Arrivano altre novità sulla riforma fiscale 2025 in materia di imposte dirette e tributi, nonché sull’IVA.
Il Parlamento ha esteso la validità della riforma fino al 2027 ed ha introdotto un testo unico su tasse, versamenti e riscossione, ma anche sulle cartelle esattoriali o gli accertamenti.
Inoltre, ha reso strutturale il sistema degli scaglioni dell’IRPEF a tre aliquote ed esteso il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, riducendo le tasse per le famiglie numerose.
In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono le novità introdotte e cosa cambia con gli ultimi correttivi.
COSA PREVEDE LA RIFORMA FISCALE 2025
La riforma fiscale 2025 prevede una serie di norme in materia fiscale introdotte grazie alla Legge delega sul sistema tributario italiano, la cui validità è stata estesa fino al 31 Dicembre 2027. A stabilirlo è il Disegno di Legge “Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale”.
Proprio in virtù di questa proroga, il Consiglio dei Ministri del 14 Luglio 2025 ha approvato due importanti provvedimenti su imposte dirette e IVA. Finora i Decreti attuativi della riforma, già approvati, comprendono alcune misure importanti contenute, tra gli altri, nei seguenti atti:
- il Decreto legislativo “Disposizioni integrative e correttive in materia di IRPEF e IRES, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione” e il “Testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto” approvati nel Consiglio dei Ministri del 14 Luglio 2025, spiegato in questa nota;
- il Decreto legislativo “Revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES)“, ossia il Decreto Legislativo 13 Dicembre 2024, n. 192 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.294 del 16-12-2024, in vigore dal 31 Dicembre 2024;
- il Decreto Legge “Misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali”, ossia il Decreto Legge 19 Ottobre 2024, n. 155 pubblicato sulla GU n.246 del 19-10-2024 e spiegato in questa nota. È in vigore dal 20 Ottobre 2024;
- il Decreto Legislativo “Revisione delle disposizioni in materia di accise”, illustrato in questa guida.
Tra le altre misure in tema Fisco intraprese da Governo e Parlamento, assimilabili alla riforma, vi sono anche quelle contenute nei seguenti provvedimenti:
- il Decreto Fiscale 2025 convertito;
- il Decreto Accertamenti pubblicato sulla GU n.2 del 3-1-2024;
- il Decreto riscossione 2024 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.184 del 7 Agosto 2024;
- il Decreto Legislativo 5 Agosto 2024 n.108, correttivo di varie misure fiscali pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.182 del 05.08.2024.
Tutte queste novità, saranno inserite nel redigendo Testo Unico versamenti, riscossione e tasse, in corso di redazione. Ma vediamo insieme cosa cambia nel dettaglio con la riforma fiscale 2025.
COSA CAMBIA CON LA RIFORMA FISCALE 2025
Ecco spiegato, per punti, cosa è cambiato e cosa cambierà con la riforma fiscale 2025 per persone, famiglie, imprese, professionisti e attività produttive.
1) RIFORMA IRPEF 2025
Il testo ha reso definitivo il sistema a 3 aliquote della riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che era già stata decisa per l’anno 2024. Anche nel 2025 e per i prossimi anni, in modo strutturale, sono validi perciò tre scaglioni di reddito con le seguenti aliquote progressive:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per redditi oltre 50.000 euro.
Maggiori dettagli potete leggerli in questa guida o nell’articolo sul Decreto acconti IRPEF 2025 convertito in Legge.
2) NO TAX AREA
È in vigore attualmente la no tax area per pensionati e dipendenti, ossia una fascia di esenzione fiscale dedicata ai contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.500 euro. Chi rientra in questa soglia, quindi, non deve pagare le tasse nel 2025, in quanto l’imposta non è dovuta.
3) DEDUZIONI E DETRAZIONI COL QUOZIENTE FAMIGLIA
La normativa fiscale da quest’anno ha previsto il riordino delle detrazioni e deduzioni fiscali. Per i contribuenti con un reddito superiore a 75.000 euro, gli oneri e le spese con detrazione fiscale sono consentiti entro un limite che si calcola moltiplicando un importo base (14.000 euro per redditi oltre 75.000 euro, 8.000 euro per redditi oltre 100.000 euro) per un coefficiente, determinato in base al numero di figli a carico. Il cosiddetto “quoziente famiglia” o “quoziente familiare”. Il coefficiente è:
- 0,50 se non ci sono figli a carico;
- 0,70 con un figlio;
- 0,85 con due figli;
- 1 con più di due figli o almeno un figlio con disabilità riconosciuta.
Le spese sanitarie sono escluse da questo limite. Per le spese detraibili ripartite su più anni, contano solo le rate dell’anno corrente. Il reddito complessivo si calcola senza includere l’abitazione principale. Infine, la detrazione per familiari non spetta ai contribuenti non italiani o non UE per i familiari che risiedono all’estero. Per approfondire, vi consigliamo l’articolo con tutte le novità sulle detrazioni fiscali nel 2025.
4) MENO TASSE PER CHI HA FIGLI
Nella Legge di Bilancio 2025 sono state confermate meno tasse per le famiglie con figli a carico dal 2025. La misura mira a contrastare il problema della bassa natalità, incentivando le famiglie a fare più figli attraverso un alleggerimento del carico fiscale.
L’introduzione modifica le attuali regole delle detrazioni fiscali, aumenta i benefici in base al “quoziente familiare”. Cioè, nel computo delle detrazioni spettanti, si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono le detrazioni e, di conseguenza, minori le tasse da pagare. La misura ve la spieghiamo nel dettaglio in questa guida.
5) AUMENTO PENSIONI MINIME 2025
Per il 2025 sono arrivati dei rialzi alle pensioni minime pari al +2,2%. Quindi, rispetto ai 614,77 euro del 2024, l’importo delle pensioni minime nel 2025 è salito a circa 616,67 euro al mese.
I dettagli su come funzionano le pensioni nel 2025, ve li spieghiamo in questo articolo.
6) TAGLIO CUNEO FISCALE ESTESO E STRUTTURALE
La riforma ha cambiato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale dal 2025. Ovvero, da quest’anno spetta anche a redditi entro i 40.000 euro, con regole diverse. È arrivato dunque, un meccanismo di detrazione da lavoro dipendente con decalage dal 7,1% al 4,8% per chi ha redditi compresi tra 25.000 euro e 40.000 euro. Ciò per evitare, al superamento dei 35.000 euro, il rischio di perdere il beneficio.
Il sistema in vigore prevede che ai titolari di reddito da lavoro dipendente, con un reddito complessivo fino a 20.000 euro, viene riconosciuta una somma non imponibile calcolata applicando al reddito da lavoro dipendente le seguenti percentuali:
- 7,1% se il reddito è fino a 8.500 euro;
- 5,3% se il reddito è tra 8.500 e 15.000 euro;
- 4,8% se il reddito supera 15.000 euro.
Chi ha un reddito complessivo superiore a 20.000 euro riceve una detrazione dall’imposta lorda pari a:
- 1.000 euro per redditi tra 20.000 e 32.000 euro;
- il prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro.
I sostituti d’imposta applicano automaticamente la somma o la detrazione e, in caso di errore, recuperano l’importo dovuto rateizzando se superiore a 60 euro. La misura ve la spieghiamo nell’articolo dedicato al Taglio del Cuneo fiscale nel 2025.
7) AUMENTO STIPENDIO STATALI CON RINNOVI CCNL
Quest’anno c’è stato il rinnovo di molti contratti per i dipendenti pubblici, con l’adeguamento degli stipendi all’inflazione. Il Parlamento a tal fine ha stanziato 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni per il 2026 e 5.550 milioni a partire dal 2027.
Sono stati stanziati anche fondi aggiuntivi di 112,1 milioni di euro annui dal 2025 per i trattamenti accessori del personale delle PA centrali, come chiariamo in questa guida. Inoltre, 55,3 milioni di euro sono stati destinati agli aumenti degli accessori economici per il personale non dirigente delle Forze armate e di polizia, suddivisi tra i vari corpi, come spiegato in questo articolo. Infine, il fondo per migliorare l’offerta formativa dei docenti è stato incrementato di 93,7 milioni di euro all’anno a partire dal 2025.
8) TASSAZIONE AGEVOLATA PREMI PRODUTTIVITÀ
Nella riforma, sempre a vantaggio dei lavoratori dipendenti, è stata riconfermata la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro, che resta al 5% nel 2025 (rispetto al 10% ordinario). Questo ha garantito dei rialzi in busta paga per i lavoratori, come vi spieghiamo in questa guida sui premi produttività a tassazione agevolata.
9) BONUS ESTATE ANCHE NEL 2025
Anche quest’anno è in vigore il cosiddetto “bonus estate“. Si tratta di un’agevolazione destinata ai lavoratori del comparto turistico e ricettivo che consiste in una somma a titolo di trattamento integrativo speciale. Ovvero, è un credito fiscale, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario.
10) NOVITÀ FRINGE BENEFIT
I fringe benefit sono stati previsti con importi maggiorati per i nuovi assunti che per motivi di lavoro accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
Valida quest’anno, poi, la soglia dei fringe benefits esentasse a 2.000 euro per chi ha figli (ossia il bonus 2 mila euro dipendenti con figli) e pari a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti. E per non perdere le novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.
11) NOVITÀ SU IRPEF, IRES E DIRITTI CONTRIBUENTI DAL 2026
Il Decreto Legislativo approvato dal Governo il 14 Luglio 2025 in via preliminare, introduce modifiche e integrazioni alle principali imposte, come IRPEF e IRES, nonché alla fiscalità internazionale, all’imposta di successione o donazione e all’imposta di registro. Il testo mira a semplificare gli adempimenti fiscali per cittadini e imprese, rendendo il sistema più trasparente ed equo.
Un punto centrale riguarda la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, con l’obiettivo di migliorare i procedimenti di accertamento fiscale e di rafforzare le tutele per i contribuenti. Tra le novità rilevanti, l’autotutela obbligatoria viene estesa anche agli atti sanzionatori, risolvendo in via normativa un nodo interpretativo rimasto incerto nel tempo.
12) RIFORMA DELLA RISCOSSIONE 2025
Con i Decreti legislativi che attuano la delega fiscale, è arrivata dal 2025 una vera e propria riforma della riscossione. In particolare, il Parlamento ha introdotto nuove disposizioni sulla gestione dei debiti col Fisco, come l’arrivo dello stralcio automatico delle cartelle non riscosse dopo 5 anni, nonché nuove regole per tutelare i contribuenti e dare la caccia agli evasori.
13) SGRAVI AZIENDE SULLE ASSUNZIONI
Nel 2025 le nuove assunzioni sono state incentivante, con particolare attenzione a categorie di dipendenti bisognose di maggiore tutela. Queste agevolazioni riguardano i titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, professionisti.
Confermati anche il bonus assunzioni giovani under 35 del 2025, il “Superbonus lavoro“, il bonus donne, il bonus assunzioni giovani under 30, il bonus ZES e il credito d’imposta ZES.
Poi ci sono gli incentivi autoimpiego green e digital, gli incentivi alle assunzioni delle neo mamme e lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza. Nella Legge di Bilancio 2025 ha trovato spazio anche l’estensione il bonus mamme anche alle autonome e alle Partite IVA, poi modificato come vi spieghiamo in questo articolo.
Restano attivi quest’anno infine, tutti gli sgravi contributivi e sostegni economici per favorire le assunzioni di determinate categorie di lavoratori, come spiegati in questo articolo.
14) NUOVE REGOLE SULLE ACCISE
Nel 2025 sono cambiate anche le disposizioni del Decreto legislativo di “Revisione delle disposizioni in materia di accise”, spiegate in questa guida. Tale Decreto prevede:
- entro il 2030, che le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante saranno progressivamente uniformate, fino a diventare uguali. Poi ogni anno, dal 2025, verrà ridotta l’accisa sulla benzina e aumentata quella sul gasolio, per una misura compresa tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro;
- l’introduzione del sistema SOAC per qualificare gli operatori e garantire benefici, come l’esonero dalla cauzione per il pagamento delle accise;
- la revisione del sistema di accertamento dell’accisa sul gas naturale, passando a un metodo basato su acconti mensili commisurati ai consumi effettivi, nonché la modifica la distinzione tra usi “domestici” e “non domestici” del gas;
- l’applicazione dell’accisa sull’elettricità come per il gas e semplifica la contabilità per oli lubrificanti;
- l’estensione da 2 a 4 anni delle autorizzazioni per la vendita di liquidi da inalazione e tabacchi.
Altre novità sulle accise, in particolare per le sigarette, potrebbero arrivare dall’UE, come vi spieghiamo in questo articolo.
15) NOVITÀ DAL CORRETTIVO FISCALE
Nella Gazzetta Ufficiale del 5 Agosto 2024 è stato pubblicato il Decreto correttivo che introduce modifiche e semplificazioni in ambito tributario, in vigore dal 2025 con la riforma fiscale. Le principali disposizioni includono novità su:
- l’adempimento collaborativo, con sanzioni per certificazioni infedeli, con conseguenze per i professionisti coinvolti;
- il concordato preventivo biennale, per cui i contribuenti possono aderire entro il 31 Luglio o entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, con requisiti specifici riguardanti i debiti tributari;
- il reddito complessivo accertabile deve superare di almeno un quinto quello dichiarato e di almeno 10 volte l’importo dell’assegno sociale annuo.
16) ESENZIONE IVA CHIRURGIA ESTETICA
Anche nel 2025 vale il bonus chirurgia estetica. Con questo bonus l’IVA è stata esentata per le prestazioni di chirurgia estetica. Vale quando la misura è finalizzata a diagnosticare, curare malattie o problemi di salute, o a tutelare, mantenere o ristabilire la salute psicofisica.
17) VERSO IL TESTO UNICO SULL’IVA
Il Testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto approvato dal Governo il 14 Luglio 2025, ha lo scopo di accorpare e semplificare l’intera normativa vigente sull’IVA. Riunisce in un unico testo le disposizioni storiche e più recenti che regolano le operazioni nazionali, intra-unionali e settoriali, come quelle relative all’arte, all’antiquariato e alle collezioni.
In questo modo si crea una base normativa organica, più accessibile e sistematica, in linea con la direttiva europea sull’IVA. Il nuovo testo abroga le norme precedenti e mira a facilitare la consultazione e l’applicazione delle regole fiscali da parte di cittadini, imprese e operatori del settore.
18) SEMPLIFICAZIONE DEL REGIME IMPOSITIVO DEI REDDITI
Dal 31 Dicembre 2024 è entrata in vigore la disciplina dei redditi dei terreni, quella del lavoro dipendente, nonché del lavoro autonomo e diversi. Il testo, inoltre, è intervenuto anche sui redditi d’impresa, razionalizzando e semplificando tutti i tipi di regimi fiscali. Per maggiori dettagli sulle novità introdotte dal Decreto Legislativo 13 Dicembre 2024, n. 192, vi consigliamo di leggere la guida alla riforma IRPEF 2025.
19) PROROGHE NORMATIVE E DI SCADENZE FISCALI
Con il Decreto Milleproroghe 2025 convertito in Legge, inoltre, sono state decise una serie di proroghe su norme e scadenze fiscali. Ossia, il testo del Decreto rinvia al:
- 1° Gennaio 2026, il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni degli Enti associativi, che imponeva l’apertura della partita IVA e altri adempimenti. Anche il periodo transitorio del 5 per mille dell’IRPEF per le ONLUS è prorogato fino a fine 2025;
- 31 Dicembre 2025, i termini per la prescrizione degli obblighi contributivi e il regime sanzionatorio per i ritardi nei pagamenti previdenziali delle Pubbliche Amministrazioni;
- 30 Novembre 2025, il termine per alimentare gli archivi degli aiuti di Stato legati al COVID-19.
20) NUOVE REGOLE SULLA DELEGA FISCALE
Con il Disegno di Legge “Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale” in discussione in Parlamento, vi sono delle novità legate alla riforma.
Ora, la proroga dei termini entro i quali il Governo può esercitare la delega per la revisione del sistema fiscale. Il termine originario, fissato al 29 Agosto 2025, viene esteso fino al 31 Dicembre 2025, dando così più tempo per l’attuazione delle riforme previste.
Di conseguenza, anche il termine per l’adozione dei decreti correttivi e integrativi viene spostato al 31 Dicembre 2027, garantendo maggiore flessibilità nell’attuazione delle modifiche normative necessarie.
Inoltre, il Governo ha ottenuto più tempo, fino al 31 Dicembre 2025, per esercitare la delega alla riforma del fisco, con una proroga anche per i decreti integrativi e correttivi, posticipati al 2027. Inoltre, le norme sulla crisi d’impresa si estendono ai tributi locali e regionali, e viene introdotta una delega per ridefinire l’ordinamento e il ruolo dei magistrati tributari, rendendolo più vicino a quello della magistratura ordinaria.
21) VIA AGLI INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITÀ CONTRIBUTIVA (ISAC)
Il Decreto PNRR 2024 convertito in legge ha istituito gli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC), riguardanti la contribuzione previdenziale e assistenziale, applicabili a due settori economici a partire dal 1° Gennaio 2026.
L’ISAC sarà definito con Decreti ministeriali, dando priorità ai settori più esposti all’evasione e all’elusione, ed esteso gradualmente entro Agosto 2026. Sono previste anche premialità per chi raggiunge soglie elevate dell’indice, mentre verranno stabilite regole per l’aggiornamento della classificazione e le eventuali esclusioni. Ciò, senza modificare gli obblighi di versamento già previsti dalle normative previdenziali e assistenziali.
22) RIFINANZIAMENTO APE SOCIALE
La riforma ha rifinanziato l’APE Sociale. Ossia, il testo ha incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per l’anno 2028, l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità APE sociale.
23) VERSO IL TESTO UNICO FISCALE
Per accorpare le novità introdotte dalla riforma fiscale 2025, il Governo ha deciso di elaborare il cosiddetto Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse. La norma mira a semplificare e razionalizzare il complesso sistema normativo esistente, unificando le normative vigenti in tema di riscossione, fisco e versamenti, in un unico testo. Il capitolato si inserisce nel contesto delle disposizioni europee. Ha lo scopo di facilitare la cooperazione internazionale in materia di riscossione dei crediti erariali.
QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA FISCALE 2025
La riforma è entrata in vigore ufficialmente dal 1° Gennaio 2025. Tuttavia, vale al pena specificare che ogni Decreto legislativo legato alla riforma ha delle specifiche date di attuazione che vengono, di volta in volta, indicate nella pubblicazione ufficiale dei rispettivi decreti sulla Gazzetta Ufficiale.
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ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire il tema Fisco, vi consigliamo di leggere la guida sul modello 730 2025. Vi segnaliamo anche il nostro articolo che riassume tutte le novità che riguardano le detrazioni fiscali nel 2025 e quella sui bonus del modello 730 del 2025.
Mettiamo a vostra disposizione, anche la guida alla Legge di Bilancio 2025 e quella sulle detrazioni da lavoro dipendente. Inoltre, vi consigliamo di leggere la guida sulle detrazioni per i familiari a carico, che potranno essere chieste nel modello 730 del 2026. Utile anche l’articolo su tutte le novità della riforma IRPEF 2025.
Potrebbe interessarvi approfondire anche il piano del Governo sul taglio delle tasse per il ceto medio per ora al vaglio.
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