Decreto montagna 2023 e zone montane: cosa prevede in 10 punti

La Guida al Decreto montagna e zone montane. Ecco, per punti, cosa prevede il Disegno di Legge e le novità su scuola, incentivi e aiuti locali

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Il Consiglio dei Ministri il 23 ottobre 2023 ha dato il via libera in fase preliminare al Decreto montagna che riconosce e promuove le zone montane l’Italia.

Il DDL mira alla salvaguardia dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio, della salute e delle peculiarità territoriali, storiche, culturali e linguistiche delle aree montane.

In particolare, la norma introduce interessanti agevolazioni la scuola, cioè per i docenti che prestano servizio presso le scuole di montagna, nonché misure in tema di sanità, comunicazione e smart working.

In questa guida spieghiamo in modo semplice e chiaro cosa prevede il Decreto montagna 2023 in maniera chiara e semplice.

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COSA PREVEDE IL DECRETO MONTAGNA 2023

Il Decreto montagna e zone montane, ossia il Disegno di Legge “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane” approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce molti incentivi per le zone montuose italiane. Il Decreto disegna il perimetro in cui classificare le zone montane d’Italia e stanzia risorse per sostenere queste aree di montagna.

È importante sottolineare che le misure previste dal Disegno di Legge possono essere applicate solo alle zone montane che saranno classificate secondo i criteri previsti dal provvedimento.

A tal proposito, la norma prevede, in primis, che:

  • entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge andrà fatta la classificazione delle zone montane italiane, ossia con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si definiranno i criteri per classificare i Comuni montani e per individuare i Comuni che beneficeranno delle misure di sostegno previste dalla legge. L’elenco sarà aggiornato annualmente;

  • è necessario attuare la “Strategia per la montagna italiana” (SMI) che stabilisce linee guida strategiche per le politiche delle zone montane. Questa strategia, basata sul nuovo Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane istituito (le cui risorse sono ancora in via di definizione) mira a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree montane. La strategia sarà definita con un Decreto dei Ministeri competenti su cui vi aggiorneremo.

Decisi questi fattori, il DDL introduce numerose disposizioni relative ai servizi pubblici quali scuola, sanità, comunicazione, oltre che aiuti per i lavoratori. Previsti anche incentivi per gli investimenti, le imprese, i rifugi, le “professioni di montagna” e lo smart working.

Scopriamo nel dettaglio cosa prevede il Decreto montagna 2023 e zone montane.

1) INCENTIVI PER DOCENTI

Tra le misure più importanti previste dal Decreto sulla promozione delle zone montane, vi sono quelle per la scuola di montagna. Il testo del DDL, infatti, include varie agevolazioni per i docenti impegnati nelle scuole delle zone montane. In particolare, tra le misure previste, si prevede:

  • l’assegnazione di un punteggio supplementare per le graduatorie provinciali di supplenza a favore degli insegnanti che hanno prestato servizio in scuole montane situate in aree caratterizzate da particolari difficoltà socio-economiche. La determinazione esatta del punteggio supplementare sarà affidata alla contrattazione collettiva nazionale per le procedure di mobilità del personale docente coinvolto. E vi aggiorneremo;

  • il personale scolastico che lavora nelle scuole di montagna avrà diritto a un credito d’imposta per le spese di locazione di immobili, al fine di contribuire almeno in parte al costo dell’affitto. Vi informeremo su come funzionerà il tax credit visto che, quasi certamente, seguirà le regole della riforma fiscale 2024 in corso di definizione.

L’obiettivo di tali misure è garantire una maggiore presenza nelle aree montane in modo equo. Questo approccio è coerente con il piano d’interventi di Agenda Sud, connesso al PNRR. Tale Piano mira a sostenere le Regioni svantaggiate e a garantire servizi e opportunità paritarie per tutti gli studenti italiani, indipendentemente dalla loro provenienza geografica.

2) SMART WORKING, ESONERO AI DATORI DI LAVORO

Il Decreto montagna 2023 prevede degli incentivi per lo smart working nelle zone montane con lo scopo di contrastare lo spopolamento e promuovere l’integrazione economica e sociale della loro popolazione. Come funzioneranno? Per i primi due anni (dopo l’entrata in vigore della legge), le imprese che promuovono il lavoro agile come modalità di esecuzione ordinaria della prestazione lavorativa, possono beneficiare di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

Ciò vale per ogni lavoratore con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 12 mesi, che lavora stabilmente in modalità di lavoro agile e che stabilisce la sua residenza principale e domicilio stabile nello stesso Comune.

Per gli anni successivi al primo periodo, l’esonero è ridotto al 50% per il terzo e quarto anno e al 20% per il quinto anno. Saranno poi i Decreti attuativi a stabilire gli incentivi per lo smart working nel dettaglio e noi, vi aggiorneremo.

3) BONUS CASA IN MONTAGNA

Il Decreto montagna 2023 prevede agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come la deducibilità degli interessi passivi dei mutui per l’acquisto di proprietà immobiliari destinate a diventare la residenza principale. Le misure si affiancano a quelle per i mutui agevolati prima casa come confermate dalle novità sulla Legge di Bilancio 2024.

4) BONUS CONCORSI SANITÀ DI MONTAGNA

Il provvedimento prevede un contributo fornito dagli operatori sanitari delle professioni sanitarie per la partecipazione ai concorsi presso il Servizio Sanitario Nazionale e l’assunzione presso le relative aziende degli operatori del comparto nelle zone montane. Sono previsti anche crediti d’imposta per l’acquisto di abitazioni a fini di servizio. Vi aggiorneremo sui dettagli appena saranno definiti.

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5) INCENTIVI INVESTIMENTI AGRICOLTURA

Buone notizie anche per gli imprenditori agricoli e forestali, inclusi consorzi forestali e associazioni fondiarie, che operano nei comuni montani. Tali imprenditori che effettuano investimenti mirati a generare servizi ecosistemici e ambientali vantaggiosi per l’ambiente e il clima, possono ricevere un credito d’imposta pari al 10% del valore degli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2026. A definire i dettagli della misura saranno i ministeri competenti e noi, vi aggiorneremo.

6) NUOVE REGOLE PROFESSIONI DI MONTAGNA

Il Decreto montagna riconosce le professioni legate alle attività montane, come le guide alpine. Tali professioni saranno considerate come elementi fondamentali per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane. Il testo stabilisce che saranno previste specifiche misure per la valorizzazione e la tutela dell’esercizio delle professioni della montagna.

7) INCENTIVI IMPRESE MONTAGNA GIOVANI

Arrivano aiuti per le imprese in montagna guidate dai giovani. Le piccole imprese e le microimprese in cui il titolare o almeno uno dei titolari non ha superato il 41° anno di età e che, dopo il 1° gennaio 2024, avviano una nuova attività nei Comuni montani, avranno diritto a degli incentivi. Gli incentivi, erogati come credito d’imposta pari al massimo al 15%, saranno validi per il periodo d’imposta in cui la nuova attività ha inizio e per i due periodi d’imposta successivi. A definire i dettagli della misura saranno i ministeri competenti e noi, vi aggiorneremo.

8)  REGOLE PER I RIFUGI DI MONTAGNA

Con il Decreto Montagna 2023, il Governo ha definito i rifugi di montagna come strutture ricettive situate nelle zone montane, progettate per sostenere l’alpinismo e l’escursionismo, offrendo ospitalità, servizi di ristoro, pernottamento e altre servizi correlati.

La norma, poi, conferisce allo Stato, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano il potere di stabilire le specifiche funzionalità dei rifugi. Queste regolamentazioni possono comprendere requisiti igienico-sanitari minimi, anche con deroghe alle normative statali, a condizione che siano proporzionati alla capacità ricettiva e alle condizioni ambientali, sempre nel rispetto delle leggi per la tutela ambientale.

I rifugi di montagna di proprietà pubblica possono essere noleggiati a persone fisiche o giuridiche, nonché a enti senza scopo di lucro, conformemente alla normativa vigente.

9) SALVAGUARDIA ZONE MONTANE

Per quanto riguarda la tutela del territorio, si introducono misure per valorizzare i pascoli e i boschi montani, insieme a riconoscere le zone montane come distinte zone florofaunistiche, caratterizzate dalla presenza abbondante di flora e fauna tipica delle aree montane.

Inoltre, sono previste normative per i bacini idrici utilizzati per l’agricoltura, la prevenzione degli incendi e l’attività turistica, incluso l’innevamento artificiale, allo scopo di affrontare gli effetti del cambiamento climatico e le sfide legate alla disponibilità di acqua nelle zone montane.

10) AIUTI PER GARANTIRE LA COMUNICAZIONE

Il Decreto montagna 2023 prevede contratti di programma relativi alle concessioni di reti stradali e ferroviarie, che includono interventi per garantire servizi di telefonia mobile e connessioni digitali nelle aree montane. Inoltre, il Governo sottolinea l’importanza della copertura di internet a banda larga ultraveloce per lo sviluppo delle zone montane.

QUANDO ENTRA IN VIGORE

Il Decreto Montagna è un disegno di legge ed entrerà in vigore dopo essere stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, a seguito del parere favorevole delle Camere e della firma definitiva del Governo. Vi aggiorneremo. 

IL TESTO PDF DEL DECRETO MONTAGNA 2023 2024

Mettiamo a vostra disposizione il testo non definitivo (Pdf 227 Kb) del Decreto Montagna e zone montane approvato dal Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2023 e spiegato in questa nota stampa ufficiale. Vi aggiorneremo non appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a seguito del parere delle Camere e l’ok definitivo dell’Esecutivo.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

In questa pagina trovate tutte le più interessanti novità legislative che interessano il mondo del lavoro, cittadini e imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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