E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 19 settembre 2025 la Legge 12 settembre 2025, n. 131 (c.d. Legge Zone Montane), che introduce importanti disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane e delle loro popolazioni.
Il provvedimento, che è entrato in vigore il 20 settembre 2025, ha l’obiettivo di rimuovere le disuguaglianze e favorire lo sviluppo socio economico di questi territori, garantendo l’accesso a servizi essenziali e promuovendo il ripopolamento.
L’obiettivo è contrastare la crisi climatica e demografica, valorizzando il ruolo strategico delle zone montane nella tutela dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio, del turismo e delle tradizioni locali.
Ecco le principali novità introdotte dalla Legge Zone Montane 2025 spiegate in pochi semplici punti e cosa cambia per cittadini e imprese.
1) CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI MONTANI E RIORDINO DELLE AGEVOLAZIONI
La Legge introduce nuovi criteri per classificare i Comuni montani, che saranno definiti entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore con un Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. La classificazione si baserà su parametri altimetrici e di pendenza forniti dall’ISTAT. È prevista anche una delega al Governo per riordinare tutte le agevolazioni, anche fiscali, già esistenti a favore di questi comuni, in modo da renderle coerenti con la nuova classificazione.
2) STRATEGIA NAZIONALE PER LA MONTAGNA ITALIANA (SMI)
Viene istituita la Strategia per la montagna italiana (SMI), uno strumento di programmazione triennale che definirà le priorità e le direttive per lo sviluppo economico e sociale dei territori montani. La SMI punterà a favorire l’accesso alle infrastrutture digitali, ai servizi essenziali (come sanità e istruzione) e a promuovere attività commerciali, turistiche e insediamenti produttivi per contrastare lo spopolamento.
3) FONDO PER LO SVILUPPO DELLE MONTAGNE ITALIANE
A partire dal 2025, il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane finanzierà interventi di competenza sia regionale che statale per l’attuazione della SMI. Le risorse di questo fondo sono aggiuntive rispetto a qualsiasi altro trasferimento o beneficio fiscale già esistente.
4) INCENTIVI PER IL PERSONALE SANITARIO
Per attrarre e trattenere il personale sanitario nelle zone montane, la Legge Zone Montane prevede i seguenti incentivi:
- punteggio doppio in concorsi – a medici, infermieri e altri professionisti sanitari viene attribuito un punteggio doppio per l’attività lavorativa svolta in strutture sanitarie e socio sanitarie situate nei comuni montani;
- credito d’imposta per l’affitto o l’acquisto della casa – chi lavora in strutture sanitarie e socio sanitarie situate o come medico di base, pediatra o veterinario convenzionato, ha diritto a un credito d’imposta annuale fino a 2.500 euro per le spese di affitto o per il mutuo di una casa nel comune montano o limitrofo. Questo bonus può arrivare a 3.500 euro nei comuni con meno di 5.000 abitanti che ospitano minoranze linguistiche storiche;
- emolumento aggiuntivo – è previsto un emolumento accessorio e variabile, fino a un massimo di 20 milioni di euro annui a livello nazionale, per il personale sanitario che presta servizio nelle zone montane.
5) INCENTIVI PER IL PERSONALE SCOLASTICO
Anche per il personale scolastico, la Legge introduce misure per favorire la permanenza nei comuni montani:
- punteggio aggiuntivo in graduatoria – viene riconosciuto un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) agli insegnanti che hanno prestato servizio nelle scuole di montagna per almeno 180 giorni, di cui 120 di attività didattica;
- credito d’imposta per l’affitto o l’acquisto della casa – così come per il personale sanitario, anche insegnanti e personale scolastico hanno diritto a un credito d’imposta annuale fino a 2.500 euro per le spese di affitto o per il mutuo di una casa situata nel comune montano o limitrofo, con un incremento a 3.500 euro in specifici comuni con minoranze linguistiche.
6) PROMOZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
Per favorire la natalità e lo sviluppo di un sistema integrato di istruzione per i bambini fino a 36 mesi, la Legge Zone Montane 2025 mira a promuovere servizi educativi per la prima infanzia nei comuni montani. Questo include l’introduzione di criteri per la formazione dei seggi e la definizione di criteri specifici per il personale scolastico.
7) PRIORITÀ AI SEVIZI DI COMUNICAZIONE E RIDUZIONE DEL DIVARIO DIGITALE
La Legge riconosce la continuità dei servizi di telefonia mobile e l’accesso alla banda ultralarga come una priorità per lo sviluppo delle zone montane. A tal fine, promuove forme di partenariato tra enti pubblici e privati per la realizzazione di progetti che incrementino il trasferimento tecnologico e l’alfabetizzazione digitale, con particolare attenzione ai comuni a rischio spopolamento.
8) INCENTIVI FISCALI PER LE IMPRESE GIOVANILI
Per le piccole e microimprese avviate nei comuni montani da giovani under 41, o da società e cooperative con soci o capitale a maggioranza under 41, è previsto un credito d’imposta per il periodo d’imposta di inizio attività e per i due successivi. L’agevolazione consiste in un credito pari alla differenza tra l’imposta ordinaria e l’imposta calcolata con un’aliquota ridotta al 15%, su un reddito fino a 100.000 euro. Il limite di reddito sale a 150.000 euro in comuni con minoranze linguistiche.
9) MISURE PER LO SMART WORKING
Per contrastare lo spopolamento, per gli anni 2026 e 2027, le aziende che promuovono il lavoro agile (smart working) in modo stabile nei comuni montani con meno di 5.000 abitanti, possono beneficiare dell’esonero totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 8.000 euro annui per ogni lavoratore under 41 che trasferisce la propria residenza in quel comune. L’esonero è ridotto al 50% per gli anni 2028 e 2029.
10) REGOLE E TUTELA PER I RIFUGI DI MONTAGNA E L’ESCURSIONISMO
E’ riconosciuto il ruolo dei rifugi di montagna come strutture ricettive finalizzate all’alpinismo e all’escursionismo. Inoltre, la Legge Zone Montane riconosce l’attività escursionistica come fondamentale per la tutela del patrimonio ambientale e culturale, promuovendo la sicurezza e la fruizione informata dei percorsi. Viene stabilito che la colpa dell’escursionista in caso di incidente costituisce caso fortuito ai fini della responsabilità.
IL TESTO PDF DELLA LEGGE ZONE MONTANE 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo definitivo (Pdf 175Kb) della Legge 12 settembre 2025, n. 131 – Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane – pubblicato nella GU Serie Generale n.218 del 19-09-2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
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