Poste Italiane reintroduce il requisito del voto minimo per i Postini

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Photo Credit: Tupungato / Shutterstock
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AGGIORNAMENTO: Poste Italiane ha introdotto di nuovo il voto minimo da Marzo 2024.

Di seguito trovate la spiegazione di cosa era accaduto nel 2023.


Ci sono importanti novità per chi vuole candidarsi come postino per lavorare in Poste Italiane, è stato introdotto nuovamente il requisito del voto minimo per le selezioni dei portalettere.

Per lavorare in Poste Italiane come addetti alla consegna della posta è richiesto il possesso del diploma con voto minimo di 70/100 oppure della laurea con voto minimo di 102/110.

Questo criterio selettivo che era stato eliminato dall’azienda lo scorso anno. ora è stato nuovamente introdotto.

Andiamo ad analizzare i motivi di questa scelta e a scoprire nel dettaglio quali sono tutte le novità sui requisiti per portalettere richiesti dall’azienda.

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NUOVI REQUISITI PER POSTINI POSTE ITALIANE

A partire da agosto 2023, Poste Italiane ha apportato significative modifiche ai requisiti necessari per lavorare in qualità di portalettere.

Ad agosto 2022, l’azienda aveva eliminato il voto minimo e la laurea dai requisiti utili a candidarsi al ruolo di postino, richiedendo soltanto il diploma tra i criteri di accesso alle selezioni (come avevamo spiegato in questo articolo).

Da agosto 2023, invece, la società ha reintrodotto laurea e voto minimo tra i criteri di reclutamento. In particolare, i nuovi requisiti per lavorare come postini includono il possesso di:

  • diploma di scuola superiore (maturità) con voto minimo di 70/110;
  • laurea almeno triennale con voto minimo di 102/110.

Tra le note positive resta la possibilità di accedere alle selezioni anche senza esperienza pregressa.

L’unico ulteriore requisito per candidarsi ai posti di lavoro Poste Italiane per portalettere è costituito dal possesso della patente B.

Ricordiamo, per completezza informativa, che il Gruppo Poste dal 1998 è stato privatizzato e non si avvale più dei concorsi per reclutare il personale, seleziona costantemente addetti allo smistamento e alla consegna della posta raccogliendo le candidature tramite il proprio sito web.

LE REAZIONI DEI CANDIDATI SUL VOTO MINIMO

La scelta, operata dall’azienda nel rispetto delle sue facoltà di definire liberamente modalità e criteri di reclutamento in quanto impresa privata, non risulta apprezzata da coloro che aspirano a un lavoro da postino ma non ne possiedono tutti i requisiti.

Ricordiamo che in passato l’accesso al ruolo era consentito a chi era in possesso della licenza media o scuola dell’obbligo.

Da allora sono cambiate molte cose. Poste italiane è oggi una società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Cassa depositi e prestiti (insieme detengono circa il 65% del capitale sociale). È quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano.

L’azienda è quindi legittimata nel poter scegliere come effettuare le selezioni del personale e non ha alcun obbligo di rispettare leggi o regolamenti come quelli previsti per gli enti pubblici.

I MOTIVI DELLA SCELTA

E’ facile dedurre che il motivo per cui è stato introdotto di nuovo il requisito del voto minimo sia la necessità di realizzare una scrematura delle numerose candidature che ogni giorno pervengono all’azienda. In secondo luogo Poste Italiane con questa scelta tende a premiare i migliori talenti.

Ricordiamo che il recruiting è attivato costantemente nel corso dell’anno, poiché l’azienda ha frequente necessità di inserire nuovi postini con contratti di lavoro a tempo determinato (CTD), e le sedi di lavoro sono presenti in tutta Italia. La durata degli incarichi è variabile e stabilita in base alle esigenze aziendali, generalmente va dai 3 ai 4 mesi.

COME CANDIDARSI A LAVORARE IN POSTE

Per candidarsi alle opportunità di lavoro di Poste Italiane per postini occorre inviare il cv tramite il portale aziendale dedicato al recruiting, raggiungibile dalla pagina riservata alle carriere (Lavora con noi) del Gruppo. Da qui, cliccando su Candidatura spontanea o Posizioni aperte, si accede alla piattaforma per inviare un’autocandidatura o per prendere visione delle attuali posizioni aperte in Poste Italiane e candidarsi online a quelle di interesse.

Per tutte le informazioni su come avviene la selezione per postini, gli stipendi e sulle assunzioni Poste Italiane a tempo indeterminato potete leggere questo approfondimento.

Visitate la nostra pagina dedicata alle aziende che assumono, per conoscere altre interessanti opportunità di impiego.

di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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16 Commenti

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  1. Un vero schifo nn dovrebbe essere possibile richiedere laurea e diploma visto che la laurea è un titolo di studio superiore. Che senso ha?
    Uno che ha preso la laurea anche con voto minimo non è forse superiore come titolo rispetto al diploma?
    Italia paese di pagliacci.
    Nel 2000 ho fatto il postino e c’era gente che non aveva manco le medie.
    Ma poi a che serve avere la laurea per consegnare le lettere. Comunque le poste sono un accozzaglia di servizi fra un po’ vendono pure la frutta.
    Spero nel loro fallimento.

  2. Sono un ex portalettere con 5 elementare e ho espletato per 35 anni il mestiere di portalettere con professionalità quando si lavorava veramente e il volume di corrispondenza era enorme. Oggi ho un figlio di 28 anni che non può essere assunto perché ha 60/100 di voto. Si parla tanto di discriminazione in Italia e se questa non lo è che cosa è? Dicono che è per fare una scrematura, ma scrematura di che. Come se 10 centesimi di voto determinassero chi sia più intelligente.

  3. Quindi vale più il diploma in ragioneria conseguito con 70/100 che una laurea in giurisprudenza conseguita con 100/110, me pare na caxxx

  4. Questa è l’Italia. Conosco gente che con la terza media è diventato milionario mentre gente con laurea 110 e lode non sa fare praticamente nulla.

  5. Ceeerto perché per girare e mettere le lettere nelle cassette delle lettere serve un’intelligenza fuori dal comune, non Serve solo saper guidare un motore e sapere conoscere la zona dove si devono consegnare, nooo ci mancherebbe, all’estero se ne infischiano del voto, là ti fanno lavorare addirittura con la terza media e soprattutto se hai davvero voglia di lavorare, in Italia invece bene che ti vada se ti prendono, dopo 3/4 mesi sei fuori e via coi prossimi, non mi meraviglio che poi tutti noi giovani prendiamo e ce ne andiamo all’estero!

  6. Trovo ingiusto questo limite di 70/100..se hai il diploma..hai il diploma
    … un 60/100 di un liceo magari equivale 90/100 di un professionale…

      • Con 68 sono fuori. Che fregatura! Ho lavorato in ufficio in un deposito commerciale di prodotti petroliferi per 6 anni con responsabilità sui registri delle agenzie delle dogane e tanto altro e non sono più idoneo per consegnare una lettera. L’esperienza lavorativa non conta più nulla? Tenetevi il voto e vedrete che le lettere arriveranno prima. Grazie

  7. Sì concordo! E tutta questa competenza magari per 3 mesi di consegna!
    Siamo alla follia! Poi il resto dell’anno a raccogliere pomodori …se anche lì non avranno già messo il voto minimo di laurea almeno triennale.

  8. Bhe in realtà non premia proprio tutti i Talenti, ci sono anche dei Diplomi intermedi tra la laurea triennale e il Diploma di scuola superiore che a quanto pare non sono cosí importanti per loro, parlo del Diploma ITS che é un EQF lvl 5 dove la Maturità é EQF lvl 4 e la Laurea é l’EQF lvl 6

    Anche il Diploma ITS é un titolo riconosciuto a livello europeo, quindi perchè non dare importanza anche a quella di votazione???

  9. per mettere una lettera in una cassetta serve il diploma o ADDIRITTURA la laurea? HAHAHAHAHAHA! Per 1200 euro al mese? In Germania basta la terza media e non è manco richiesto il tedesco!! Paga base 18.05 euro l’ora!! Restate in banana republic che dovete pagare gli stipendi ai governanti. E fate tanti figli, mi raccomando: l’italia ha bisogno di nuovi schiavi.

    • Caro mio, quanta verità nelle tue parole! Esatto l’Italia ha bisogno di nuovi schiavi, perché tanto poi dopo 3/4 mesi buttano fuori e via con altri nuovi! Infatti mi pare sia raro che prendono a tempo indeterminato.

        • I CTD possono essere rinnovati al massimo 4 volte (3 mesi x 4 volte) poi vengono inseriti in graduatoria. Io ho fatto quasi 3 mesi, ovvero 12 invece di 13 settimane. Poi, come tantissimi altri non mi hanno rinnovato il contratto. Preciso che il lavoro (non porta lettere), era al centro smistamento e per svolgerlo era sufficiente avere il pollice opponibile e per alcune tipologie di lavoro non era necessario neppure quello. A mio parere, continuare ad impiegare lavoratori con contratto a termine permette all’Azienda, a seconda della convenienza, di modulare i costi fissi, senza caricarli con contratti di lavoro a tempo indeterminato, nei quali è molto difficile scaricare il lavoratore senza una giusta causa.

    • Non sono d’accordo come la pensi, fare il portalettere non è facile come voi tutti la pensate all’esterno, il voto fino a un certo punto, ci vuole molta pazienza e coraggio non puoi immaginarti quando ti trovi in mezzo alle lettere da mettere a giro per la tua zona, sono un portalettere. ciao

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