Programma GOL: cos’è, come funziona, guida Ministero Lavoro

Una guida dettagliata per scoprire come funziona il Programma GOL – Garanzia Occupabilità Lavoratori alla luce delle novità 2023

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Il programma GOL, il cui significato è “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, è un’azione di riforma introdotta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (PNRR) per rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione.

Il programma GOL prevede una serie di servizi per il reinserimento lavorativo di disoccupati, lavoratori in cassa integrazione, disabili, donne, giovani, over 50 e altre categorie svantaggiate. Secondo le stime ANPAL, coinvolgerà in totale 3 milioni di beneficiari fino al 2025.

In questa guida chiara e dettagliata vediamo come funziona il programma GOL per il lavoro, quali sono gli obiettivi, chi coinvolge, i dati aggiornati al 2024 e quali sono le azioni che verranno messe in campo, con la guida rilasciata dal Ministero del Lavoro.

COS’È IL PROGRAMMA GOL

Il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori è un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’occupazione in Italia.

Si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), quella dedicata alle politiche del lavoro. I suoi interventi rientrano nel più ampio progetto di riforme nel comparto lavoro, cui attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego (CPI) e al Piano nazionale nuove competenze, per il rafforzamento del sistema duale.

La Legge di Bilancio 2024 ha anche rifinanziato il programma legandolo a misure come il Supporto Formazione e Lavoro (attivo dal 1° settembre 2023) e all’Assegno di Inclusione che dal 2024 ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza.

L’orizzonte temporale del programma coincide con quello del PNRR, va dal 2021 al 2025, da cui dipendono i finanziamenti UE. Vediamo a chi si rivolge il programma GOL.

CHI SONO I BENEFICIARI GOL

I beneficiari del programma GOL sono:

  • cittadini titolari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, ossia si tratta dei lavoratori per i quali sia prevista una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro. Tale periodo si calcola in 12 mesi;

  • lavoratori fragili o vulnerabili – giovani NEET (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio. Ma anche persone con disabilità, nonché lavoratori maturi (55 anni e oltre);

  • i beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro – disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL;


  • disoccupati senza sostegno al reddito – disoccupati da almeno 6 mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;

  • lavoratori con redditi molto bassi (i cosiddetti working poor) – il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza, secondo la disciplina fiscale;

  • lavoratori autonomi titolari di Partita IVA – con un apposito sportello nei centri per l’impiego e convenzioni con gli ordini professionali.

COME ACCEDERE AL PROGRAMMA GOL

Per accedere al programma GOL bisogna rivolgersi ai Centri per l’Impiego (CPI) presenti nel territorio di competenza (per trovare il CPI più vicino basta fare una ricerca da questa pagina), che possono prevedere forme di cooperazione tra sistema pubblico e privato.

Arrivano poi rimborsi al raggiungimento dei milestone e dei target (quindi orientata su progetti stabiliti e risultati). Dopo l’avvenuto finanziamento alle Regioni, questi Enti si sono fatti carico dell’attuazione del progetto, con il supporto dell’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro).

GOL infatti, non è un programma cui iscriversi, ma una nuova offerta di servizi per il lavoro. Per partecipare quindi occorre rivolgersi ai servizi per il lavoro regionali e solo dopo arriva la convocazione al programma GOL.

LE ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA GOL

Nell’ambito del programma GOL, ANPAL ha attivato nel corso del tempo, molti strumenti utili ad analizzare la domanda di lavoro delle imprese, i fabbisogni professionali e valutare il gap di competenze, ovvero:

  • un cruscotto interattivo per analizzare i fabbisogni del mercato del lavoro, approfondire le competenze richieste dalle imprese e conoscere i sistemi locali del lavoro. La funzione si chiama “LMI – Labour Market Intelligence“;

  • uno strumento per valutare la distanza tra le competenze dei lavoratori beneficiari del programma GOL e quelle richieste per ricoprire una determinata unità professionale. La funzione si chiama “SGA – Skill Gap Analysis“;

  • una banca documentale GOL che raccoglie tutte le informazioni sul programma, come spiegata in questa nota. L’obiettivo della Banca documentale GOL, accessibile online, è fornire un archivio dinamico e navigabile dei provvedimenti adottati per l’attuazione del programma “Garanzia per l’Occupabilità dei Lavoratori” (GOL).

Per maggiori dettagli sulle attività del programma gestite da ANPAL, vi consigliamo di leggere questa guida.

PROGRAMMA GOL, QUANDO È OBBLIGATORIO

La partecipazione al Programma GOL è obbligatoria per alcune categorie di persone, ma non per tutti. Sono tenuti partecipare obbligatoriamente i disoccupati percettori di ammortizzatori sociali, NASPI o DIS-COLL, nonché di Assegno di Inclusione e Supporto Formazione e Lavoro.

Ricordiamo tuttavia, che anche altri lavoratori occupati con redditi bassi al di sotto di determinate soglie hanno l’opportunità di partecipare al Programma GOL, anche se non sono obbligati a farlo.

In sintesi, la partecipazione è obbligatoria per alcune categorie specifiche, mentre altri lavoratori possono volontariamente partecipare se rientrano nei criteri stabiliti.

Molti si chiedono anche cosa succede se non partecipo al programma GOL? Si perde il diritto all’agevolazione connessa ai percorsi. Ad esempio, senza partecipare al programma, i percettori NASPI o DIS-COLL, Assegno di Inclusione e Supporto Formazione e Lavoro perdono i benefici a loro concessi.

QUALI SONO I CORSI DEL PROGRAMMA GOL

Il piano GOL è suddiviso in cinque percorsi differenziati in base all’esperienza lavorativa e alle caratteristiche del soggetto interessato. Si tratta di un iter a cavallo tra formazione, accompagnamento al lavoro e aggiornamento.

Ecco i 5 percorsi per il lavoro che si distinguono per profili:

  • 1) profili con alta occupabilità e in possesso delle competenze già richieste dal mercato, che seguiranno un percorso lineare di reinserimento lavorativo;

  • 2) i profili con fabbisogno di adeguamento delle competenze che seguiranno un percorso di aggiornamento ‘upskilling’, ovvero degli interventi formativi di breve durata e dal contenuto professionalizzante;

  • 3) profili con fabbisogno di nuove competenze che seguiranno un percorso di riqualificazione ‘reskilling’, ovvero una cospicua e intensa attività formativa della durata anche di 300 ore;

  • 4) profili con bassa occupabilità che seguiranno un percorso di lavoro e inclusione. Funzioneranno con l’attivazione di una collaborazione con la rete dei servizi territoriali (educativi, sociali, sanitari, di conciliazione).

  • 5) coloro che si trovano fuori dal mercato del lavoro a causa di specifiche crisi aziendali, che seguiranno un percorso di ricollocazione collettiva.

LE AREE DI SPERIMENTAZIONE DEL PROGRAMMA GOL LAVORO

Il programma GOL del Ministero del Lavoro è anche uno spazio di innovazione e sperimentazione per progetti su scala ridotta, adottati d’intesa con le Regioni, la cui valutazione, se positiva, può introdurre modifiche delle policy nazionali.

In particolare, alcune aree di sperimentazione possono essere già individuate:

  • competenze digitali;

  • target occupazionali che più difficilmente si rivolgono ai Centri per l’impiego – mappatura o promozione di spazi accreditati o accreditabili per co-working, fab lab e incubazione;

  • accelerazione di impresa per la creazione di comunità professionali che facilitino l’auto-impiego fragilità e vulnerabilità – sperimentazione di forme di occupazione «protetta» o di percorsi di accompagnamento dedicato, con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, per persone con disabilità grave o per i disoccupati più fragili.

Dal 10 ottobre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 24 agosto  che, oltre a ripartire 1,2 miliardi di euro tra le Regioni che attuano il GOL, introduce anche una modifica riguardante i percorsi di upskilling, concentrando gli investimenti sulla transizione verde e digitale.

Si prevedono percorsi più brevi, ma non inferiori a 40 ore, con rilascio di attestazioni di competenze. Questa durata minima si applica anche ai percorsi di upskilling, ma non ai percorsi di formazione già regolamentata per specifiche attività lavorative.

LA RIFORMA ATTUATA CON IL PROGRAMMA GOL

Il Programma GOL si propone di riformare il sistema lavorativo in Italia con un approccio che favorisce sia i lavoratori nella ricerca e nel mantenimento del lavoro, sia le imprese attraverso la riqualificazione della forza lavoro.

Questa riforma è orientata a migliorare la competitività del Paese, garantire la stabilità sociale, proteggere i diritti dei lavoratori e sostenere la capacità produttiva nazionale. Tali provvedimenti sono di vitale importanza di fronte alle sfide legate alle trasformazioni tecnologiche ed ambientali.

Gli obiettivi del programma GOL PNRR sono:

  • centralità dei livelli essenziali delle prestazioni, attraverso il superamento dell’eterogeneità delle prestazioni e dei servizi garantiti nei territori sulla base delle risorse disponibili;

  • prossimità dei servizi, indirizzando gli investimenti verso l’offerta di servizi digitali, ma anche sfruttando l’esperienza maturata con la pandemia. Lo sviluppo deve andare anche in direzione di una presenza fisica con la diffusione capillare dei CPI;

  • integrazione con le politiche attive regionali, evitando il più possibile canali separati di intervento poiché le sovrapposizioni tra strumenti con le stesse finalità producono solo inefficienze;

  • integrazione con le politiche della formazione, attraverso il superamento della separazione tra politiche della formazione e politiche attive del lavoro, con la personalizzazione degli interventi e formazione dedicata sulla base dei fabbisogni rilevati;

  • rete territoriale dei servizi, grazie all’integrazione dei servizi territoriali, ma anche il ricorso ai servizi di conciliazione per promuovere l’offerta di lavoro femminile e quelli per i lavoratori meno qualificati. In questo modo si vuole intervenire sulle competenze di base, oltre che sulla formazione professionale. Il programma GOL mira per questo motivo a realizzare una programmazione integrata tra i servizi sociali e quelli sanitari. Ciò vale soprattutto, nel caso di persone con disabilità o altre fragilità;

  • personalizzazione degli interventi, differenziando gli interventi a seconda dell’età, del livello di competenze, della complessità del bisogno, delle esigenze di conciliazione, del contesto del mercato del lavoro di riferimento, dei fabbisogni espressi dalle imprese, delle concrete opportunità occupazionali;

  • cooperazione tra sistema pubblico e privato, rendendo strutturale la cooperazione tra i servizi pubblici e le agenzie per il lavoro, i soggetti accreditati per la formazione, e altri soggetti riconosciuti dalle Regioni, incluso il privato sociale. Si punta inoltre al coinvolgimento del privato per l’avvio al lavoro delle persone con meno chanches occupazionali;

  • coinvolgimento delle imprese e del territorio, attraverso il coinvolgimento degli operatori economici locali affinché i CPI possano divenire punto di riferimento nell’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro territoriale, con la stipula di veri e propri «patti territoriali» per fornire strumenti formativi dedicati e condizionati all’assunzione;

  • programmazione orientata ai risultati, con milestone e target come regola non solo per il finanziamento nazionale da parte della UE, ma anche per quello delle Regioni in sede di attuazione;

  • sistema informativo e monitoraggio capillare, attraverso l’accelerazione e il completamento della realizzazione del Sistema informativo unitario del lavoro, nonché l’osservazione capillare e in tempo reale dell’attuazione a livello di singolo centro per l’impiego;

  • rafforzamento di capacità analitiche, grazie allo sviluppo di strumenti analitici per la conoscenza dei sistemi locali del lavoro e la previsione dei nuovi fabbisogni di competenze richiesti;

  • innovazione, sperimentazione, valutazione, attraverso la promozione di progetti innovativi e sperimentali, scale-up di quelli che si dimostrano efficaci, valutazione rigorosa delle politiche basata su evidenze.

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi del programma GOL PNRR, sono:

  • almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025, di cui almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;

  • almeno 800 mila dei 3 milioni di cittadini citati coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali.

  • entro il 2025 il rispetto da parte di almeno l’80% dei CPI in ogni regione di specifici standard definiti quali livelli essenziali in GOL.

MILLESTONE E TARGET

Elemento costitutivo della riforma, da cui dipendono i finanziamenti UE, è la definizione di milestone e target. Quelli di GOL sono i seguenti:

  • Milestone 1: entrata in vigore dei decreti interministeriali per l’approvazione di GOL e Piano Nuove Competenze;

  • Milestone 2: adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi;

  • Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di questi, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;

  • Target 2: almeno 800 mila dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali;

  • Target 3: almeno l’80% dei CPI in ogni regione entro il 2025 rispetta gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL.

Con riferimento agli altri investimenti della Componente 1 (centri per l’impiego e sistema duale):

  • Target 4: almeno 250 CPI hanno completato entro il 2022 il 50% delle attività (escluse le infrastrutturali) previste nel Piano regionale di rafforzamento;

  • Target 5: almeno 500 CPI hanno completato tutte le attività previste nel Piano regionale entro il 2025;

  • Target 6: almeno 135 mila ragazzi/e in più partecipano al Sistema Duale entro il 2025.

I DATI MONITORAGGIO ANPAL

Al 31 dicembre 2023 il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) ha preso in carico oltre 1.929.289 beneficiari. Ecco i dati:

  • oltre la metà delle persone beneficiarie è inserita nel percorso 1, che identifica le persone più vicine al mercato del lavoro;

  • il 25,5% si inserisce nel percorso 2 di aggiornamento;

  • il 19,8% si inserisce nel percorso 3 di riqualificazione;

  • il 3,5% è la quota di coloro che necessitano di percorsi complessi
    di Lavoro ed inclusione (percorso 4).

Quanto alle caratteristiche delle persone beneficiarie, nella media nazionale:

  • la componente femminile rappresenta il 55,58% dei presi in carico;

  • la componente giovanile è pari al 28,2%;

  • la componente più adulta (oltre 55 anni) al 17,3%;

  • le persone straniere sono il 14,8%.

La platea del programma è rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità, per le quali cioè il diritto a ricevere un ammortizzatore sociale è condizionato dalla disponibilità ad accettare offerte di lavoro o percorsi di politica attiva, pena la decadenza del sostegno al reddito. La platea del programma è rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità:

  • il 55,5% dei presi in carico sono disoccupati che hanno fatto domanda di NASPI o DIS COLL;


  • il restante 26,2% rientra in altre categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità.

I beneficiari di Gol entrati nel Programma da almeno sei mesi sono i due terzi del totale (1.261.437). Tra questi, nei 180 giorni successivi alla presa in carico, quattro su dieci (514.477) hanno avuto un rapporto di lavoro e uno su tre ce l’ha ancora attivo (414.863, di cui 60.684 presi in carico già da occupati e quindi presumibilmente working poor). In questa pagina potete leggere la nota di monitoraggio ANPAL aggiornata al 31 dicembre 2023, ultima disponibile in attesa dei primi dati relativi al 2024.

COME NASCE IL PROGRAMMA GOL

Il programma “GOL” nasce con la Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 324, della Legge 30 dicembre 2020, n. 178), con la quale sono state stanziate risorse per istituire l’apposito fondo. Si tratta del “Fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell’ambito del programma React EU“. Poi:


  • la Legge di Bilancio 2022 poi, ha previsto un potenziamento, estendendo i vantaggi del programma GOL anche ai lavoratori autonomi con partita IVA e rafforzando il sistema di formazione con l’aiuto di amministrazioni locali, soggetti pubblici e privati e Enti di vario genere;

  • nel 2023, l’ANPAL, infine, ha annunciato l’attivazione di due nuove funzioni con questa nota operativa, rispettivamente LMI – Labour Market Intelligence – e SGA – Skill Gap Analysis;


LE RISORSE PER IL PROGRAMMA GOL

Le risorse complessive per programma nazionale Garanzia di Occupabilità sono pari a 4,4 miliardi di euro. A tali fondi sono stati sommati:

  • 600 milioni di euro per il rafforzamento dei Centri per l’impiego;


  • 500 milioni di euro a valere su REACT-EU;

  • 880 milioni di euro sono stati stanziati con appositi Decreti in favore delle Regioni per attuare politiche attive e formazione in campo lavorativo.

Infine, con il Decreto 24 agosto 2023 è arrivato il riparto 2023 per fondi pari a 1,2 miliardi di euro. Ricordiamo che il programma GOL si attua mediante di piani regionali che trovate in questa pagina. Qui, avrete notizie aggiornate, cioè, sul programma GOL in Regione Campania, il programma GOL in Emilia Romagna, il programma GOL in Basilicata o in Puglia, ma non solo.

LE SLIDE DEL PROGRAMMA GOL, LA GUIDA DEL MINISTERO DEL LAVORO

Il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione degli utenti queste slide (Pdf 1 Mb) scaricabili che spiegano i dettagli del Programma GOL lavoro.

RIFERIMENTI NORMATIVI 

AGGIORNAMENTI E APPROFONDIMENTI

Continueremo ad aggiornare questo testo inserendo tutte le novità del programma GOL. Tra gli argomenti correlati che potrebbe essere interessante scoprire vi segnaliamo l’approfondimento sul decreto Piano Nazionale Nuove Competenze.

Sono disponibili anche la guida sul sistema duale (alternanza scuola – lavoro per i giovani) e sul fondo nuove competenze, nonché il nostro focus per approfondire le misure del Programma GOL avviato in Lombardia.

In questa pagina trovate le novità sugli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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17 Commenti

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  1. Condivido pienamente e lo stato è complice sulle truffe ai disoccupati
    Tutti si arricchiscono e noi sempre più poveri e indifesi

  2. Parole, parole, parole, fatti zero!!! Tutta fuffa, solo ciarpame. Un’infinità di parole, di concetti che non servono a nulla, che non arrivano per niente alla concretezza, ovvero ad assicurare poi un’occupazione al disoccupato.
    Infatti il tutto serve solo per prendersi i soldi dalla UE, e null’altro, il fine è soltanto questo. Questi enti accreditati dalla Regione altro non sono che istituti speculatori, che speculano sui disoccupati.
    I disoccupati sono diventati un altro business per far soldi. Mentre il disoccupato si trova sempre più in difficoltà economica e sociale, questi invece continuano ad arricchirsi. Infatti questi corsi di formazione sono quasi tutti corsi che non ti danno nessuna qualifica, che non ti danno nessuna opportunità per reinserirti nel mondo del lavoro, spesso questi corsi sono altamente superficiali, restano su cose varie, senza mai trattare argomenti e materie in modo professionale.
    Purtroppo è così. dopo il vergognoso business attuato sui migranti, c’è pure quello fatto sui disoccupati.

    • Infatti. Condivido pienamente. Avendo letto in dettaglio, in cosa consiste questo programma GOL, è di fatto una presa in giro. Per il lavoratori ovviamente. Poichè, essendo che in ballo ci sono 4,4 miliardi di euro del PNRR che arriveranno dalla Ue, l’affare è solo per chi gestirà tutto questo denaro. Solo che, avendo l’UE stabilite delle condizioni che ogni Stato membro dovrà rispettare, e cioè che dovranno garantire e dimostrare di aver coinvolto in questo programma almeno una certa percentuale di aspiranti lavoratori, ex lavoratori o cittadini svantaggiati disoccupati di lunga durata; dovranno altresi dimostrare di aver riorganizzato (ancora una volta) i CPI, e quindi farli apparire utili ed efficienti, ecco che la soluzione era quella di eliminare il RdC. Cosi facendo i numeri degli aventi diritto/bisogno, arriva di nuovo alle stelle, e LORO possono mettere le mani sul TESORETTO. Non ci vogliono mica lauree specifiche per comprendere questi meccanismi. E’ sufficiente avere la barba bianca. E a me, dopo 40 anni che aspetto un cenno dal Centro Impiego….bianca si è fatta!!

      • Ha descritto pienamente quello che è in realtà, un mare di soldi che andranno a certi, invece di investirli a creare lavoro, anche io come lei sono iscritta al CPI da una vita, ma se in passato ho trovato lavoro è stato grazie alle mie capicità.
        Che dire, credo nulla da aggiungere.

  3. Grazie delle informazioni molto dettagliate.
    Per mia esperienza sono più parole che fatti. Appena iniziata la disoccupazione si rientra nel profilo 1 quindi non si può accedere ai corsi di formazione offerti.
    Se poi si passa al profilo 2 e si chiede di frequentare un corso di formazione per avere più possibilità di impiego questo percorso è possibile solo se la dote GOL non sia scaduta. Se è scaduta non c’è attualmente, per “tempi tecnici”, la possibilità di proroga in modo da poter usufruire del corso. Non si vince facile nonostante l’impegno e l’interesse nel seguire il percorso.

  4. Buongiorno, sono il padre di una ragazza che ha fatto il corso inerente al programma GOL. Non è stata nè chiamata per un lavoro e nè è stata chiamata per un tirocinio. Mi sembra una presa in giro per i ragazzi che vogliono lavorare. Mi chiedo dietro a questi Programmi GOL cosa c’è? Mi informerò per avere più notizie in merito visto che sono fondi che provengono dal PNRR.

    • Purtroppo si sono verificati casi in cui le attività non sono state gestite come previsto dalla normativa, alla nostra redazione sono arrivate numerose segnalazioni. La situazione però non è identica in tutte le regioni, quindi c’è chi sta operando bene e chi no.

  5. Tutte chiacchiere!!! Fatto è che mio figlio, laurea magistrale svizzera in economia , attestato di conoscenza di lingua americana, lavoro di 5 anni in Svizzera, da 3 anni , in Italia, è disoccupato. A novembre si è iscritto ad un corso di amministrazione e contabilità a Caserta con il programma Gol, e sta ancora aspettando che inizi…..

    • Ha sbagliato a tornare in Italia con tutte quelle qualifiche e competenze gli conveniva restare in Svizzera a lavorare! E se proprio vuole stare in Italia, anzichè cercare lavoro a Caserta, dovrebbe andare a Milano dove ci sono le multinazionali che cercano e assumono giovani che sanno le lingue e vengono anche ben pagati. Saluti!

    • Salve,
      Il corso può annullarlo se sono passati più di 20 giorni e sceglierne un’altro. Al centro per l’impiego a Caserta sono stati davvero efficienti, mi sono disiscritto da un corso e inscritto ad un’altro più vicino, dopodiché, insieme all’impiego, abbiamo visto i corsi in partenza e il numero di persone iscritte.

      Le consiglio, appena entra nel centro per l’impiego al primo piano, di entrare nella prima porta sinistra, ed andare dall’impiegato in fondo all’ufficio, non vada dalla ragazza.
      Buona giornata e in bocca al lupo per suo figlio.

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