Sgravio contributivo per assunzioni donne vittime di violenza 2024, novità INPS

La guida su come funziona lo sgravio contributivo al 100% per le assunzioni di donne vittime di violenza

donne vittime violenza

Al via lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza nel settore privato, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024.

L’INPS ha pubblicato le linee guida per il riconoscimento dell’esonero pari al 100% del versamento dei contributi previdenziali nel 2024, confermando il limite massimo dell’importo riconosciuto pari a 8.000 euro annui e indicando gli importi mensili e le regole per il calcolo e l’applicazione.

In questa guida, chiara e dettagliata, vi spieghiamo come funziona, a chi spetta e come ottenere lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza dal 2024, alla luce delle ultime direttive pubblicate.

COS’È LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO ASSUNZIONI DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Lo sgravio contributivo al 100% per le assunzioni di donne vittime di violenza consiste in un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che decidono di assumere donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di libertà. Si applica sia per assunzioni a tempo determinato che a tempo indeterminato.

Questa misura si traduce in un vantaggio economico per le aziende in quanto permette di risparmiare la quota contributiva a carico dei datori di lavoro per un periodo determinato e un importo massimo annuo di 8.000 euro, riparametrato e suddiviso su base mensile.

A promuovere lo sgravio è l’articolo 39, commi da 2-quinquies a 2-septies della Legge di Bilancio 2024. Per questa misura il Parlamento ha stanziato 12,5 milioni di euro per il triennio 2024 2026.

L’agevolazione ha l’obiettivo di favorire l’inserimento nel mercato del lavoro delle donne colpite da situazioni di violenza, promuovendo la loro indipendenza economica e il superamento di tali difficoltà. Le linee guida nonché la disciplina di riferimento per la sua applicazione nel 2024 sono contenute nella Circolare numero 41 del 05-03-2024.

Vediamo a chi spetta e come funziona questo incentivo alle assunzioni.

A CHI SPETTA

Lo sgravio contributivo spetta ai datori di lavoro privati (quindi solo aziende private e non aziende pubbliche) che assumono donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di libertà.

Tale misura è destinata alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. In particolare, destinatarie del contributo sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Per la disciplina di dettaglio relativa al Reddito di libertà, si rinvia alla circolare n. 166 dell’8 novembre 2021.

REQUISITI

Come stabilito dalla Circolare numero 41 del 05-03-2024, affinché il datore di lavoro possa richiedere e usufruire dello sgravio contributivo per le donne vittime di violenza che vuole assumere, è necessario che la lavoratrice in questione soddisfi, alla data dell’assunzione, i seguenti due requisiti:

  • essere disoccupata, in forza della previsione di cui all’articolo 19 deldecreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego;

  • essere percettrice del Reddito di libertà, in coerenza con quanto previsto in riferimento ad altre agevolazioni similari, l’esonero contributivo in questione può essere riconosciuto solo in relazione alle assunzioni di donne percettrici del Reddito di libertà, e non anche alle donne che, avendo inoltrato istanza per il riconoscimento del contributo, abbiano titolo alla prestazione ancorché non l’abbiano ancora percepita.

Tuttavia, come indicato nella Circolare numero 41 del 05-03-2024, in sede di prima applicazione dell’esonero contributivo in oggetto (ossia per le assunzioni effettuate nell’anno 2024), quest’ultimo può essere riconosciuto anche in relazione alle assunzioni di donne che siano state fruitrici del Reddito di libertà nel 2023, e che, pertanto, alla data di assunzione non soddisfano il requisito in trattazione.

Inoltre, ai fini del riconoscimento dello sgravio, il Reddito di libertà è equiparato alle analoghe misure previste da fonti regionali o provinciali.

COME FUNZIONA LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza funziona mediante riconoscimento di un esonero totale dei contributi per i datori di lavoro privati che assumono lavoratrici che soddisfano i requisiti. È, di fatto, uno sconto sui contributi che i datori di lavoro sono tenuti a versare.

Questo beneficio si applica per un periodo variabile in base al tipo di contratto di lavoro stipulato. Ossia:

  • per le assunzioni a tempo indeterminato, la durata è di 24 mesi;

  • per le assunzioni a tempo determinato, la durata è di 12 mesi ossia spetta per tutta la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;

  • per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, la durata è di 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.

L’esonero spetta anche in riferimento ai rapporti di lavoro a scopo di somministrazione, in caso di assunzioni part-time e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro, ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 142.

Tuttavia, nelle ipotesi di rapporti di lavoro a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione deve essere proporzionalmente ridotto.

Vediamo, nel dettaglio, come si calcola.

IMPORTI E CALCOLO SGRAVIO ASSUNZIONI DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Lo sgravio contributo per le donne vittime di violenza introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, valevole per le sole assunzioni/trasformazioni effettuate nel triennio 2024-2026, ha un importo massimo di 8.000 euro annui che va calcolato riparametrato e applicato su base mensile, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Le regole per il calcolo sono indicate nella Circolare numero 41 del 05-03-2024, dove viene indicato che la soglia massima di esonero della contribuzione datoriale riferita al periodo di paga mensile è, pertanto, pari a 666,66 euro (€ 8.000/12) e, per i rapporti di lavoro instaurati/trasformati e risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 21,50 euro (€ 666,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo. Quindi, nelle ipotesi di rapporti di lavoro a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione va proporzionalmente ridotto.

DURATA

Con riferimento alla durata dell’agevolazione, la Circolare numero 41 del 05-03-2024 chiarisce che, lo sgravio contributivo per l’assunzione di donne vittime di violenza spetta al datore di lavoro:

  • per 24 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • fino a 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato;
  • per complessivi 18 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine (sia esso già agevolato oppure no);
  • 12 mesi a partire dalla data di assunzione in caso di proroga del rapporto a tempo determinato effettuata in conformità alla disciplina che regola tale tipologia contrattuale;

Inoltre, il periodo di fruizione dell’esonero può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, ivi comprese le ipotesi di interdizione anticipata dal lavoro, consentendo, in tale ipotesi, il differimento temporale del periodo di godimento del beneficio.

CONTRIBUTI ESCLUSI DALLO SGRAVIO

Dallo sgravio sono esclusi:

  • l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali versata ogni dal datore di lavoro all’INAIL per i propri dipendenti;

  • gli importi eccedenti gli 8.000 euro annui (che è il limite massimo dello sconto sui contributi stabilito dalla Legge di Bilancio 2024 per questa misura).

Inoltre, come riportato Circolare numero 41 del 05-03-2024, sono esclusi anche i contributi per:

  • il “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto”;


  • il Fondo di solidarietà territoriale intersettoriale della Provincia autonoma di Trento e al Fondo di solidarietà bilaterale della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige Sudtirol;


Vanno, inoltre, escluse dall’applicazione dell’esonero le contribuzioni che non hanno natura previdenziale e quelle concepite allo scopo di apportare elementi di solidarietà alle Gestioni previdenziali di riferimento, per le quali si rinvia a quanto già previsto, da ultimo, dalla circolare n. 111 del 29 dicembre 2023.

LIMITI DI SPESA E MONITORAGGIO INPS

L’INPS monitorerà le minori entrate contributive dovute allo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza. I benefici contributivi saranno riconosciuti nei limiti massimi di spesa stabiliti per gli anni dal 2024 al 2028:

  • 1,5 milioni di euro per il 2024;
  • 4 milioni di euro per il 2025;
  • 3,8 milioni di euro per il 2026;
  • 2,5 milioni di euro per il 2027;
  • 0,7 milioni di euro per il 2028.

Qualora il limite di spesa sia raggiunto, l’INPS non considererà ulteriori domande di accesso a tali benefici contributivi. 

COME OTTENERE LO SGRAVIO

Non è ancora stata resa nota la procedura attraverso la quale i datori di lavoro potranno ottenere lo sgravio contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Probabilmente, sarà l’INPS ad occuparsi della gestione della misura e, in seguito alla comunicazione del datore di lavoro, riconoscerà lo sgravio contributivo nei confronti del datore stesso in modalità telematica.

Non appena saranno disponibili il Decreto attuativo della misura e le indicazioni dell’INPS per fare domanda, vi aggiorneremo in questo stesso articolo. 

LA GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2024

Mettiamo a vostra disposizione la guida alla Legge di Bilancio 2024 con tutte le novità introdotte dal Parlamento, che entrano in vigore dal 1° gennaio.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’articolo sul bonus più assumi e meno paghi nel 2024 e il relativo approfondimento sul bonus nuove assunzioni 2024. Potrebbe interessarvi anche la guida agli incentivi assunzioni di neo mamme e l’elenco aggiornato dei bonus figli attivi nel 2024.

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche le nostre guide dedicate alle mamme, tra cui il bonus mamme disoccupate e il bonus mamme nella Pubblica Amministrazione. 

Vi invitiamo inoltre a scoprire tutte notizie in questa pagina sugli aiuti alle persone.

Vi ricordiamo che per restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *