZIONI PER I DATORI
La norma chiarisce e rafforza gli obblighi di sicurezza sul lavoro per le prestazioni svolte in smart working, cioè al di fuori degli spazi aziendali. Il datore di lavoro dovrà consegnare ogni anno al lavoratore e al rappresentante per la sicurezza un’informativa scritta che descriva i rischi generali e specifici legati al lavoro agile, compresi quelli derivanti dall’uso dei videoterminali. Se il datore o il dirigente non adempiono a tale obbligo, è prevista una sanzione penale con arresto da 2 a 4 mesi o ammenda.
8) ASSICURAZIONE NON OBBLIGATORIA PER ALCUNI VEICOLI
Il provvedimento esclude dall’obbligo assicurativo carrelli elevatori e macchine agricole non immatricolate se usati solo in spazi chiusi. La deroga vale anche per veicoli in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali. La norma recepisce la Direttiva Europea e garantisce comunque tutela alle vittime in caso di incidenti.
9) NUOVI STRUMENTI ENTRANO NELLE VERIFICHE DI SICUREZZA
L’articolo 12 aggiorna l’elenco delle attrezzature di lavoro soggette a verifica periodica ai fini della sicurezza, includendo anche le piattaforme mobili elevabili e quelle fuoristrada utilizzate nei frutteti. Queste attrezzature dovranno essere sottoposte a controllo ogni 3 anni per verificarne lo stato di conservazione e l’efficienza.
La prima verifica sarà affidata all’INAIL, mentre le successive potranno essere svolte da ASL, ARPA o soggetti abilitati, con spese a carico del datore di lavoro. I verbali dovranno essere conservati e resi disponibili agli organi di vigilanza. La norma rafforza la tutela nei contesti agricoli e nei lavori in quota, estendendo l’obbligo di controllo a strumenti finora esclusi.
10) MODA RESPONSABILE, NASCE LA CERTIFICAZIONE UNICA DI FILIERA
L’articolo 26 istituisce un regime volontario di certificazione unica per le filiere produttive della moda, rivolto a società capofila, fornitori e subfornitori. L’obiettivo è garantire tracciabilità, sostenibilità e rispetto delle norme sul lavoro lungo tutta la catena, evitando abusi e subappalti opachi. La misura risponde alle nuove strategie europee sul tessile sostenibile e si inserisce nel dibattito nazionale su ecodesign, riciclo, fast fashion e responsabilità sociale. Tale certificazione diventa uno strumento chiave per rafforzare il valore etico e competitivo del made in Italy.
11) NOVITÀ PER I DISTRIBUTORI HORECA
L’articolo 13 del DDL introduce una definizione ufficiale per gli operatori della distribuzione alimentare nel settore HORECA, cioè coloro che acquistano, trasportano e vendono prodotti alimentari e bevande destinati ad alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e servizi di catering.
Per ottenere questa qualifica, almeno il 70% dei ricavi degli ultimi 3 anni fiscali deve provenire da attività di distribuzione verso imprese operanti in questi ambiti. Tale criterio serve a facilitare l’accesso a misure dedicate e rafforzare la filiera agroalimentare legata alla somministrazione professionale.
12) VIA ALLA RIFORMA DELL’ARTIGIANATO
L’articolo 15 del DDL delega il Governo a riformare la legge sull’artigianato entro 9 mesi, aggiornandola alle sfide attuali. La riforma dovrà valorizzare l’imprenditore artigiano anche per competenze creative e tecnologiche, favorire le aggregazioni tra imprese, rafforzare i controlli sull’uso del termine “artigianato” e garantire coerenza normativa senza nuovi costi per lo Stato. Appena sarà realizzata, vi aggiorneremo.
13) RECENSIONI ONLINE PIÙ TRASPARENTI
Gli articoli 18 e 19 della norma introducono regole per contrastare le recensioni false nel settore turistico e della ristorazione. Le recensioni saranno considerate lecite solo se scritte entro 15 giorni dall’effettivo utilizzo del servizio, da chi lo ha realmente fruito, e se non influenzate da incentivi.
Dopo 2 anni dalla pubblicazione, perdono validità. Le strutture recensite potranno segnalare contenuti illeciti secondo le procedure previste dal regolamento europeo sui servizi digitali.
14) VERSO IL TESTO UNICO PER START-UP E PMI INNOVATIVE
L’articolo 24 della norma delega il Governo a riordinare tutta la normativa sulle start-up innovative, spin-off, PMI innovative, incubatori e acceleratori, con l’obiettivo di creare un testo unico entro 12 mesi. La riforma dovrà semplificare e razionalizzare le regole esistenti, eliminare quelle obsolete, favorire la collaborazione tra università, enti di ricerca e imprese, nonché ridurre gli oneri burocratici.
15) GARANTE MPMI PIÙ VICINO ALLE IMPRESE
Nel DDL il Parlamento rafforza il ruolo del Garante per le micro, piccole e medie imprese aggiornando le funzioni di monitoraggio e introducendo il metodo “Reality Checks”. Ossia, un confronto regolare con esperti e associazioni per individuare ostacoli normativi. Il tavolo di consultazione diventa più operativo e strutturato, con possibilità di proporre soluzioni concrete.
QUANDO ENTRA IN VIGORE
Il Disegno di Legge entrerà in vigore dopo che sarà votato definitivamente in Assemblea e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo è già stato approvato dal Senato il 23 Ottobre 2025 ed è attualmente all’esame della Camera dei Deputati.
Specifichiamo anche che le norme di immediata applicazione saranno operative subito, mentre le deleghe al Governo richiederanno Decreti attuativi nei mesi successivi. Appena ci saranno novità al riguardo, vi faremo sapere.
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TESTO DDL PMI 2025 2026
Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 288 Kb) del Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese, in corso di esame alla Camera. Appena sarà in Gazzetta Ufficiale, dopo l’ok definitivo, vi faremo sapere.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere l’articolo su cosa prevede il Decreto Sicurezza e Lavoro approvato dal Governo e che misure introduce per la sicurezza dei lavoratori. Utile anche l’approfondimento sui bonus imprese attivi nel 2025.
Tra le novità in arrivo per il mondo del lavoro ci sono anche quelle spiegate in questa guida sul mondo delle imprese e sulle assunzioni. Vi consigliamo di leggere inoltre, per conoscere le altre novità sul tema, la guida alla Legge di Bilancio 2026.
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