La Camera dei Deputati ha approvato il DDL che introduce il congedo di 24 mesi per patologie gravi.
Questo strumento offre nuove garanzie per la conservazione del posto di lavoro e introduce ulteriori diritti per i lavoratori dipendenti che devono affrontare patologie oncologiche, croniche e invalidanti.
In questo articolo vi spieghiamo cos’è, come funziona e come ottenerlo.
Indice:
COS’È IL CONGEDO DI 24 MESI PER PATOLOGIE GRAVI
Il congedo di 24 mesi per patologie gravi è un nuovo diritto introdotto per tutelare i lavoratori affetti da malattie oncologiche, croniche o invalidanti.
Questo congedo permette ai lavoratori di assentarsi dal lavoro per un periodo massimo di 2 anni , durante il quale potranno affrontare cure mediche, esami e altre necessità legate alla gestione della malattia, mantenendo il posto di lavoro.
Questo periodo di congedo, senza retribuzione, può essere utilizzato in maniera continuativa o frazionata ed è stato introdotto dal Disegno di Legge unificato n. 153, di iniziativa dei deputati Serracchiani, Manes e Marino sulla“Conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti per lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche”, approvato dalla Camera dei Deputati il 25 Marzo 2025.
Quello che cambia, sostanzialmente, è che i lavoratori affetti da patologie gravi come malattie oncologiche, croniche o invalidanti avranno il diritto a un periodo maggiore di congedo rispetto ai 18 mesi previsti dalla normativa vigente.
Il testo diventerà Legge appena riceverà anche l’ok del Senato e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In attesa dell’approvazione definitiva, scopriamo insieme a chi spetta questo congedo.
A CHI SPETTA
La possibilità di richiedere un periodo di congedo non superiore a 24 mesi spetta ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato affetti da malattie oncologiche, nonché da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%.
Per i lavoratori autonomi, invece non è previsto. Ma il nuovo DDL introduce, invece, una proroga del periodo di sospensione delle attività. In caso di malattia gravi, cioè, questi possono sospendere il proprio lavoro fino a un massimo di 300 giorni annui, raddoppiando il limite di 150 giorni all’anno finora previsto dalla legislazione.
Questo significa che potranno prendersi un periodo di riposo maggiore per concentrarsi sulle cure senza il rischio di penalizzazioni fiscali o previdenziali. La normativa infatti prevede che, in questi casi, è possibile sospendere il versamento dei contributi previdenziali, con la possibilità di riprendere il versamento entro un massimo di due anni dalla fine della malattia.
COME RICHIEDERLO
Per richiedere il congedo, il lavoratore dipendente pubblico o privato deve presentare al proprio datore di lavoro una certificazione medica ufficiale che attesti la patologia e il grado di invalidità.
La patologia, cioè, deve essere certificata dal medico di medicina generale o dal medico specialista operante in struttura pubblica o privata accreditata che ha in cura il lavoratore attraverso le procedure del Sistema Tessera Sanitaria, relative al certificato elettronico di malattia (di cui al Decreto del Ministro della Salute del 26 Febbraio 2010).
Le modalità specifiche per questo nuovo congedo di 24 mesi saranno rese note nel dettaglio attraverso Decreti e disposizioni attuative, una volta che la proposta di legge verrà approvata. Vi faremo sapere appena ci sono novità. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
COME FUNZIONA
Il congedo funziona mediante il riconoscimento di un periodo di sospensione della propria attività ai lavoratori dipendenti affetti da patologie gravi, fino a un massimo di 24 mesi. Durante questo periodo il lavoratore conserva il diritto al posto di lavoro, ma non percepisce retribuzione e non può svolgere altre attività lavorative.
Il periodo di congedo non contribuisce al calcolo dell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali. Però, il lavoratore può riscattare il periodo di congedo versando i relativi contributi secondo le regole della prosecuzione volontaria.
Il congedo può essere utilizzato in maniera continuativa o frazionata, secondo le esigenze personali e terapeutiche. Al termine del congedo, il lavoratore dipendente ha diritto prioritario ad accedere alla modalità di smart working, qualora compatibile con le sue mansioni. Il DDL stabilisce anche che il congedo:
- può essere utilizzato dopo aver esaurito altri periodi di assenza giustificata già concessi, siano essi retribuiti o meno.
- si combina con eventuali benefici economici e giuridici già disponibili per il dipendente.
Chiariamo, a tal proposito, che lo stesso DDL riconosce ai dipendenti pubblici e privati affetti da malattie gravi, ulteriori 10 ore annue di permessi retribuiti per visite, esami e cure mediche. Sono in aggiunta ai permessi già previsti per i malati oncologici. Ossia, quelli della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (2 ore giornaliere o 3 giorni mensili).
Stesso discorso per i permessi riservati ai mutilati e invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, che hanno diritto fino a 30 giorni annui per le cure, come stabilito dal Decreto Legislativo 119/2011.
TESTO PDF DDL CONGEDO PATOLOGIE GRAVI
Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 211 Kb) del Disegno di Legge unificato “Conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti per lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche” approvato dalla Camera dei Deputati il 25 Marzo 2025. Il testo diventerà Legge appena riceverà anche l’ok del Senato. Vi terremo aggiornati!
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Potrebbe interessarvi approfondire come funziona il congedo straordinario con Legge 104 a leggere la nostra guida sull’invalidità civile per capire meglio quali sono le differenze.
Ricordiamo anche che con il Decreto PA 2025 il legislatore ha cambiato la normativa per il riconoscimento della pensione di invalidità nel caso di dipendenti pubblici.
In questa sezione infine, trovate le novità sulle Leggi.
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