Decreto Primo Maggio 2024 in GU: cosa prevede in 16 punti e Testo PDF

Ecco cosa prevede il Decreto Primo Maggio 2024 che introduce importanti aiuti per le famiglie, i lavoratori e le imprese

Decreto

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Primo Maggio 2024, il provvedimento che dà il via a numerosi aiuti per famiglie, imprese e lavoratori puntando sui fondi per la coesione.

Tra le principali novità vi sono l’arrivo del Superbonus lavoro, di nuovi bonus per le assunzioni al Sud e quelle di lavoratori svantaggiati.

In questa guida spieghiamo, in modo chiaro e per punti, cosa prevede il Decreto Primo Maggio 2024 chiamato anche “Decreto Coesione“.

Mettiamo inoltre a vostra disposizione il testo PDF del Decreto Primo Maggio pubblicato in GU il 7 maggio 2024, scaricabile e consultabile gratuitamente.

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COSA PREVEDE IL DECRETO PRIMO MAGGIO 2024

Anche quest’anno il Governo, a ridosso della festa nazionale dei lavoratori, ha varato il cosiddetto “Decreto Primo Maggio 2024”.

Lo schema di Decreto è entrato in vigore con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024 (GU Serie Generale n.105 del 07-05-2024). Scopriamo, per punti chiari e dettagliati, cosa prevede il Decreto Primo Maggio 2024, chiamato anche Decreto Coesione.

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1) SUPERBONUS LAVORO 2024

Il Decreto Primo Maggio conferma l’attuazione del “Superbonus lavoro“.

Si tratta, cioè, di una misura già introdotta dalla riforma fiscale 2024 ma ancora non attuata, che sarà implementata attraverso un Decreto interministeriale finanziato dalla revisione dei fondi europei di Coesione. Secondo le stime del DEF 2024, circa 380.000 imprese potrebbero beneficiarne.

Questo rinnovato incentivo fiscale premia le imprese che assumono nuovi dipendenti durante l’anno, con particolare attenzione verso lavoratori svantaggiati come giovani under 30, percettori di Assegno di Inclusione e disoccupati. L’agevolazione consiste nell’incremento del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della dichiarazione del reddito. La maxi deduzione fiscale IRES o IRPEF (a seconda del tipo di beneficiario) è differenziata:

  • 120% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;

  • 130% per i lavoratori svantaggiati, come persone con disabilità, giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, donne con almeno due figli minorenni vittime di violenza o disoccupate da almeno 6 mesi, ex percettori del reddito di cittadinanza senza requisiti per l’Assegno di inclusione, minori in età lavorativa in situazioni familiari difficili, lavoratori in regioni con PIL pro capite inferiore alla media UE27 e tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.

Un Decreto attuativo del MEF e del Ministero del Lavoro definirà le disposizioni specifiche. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la guida sul Superbonus lavoro 2024.

2) INCARICHI PERSONALE AUSILIARIO SCUOLA

Grandi novità per il mondo della scuola con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali. Nell’ambito dell’esecuzione del piano “Agenda Sud”, le istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione possono stipulare, entro le risorse complessive disponibili, contratti per incarichi temporanei di personale ausiliario a tempo determinato.

I contratti possono essere stipulati solo in favore del personale assunto ai sensi dell’articolo 21, comma 4-bis.2, del Decreto Legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla Legge 10 agosto 2023, n. 112, fino al 15 giugno 2024. In caso di rinuncia all’incarico, le istituzioni scolastiche possono attingere dalle graduatorie di istituto. Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida.

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3) AUTOIMPIEGO CENTRO NORD E RESTO AL SUD 2.0

La norma varata istituisce due misure di autoimpiego, ossia “Autoimpiego Centro-Nord Italia” che sostiene l’avvio di attività imprenditoriali e libere professioni nelle Regioni dell’Italia centrale e del settentrione, ma anche il cosiddetto “Resto al Sud 2.0”. Queste azioni speculari sono destinate a:

  • giovani di età inferiore ai 35 anni;

  • disoccupati da almeno 12 mesi;

  • persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;

  • inattivi, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;

  • donne inoccupate, inattive e disoccupate;

Le attività ammissibili includono la fornitura di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per incrementare le competenze e il supporto all’avvio e allo svolgimento delle attività, nonché interventi di sostegno attraverso incentivi finanziari.

Questi incentivi possono consistere alternativamente in:

  • un voucher di avvio non rimborsabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi necessari per avviare l’attività;

  • un contributo a fondo perduto per investimenti fino a 120.000 euro;

  • un altro contributo a fondo perduto per investimenti oltre i 120.000 euro fino a 200.000 euro.

L’entità degli aiuti cambia in base al tipo di misura. Le iniziative finanziate coinvolgono anche i disoccupati beneficiari del programma GOL e Supporto formazione lavoro, consentendo loro di cumulare i trattamenti e di ottenere un pagamento unico per utilizzarlo come capitale iniziale per le attività finanziate. Il Governo poi definirà le due misure con appositi Decreti ad hoc su cui, vi aggiorneremo. Intanto, per capire nel dettaglio come funziona e come fare domanda vi rimandiamo alla nostra guida a Resto al SUD 2.0. e al nostro approfondimento su gli incentivi per l’autoimpiego per le imprese del Centro e Nord Italia.

4) INCENTIVI AUTOIMPIEGO GREEN E DIGITAL

Il Decreto Primo Maggio 2024 introduce anche degli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. La misura prevede che i soggetti disoccupati, inattivi o inoccupati di età inferiore ai 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale entro il 31 dicembre 2025 nei settori strategici indicati, possono chiedere l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di tre anni, fino al 31 dicembre 2028.

Ciò, nel limite massimo di 800 euro al mese e nei limiti delle risorse disponibili del Programma Nazionale Giovani Donne e Lavoro. Questo esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato ma è compatibile con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, come spiegato in questa guida. Inoltre, le imprese avviate dai soggetti citati, possono richiedere all’INPS un contributo per l’attività pari a 500 euro mensili per la durata massima di 3 anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028. Per saperne di più, vi consigliamo la nostra guida agli incentivi autoimpiego green e digital 2024.

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5) NUOVO BONUS GIOVANI 2024

Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri ha introdotto un nuovo bonus giovani, un’iniziativa volta a promuovere l’occupazione giovanile stabile attraverso incentivi ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o che stailizzano i dipendenti a tempo determinato. Ecco i punti salienti:

  • i datori di lavoro possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 500 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. I datori di lavoro che vogliono beneficiare dell’esonero non devono aver effettuato licenziamenti ingiustificati nei 6 mesi precedenti l’assunzione incentivata;

  • l’esonero si applica a soggetti di età inferiore ai 35 anni che non hanno mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Anche coloro che già hanno avuto un contratto a tempo indeterminato possono beneficiare dell’esonero, ma solo se l’assunzione avviene entro determinati limiti temporali. Non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. Nelle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna (ossia la cosiddetta ZES Sud istituita con il Decreto Sud), l’esonero contributivo può arrivare fino a 650 euro al mese.

Le modalità di attuazione dell’esonero saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’efficacia delle disposizioni è però, subordinata all’autorizzazione della Commissione europea. Per saperne di più, vi consigliamo la guida al bonus assunzioni giovani under 35 nel 2024.

6) BONUS DONNE 2024

Il nuovo bonus donne 2024 istituito dal Decreto Primo Maggio è un’iniziativa volta a favorire la parità di opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, con particolare attenzione alle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno.

I datori di lavoro privati che assumono lavoratrici svantaggiate (di qualsiasi età) possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite di 650 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Il beneficio si applica a donne di qualsiasi età che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 6 mesi o 24 mesi, a seconda della residenza.

Le assunzioni devono comportare un incremento netto dell’occupazione, calcolato sulla base della differenza tra il numero di lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti e il numero attuale di lavoratori. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. Le modalità di attuazione dell’esonero saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’INPS. E noi, vi aggiorneremo. Intanto, per saperne di più, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

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7) ARRIVA IL BONUS ZES

Il bonus Zona Economica Speciale (ZES) prevede che i datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali. La misura è nel limite di 650 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

L’esonero contributivo è riconosciuto esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che assumono presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle regioni della Zona economica Speciale unica per il Mezzogiorno lavoratori nelle medesime Regioni. Ossia Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Spetta per i lavoratori che hanno compiuto almeno 35 anni e non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 24 mesi. Non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato.

L’efficacia delle disposizioni è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea e vi aggiorneremo appena saranno chiarite le modalità attuative della misura. Non bisogna confondere questo bonus con il credito d’imposta ZES. Per capire meglio quali sono le differenze, come funziona, quando parte e come richiederlo vi consigliamo la lettura della nostra guida.

8) ISCRIZIONE PERCETTORI NASPI E DIS COLL NEL SIISL

Il Decreto Primo Maggio 2024 prevede anche l’iscrizione automatica dei percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) o DIS COLL al Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL).

Una volta iscritti al SIISL, i percettori della NASPI o DIS COLL sono tenuti a sottoscrivere diversi documenti, come il curriculum vitae, il Patto di Attivazione Digitale e il Patto di servizio. Questi documenti sono importanti per definire gli obiettivi e le azioni necessarie per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. Un Decreto del Ministero ad hoc chiarirà i dettagli sulle modalità di iscrizione.

9) RICONVERSIONE PERSONALE GRANDI IMPRESE IN CRISI

Con il Decreto pubblicato in GU, a partire dal 1° luglio 2024, il Governo ha istituito una Cabina di regia coordinata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quale autorità di gestione del fondo creato ad hoc.

Con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno definiti i dettagli. Ciò che è certo è che i datori di lavoro del settore privato operanti nel territorio dello Stato con organico complessivamente pari o superiore a 250 lavoratori, e che abbiano in corso trattamenti di integrazione salariale da almeno un biennio senza soluzione di continuità possono chiedere al Ministero l’attivazione della Cabina di regia.

10) MISURE DI CONTRASTO A POVERTÀ EDUCATIVA

Il testo del Decreto prevede anche misure riguardanti l’istruzione e il contrasto alla povertà educativa. Ossia:

  • un piano da 200 milioni di euro per potenziare le infrastrutture sportive nelle scuole, principalmente nelle Regioni meno sviluppate. Questo intervento mira a ridurre i divari territoriali e infrastrutturali;

  • un piano da 150 milioni di euro per la realizzazione di laboratori innovativi e avanzati finalizzati allo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali, soprattutto nelle Regioni meno sviluppate;

  • una spesa di 100 milioni di euro per la fornitura di arredi didattici innovativi nelle strutture destinate all’infanzia nelle regioni meno sviluppate. L’obiettivo è migliorare l’offerta educativa per i bambini nella fascia di età 0-6 anni;

  • modifiche riguardanti le scadenze relative alle procedure di valutazione periodica delle istituzioni scolastiche, rispetto a quelle previste dall’articolo 20-bis del Decreto Legge 18 ottobre 2023, n. 145.

11) RISORSE PER ZONE LOGISTICHE SEMPLIFICATE

La norma prevede che le nuove e le già esistenti imprese operanti nelle Zone logistiche semplificate beneficino di maggiori semplificazioni e agevolazioni. Si tratta di aiuti già stabiliti con la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, ma per cui il Governo ha deciso di incrementare i fondi. Dunque, tali agevolazioni per le imprese delle ZLS avranno un budget pari a un totale di 100 milioni di euro per il 2024 e 50 milioni di euro per gli anni successivi.

12) POTENZIAMENTO ATTIVITÀ DI RICERCA

Il Decreto Primo Maggio definisce un Piano di azione chiamato “RicercaSud – Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027”. Il Piano ha l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e innovazione nelle aree della ZES unica per il Mezzogiorno.

Questo piano mira anche a favorire l’introduzione di tecnologie avanzate, lo sviluppo delle competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità, nonché la collaborazione tra ricerca e imprese. Il Piano di azione individua le seguenti risorse finanziarie:

  • all’interno del Programma Nazionale “Ricerca Innovazione e Competitività per la Transizione Verde e Digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027), viene destinata una dotazione di 1.065.600.000 euro, limitatamente alle aree territoriali di riferimento;

  • nel contesto delle risorse volte al sostegno degli “Ecosistemi per l’Innovazione nel Mezzogiorno”, viene prevista una dotazione complessiva di 150.000.000 euro, insieme a eventuali economie derivanti dal Piano Sviluppo e Coesione 2014-2020.

13) RIFORMA FONDI PER LA COESIONE

Per ottimizzare l’uso dei fondi dell’Unione Europea per la coesione per il periodo 2021-2027 e coordinarli meglio con il PNRR e il Fondo per lo sviluppo e la coesione, il testo riorganizza il sistema di erogazione. In sostanza, le autorità competenti potranno usare queste risorse identificando interventi prioritari in vari settori già selezionati o pianificati. Questi interventi devono essere rilevanti per gli obiettivi dei programmi nazionali e regionali, nonché per gli obiettivi specifici.

Gli interventi prioritari devono essere scelti sulla base di criteri come l’attuazione delle pianificazioni settoriali, la disponibilità di finanziamenti, la complementarità con altri fondi, il contributo alla riduzione dei divari infrastrutturali, il supporto ai servizi pubblici, nonché l’adeguamento alle strategie nazionali e locali. A coordinare questo processo, oltre ai Ministeri competenti, anche una cabina di regia istituita ad hoc che potrà – tra l’altro – prevedere premialità per le amministrazioni virtuose.

14) CONTROLLI CONTRATTI ISTITUZIONALI DI SVILUPPO

Il Decreto Primo Maggio 2024 stabilisce anche che il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri deve fare un controllo entro il 31 luglio 2024 sull’attuazione dei contratti istituzionali di sviluppo già in corso. Se necessario, le funzioni del responsabile unico del contratto saranno trasferite a tale Dipartimento.

Successivamente, entro 60 giorni dalla verifica, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR, con il parere del Ministro dell’economia e delle finanze, procederà a una revisione della governance e delle modalità di attuazione di tali contratti. L’obiettivo è fare in modo che tali contratti non falliscano e che raggiungano i risultati auspicati. I dettagli li trovate in questa nota stampa.

15) PROGRAMMA NAZIONALE CULTURA

Approvate delle misure del Programma Nazionale Cultura. La norma introduce uno specifico Piano di azione, con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le iniziative volte alla rivitalizzazione e rifunzionalizzazione dei luoghi della cultura, alla promozione della creatività e della partecipazione culturale, alla rigenerazione socio-culturale di aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica, nonché alla riqualificazione energetica e alla prevenzione e messa in sicurezza dai rischi naturali dei luoghi della cultura.

Questo piano sarà adottato dal Ministro della cultura, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.

Il finanziamento delle iniziative previste sarà nel limite complessivo di 488 milioni di euro, utilizzando le risorse del Programma Nazionale Cultura 2021-2027.

16) ARRIVANO I MINI CONTRATTI DI SVILUPPO

Dopo i contratti di sviluppo, arrivano i “mini contratti di sviluppo”, un nuovo strumento introdotto per sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, compresi tra 5 e 20 milioni di euro. Questi investimenti possono essere realizzati d PMI, che operano principalmente nelle tecnologie critiche indicate nel nuovo regolamento dell’Unione Europea denominato “Strumento per la transizione economica e sociale sostenibile” (regolamento UE STEP) e che operano nelle regioni del Mezzogiorno.

TESTO DEL DECRETO PRIMO MAGGIO 2024

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del Decreto Primo Maggio 2024 (Pdf 275 kB) in GU Serie Generale n.105 del 07-05-2024, entrato in vigore mercoledì 8 maggio 2024, ovvero il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

VIDEO CONFERENZA STAMPA

Rendiamo disponibile il video della conferenza stampa. Il Ministro Fitto (Affari europei, Politiche di coesione e PNRR) ed il Vice Ministro Leo (Economia e Finanze) hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri n. 79, come spiegati in questa nota.

Conferenza stampa del Consiglio dei Ministri n. 79

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Da leggere anche le novità sul Decreto PNRR 2024 convertito in Legge, sul  DEF 2024 e quelle sul DDL semplificazioni 2024. Vi invitiamo a consultare inoltre la guida sul Decreto reclutamento AFAM 2024, nonché quella sul Decreto discipline AFAM 2024.

Per restare informati sulle novità legislative, vi consigliamo di visitare questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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