A breve partirà il Bonus “più assumi meno paghi” che nasce per incentivare l’occupazione e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.
La misura funziona con la maxi deduzione IRES del 120% o 130% per chi assume personale a tempo indeterminato e avrà effetto retroattivo per le assunzioni realizzate dal 1° Gennaio 2024.
In questa guida vi spieghiamo nel dettaglio cos’è il bonus “più assumi meno paghi”, come funziona, a chi spetta e da quando si può richiedere.
COS’È IL BONUS PIÙ ASSUMI MENO PAGHI
Il cosiddetto “bonus più assumi meno paghi” è una maxi deduzione IRES o IRPEF spettante a chi assume personale a tempo indeterminato, o trasforma contratti a tempo in assunzioni stabili, nel 2024.
Il suo obiettivo è incentivare le assunzioni nel corso del 2024 mediante una deduzione fiscale sul costo del lavoro amplificata del 120% (o 130% in caso di assunzioni di categorie svantaggiate, come spieghiamo nella guida sul bonus assunzione lavoratori meritevoli di maggior tutela 2024).
Il Parlamento ha introdotto la misura nella riforma IRPEF 2024 della riforma fiscale 2024, inserita nella Legge di Bilancio 2024 come bonus nuove assunzioni 2024, anche chiamato Superbonus lavoro 2024.
L’attuazione del bonus è però in arrivo solo grazie alle risorse stanziate nel Decreto Coesione 2024 convertito in legge e alle regole introdotte dal Decreto 25 Giugno 2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.154 del 03-07-2024.
Vediamo nello specifico a chi spetta lo sconto sul costo del lavoro.
A CHI SPETTA IL BONUS PIÙ ASSUMI MENO PAGHI
Il bonus più assumi, meno paghi, spetta alle imprese di qualsiasi forma legale, che decidono di assumere personale in Italia a tempo indeterminato nel corso del 2024.
Tra queste rientrano gli operatori economici, i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, ma anche società di capitali e società di persone, cooperative, imprese individuali e professionisti.
L’agevolazione spetta ai soggetti citati che abbiano esercitato l’attività nei 365 giorni antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 Dicembre 2023, ovvero nei 366 giorni se tale periodo d’imposta include il 29 Febbraio.
In particolare, come definiti dall’articolo 3, comma 1 del Decreto 25 Giugno 2024, lo sgravio spetta a:
- i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e c), del TUIR, nonché, relativamente alle loro stabili organizzazioni nel territorio dello Stato, ai soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera d), del TUIR. Per gli enti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera c), del TUIR, la maggiorazione spetta per le assunzioni dei lavoratori a tempo indeterminato impiegati nell’esercizio dell’attività commerciale, a condizione che risultino da separata evidenza contabile;
- le imprese individuali, alle società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del TUIR titolari di reddito d’impresa, nonché agli esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del suddetto TUIR.
Il bonus non spetta invece:
- alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa;
- ai soggetti che svolgono, anche parzialmente, attività per le quali il relativo reddito, ai fini dell’IRES o IRPEF, non è determinato in modo analitico. Tali soggetti non hanno diritto all’agevolazione per le assunzioni dei lavoratori a tempo indeterminato esclusivamente impiegati per l’esercizio delle suddette attività.
COME FUNZIONA IL BONUS PIÙ ASSUMI MENO PAGHI
Il bonus più assumi meno paghi, così come disciplinato dalla riforma fiscale 2024, inserita nella Legge di Bilancio 2024, opera come una deduzione fiscale, basata sul costo complessivo del lavoratore per l’impresa. Questo beneficio può essere recuperato attraverso uno “sconto” sulle tasse IRES o IRPEF.
Per ottenere lo sconto però, il datore di lavoro deve dimostrare che c’è stato un effettivo incremento occupazionale, quindi è necessario che il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al termine del 2024 sia superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato occupato del periodo d’imposta precedente (ovvero nel 2023). Il calcolo dell’incremento occupazionale è definito nel dettaglio dall’articolo 4, comma 3 del Decreto 25 Giugno 2024.
Questa misura si affianca alla decontribuzione per chi assume nel Mezzogiorno (la cd. decontribuzione sud e al credito di imposta ZES. Ai fini dell’accertamento dei requisiti, il MEF applica le disposizioni in materia di imposte sui redditi.
Scopriamo ora a quanto ammonta il bonus.
A QUANTO AMMONTA IL BONUS
Il bonus è pari al 120% dei costi del lavoratore per l’impresa nel caso di assunzioni a tempo indeterminato. Poi sale al 130% se le assunzioni riguardano i soggetti appartenenti alla categoria dei lavoratori meritevoli di maggiore tutela, individuate nell’Allegato 1 al Decreto legislativo 16 Ottobre 2023. Ossia:
- i lavoratori molto svantaggiati e alcune categorie di lavoratori svantaggiati, cioè quelle indicate tra le lettere b) e g) dell’articolo 2, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014;
- persone con disabilità, ai sensi dell’articolo 1 della Legge 12 Marzo 1999, n. 68, le persone svantaggiate ai sensi dell’articolo 4 della Legge 8 Novembre 1991, n. 381, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno ai sensi dell’articolo 21 della legge 26 Luglio 1975, n. 354 e successive modificazioni;
- donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di 18 anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea e nelle aree di cui all’articolo 2, numero 4), lettera f), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
- donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza di cui all’articolo 5-bis del Decreto-legge 14 Agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 Ottobre 2013, n. 119, da cui sia derivata la deformazione o lo sfregio permanente del viso accertato dalle competenti commissioni mediche di verifica;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile di cui all’articolo 27, comma 1, del Decreto-legge 4 Maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla Legge 3 Luglio 2023, n. 85. Parliamo del “Decreto lavoro convertito in Legge“;
- lavoratori con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
- ex percettori del Reddito di Cittadinanza senza requisiti per l’Assegno di inclusione.
Il calcolo tecnico del bonus si ottiene seguendo le regole dall’articolo 5 del Decreto 25 Giugno 2024. Maggiori dettagli sulla maxi deduzione al 130%, li trovate nella guida sul bonus assunzione lavoratori meritevoli di maggior tutela 2024.
COME E QUANDO SI PUÒ RICHIEDERE IL BONUS
Non è ancora possibile richiedere il bonus più assumi e meno paghi. Non è stato ancora chiarito come funzionerà la procedura di domanda e quando sarà attivata.
Vi aggiorneremo non appena il MEF o l’Agenzia delle Entrate daranno il via alle istanze. Ma è importante chiarire che la misura è valida dal 1° Gennaio e per l’intero anno 2024. Questo vuol dire che quando sarà partito, il bonus sarà applicabile in modo retroattivo. A chiarirlo è anche la nota stampa del MEF sulla misura.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto legislativo 16 Dicembre 2023 (Pdf 78 Kb);
- Testo finale del Decreto Coesione 2024 convertito in Legge approvato in via definitiva e pubblicato in GU Serie Generale n.157 del 06-07-2024.
- Decreto 25 giugno 2024 (Pdf 559 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.154 del 03-07-2024 – Relazione illustrativa (Pdf 258 Kb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida che riassume tutti i bonus imprese del 2024.
A vostra disposizione anche le nostre guide aggiornate sui bonus in busta paga nel 2024 già confermati e prorogati e sui bonus 2024.
Per conoscere tutte le nuove agevolazioni, bonus e aiuti per lavoratori e famiglie potete visitare questa pagina. Potete leggere le novità legislative in questa sezione.
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