Smart Working 2024: cos’è, chi può continuare e novità proroga

smart working

A cominciare dall’arrivo della pandemia nel 2020, il lavoro agile si è diffuso in modo esponenziale in Italia, tanto da spingere il Governo a intervenire in più occasioni per rivedere norme e regole sullo Smart Working considerate superate.

Il lavoro agile è stato in parte abbandonato nelle PA dal 2024, ma è attivabile in situazioni di gravi problemi di salute, personali o familiari, a discrezione dei dirigenti della Pubblica Amministrazione e con specifici accordi individuali.

Dal 1° aprile 2024 l’accesso allo smart working per tutti i dipendenti nel settore privato, compresi i fragili e i genitori lavoratori con almeno un figlio di età inferiore ai 14 anni conviventi, è invece possibile solo con preventivi accordi individuali.

Tuttavia, non ci sarà nessuna proroga per la modalità semplificata di smart working, in vigore solo fino al 31 marzo 2024.

In questo articolo chiaro e dettagliato vi spieghiamo come funziona lo Smart Working in Italia,  qual è la normativa di riferimento vigente e quali sono le novità di cui tenere conto nel 2024.

COS’È IL LAVORO IN MODALITÀ SMART WORKING

Qual è il significato di “Smart Working”? Secondo la definizione della normativa, il lavoro agile o Smart Working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Sia per il settore pubblico che per quello privato, quando si parla di Smart Working in Italia la disciplina di riferimento è la  Legge 22 maggio 2017, n.81 (articoli 18-24), modificata nel tempo a più riprese. Le modifiche riguardano soprattutto, i lavoratori fragili (cioè quelli che rientrano nelle categorie illustrate in questa guida) e i genitori di under 14 conviventi con i figli. Le disposizioni sullo Smart Working (e successive modifiche) si applicano, in quanto compatibili, anche ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo n. 165/2001.

PROROGA SMART WORKING 2024

Il Decreto Anticipi convertito in Legge ha stabilito fino al 31 marzo 2024 l’accesso Smart Working semplificato per i lavoratori fragili e genitori di under 14 del settore privato. Al contempo, il Governo ha cambiato le norme per il lavoro agile nelle PA, come spiegato in questa guida. In sostanza:

  • fino al 31 marzo 2024 lo smart working per i lavoratori fragili e i genitori di under 14 del settore privato continuerà a funzionare in modalità semplificata, cioè senza la sottoscrizione di accordi individuali. Dal 1° aprile 2024, però, le regole del settore privato per lo smart working nel settore privato cambiano, con l’arrivo dell’obbligo di sottoscrivere accordi individuali per accedere al lavoro agile. I dettagli li spieghiamo più avanti;

  • dal 1° gennaio 2024 i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione possono richiedere lo smart working in caso di problemi di salute o di famiglia. Ma, una volta presentata la richiesta, sono i dirigenti responsabili del loro ufficio a decidere se autorizzare o meno lo smart working, prevedendo accordi individuali, come disciplinati dalla Direttiva Ministeriale del 29 dicembre 2023.

CHI PUÒ CONTINUARE A LAVORARE IN SMART WORKING

Dal 2024 possono lavorare Smart Working sia i lavoratori fragili o genitori di under 14 conviventi del settore privato, che quelli pubblici, ma con regole diverse rispetto a quanto avveniva in passato.

Per i lavoratori pubblici valgono le regole già fissate dal 1° gennaio 2024, con lo smart working accessibile “a richiesta” in caso di problemi personali. Mentre invece, per i lavoratori del settore privato dal 1° aprile 2024, non sarà più possibile accedere allo Smart Working in modalità semplificata in quanto non è stata prorogato quanto previsto dal Decreto Anticipi convertito in Legge. Vediamo i dettagli.

CHI HA DIRITTO ALLO SMART WORKING NEL 2024

Hanno diritto allo Smart Working nel 2024 sia i lavoratori del settore privato fragili o genitori di under 14 conviventi, che quelli delle Pubbliche Amministrazioni. Scopriamo insieme quali sono le nuove regole, categoria per categoria.

1) SMART WORKING PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Dal 1° gennaio 2024 è terminata, in parte, la possibilità di richiedere lo Smart Working in forma agevolata da parte dei dipendenti pubblici. Ma è possibile comunque accedere al lavoro agile per i dipendenti in situazioni di gravi problemi di salute, personali o familiari.

Infatti, il 29 dicembre 2023 il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, aveva emesso una Direttiva sul lavoro agile nelle PA nel 2024. La Direttiva sottolinea che nel pubblico impiego, il lavoro agile dal 1° gennaio 2024 è regolato da accordi individuali che dettagliano obiettivi e modalità personalizzate per svolgere la prestazione lavorativa.

La Direttiva mantiene l’attenzione sui lavoratori “fragili”, consentendo loro di adottare il lavoro agile in situazioni di gravi problemi di salute, personali o familiari, anche derogando dalla prevalenza del lavoro in presenza. La responsabilità di implementare misure organizzative per lo Smart Working del pubblico impiego spetta ai dirigenti di ciascuna Amministrazione, attraverso accordi individuali. I dettagli li spieghiamo in questa guida.

Sempre a proposito di Smart Working per dipendenti pubblici, ricordiamo che a partire dal 13 agosto 2022, i datori di lavoro PA, come quelli del settore privato, che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in smart working sono tenuti a riconoscere delle priorità nell’accoglimento delle richieste secondo quanto stabilito dal Decreto Conciliazione vita – lavoro di cui parliamo in questo approfondimento.

Si tratta di:

  • chi ha figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità;

Ricordiamo che l’adesione al lavoro agile, inoltre, deve avere natura consensuale e volontaria.

2) SMART WORKING PRIVATI, FRAGILI E GENITORI UNDER 14

Fino al 31 marzo 2024 i lavoratori fragili e i genitori di under 14 del settore privato hanno ancora accesso allo Smart Working in modalità semplificata, cioè senza la necessità della sottoscrizione preventiva di accordi individuali. Dunque, entro questa data, i lavoratori considerati fragili e i genitori di under 14 nel privato possono svolgere la propria attività da remoto, in modalità “normale” e non straordinaria. Inoltre, sempre entro il 31 marzo 2024:

  • nel caso in cui le caratteristiche del loro impiego non lo consentano, potranno essere adibiti a mansioni diverse ricomprese nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna diminuzione della retribuzione;

  • nel caso dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni con cui convivono, la regola vale a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore.

A partire dal 1° aprile 2024, poi, i datori di lavoro privati non potranno più attivare lo smart working per i dipendenti in modo informale. Sono inclusi quelli fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni conviventi. Saranno richiesti accordi individuali che dettagliano tutte le modalità di lavoro agile e la sua organizzazione.

Gli accordi individuali devono essere redatti secondo le linee guida previste dal 2021 con il Protocollo nazionale del lavoro agile per il settore privato. Il testo esprime linee di indirizzo, affidando alla contrattazione collettiva quanto necessario all’attuazione nei diversi e specifici contesti produttivi. Questi accordi dovranno includere:

  • informazioni dettagliate sul tipo di impiego, la periodicità, le regole riguardanti la presenza in ufficio e il lavoro da remoto. Potrebbero anche stabilire restrizioni su dove il lavoro può essere svolto, per motivi di sicurezza dei dati;

  • le regole del diritto alla disconnessione;

  • specifiche dell’azienda, chiamata a fornire strumenti chiari per il lavoro da remoto;

  • le regole per proteggere i dati del lavoratore e dell’azienda;

  • informazioni sui diritti sindacali e la formazione.

Le aziende che non stipulano questi accordi entro il 1° aprile 2024 saranno soggette a multe. E ancora, i datori di lavoro:

  • dovranno comunicare l’inizio del lavoro entro 5 giorni tramite il portale Servizi Lavoro, a cui si accede tramite autenticazione SPID e CIE;

  • rischiano sanzioni per la mancata conformità che vanno da 100 a 500 euro per lavoratore;

  • sono tenuti a conservare questi accordi per almeno 5 anni.

È importante anche ricordare che, dal 1° aprile 2024:

  • l’adesione allo Smart Working avvenga su base volontaria;

  • l’eventuale rifiuto del lavoratore non comporta gli estremi del licenziamento, né può essere oggetto di ammonizioni sul piano disciplinare;

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi segnaliamo l’approfondimento sulla proroga smart working lavoratori fragili.

Potrebbe interessarvi anche il nostro approfondimento sulle regole per smart working nella Pubblica Amministrazione dal 2024.

Se volete conoscere altre novità sul mondo del lavoro, vi consigliamo di leggere questa sezione.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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Un Commento

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  1. Sig.ra o Sig.na Valeria C. Molto esperta, chiara mi ha risolto molti miei dubbi… Perciò ringrazio tantissimo per tutti i chiarimenti datemi

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