Lavoratori stranieri fuori quota ammessi in Italia: pubblicato il decreto

Via alle nuove regole per gli ingressi fuori quota per i lavoratori stranieri discendenti da italiani e provenienti da alcuni Paesi. Ecco i dettagli

lavoratori stranieri

Il Governo ha pubblicato il Decreto che definisce quali lavoratori stranieri fuori quota possono essere ammessi a lavorare in Italia.

La norma individua i Paesi da cui provengono rilevanti flussi di emigrazione italiana e stabilisce che ai lavoratori di questi Stati, se discendenti di cittadini italiani, viene riconosciuto il diritto di entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato senza essere soggetti alle quote annuali del Decreto flussi.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio quali sono i lavoratori in questione e le novità valide dal 2025.

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QUALI SONO I LAVORATORI STRANIERI FUORI QUOTA AMMESSI IN ITALIA

Il Decreto ministeriale 17 Novembre 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che che i lavoratori stranieri fuori quota ammessi a lavorare in Italia sono i cittadini discendenti da italiani, provenienti da alcuni specifici Paesi. Ovvero, hanno accesso al lavoro subordinato senza essere soggetti alle quote annuali del Decreto flussi, i cittadini discendenti da italiani residenti in:

  • Argentina;

  • Brasile;

  • Stati Uniti d’America;

  • Australia;

  • Canada;

  • Venezuela;

  • Uruguay.

La scelta di questi Paesi deriva dalla consistenza numerica delle comunità italiane registrate all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Al 31 Dicembre 2024, infatti, risultavano iscritti:

  • 989.901 cittadini italiani in Argentina;

  • 682.300 cittadini italiani in Brasile;

  • 241.056 cittadini italiani negli Stati Uniti;

  • 166.848 cittadini italiani in Australia;

  • 148.251 cittadini italiani in Canada;

  • 116.396 cittadini italiani in Venezuela;

  • 115.658 cittadini italiani in Uruguay.

Questi numeri dimostrano la forte presenza di italiani e discendenti, giustificando l’adozione di una misura che agevola il loro rientro e inserimento nel mercato del lavoro italiano.

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CHI SONO GLI ALTRI LAVORATORI STRANIERI CHE POSSONO ESSERE AMMESSI FUORI QUOTA

Oltre ai discendenti di cittadini italiani residenti nei Paesi indicati dal Decreto, la normativa sull’immigrazione prevede altre categorie di lavoratori stranieri che possono essere ammessi in Italia fuori quota. Si tratta di figure individuate dall’articolo 27 del Testo unico sull’immigrazione, che consente l’ingresso senza limiti numerici per esigenze specifiche del mercato del lavoro e della società. Rientrano tra queste categorie:

  • dirigenti o personale altamente specializzato di società aventi sede o filiali in Italia, ovvero di uffici di rappresentanza di società estere che abbiano la sede principale di attività nel territorio di uno Stato membro dell’organizzazione mondiale del commercio o ancora dirigenti di sedi principali in Italia e di società italiane o di società di altro stato membro dell’Unione Europea;

  • lettori universitari di scambio o di madre lingua;

  • professori universitari destinati a svolgere in Italia un incarico accademico;

  • traduttori e interpreti;

  • collaboratori familiari aventi regolarmente in corso all’estero, da almeno un anno, rapporti di lavoro domestico a tempo pieno con cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europea residenti all’estero, che si trasferiscono in Italia, per la prosecuzione del rapporto di lavoro domestico;

  • persone che, autorizzate a soggiornare per motivi di formazione professionale, svolgono periodi temporanei di addestramento presso datori di lavoro italiani;

  • lavoratori marittimi occupati nella misura e con le modalità stabilite nel Regolamento di attuazione;

  • lavoratori dipendenti regolarmente retribuiti da datori di lavoro, persone fisiche o giuridiche, residenti o aventi sede all’estero e da questi direttamente retribuiti, i quali siano temporaneamente trasferiti dall’estero presso persone fisiche o giuridiche, italiane o straniere, residenti in Italia, al fine di eseguire nel territorio italiano determinate prestazioni oggetto di contratto di appalto;

  • lavoratori occupati presso circhi o spettacoli viaggianti all’estero;

  • personale artistico e tecnico per spettacoli lirici, teatrali, concertistici o di balletto;

  • ballerini, artisti e musicisti da impiegare presso locali di intrattenimento;

  • artisti da impiegare da Enti musicali teatrali o cinematografici o da imprese radiofoniche o televisive, pubbliche o private, o da enti pubblici, nell’ambito di manifestazioni culturali o folcloristiche;

  • stranieri destinati a svolgere qualsiasi tipo di attività sportiva professionistica presso società sportive italiane ai sensi della Legge 23 Marzo 1981, n. 91;

  • giornalisti corrispondenti ufficialmente accreditati in Italia e dipendenti regolarmente retribuiti da organi di stampa quotidiani o periodici, ovvero da emittenti radiofoniche o televisive straniere;

  • persone che svolgono in Italia attività di ricerca o un lavoro occasionale nell’ambito di programmi di scambi di giovani o di mobilità di giovani o persone collocate “alla pari” (secondo le norme di accordi internazionali in vigore con l’Italia);

  • infermieri professionali assunti presso strutture sanitarie pubbliche e private;

  • i lavoratori dello spettacolo che devono essere assunti da datori di lavoro per esigenze connesse alla realizzazione e produzione di spettacoli.

A queste categorie si aggiunge la possibilità di ottenere la Carta Blu UE, un permesso speciale per lavoratori altamente qualificati che consente di soggiornare e lavorare in Italia al di fuori delle quote stabilite dai Decreto flussi. Per saperne di più sulle regole per l’accesso al lavoro in Italia per gli stranieri, vi consigliamo di leggere questa guida.

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QUANDO ENTRANO IN VIGORE LE NOVITÀ

Le novità definite dal Decreto sono in vigore dal 24 Novembre 2025, data di pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. La misura sarà valida per tutto il biennio 2025 2026.

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COME ASSUMERE LAVORATORI STRANIERI OLTRE LA QUOTA

L’assunzione di lavoratori stranieri in Italia oltre la quota del Decreto flussi e la loro regolarizzazione può essere fatta partendo con la richiesta di nulla osta che va presentata dal datore di lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI), tramite il Portale Servizi o nella sede territorialmente competente.

GUIDA AL DECRETO FLUSSI

Per approfondire l’argomento, vi segnaliamo le nostre guide sul Decreto flussi 2025 e sul Decreto flussi 2026 2028, che ha stabilito nuove quote per gli ingressi di lavoratori stranieri in Italia.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI INTERESSANTI AIUTI E AGGIORNAMENTI 

Vi invitiamo a scoprire quali sono le nuove regole per l’assunzione di lavoratori stranieri in Italia.

Inoltre, vi consigliamo di approfondire anche novità introdotte dal Decreto immigrazione 2025 convertito in legge e le novità dedicate ai lavoratori stranieri in Italia.

In questa pagina trovate le altre interessanti novità legislative legate al mondo del lavoro e agli aiuti per lavoratori e famiglie.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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