È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Flussi 2025 convertito in Legge, che prevede una serie di novità sui click day e sulle procedure d’ingresso degli oltre 181mila lavoratori stranieri in Italia nel prossimo anno.
Il testo, pubblicato in Gu il 10 Dicembre 2024, conferma che per l’anno 2025 sono previsti n. 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, n. 730 ingressi per lavoro autonomo e n. 110.000 ingressi per lavoro subordinato stagionale.
In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede il Decreto Flussi 2025 convertito in Legge, quali sono le novità che introduce e quando entra in vigore.
COSA PREVEDE IL DECRETO FLUSSI 2025 CONVERTITO IN LEGGE
Il Decreto Flussi 2025 è stato convertito in Legge. E, dopo il “sì” definitivo del Senato, martedì 10 Dicembre 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.289 del 10-12-2024).
Il Decreto flussi, ricordiamolo, è un provvedimento del Governo, realizzato ogni tre anni e aggiornato annualmente, che stabilisce il numero massimo di cittadini stranieri provenienti dal Paesi extra UE che ogni anno possono fare ingresso in Italia per lavorare.
Il Decreto, nello specifico:
- fissa le quote di ingresso differenti per i lavoratori stagionali, i lavoratori autonomi e i lavoratori subordinati non stagionali;
- stabilisce le quote per convertire in lavoro i permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio o per convertire in lavoro subordinato non stagionale i permessi di soggiorno rilasciati per lavoro stagionale;
- la procedura di domanda tramite “click day” immigrazione per organizzare gli ingressi nel nostro Paese, come spieghiamo in questo articolo.
Rispetto alla versione originaria del provvedimento spiegata in questo approfondimento, il testo emendato dalla Camera e da Palazzo Madama porta con sé molte novità sulle procedure di accesso dei lavoratori stranieri in Italia nel 2025. Vediamo tutti dettagli.
1) CAMBIA L’ELENCO DEI PAESI SICURI
Le modifiche apportate al Decreto flussi riguardano, in primis, l’elenco dei Paesi sicuri inseriti nel Decreto legislativo 28 Gennaio 2008, n. 25. In particolare, il nuovo elenco dei Paesi considerati sicuri è il seguente:
- Albania;
- Algeria;
- Bangladesh;
- Bosnia-Erzegovina;
- Capo Verde;
- Costa d’Avorio;
- Egitto;
- Gambia;
- Georgia;
- Ghana;
- Kosovo;
- Macedonia del Nord;
- Marocco;
- Montenegro;
- Perù;
- Senegal;
- Serbia;
- Sri Lanka;
- Tunisia.
L’elenco aggiornato, quindi, esclude Camerun, Colombia e Nigeria. Il testo poi elimina la possibilità di designare solo parti di un Paese come sicure. Inoltre, si menziona l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo come fonte di informazioni per la valutazione dei Paesi sicuri. Un nuovo comma inserito nell’articolo 12, poi stabilisce che l’elenco dei Paesi sicuri sia aggiornato periodicamente e notificato alla Commissione europea, con una relazione annuale del Consiglio dei Ministri.
2) STRETTA SUL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
Il Decreto, durante l’esame in prima lettura alla Camera, apporta modifiche alle disposizioni sul ricongiungimento familiare degli stranieri. Ecco quali sono le novità:
- possono richiedere il ricongiungimento familiare i titolari di permesso di soggiorno per asilo conseguente al riconoscimento della protezione internazionale, non più solo i titolari di permesso di soggiorno per asilo;
- viene introdotto il requisito di un soggiorno legale di almeno due anni nel territorio nazionale per i cittadini stranieri che richiedono il ricongiungimento familiare, con eccezione dei titolari di permesso di soggiorno per protezione internazionale. Questa condizione non si applica in caso di ricongiungimento di un figlio minore;
- la conformità dell’alloggio, ai fini della domanda di ricongiungimento familiare, è subordinata alla verifica dei requisiti di altezza minima e ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali d’abitazione, come stabilito dal Decreto del Ministro della sanità del 5 Luglio 1975.
Le Amministrazioni comunali poi, possono svolgere le attività di verifica previste, utilizzando le risorse disponibili a legislazione vigente.
3) NUOVE REGOLE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Il Decreto divenuto Legge cambia le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale e l’accoglienza dei richiedenti. Ovvero:
- chi presenta domanda di protezione internazionale oltre il termine di 90 giorni dall’ingresso in Italia, senza un giustificato motivo, sarà soggetto a una procedura accelerata di esame;
- chi non presenta la domanda entro i 90 giorni, senza un giustificato motivo, è escluso dalle misure di accoglienza con un provvedimento motivato del Prefetto;
- viene introdotto un criterio di priorità per coloro che sono giunti in Italia tramite operazioni di salvataggio in mare, garantendo loro accesso prioritario ai centri governativi e alle strutture straordinarie di accoglienza (CAS).
4) COMMISSIONE DIRITTO D’ASILO, VIA ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
La norma introduce delle novità per il personale necessario per la Commissione nazionale per il diritto d’asilo e le commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Il testo prevede che il personale dell’Amministrazione civile dell’interno possa essere formato anche presso il Centro alti studi del Ministero dell’interno.
Inoltre, le commissioni territoriali possono includere temporaneamente lavoratori con contratti a tempo determinato e personale dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo. È anche previsto che la funzione di Presidente di Commissione territoriale possa essere svolta da funzionari prefettizi in pensione da oltre due anni.
La norma stabilisce anche che la Commissione nazionale per il diritto d’asilo, poi, potrà essere integrata da funzionari amministrativi con compiti istruttori. Aggiornata, infine, anche la formulazione relativa ai colloqui personali con i richiedenti asilo.
5) CONFERMATE LE NUOVE REGOLE DEI CLICK DAY
Il testo divenuto Legge non cambia quanto già stabilito per i click day nella versione originaria del Decreto, spiegata in questo articolo. Resta confermato che dopo la precompilazione delle domande avvenuta dal 1° al 30 Novembre 2024, ci saranno i click day del 5, 7 e 12 Febbraio 2025. Poi, dal 1° al 31 Luglio 2025 ci sarà la compilazione per il click day del 1° Ottobre 2025, dedicato al lavoro stagionale nel settore turistico-alberghiero.
In via sperimentale e solo per il 2025, sarà possibile inoltrare domande per lavoro subordinato nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, per un massimo di 10.000 istanze, a partire dal 7 Febbraio 2025. Per l’invio telematico delle domande, sarà necessario possedere un’identità SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE). Per altri dettagli, vi consigliamo di leggere questo focus.
6) CAMBIANO LE PRIORITÀ PER IL RIMPATRIO
Il Decreto flussi 2025 convertito in Legge prevede nuovi criteri di priorità per i programmi di rimpatrio volontario e assistito, tenendo conto anche della provenienza dello straniero da Stati o territori senza accordi di riammissione.
Inoltre, il testo include nei programmi di rimpatrio volontario assistito anche quei soggetti che, pur essendo destinatari di un provvedimento di espulsione, non hanno rispettato il termine di partenza volontaria concesso dal Prefetto. Ciò, a meno che non abbiano un giustificato motivo.
Queste modifiche intendono rendere più efficaci e mirati i programmi di rimpatrio volontario e assistito, ampliando le categorie di stranieri che possono beneficiarne e stabilendo criteri più chiari per la loro applicazione.
7) LA CORTE D’APPELLO DECIDE SULLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Il Decreto Flussi 2025 convertito in Legge stabilisce che è della Corte d’Appello la competenza per i procedimenti di convalida dei provvedimenti di trattenimento o proroga del trattenimento dei richiedenti protezione internazionale. Stesso discorso anche per coloro che rifiutano di sottoporsi ai rilievi fotodattiloscopici e segnaletici.
8) NOVITÀ PER IL CONTROLLO FRONTIERE
La norma prevede anche novità sui mezzi e i materiali destinati al controllo delle frontiere, ai flussi migratori e alle attività di ricerca e soccorso in mare. Il testo stabilisce che l’affidamento degli appalti pubblici per forniture e servizi relativi a questi mezzi e materiali, destinati a Paesi terzi per migliorare la gestione e il controllo delle frontiere e dei flussi migratori, avvenga secondo le disposizioni per i contratti secretati. Ciò, come previsto dall’articolo 139, comma 1, lettera b), del Codice dei contratti pubblici. Cioè, per questi appalti, non si applica l’obbligo di dichiarare, con provvedimento motivato, i lavori, i servizi e le forniture eseguibili con speciali misure di sicurezza.
9) DPCM PER STABILIRE LE QUOTE MASSIME DI ACCESSO FINO AL 2028
Il Decreto divenuto Legge estende al triennio 2026 2028 la possibilità di definire le quote massime di lavoratori stranieri ammessi per lavoro subordinato e autonomo, anche stagionale, attraverso Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, in deroga alle norme sull’immigrazione. In caso di necessità, possono essere adottati ulteriori decreti.
La norma specifica anche che per il triennio 2026 2028, si prevede una quota preferenziale per i lavoratori di Stati che promuovono campagne contro i rischi dei traffici migratori irregolari in collaborazione con l’Italia.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DECRETO FLUSSI CONVERTITO
Il Decreto Flussi 2025 convertito in Legge entra in vigore da mercoledì 11 Dicembre 2024, ovvero il giorno seguente alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.289 del 10-12-2024).
IL TESTO DEL DECRETO FLUSSI 2025 CONVERTITO IN LEGGE
Mettiamo a vostra disposizione il testo finale (Pdf 637 Kb) del Decreto Flussi 2025 convertito in Legge, approvato in via definitiva dal Senato il 4 Dicembre 2024, dopo il primo ok alla Camera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 Dicembre 2024 (GU Serie Generale n.289 del 10-12-2024).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire mettiamo a disposizione anche il focus aggiornato con le novità sul Decreto flussi introdotte con il cosiddetto “Piano Meloni”. Utile, poi, la guida al Decreto flussi 2024 2025, prima delle modifiche apportate in Parlamento.
Da leggere poi, l’articolo sull’Assegno unico per stranieri immigrati nel 2025 e la riduzione in arrivo per gli italiani. Consultate anche questo articolo sul numero di stranieri che lavorano in Italia.
Infine in questa sezione trovate tutte le altre interessanti novità legislative.
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